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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Approfondimenti

Effetti a lungo termine della violenza di genere: interconnessione dei flussi di dati e profilo epigenetico

Approfondimento a cura di Angela Nardin (Dipartimento di Ambiente e Salute, ISS), Sara Mellano (Servizio Relazioni Esterne Centro Rapporti Internazionali, ISS), Sara Loredana Falzano (Centro Nazionale per la Salute Globale, ISS), Simona Gaudi (Dipartimento di Ambiente e Salute, ISS) pubblicato su EpiCentro ad aprile 2024. Il testo affronta il tema della connessione tra violenza di genere e marcatori epigenetici evidenziata da diversi studi scientifici tra cui lo studio pilota “Epigenetica per le donne” (Epigenetics for WomEn-EpiWE), iniziato nel 2016 e di cui l’ISS è l’ente promotore in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e la Fondazione Cà Granda dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Leggi l’approfondimento.

 

L’ecotossicologia come strumento ecosistemico di prevenzione nella valutazione di impatto sanitario

Approfondimento di Ines Lacchetti, Walter Cristiano, Mario Carere, Melissa Barra, Aurora Mancini (Dipartimento Ambiente e salute, ISS) pubblicato a dicembre 2023.

 

COP 28: Conferenza delle parti - Conference Of Parties (Dubai, 30 novembre-12 dicembre 2023)

Leggi i due approfondimenti dei ricercatori del Dipartimento Ambiente e salute dell’ISS dedicati alla conferenza delle parti sul clima di Dubai, COP 28 (30 novembre-12 dicembre 2023):

La prima Legge sul “Ripristino della Natura”: un’opportunità per la salute e gli ecosistemi

Approfondimento a cura di Mario Carere, Stefania Marcheggiani, Ornella Punzo (Dipartimento Ambiente e salute, ISS) e Aurora Mancini (Università degli Studi Roma Tre) dedicato alla legge sulla natura, la Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento europeo il 12 luglio 2023. La legge promuove la biodiversità e l’azione per il clima in tutta Europa, oltre a introdurre strumenti normativi per la prevenzione e tutela della salute umana e per integrare le politiche ambientali in vigore.

 

WHO global air quality guidelines: particulate matter (‎PM2.5 and PM10)‎, ozone, nitrogen dioxide, sulfur dioxide and carbon monoxide

Linee guida sulla qualità dell’aria pubblicate il 22 settembre 2021 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le nuove linee guida portano a una notevole rivisitazione dei valori precedentemente raccomandati e introducono nuove metriche (come nel caso del valore di picco stagionale per l’ozono). Per approfondire leggi il commento di Maria Eleonora Soggiu e Gaetano Settimo (ISS).

 

Air quality in Europe - 2019 report

Rapporto annuale pubblicato dalla European Enviromental Agency che fornisce una panoramica sulle diverse tipologie di sorgenti di emissione dell’inquinamento atmosferico outdoor, sui trend dei livelli di concentrazione dei singoli inquinanti (come il particolato, l’ozono, il biossido di azoto, il benzopirene e i metalli pesanti) e sugli effetti per la salute. per maggiori informazioni leggi il commento a cura di Maria Eleonora Soggiu e Gaetano Settimo (Iss).

 

Air pollution and child health: prescribing clean air

Documento pubblicato dall’Oms a ottobre 2018. Il rapporto evidenzia ancora una volta la rilevanza dell’inquinamento atmosferico outdoor e indoor per la salute dei bambini, problema che nella Conferenza Ministeriale Ambiente e Salute dei 53 Stati della Regione europea dell’Oms (Ostrava, 2017) era già stato riconosciuto come una delle principali priorità di sanità pubblica, da affrontare attraverso il rispetto delle linee guida Oms, tramite un processo continuo di miglioramento della qualità dell’aria. Leggi il documento completo “Air pollution and child health: prescribing clean air” e l’approfondimento a cura di M. Eleonora Soggiu, Gaetano Settimo, Ivano Iavarone (Dipartimento Ambiente e Salute, Iss).

 

Ambient Air Pollution: a global assessment of exposure and burden of disease

L’ultimo rapporto dell’Oms, pubblicato a settembre 2016, sottolinea ancora una volta la rilevanza dell’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) quale principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale. Il documento descrive, attraverso l’utilizzo di database aggiornati relativi alle concentrazioni annuali di particolato PM10 e PM2,5, come l’inquinamento dell’aria outdoor e indoor interessi tutte le aree del pianeta e abbia un impatto sulla salute delle popolazioni senza alcuna distinzione tra gruppi di età, genere e condizione socioeconomica. Leggi l’approfondimento a cura di Maria Eleonora Soggiu e Gaetano Settimo (reparto Igiene dell’aria, dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria - Iss).

 

Epidemiologia ambientale tra nuovi e vecchi rischi

Oltre 1500 partecipanti, provenienti da 55 Paesi, hanno preso parte alla 28ma edizione della conferenza della Società internazionale di epidemiologia ambientale (Isee), tenutasi a Roma dall’1 al 3 settembre 2016. Tre giorni in cui i sono stati presentati e discussi i risultati delle ultime ricerche sull’inquinamento ambientale e i suoi effetti sulla salute. La conferenza, strutturata in sessioni plenarie e parallele, poster ed eventi collaterali, ha visto l’alternarsi di presentazioni dedicate alla discussione di nuovi dati e nuove tecniche, con analisi di alcuni aspetti specifici dell’epidemiologia ambientale. Tra i temi discussi: le differenze di genere rispetto alle esposizioni ambientali; le conseguenze sanitarie del cambiamento climatico in corso (dalle ondate di calore al riemergere delle malattie infettive); gli effetti dei diversi inquinanti sull’assetto genetico ed epigenetico delle persone esposte; i limiti, le responsabilità pubbliche e i possibili conflitti d’interesse della ricerca in epidemiologia ambientale; l’influenza del verde pubblico e della mobilità sostenibile sulle condizioni di vita nelle nostre città. Per saperne di più leggi l’approfondimento.