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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2011



(7 dicembre 2011) Oms Europa e alcol: Piano d’azione Oms 2011

Regolamentare i prezzi, intervenire all’interno del contesto alcol e guida, del marketing delle bevande alcoliche e implementare la capacità di risposta del settore sanitario. Sono alcuni degli interventi, di carattere politico, contenuti all’interno del “Il Piano d’Azione Europeo per ridurre l’uso nocivo di alcol 2012-2020”, approvato da 53 Paesi dell’Oms Europa durante i lavori del Comitato regionale dell’Oms svoltisi a Baku (Azerbaigian), da 12 al 15 settembre 2011. L’epidemiologia del problema in Europa dimostra infatti che l’alcol rappresenta il secondo fattore di rischio per l’impatto di mortalità e carico di malattia e la Regione europea dell’Oms si conferma come quella con i consumi più elevati al mondo, con una prevalenza di intossicazione episodica di oltre il 20% degli adulti. Per maggiori informazioni consulta l’articolo di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss) sull’Italian journal on addiction (pdf 447 kb).

 

(7 dicembre 2011) Rischio alcol sul luogo di lavoro: l’opuscolo della Regione Lazio

L'abuso di alcol influisce sostanzialmente sulle condizioni dei lavoratori, riduce la produttività ed espone maggiormente ai pericoli sul luogo di lavoro. La Regione Lazio, pubblica l'opuscolo“Alcol e lavoro? Non sei sicuro!” con l’intento di stimolare l’adozione di politiche aziendali di autocontrollo riguardo al consumo di alcol sul lavoro. Il documento intende dare risposte a una serie di domande che interessano l’insieme delle figure della prevenzione in ambito aziendale, in materia di rispetto del divieto di somministrazione e assunzione di bevande alcoliche sul luogo di lavoro, previsto dalla L. 125/2001, per  quelle mansioni a elevato rischio per la sicurezza dei lavoratori e l’incolumità di terzi, indicate nell’elenco allegato all’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 16 marzo 2006. L’opuscolo, disponibile sul sito regionale laziosaluteesicurezza.it, è a cura del gruppo di lavoro regionale dei referenti della promozione della salute sul lavoro, con il coordinamento del Centro promozione salute sul lavoro (Cpsl) della Asl Roma G e la supervisione di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps- Iss).

 

(1 dicembre 2011) Alcol, giovani e Hiv: i risultati della sorveglianza della Asl RM C

Identificazione dei giovani come target vulnerabile, sostegno alle azioni di identificazione precoce di rischio e danno, e formalizzazione delle attività di prevenzione specifiche per questa fascia di popolazione. Sono alcune delle conclusioni (pdf 2,9 Mb) presentate da Silvia Ghirini ed Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnepss-Iss) durante il convegno annuale dell’Azienda Asl Roma C (pdf 300 kb) svoltosi a Roma il 29 novembre 2011. L’Unità operativa Aids della Asl Roma C, sulla base di evidenze e tendenze emerse nel corso degli ultimi anni nell’ambito della campagna di prevenzione Aids rivolta in particolare agli istituti scolastici di istruzione secondaria del territorio del distretto XI di Roma ha condotto, per il secondo anno consecutivo, un’indagine sulla percezione e gli effetti comportamentali del consumo di alcol come cofattore di rischio comportamentale per l’infezione da Hiv tra gli studenti. L’Osservatorio nazionale alcol-Cnesps dell’Istituto superiore di sanità ha collaborato a questo progetto attraverso l’analisi statistica e la valutazione epidemiologica dei dati rilevati. Per maggiori informazioni leggi i risultati (pdf 2,9 Mb) relativi alla valutazione di impatto del ruolo del consumo di alcol quale cofattore del rischio di infezione da Hiv presentati durante il convegno e leggi il documento originale (pdf 445 kb).

