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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Epidemia di morbillo nella provincia di Benevento

Paolo D’Argenio, Annarita Citarella, Elena Fossi e il Gruppo di lavoro ASL BN 1*

ASL BN 1, Benevento

(*) Medici di sanità pubblica e pediatri di famiglia della ASL BN 1: M.P. Aversano, R. Bassi, M. Ferri, N. Glielmo, G. Iglio, C. Petroccia, G. Ragozzino, L. Sacco, R. Arigliani, A. Baldino, V. Caruso, A. Casani, N. Cicchella, P. Cioffi, G. Crisci, M. Insogna, A. Izzo, A.G. Martucci, O. Mascellaro, C. Massaro, E. Onofrio, R.M. Palumbo, C. Parente, E. Pezza, G. Ranieri, F. Rosa, S. Sasso, M.C. Saviano, C. Simeone, D. Simeone, N. Sorice, M. Soricelli, V. Vicario.

 

Nel 1996 la ASL di Benevento adottò una strategia per l’eliminazione del morbillo. Questa strategia prevedeva la vaccinazione di tutti i nuovi nati all’età tra 15 e 18 mesi e la vaccinazione dei dodicenni. Nel 1999 a seguito delle direttive del Ministero della Sanità, la strategia della ASL di Benevento si è modificata, ed è stato stabilito di consigliare la vaccinazione dei bambini a 12 mesi (in occasione del terzo appuntamento), di praticare una dose a 5-6 anni (in occasione della IV DTPa), sia a coloro che avessero ricevuto la prima dose a 12 mesi, sia ai bambini mai vaccinati contro il morbillo, e di consigliare una dose a 12 anni per tutti i bambini sia che avessero ricevuto una sola dose in precedenza che a quelli mai vaccinati.

 

Nel 2002, 23 pediatri di famiglia convenzionati con l’ASL di Benevento, che assistono un totale di 17 732 bambini, hanno collaborato alla Sorveglianza delle Malattie Prevenibili con Vaccino (SPES). Tra gennaio e agosto 2002 questi pediatri, che assistono il 52% dei bambini tra 0 e 14 anni residenti nella provincia, hanno segnalato 249 casi di morbillo che si sono concentrati per la maggior parte nei mesi di maggio e giugno (Figura 1). Un totale di 18 persone sono state ospedalizzate per morbillo e sue complicazioni: uno aveva meno di un anno, due erano tra 1 e 4 anni, otto tra 5 e 9 anni, sette tra 10 e 14 anni. Nessun decesso si è verificato, una sola grave encefalite ha colpito una bambina talassemica.

 

L’incidenza totale è stata pari a 12,6 per 1 000 assistiti. Se assumiamo che tutta la popolazione pediatrica (0-14 anni) della provincia abbia le stesse caratteristiche degli assistiti dei pediatri di famiglia, si può stimare che nel periodo considerato si siano verificati approssimativamente 856 casi.

 

L’epidemia non si è sviluppata con la stessa intensità in tutta la provincia. In uno dei distretti l’incidenza è stata al 53 per 1 000, con 146 casi che rappresentano il 59% dei 249 casi della provincia.

 

La malattia ha interessato tutte le età ma l’incidenza è andata via via aumentando fino all’età 10-14 anni. I tassi per età erano i seguenti: 3,1/1 000 per i bambini con meno di 1 anno; 5,2/1 000 tra 1 e 4 anni; 18,5/1 000 tra 5 e 9 anni; 32,6/1 000 tra 10 e 14 anni.

 

Le coperture vaccinali per coorte di nascita, misurate prima dell’epidemia (al 30 aprile 2002), variavano in modo sostanziale per età. Tra i nati dopo il 1996 le coperture erano superiori all’80%, per i nati nel 1996 diminuivano al 77%, per i nati nel 1995 diminuivano ancora al 69% fino a arrivare a copertura di poco superiori al 30% per i nati prima del 1993. Come si può vedere nella Figura 2 c’è una evidente relazione inversa tra copertura vaccinale per età ed incidenza dei casi di morbillo.

 

A partire dal mese di maggio 2002, quando l'epidemia è stata identificata, la ASL di Benevento ha deciso di impegnarsi in una campagna vaccinale straordinaria basata sulle seguenti azioni:

• offerta della vaccinazione a tutti i contatti dei casi, purché in età superiore ai 6 mesi;

• offerta attiva della vaccinazione a tutti i bambini fino a 12 anni di età, mai vaccinati;

• offerta attiva della rivaccinazione ai bambini già vaccinati con una sola dose;

• vaccinazione dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni che ne facessero richiesta.

 

Per facilitare il reclutamento, alcuni distretti hanno effettuato semplici indagini nelle scuole elementari e medie, utilizzando un modulo da consegnare ai genitori che dichiaravano se il loro figlio era stato vaccinato contro il morbillo. Nel caso di bambini non vaccinati, i genitori dichiaravano anche di accettare o rifiutare la vaccinazione.

Da maggio a tutto luglio 2002 i Centri Vaccinali hanno praticato circa 9 000 dosi, vaccinando il 27% dei mai vaccinati e rivaccinando il 17% dei vaccinati con una sola dose.