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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2012-2013

(19 dicembre 2013) Inquinamento atmosferico e soglie di rischio tumorale: una riflessione a più voci

In Italia, nel 2013, le nuove diagnosi di tumore al polmone hanno superato i 38.400 casi. Una riflessione a più voci su inquinamento atmosferico e rischio tumorale, alla luce di nuovi studi e dell’inclusione Iarc dell’air pollution tra i cancerogeni di gruppo 1. Leggi gli approfondimenti tematici: “Qualità dell’aria e salute: correva l’anno 2013”, a cura di Francesco Forastiere - Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale, Regione Lazio, “Impatto dell’inquinamento sulla salute della popolazione europea: il progetto Escape”, “La gestione della qualità dell’aria: alcune riflessioni”, a cura di Giovanni Marsili - direttore Reparto Igiene dell’aria, Istituto superiore di sanità.

 

(21 novembre 2013) Comunicazione del rischio: il report dell'Oms Europa

Affrontare la comunicazione del rischio ambientale verso la popolazione, valutare rischi e benefici delle scelte ambientali e riportare fiducia nelle autorità pubbliche. Sono alcuni degli argomenti affrontati durante il workshop “Environmental determinants: identification, management and communication of health risks” organizzato a Trento (16 aprile 2013) per condividere le esperienze locali e internazionali di gestione e comunicazione del rischio. I materiali presentati e le discussioni affrontate durante i lavori sono disponibili nel rapporto dell'Oms Europa “Health and environment: communicating the risks” (pdf 926 kb), pubblicato a novembre 2013. Per maggiori informazioni visita il sito dell'Oms Europa.

 

(25 luglio 2013) Rapporto acque di balneazione 2013

L’Italia, con oltre 5500 aree di balneazione, rappresenta il Paese europeo con il maggior numero di acque e, dai dati sulla qualità di tutte le acque di balneazione emerge che nel 2012 il 96% era in conformità ai valori obbligatori previsti dalla Direttiva europea 2006/7/CE (con un incremento del +4,8% rispetto all’anno precedente). È quanto emerge dal Rapporto sulle acque di balneazione 2013. Il Portale del Ministero, e da quest’anno, anche l’applicazione per dispositivi mobili, rappresentano importanti strumenti per i cittadini, che grazie alla disponibilità di informazioni sempre aggiornate possono avere piena conoscenza dello stato delle acque che intendono utilizzare. Per maggiori informazioni visita il sito del ministero della Salute.

 

(27 giugno 2013) Gestire i cambiamenti climatici: un tool dell’Oms Europa

Valutare i costi dei danni alla salute causati dai cambiamenti climatici, stimare quelli legati agli adeguamenti necessari per proteggere la salute dei cittadini e valutare l’efficienza delle misure adottate: sono i tre obiettivi del documento “Climate change and health: a tool to estimate health and adaptation costs” (pdf 8,5 Mb). Lo strumento, messo a punto dall’Ufficio europeo dell’Oms per supportare i Paesi della Regione nella gestione degli interventi da adottare a livello nazionale, propone una pianificazione guidata della strategia più conveniente in termini sanitari ed economici. Presentato durante la conferenza sul cambiamento climatico che si è svolta a Bonn (Germania), il 6 giugno 2013, questo tool si rivolge alle autorità politiche e agli stakeholders che devono mettere a punto i sistemi di sicurezza per la popolazione. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Oms Europa e scarica il documento completo (pdf 8,5 Mb).

 

(29 novembre 2012) Salute e ambiente in Europa: il rapporto 2012

Aumento delle temperature, diminuzione del livello dei ghiacciai e cambiamenti nella quantità delle precipitazioni sono alcuni tra i cambiamenti climatici osservati negli ultimi anni in Europa e considerati di impatto per l’ambiente e la salute della popolazione. Sono infatti migliaia le persone che hanno perso la vita prematuramente, nel 2003, a causa delle ondate di calore registrate nei mesi estivi e migliaia anche quelle che ogni anno restano coinvolte in esondazioni fluviali o inondazioni marittime. Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto “Climate changes, impacts and vulnerability in Europe 2012” pubblicato dalla European environment agency (Eea) a novembre 2012. Il rapporto evidenzia inoltre come i cambiamenti climatici influenzino per esempio la diffusione delle zecche e l’incidenza di patologie alimentari come la salmonellosi e la criptosporidiosi. Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa sul sito Ecdc e scarica il documento completo dal sito dell’Eea.

 

(31 ottobre 2012) Clima e salute: collaborare per affrontare le sfide

Pubblicato a ottobre 2012, il report “The Atlas of health and climate” rappresenta un fruttuoso momento d’incontro tra l’esperienza degli esperti di salute pubblica e quella dei meteorologi internazionali. Il documento, nato dalla collaborazione tra Oms e World Meteorological Organization (Wmo), fornisce infatti valide informazioni scientifiche sullo stretto legame che intercorre tra le condizioni climatiche globali e le principali sfide sanitarie. Leggi l’approfondimento.

 

(6 settembre 2012) Ilva di Taranto: gli studi effettuati e i materiali di E&P

Durante i mesi estivi, l’acciaieria Ilva di Taranto, è stata al centro di indagini giudiziarie volte all’accertamento di un pericolo ambientale legato al funzionamento dell’impianto industriale. Sulla vicenda, tutt’ora in corso, il ministero della Salute è intervenuto con una nota in cui si elencano le attività di monitoraggio ambientale e analisi epidemiologica svolte sulla zona di Taranto. Il sito della rivista Epidemiologia e Prevenzione mette inoltre a disposizione degli utenti un’ampia carrellata di materiali sull’argomento, pubblicati sul numero 4 di E&P di mezzo, relativo al mese di agosto. Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento.