 

(24 novembre 2011) Prevenzione: il ruolo dell’informazione alla persona

Il problema delle raccomandazioni in temi di alcol e salute è da sempre oggetto di dibattito in diversi ambiti. Dal “Framework on Alcohol Policies in the European Union” dell’Oms si possono estrapolare alcuni principi ispiratori e indicazioni per le azioni di prevenzione da privilegiare nelle strategie e nelle azioni di salute pubblica dedicate alla prevenzione alcol correlata. È importante, per esempio, rendere gli individui capaci di gestire sia gli stili di consumo, sia gli eventuali cambiamenti necessari a recuperare comportamenti salutari nel caso in cui il contesto ambientale, culturale, sociale possano aver indotto consumi a rischio. A questo riguardo, nel numero di ottobre della newsletter di Drog@news.it, il portale web di comunicazione scientifica realizzato dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il ministero della Salute e l’Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute), segnaliamo l’intervento di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss) sul tema: “Alcol e raccomandazioni per la prevenzione: il ruolo dell’informazione alla persona” (pdf 1,3 Mb).

 

(17 novembre 2011) Linee di indirizzo per il Dipartimento delle dipendenze

Offrire delle indicazioni metodologiche nell’ambito dell’organizzazione dei Dipartimenti delle dipendenze: è l’obiettivo del documento pubblicato a novembre 2011 dal Dipartimento politiche antidroga, sulla base degli impegni assunti in occasione della V Conferenza nazionale antidroga di Trieste: “Il Dipartimento delle dipendenze. Linee di indirizzo e orientamenti organizzativi per l’integrazione dell’offerta e dei servizi” (pdf 2,9 Mb). Le Linee di indirizzo sono elaborate anche sulla base degli orientamenti europei e rappresentano, per tutte le Regioni e le Province autonome, un riferimento tecnico-scientifico a cui ispirarsi per un miglioramento del sistema preventivo, assistenziale e riabilitativo nel campo delle dipendenze da sostanze stupefacenti, da alcol ma anche da tabacco, farmaci non prescritti e gioco patologico. All'interno delle linee guida il contributo dell'Osservatorio nazionale alcol prodotto in collaborazione con la Società italiana di alcologia (Sia) "Alcol e problemi e patologie correlate:indirizzi generali per l’organizzazione di base e orientamenti delle offerte". Leggi il documento completo (pdf 2,9 Mb).

 

(17 novembre 2011) Letteratura sul web

Uno studio sul consumo di alcol in Toscana, i cui risultati in esteso saranno pubblicati ufficialmente a febbraio 2012, collega l’alcolismo a tassi più alti di mortalità generale e cancro correlata. Su Alcoholism: Clinical & Experimental Research l’articolo “General and Cancer Mortality in a Large Cohort of Italian Alcoholics” è disponibile in in Early View. Su EureKalert, leggi anche il commento “Alcoholism is linked to higher rates of general and cancer-related deaths” di Domenico Palli (Ispo Toscana), uno degli autori dello studio, e di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss) che ne anticipa qualche conclusione.

 

(17 novembre 2011) Asl To2: i dati del convegno Sia 2011

Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Osservatorio epidemiologico per le dipendenze della Regione Piemonte, sia l’assunzione di alcol sia il suo consumo a rischio sono comportamenti prevalentemente maschili interessando circa 4 maschi su 5 e sono costanti in tutte le fasce d’età. Tra le donne, invece, la percentuale di consumatrici decresce all’aumentare dell’età, passando dal 57,9% a 18-24 anni al 44,8% a 50-69 anni. In entrambi i sessi, i giovani adulti si caratterizzano per una percentuale maggiore di bevitori a rischio, comportamento evidenziabile in poco meno della metà dei 18-24enni e in circa due terzi dei 25-34enni. Il numero di utenti alcol-dipendenti in carico ai Servizi è progressivamente aumentato nel corso degli anni: nel 2008 gli utenti trattati in Piemonte sono stati oltre 6000 con un aumento del 6% rispetto l’anno precedente. Sono alcuni dei dati presentati al convegno Sia del 9-10 novembre 2011. Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa (pdf 31 kb).

