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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Copertura vaccinale e andamento epidemiologico del morbillo in Sicilia

Salvatore Sammarco1, Saverio Ciriminna2, Nicolò Casuccio1, Vincenzo Pinella3, Francesco Iacono4, Mario Cuccia5, Giuseppe Stella6, Gina Mollica7, Francesco Blangiardi8, Giuseppe Ferrera8, Giovanni Casella9, Giuseppe Canzonieri10

1AUSL6 PA, 2Assessorato Regionale Sanità, Regione Siciliana, 3AUSL1 AG, 4AUSL2 CL, 5AUSL3 CT, 6AUSL4 EN, 7AUSL5 ME, 8AUSL7 RG, 9AUSL8 SR, 10AUSL9 TP

 

 

Nella Regione Sicilia l’ultima epidemia di morbillo risale al 1996-97 con 10.580 casi notificati (96% <14 anni). Nel decennio precedente l’andamento epidemiologico ha mostrato un periodo interepidemico di 3-4 anni. Sulla base dei dati amministrativi, la copertura vaccinale per morbillo delle coorti di nascita 1995-98 era pari al 40%, valore confermato (1) dall’indagine ICONA 98 (44,6%) e da un analogo studio (2) condotto dai Servizi di Epidemiologia di alcune AUSL siciliane (ambedue sulla coorte 1996).

 

Nel 1998, sulla base di tali dati, la Regione Sicilia ha rafforzato l’offerta attiva della vaccinazione MPR e suc-cessivamente, nel 2000, ha avviato il “Progetto regionale su prevenzione morbillo, parotite, rosolia” con l’obiettivo di contrastare l’epidemia prevista, sui trend epidemici siciliani, per il 2000-2001. Il Progetto, soste-nuto da una capillare campagna in-formativa e da un programma di for-mazione degli operatori, prevedeva l’offerta attiva e gratuita del vaccino MPR nel corso del 12° mese di vita (contemporaneamente alla 3ª dose di DTP-Ep.B-OPV) e il recupero dei non vaccinati nati dal 1993 al 1999 (394.204 bambini coinvolti con stra-tegie differenziate: “occasioni oppor-tune”, vaccinazione a scuola, invito a domicilio). Il Progetto ha previsto, inoltre, un protocollo d’intesa con i Pediatri di Famiglia (PdF) per la sorveglianza della malattia e la promo-zione della vaccinazione.

Alla chiusura del Progetto, avviato nel settembre 2000 e terminato il 30/9/2001, nelle coorti di nascita dal 1993 al 1996 i valori di copertura erano raddoppiati: dal preesistente 35-40% si è passati al 70% che, aggiungendo l’immunità naturale, consente di stimare un numero di suscettibili residui variabile tra il 10% e il 20% di ogni coorte. Nei nati 1997 e 1998 si è misurata una copertura dell’83% e dell’86,5% rispettivamente, mentre nella coorte 1999, valutata al 31/12/2001, si è raggiunto l’86,9% (Tabella).

 

Nel 2003, in occasione della definizione del Nuovo Calendario Vaccinale della Regione Sicilia che ha riportato al 15° mese di vita l’esecuzione della vaccinazione MPR, è stato emanato il “Piano di sorveglianza e controllo del morbillo in Sicilia” ba-sato sul monitoraggio mensile delle coperture per coorte di nascita e sul miglioramento della sorveglianza della malattia attraverso un sistema rapido di segnalazione dei casi e vaccinazione sistematica dei contatti. A questo è seguito, nel 2004, il “Programma di recupero della vaccinazione MPR” che ha introdotto una più efficace strategia di reclutamento dei nuovi nati e l’offerta attiva di una seconda dose di MPR all’età di 5 anni. Il Programma ha previsto, inol-tre, il recupero dei soggetti non vac-cinati attraverso la revisione attiva degli archivi vaccinali, per i nati dal 1999 al 2001, e con un sistema misto (archivi-“occasioni opportune”) per le coorti 1993÷1999 e 2002-2003, obiettivi perseguiti anche attraverso bilanci di salute aggiuntivi per i PdF inseriti nel contratto regionale.

 

Le coperture vaccinali rilevate negli ultimi tre anni riguardanti le coorti di nascita successive a quelle interessate dalla campagna straordi-naria, come usuale al termine degli interventi “attivi”, sono diminuite con valori dell’82,3% nei nati 2000 (al 31/12/2002), dell'84,3% nei nati 2001 (al 31/12/2003) e dell'85,1% nei nati 2002 (al 31/12/2004) (Tabella).

 

I valori inferiori mostrati dall’indagine ICONA 2003 (70,9% a 16÷24 mesi) sono verosimilmente dovuti alla minore età del campione (12÷24 mesi) rispetto ai dati amministrativi (24÷36 mesi). L’andamento epidemiologico della malattia dal 1997 in poi ha mostrato solo due episodi degni di nota: un piccolo accenno epidemi-co nel 2000 con 403 casi notificati in Sicilia dei quali 265 a Palermo (fo-colaio interrotto con la vaccinazione dei contatti dei casi segnalati dal sistema di sorveglianza telefonica attivato con i pediatri) (3) e un tota-le di 156 casi notificati nel 2002 nei distretti a bassa copertura. Nel 2002 l’incidenza calcolata sui casi notifica-ti era di 13/100.000 bambini tra 0 e 14 anni, contro un valore nazionale di 191/100.000. L’andamento ripor-tato da SPES (Sorveglianza Pediatri Sentinella) conferma questi due epi-sodi e mostra, negli anni successivi, alcune piccole irregolarità nella curva epidemica dovute a casi sporadici (Figura).