 

(28 giugno 2012) Rapporto 2012 sullo stato delle acque di balneazione in Italia

Nel 2011, le acque italiane hanno mostrato un miglioramento qualitativo del 7,3% rispetto all’anno precedente (con un aumento percentuale del 6,6% per le acque di mare e del 13,1% per quelle interne) e una conformità ai valori guida dell’82,3% (valore che supera il 77,1% della media europea). Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Qualità delle acque di balneazione in Italia” (pdf 2,3 Mb), pubblicato a giugno 2012 dal ministero della Salute. Il rapporto, stilato in conformità con la direttiva 2006/7/CE (pdf 407 kb), monitora 5 mila siti marini, lacustri e fluviali nel periodo tra aprile e settembre. Per maggiori informazioni consulta la direttiva 2006/7/CE (pdf 407 kb) e leggi l’approfondimento sul sito del Ccm.

 

(26 aprile 2012) Qualità di servizi e sistemi igienici: il secondo rapporto del Glaas

Valutare e monitorare gli input necessari per estendere e sostenere i sistemi e i servizi igienici: è l’obiettivo del secondo rapporto dello UN-Water Global Analysis and Assessment of Sanitation and Drinking-Water (Glaas) “The challenge of extending and susteining services” (pdf 9 Mb). Tra gli argomenti affrontati nel documento, che presenta i dati provenienti da 74 Paesi in via di sviluppo, è possibile trovare una descrizione sulle strategie adottate per pianificare e coordinare le azioni in modo efficace, i flussi finanziari impiegati, le risorse umane necessarie alla realizzazione e la presenza di strutture sanitarie adeguate nelle istituzioni pubbliche. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Oms e scarica il documento completo (pdf 9 Mb).

 

(5 aprile 2012) Cambiamenti climatici e impatto sulla patogenicità dei microrganismi

I cambiamenti climatici possono incidere nella patogenicità di alcuni microrganismi: è quanto emerge dal rapporto “Assessing the potential impacts of climate change on food- and waterborne diseases in Europe” pubblicato dall’Ecdc nel mese di aprile 2012. Il documento, che analizza la letteratura esistente, si pone l’obiettivo di fornire una panoramica che permetta ai decisori politici dei vari Paesi, di pianificare le attività di prevenzione verso sei microrganismi: Campylobacter, Cryptosporidium, Listeria, Norovirus, Salmonella e Vibrio non colerico. Per maggiori informazioni visita il sito Ecdc e scarica il documento completo (pdf 1,5 Mb).

 

(15 marzo 2012) Giornata mondiale dell’acqua

Promuovere una migliore gestione delle risorse idriche che garantisca l’accesso all’acqua potabile a tutta la popolazione ed eviti gli sprechi: è questo il cuore della Giornata mondiale dell’acqua 2012. L’evento, promosso dalla Fao, quest’anno ha come tema “Water and food security” e si focalizza sulla sicurezza dei cibi e delle bevande. A marzo 2012, la pubblicazione del report Oms-Unicef “Progress on Drinking Water and Sanitation 2012” ha rivelato che nel 2010, l’89% della popolazione mondiale ha avuto accesso ad acqua potabile, un dato che supera la soglia dell’88% fissata dagli obiettivi di sviluppo del millennio. In Italia, il rapporto Istitan 11/35 (parte 1 e parte 2), pubblicato nel 2011, il testo “Cianobatteri in acque destinate a consumo umano. Stato delle conoscenze per la valutazione del rischio” presenta il quadro delle conoscenze sulla valutazione del rischio da cianobatteri e loro tossine nelle acque destinate al consumo umano. Per maggiori informazioni leggi l'approfondimento, visita il sito dedicato alla Giornata 2012, scarica il rapporto Oms-Unicef e consulta il rapporto Istisan 11/35 parte 1 e parte 2.

 

(16 febbraio 2012) European Centre for Environment and Health: continua l’attività nell’ufficio di Bonn

Nella Regione Europa dell’Oms, un cittadino su cinque muore per malattie di origine ambientale con grandi differenze a seconda della zona e, all’interno dei singoli Paesi, le persone in condizioni economiche difficili risultano 5 volte più esposte di chi è più agiato: lo riferisce il report sulle disuguaglianze ambientali di salute “Environmental health inequalities in Europe. Assessment report” (pdf 4,3 Mb) pubblicato a febbraio 2012 dall’Oms Europa. Il rapporto è l’ultimo prodotto editoriale dell’European Centre for Environment and Health (Eceh) che, con l’occasione lancia il suo nuovo programma. Dopo aver chiuso la sede di Roma a dicembre 2011 ed essersi trasferito a Bonn, infatti, l’Eceh amplia la propria attività a quattro ambiti principali: cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile; esposizione ai principali rischi ambientali (inquinamento atmosferico e acustico, sostanze chimiche, radiazioni, condizioni di lavoro o abitative inadeguate); informazione e previsione sulla salute ambientale; gestione delle risorse naturali (tra cui l’acqua e servizi igienici). Leggi la riflessione di Stefania Salmaso (direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute – Iss).

 

(12 gennaio 2012) Dall’Oms un atlante virtuale contro i disastri naturali

La capacità di limitare l’impatto dei disastri naturali sulla salute è correlato alla capacità dei servizi sanitari di ridurre i rischi e migliorare la risposta in seguito a eventi di questo tipo. Per questo motivo l’Ufficio europeo dell’Oms ha realizzato un atlante interattivo sui rischi di disastri naturali presenti nei Paesi dell’Est Europa rivolto a Ministri della salute e operatori del settore. Scopo della pubblicazione è lo sviluppo delle capacità di gestione di terremoti, inondazioni, frane, raffiche di vento e ondate di calore.