 

(3 novembre 2011) Dall’Europa le raccomandazioni sulla salute degli over 65

Alcol e invecchiamento in salute: è questo il tema dell’intervento di Emanuele Scafato (Cnesps) nel corso della Conferenza europea sull'alcol, Medusa organizzata dalla Polonia, a Poznan l’11 e il 12 ottobre 2011, nel semestre di Presidenza di turno Ue. Dall’Europa arrivano anche le raccomandazioni sulla salute degli over65 anni: aumentare aspettativa e qualità della vita delle persone anziane, mantenere e rafforzare le loro capacità mentali, rendere più partecipi gli anziani alla vita di comunità e al mondo del lavoro e garantire qualità e sostenibilità dei sistemi di protezione sociale. Queste tematiche sono state presentate all’interno di “Futurage: road map for european agein research”, documento presentato a ottobre 2011 a Bruxelles e formulato dallo European scientist council for research on ageing. La Road map contiene le linee guida della ricerca sulla terza età in Europa suddivise in tre capitoli dedicati rispettivamente al contesto demografico dell’Europa, a un resoconto dettagliato sulle sette priorità da affrontare e alle implementazioni apportabili al documento. Per maggiori informazioni su “Futurage: road map for european agein research” consulta il Primo Piano sul sito dell’Iss, il sito di Futurage e la raccomandazione “Alcohol and Ageing” di Emanuele Scafato (Cnesps). Tutte queste iniziative si inseriscono nella più ampia cornice dell’iniziativa Oms che ha dichiarato il 2012 l’anno europeo per l’invecchiamento attivo (European year for active aging) e che ha dedicato la prossima giornata mondiale della salute (7 aprile 2012) agli anziani.

 

(13 ottobre 2011) Alcol e salute: tre nuove pubblicazioni

On line tre pubblicazioni di Emanuele Scafato (Cnesps, Iss): “Alcol: la nuova addiction”, “Droga e alcol: i due aspetti della dipendenza” e “Alcol e Cancro” (pdf 3 Mb). I testi, focalizzati sulle conseguenze legate all’abuso di bevande alcoliche, analizzano il fenomeno da differenti prospettive.

 

(6 ottobre 2011) Drog@news.it: due pubblicazioni sulla prevenzione alcol-correlata

Nella newsletter di Drog@news.it, il portale web di comunicazione scientifica realizzato dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il ministero della Salute e l’Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute), due pubblicazioni di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss). Una nel numero di agosto 2011 (pdf 2,5 kb) affronta il tema dell’identificazione precoce dell’uso di alcol da parte dei giovani come ‘droga ponte’. L’altra, nel numero di settembre 2011 (pdf 1,8 kb) ha come titolo “Gli anziani e l’alcol: la prevenzione per l’healthy ageing”.

 