 

In conclusione, gli 8 anni trascor-si dall’ultima epidemia e la mancata diffusione nell’isola dell'epidemia esplosa nei primi mesi del 2002 in altre Regioni italiane, testimoniano l’efficacia degli interventi intrapresi. L’accumulo di suscettibili dall’epidemia del 1997, pari a poco più di una coorte al 31/12/2004, consente ancora margini di intervento.

 

L’accenno epidemico del 2000 dimostra come gli interventi vaccinali, per essere efficaci, debbano essere basati su un sistema di sorveglianza integrato tra attività vaccinali e casi di malattia che, per la dimensione della popolazione interessata, deve essere realizzato su base informatica la cui assenza limita, in atto, la tempestiva adozione degli interventi correttivi.

 

Riferimenti bibliografici

1.   ICONA 98: Indagine nazionale sulla cop-ertura vaccinale. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 1998. (Rapporti ISTISAN 98/33).

2.   Indagine sulle coperture vaccinali in alcune Aziende USL della Sicilia. Noti-ziario Osservatorio Epidemiologico Sicilia, 2002.

3.   Sistema di sorveglianza del Morbillo in collaborazione con i Pediatri di Base - 3° Seminario sulle malattie infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma 31/10/2000

 

Commento

Marta Ciofi degli Atti, Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, ISS

 

Nell’articolo di Sammarco e collaboratori vengono illustrate le coperture vaccinali per MPR raggiunte in Sicilia per le coorti di nascita 1997-2002. I dati mostrano valori medi regionali dell’83-87%, e stime a livello di ASL comprese tra il 72% e il 95%. Questi risultati sono stati raggiunti grazie alle attività intra-prese per migliorare l’offerta della vaccinazione nel secondo anno di vita e all’azione straordinaria di recupero effettuata a partire dal 2000. Analogamente a quanto osservato dall’inda-gine ICONA 2003 nella maggioranza delle regioni del Sud (1), anche in Sicilia la percentuale di bambini vaccinati per MPR entro i due anni ha avuto un enorme balzo in avanti, e i dati di sorveglianza illustrati nell’articolo sopra riportato suggeri-scono che è stato raggiunto un buon livello di protezione nei confronti del morbillo.Il tasso di ospedalizzazione per morbillo osservato nel 2002, in-fatti, è pari a 2 ricoveri per morbillo ogni 100.000 abitanti, circa il doppio di quanto osservato in media al Nord (2), ma sovrap-ponibile al tasso di Regioni del Centro-Sud quali la Toscana, le Marche, la Basilicata e la Sardegna. In tutte queste Regioni, la copertura vaccinale per MPR stimata entro i due anni da ICONA 2003 era > 75%, e a partire dal 2000 erano state effettuate delle campagne straordinarie di recupero (3). Per quanto riguarda il controllo del morbillo raggiunto in Si-cilia, è tuttavia necessario svolgere alcune considerazioni. La prima riguarda la desincronizzazione delle epidemie di mor-billo tra diverse Regioni, che in Italia è ben documentata (4). I dati di SPES mostrano infatti che nel 2000 la maggiore inci-denza era in Sicilia e Basilicata, che negli anni successivi hanno invece riportato un numero molto limitato di casi. La seconda è relativa al confronto tra i ricoveri associati al morbillo e le no-tifiche del 2002. I due dati sono infatti pressoché sovrapponibili (102 ricoveri, rispetto a 156 notifiche), lasciando presupporre un ampio grado di sottonotifica. La terza, infine, è che le coperture raggiunte sono tuttora inferiori al 95%, evidenziando come la vaccinazione per MPR richieda ancora un impegno di sanità pubblica sull’intero territorio nazionale, chiaramente delineato dal Piano nazionale di eliminazione.

 

Riferimenti bibliografici

1.   Gruppo di Lavoro ICONA. ICONA 2003: indagine nazionale sulla copertura vaccinale infantile. Roma: Istituto Superiore di Sani-tà;2003. (Rapporti ISTISAN 03/37).

2.   Filia A, Brenna A, Panà A, Cavallaio GM, Ciofi degli Atti ML. Ricov-eri per morbillo in Italia nel 2002: valutazione dell’impatto in termini di salute e di costi. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2005. (Rapporti ISTISAN 05/3).

3.   Ciofi degli Atti M.L., Gruppo di coordinamento interregionale sulle malattie infettive e vaccinazioni. Indagine sulle attività vac-cinali contro il morbillo nelle regioni italiane. Annali di Igiene Medicina Preventiva e di Comunità, 2004; 16:421-428.

4.   Williams J.R., Manfredi P., Butler A.R., Ciofi degli Atti M.L., Sal-maso S. Heterogeneity in regional notification patterns and its impact on aggregate national case notification data: the ex-ample of measles in Italy. BMC Public Health 2003; 3(23).