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Cambiamenti climatici e salute: a Copenhagen un meeting dell’Oms

L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana è una questione cruciale, che i decisori dovrebbero tenere in considerazione quando valutano le priorità di azione e investimento per limitare la portata globale dei mutamenti del clima. Questo è il messaggio chiave che gli esperti dell’Oms hanno sottolineato alla conferenza “Climate Change Global Risks, Challenges and Decisions” che si è svolta a Copenhagen dal 10 al 12 marzo 2009.

 

I tre argomenti chiave

  • I cambiamenti climatici hanno conseguenze negative sulla salute umana: se il carbonio aumenta, la salute peggiora
    I dati dell’Oms e dell’International Panel on Climate Change (Ipcc) identificano i rischi per la salute umana come un serio segnale delle conseguenze dei disastri climatici sui processi naturali di questo pianeta, dai quali dipendiamo per cibo, acqua e sicurezza fisica. I rischi per la salute umana sono svariati, globali e difficili da quantificare. Spaziano dall’aumento del rischio di eventi meteorologici estremi, agli effetti sulle dinamiche delle malattie infettive, dall’innalzamento del livello dei mari fino alla salinizzazione di terra e risorse idriche. In base alle stime dell’Oms, nei Paesi a basso reddito ogni anno, circa 150 mila morti sono dovuti ai cambiamenti climatici per quattro problemi correlati al clima: raccolti fallimentari e malnutrizione, malattie diarroiche, malaria e alluvioni. Circa l’85% di queste morti in eccesso riguarda bambini piccoli.
  • La riduzione delle emissioni dei gas serra può portare beneficio alla salute umana: se il carbonio diminuisce, la salute migliora
    Miglioramenti tangibili delle condizioni ambientali possono ridurre il peso globale delle malattie di oltre il 25% [1]. Grande parte del carico attuale è correlato al consumo di energia e ai sistemi di trasporto. Modificando questi sistemi per ridurre i cambiamenti climatici, si avrebbe il beneficio aggiunto di affrontare alcuni dei principali temi sanitari, fra cui inquinamento atmosferico (800 mila morti globali all’anno), incidenti stradali (1,2 milioni di decessi annui), inattività fisica (1,9 milioni di morti [2]), inquinamento indoor (1,5 milioni di morti all’anno [3]).
  • L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute si percepisce in maniera disuguale: una risposta efficace richiede un’azione globale
    Sia che si tratti dei 70 mila morti in eccesso causati dall’ondata di calore che nel 2003 ha travolto l’Europa, o dei nuovi decessi per malaria negli altipiani dell’Africa centrale, le persone a maggior rischio di problemi di salute sono i poveri, i bambini, gli anziani e le donne. In particolare, sono considerati più in pericolo coloro che vivono in zone geografiche vulnerabili (piccole isole, regioni montagnose, aree a stretto contatto con le acque, metropoli e zone costiere dei Paesi in via di sviluppo), e le persone che hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari.
    Mettendo queste tre argomentazioni al centro delle discussioni della United Nation Climate Change Conference (Copenhagen, 7-18 dicembre 2009), è possibile assicurare che in un accordo post-Kyoto tutti possano condividere i benefici economici e sanitari che derivano dal contrastare i cambiamenti climatici.

L’Oms lavora per raggiungere quattro obiettivi:

  • aumentare la consapevolezza globale di questi temi
  • dare rilievo alla questione sanitaria legata alla riduzione dei gas serra in tutti i settori (trasporti, abitazioni, energia, agricoltura) a livello nazionale, regionale e internazionale
  • promuovere e supportare la creazione di evidenza scientifica
  • rafforzare i sistemi sanitari per superare le minacce per la salute create dai cambiamenti climatici.

Per maggiori informazioni, leggi il comunicato stampa originale dell’Oms e visita la sezione del sito dedicata ai cambiamenti climatici.

 

Riferimenti

[1] A Prüss-Üstün, C Corvalán. Preventing disease through healthy environments: Towards an estimate of the environmental burden of disease. Geneva: World Health Organization, 2006.

[2] M Ezzati, A Lopez, A Rodgers, C Murray. editors. Comparative quantification of health risks: global and regional burden of disease due to selected major risk factors. Geneva: World Health Organization; 2004.

[3] Fuel for life: household energy and health. Geneva: World Health Organization; 2006.

 

 

Data di creazione della pagina: 26 marzo 2009

Traduzione e adattamento a cura di : redazion EpiCentro