(29 settembre 2011) Io non bevo il mio bimbo non beve: un video dall’Ulss 9

Treviso La prevenzione dei danni al nascituro procurati dall’uso di alcol da parte della madre passa ora anche per un video: è un’iniziativa dell’Azienda Ulss 9 di Treviso realizzata nell’ambito del progetto “Kambio Marcia - In attesa cambia”. Il video è stato presentato, in collaborazione con Eurocare Italia, in occasione della Giornata internazionale della prevenzione della sindrome feto-alcolica (Fas), celebrata il 9 settembre 2011. Il messaggio, rivolto alle mamme in attesa e ai loro partner, vede la partecipazione del duo comico “I Papu” insieme ad Angela Raina e al campione di volley Lollo Bernardi. Pensato per dare continuità alla campagna “Mamma Beve Bimbo Beve” il video, ideato in collaborazione con l’Azienda Ulss 1 di Belluno, con il sostegno della Regione Veneto e del Comune di Treviso, viene proiettato nei locali pubblici del Veneto e nelle Aziende sanitarie locali del territorio. Per maggiori informazioni, leggi la presentazione dell’Ulss 9 Treviso (pdf 141 kb) e guarda il video sul sito Mamma Beve Bimbo Beve. Il sito offre anche una versione del video con sottotitoli in inglese, appositamente realizzata per una diffusione  attraverso reti di collaborazione europee, tra cui Eurocare – European Alcohol Policy Alliance che ha patrocinato l’iniziativa. Per approfondire il tema della sindrome feto-alcolica consulta anche le pagine di EpiCentro dedicate alla sindrome alcolico fetale e il materiale prodotto dall’Osservatorio nazionale alcol: libretto Donna e alcol. Alcol: sei sicura? (pdf 1,5 Mb), il pieghevole Alcol e gravidanza: sei sicura? (pdf 968 kb).

 

(15 settembre 2011) Piano d’Azione europeo 2012-2020 per ridurre l’uso nocivo di alcol

La Regione europea dell’Oms è la regione con i consumi più elevati di alcol nel mondo, con una prevalenza di intossicazione episodica di oltre il 20% tra gli adulti. Dal 12 al 15 settembre 2011, 53 Paesi della Regione europea dell’Oms si sono riuniti nel corso del Comitato Regionale dell’Oms convocato a Baku, in Azerbaigian, per approvare (pdf 52 kb), insieme a una serie di iniziative di tutela della salute, un rinnovato piano per ridurre l’uso nocivo di alcol. I consumi variano notevolmente tra Nazioni, con una media europea di 9,24 litri di alcol puro consumato per persona all’anno. Negli ultimi 15 anni il consumo è diminuito in Europa occidentale e aumentato in Europa orientale con rilevanti differenze tra i Paesi. Il Piano d’Azione Europeo per ridurre l’uso nocivo di alcol 2012-2020 (pdf 144 kb) attraverso una panoramica completa del problema fornisce opzioni politiche per le quali è dimostrata la capacità di ridurre i danni causati dall’alcol. Il settore sanitario ha un ruolo centrale nel riconoscere e rispondere ai problemi alcol correlati, ma il problema travalica l’ambito specifico della salute. Il commento di Emanuele Scafato (Cnesps).

 

(14 luglio 2011) Libro Bianco della gastroenterologia italiana

In Italia, la mortalità per malattie dell’apparato digerente (Mad) rappresenta la quinta causa di morte nella popolazione maschile e la settima in quella femminile. In particolare, il 50% dei ricoveri totalmente attribuibili all’alcol è di pertinenza gastroenterologica ed è sempre più crescente il rilevo di patologie collegate all’eccedenza quotidiana, come la steatosi epatica o gli episodi di intossicazione alcolica per i quali il 17% delle ospedalizzazioni è a carico di giovani di entrambi i sessi di età inferiore ai 14 anni. Emanuele Scafato (Cnesps-Iss) commenta, con un’attenzione particolare alle Mad alcolcorrelate, il “Libro Bianco della gastroenterologia italiana” (scarica la sintesi, pdf 857 kb), presentato il 14 luglio 2011 in Parlamento dai gastroenterologi italiani, rappresentanti delle società scientifiche afferenti alla Federazione italiana malattie addominali, Fismad e delle istituzioni di salute pubblica e di ricerca che hanno partecipato alla stesura dei contenuti. Il reparto Salute della popolazione e suoi determinanti del Cnesps-Iss, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale alcol e la Società italiana di alcologia (Sia), ha contribuito alla stesura del Libro Bianco fornendo valutazioni sulla prevenzione delle patologie e problematiche alcolcorrelate. Leggi il commento di Emanuele Scafato (pdf 48 kb).

 

(7 aprile 2011) Alcohol Prevention Day 2011

In Italia ci sono circa 9 milioni di bevitori a rischio, di questi quasi 500 mila sono ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni e più di 1 milione hanno meno di 24 anni. L’Alcohol Prevention Day 2011, giunto alla sua decima edizione, rappresenta il momento cardine del mese di prevenzione algologica in cui vengono mostrati i dati aggiornati sul fenomeno e gli esperti del settore si confrontano dando vita a un dibattito scientifico, sanitario e sociale. Leggi il resoconto del workshop e consulta le iniziative locali.

 

(31 marzo 2011) Verso l’Apd 2011: rapporto Istisan e iniziative locali

In Italia, circa 9 milioni di persone hanno avuto un consumo rischioso di alcol: di questi quasi 500 mila sono giovani di età compresa tra 11 e 15 anni, e circa 1 milione e 200 mila hanno un’età inferiore a 24 anni. Sono alcuni dei dati, riferiti al 2009, presenti nel rapporto Istisan 11/4 sull’epidemiologia e sul monitoraggio alcol-correlato in Italia a cura dell’Osservatorio nazionale alcol del Cnesps-Iss. Nonostante il miglioramento rispetto agli anni precedenti i numeri del fenomeno appaiono ancora elevati e interessano le fasce di età più basse: 1 su 5 tra le intossicazioni acute registrate nei Pronto soccorso nazionali viene diagnosticata in ragazzi di età inferiore ai 14 anni e, oltre l’1% dei nuovi utenti nei servizi per il trattamento dell’alcol dipendenza, ha un’età inferiore ai 19 anni. I dati disponibili indicano inoltre che i maschi adulti e gli anziani sono più esposti al rischio rispetto alle femmine, che l’alcol rappresenta una vera “droga ponte” e causa una dipendenza evitabile attraverso piani di prevenzione e promozione della salute. Per maggiori informazioni consulta il rapporto Istisan 11/4 (pdf 2,7 Mb).

Aprile è il mese della prevenzione alcologica, iniziativa lanciata nel 2001 dalla Società italiana di alcologia (Sia) e dall’Associazione italiana dei club degli alcolisti in trattamento (Aicat): la redazione di EpiCentro propone una rassegna delle iniziative avviate a livello locale per contrastare gli effetti sulla salute dell’abuso di alcol.

 

(24 marzo 2011) Alcohol Prevention Day 2011

Decennale dell’Alcohol Prevention Day, la giornata rappresenta una occasione ideale per un bilancio e per una valutazione di medio termine sulle prospettive non solo sanitarie che la modifica sostanziale di un attitudine millenaria connaturata all’individuo ha determinato in vasti strati di popolazione. L’Alcohol Prevention Day 2011, catalizzatore del dibattito che si svolge nell’intero corso del mese di prevenzione alcologica, è sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto e promosso in stretta collaborazione con la Società italiana di alcologia, l’Associazione italiana dei club degli alcolisti in trattamento (Aicat) ed Eurocare, che hanno garantito per il decimo anno consecutivo la disponibilità dei materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata sui livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.

 

(24 febbraio 2011) Alcol, relazione a Camera e Senato

In Italia ci sono quasi 8 milioni e mezzo di consumatori di alcol a rischio sopra gli 11 anni di età, di cui circa 475 mila minorenni e circa 3 milioni di anziani. I dati elaborati dall’Osservatorio nazionale alcol del Cnesps, nell’ambito di uno specifico progetto finanziato dal Ccm del ministero della Salute all’Istituto superiore di sanità, indicano l’incremento degli alcoldipendenti in carico ai Servizi con una crescita costante dei nuovi utenti 20-29enni e il parallelo aumento dei giovani che consumano bevande alcoliche fuori dai pasti (34,4% dei maschi e 22,8% delle femmine di età compresa tra 11 e 25 anni); nella stessa fascia di età sono oltre 1 milione e 400 mila i giovani che bevono per ubriacarsi. Si tratta di alcuni dei dati contenuti nella settima relazione al Parlamento sugli interventi realizzati dal ministero della Salute e dalle Regioni in materia di alcol, trasmessa dal Ministro della Salute ai presidenti di Camera e Senato in attuazione della Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol-correlati. Per maggiori informazioni scarica la relazione (pdf 1,3 Mb).

 

(17 febbraio 2011) Alcol e salute: dall’Oms, il Global status report 2011

L’uso dannoso di alcol provoca ogni anno a livello mondiale la morte di 2,5 milioni di persone, è causa malattie e incidenti e colpisce sempre più le giovani generazioni e i bevitori nei Paesi in via di sviluppo. Lo riferisce il Global status report on alcohol and health 2011 (pdf 1,8 Mb) pubblicato dall’Oms che analizza le evidenze disponibili sul consumo di alcol, sulle conseguenze e le politiche di intervento a livello globale, regionale e nazionale. Il rapporto fornisce anche i dati sul consumo di alcol in oltre 100 Paesi, con schede dedicate. Per l’Italia (pdf 360 kb), il consumo alcolico per la popolazione adulta (più di 15 anni) sembra stabile tra il 2001 e il 2005. Ciò a testimonianza delle evidenze da anni indicate anche dall’Osservatorio nazionale alcol, Centro Oms per la ricerca sull’alcol, che aveva sottolineato nel corso del 2010 il raggiungimento di un plateau di difficile, ulteriore abbattimento, come invece auspicato dalla strategia Health for All che stabilisce come obiettivo per il 2015 un consumo medio pro-capite di 6 litri di alcol puro, ben lontano quindi dagli oltre 10 litri registrati. Leggi l’approfondimento.

 

(13 gennaio 2011) Regione Europea dell’Oms: rapporto su alcol e salute

Il 72% dei Paesi europei ha una chiara definizione giuridica di bevanda alcolica, il 60% ha una legislazione nazionale sull’alcol e, nel corso degli ultimi tre anni, nell’87% dei Paesi della Regione europea dell’Oms si sono organizzate attività di sensibilizzazione. Sono alcuni dei dati disponibili nel rapporto “European Status Report on Alcohol and Health 2010” (pdf 3,4 Mb), pubblicato dall’Oms Europa a fine 2010, che presenta un profilo sul consumo di alcol, i danni alla salute, la situazione di ciascun Paese e la descrizione degli strumenti e delle attività adottate dall’Oms per sostenere gli Stati negli sforzi per ridurre i danni alcol-correlati. Secondo il rapporto, inoltre, i livelli massimi di alcolemia per i conducenti sono stati fissati a 0 g/L in 8 Paesi, a 0,2-0,4 g/L in 9 Paesi, a 0,5 g/L in 25 Paesi e a 0,8 g/L in 3 Paesi. In Italia, per quanto riguarda il costo sociale dell’alcol, si stima che nel 2006 la spesa totale sia stata di oltre 11 milioni di dollari, con poco più di 2 milioni di dollari di costi sanitari diretti e 5 milioni di costi indiretti. A seguito della pubblicazione dei dati e delle tendenze del report europeo, il Centro Oms per la ricerca sull'alcol ha ricevuto il mandato di coordinare il drafting group europeo per la redazione del nuovo Piano di azione europeo sull'alcol. Emanuele Scafato, il 17 dicembre 2010, ha presieduto in Iss la riunione del gruppo editoriale del nuovo Piano di azione che, attraverso l'Ufficio Regionale di Copenaghen, in questi giorni presenterà ufficialmente il testo all'Executive Board di Ginevra per avviare l'iter di consultazioni in febbraio e maggio 2011. L'Iss, grazie al Centro Oms e all'Osservatorio nazionale alcol del Cnesps, si conferma come crocevia internazionale delle strategie di prevenzione europee volte a ridurre l'impatto delle problematiche e delle patologie alcol-correlate.

 


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