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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


I bambini fisicamente "non attivi": un analisi dei dati sui bambini di otto anni delle scuole primarie

Stefano Bilei1, Olivia Callipari1, Nancy Binkin2, Alberto Perra2 e Gruppo di coordinamento nazionale "OKkio alla SALUTE"*

1VI coorte Profea**

2Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma

 

Come in molti altri Paesi, anche in Italia, negli ultimi anni, sovrappeso e obesità infantile stanno assumendo dimensioni preoccupanti. Nel 2008 è stato avviato a livello nazionale un sistema di sorveglianza nutrizionale, “OKkio alla SALUTE”, la cui metodologia è stata già descritta in dettaglio (1), che ha evidenziato come il 12% dei bambini è obeso e il 24% è in sovrappeso. Tra i fattori chiamati in causa come principali determinanti di questo importante problema di sanità pubblica, assume particolare rilevanza la diffusione di comportamenti alimentari errati e di stili di vita sedentari già in età evolutiva (2). Mentre per gli adulti ci sono diversi studi che evidenziano un'associazione tra sovrappeso/obesità e scarsa attività fisica, per i bambini i risultati sono più controversi (3).

 

Congiuntamente all’obesità, numerose sono le evidenze scientifiche che indicano come i comportamenti sedentari sono alla base di numerose condizioni patologiche (4, 5), ma risulta difficile, in età infantile, valutare le interazioni e le possibili associazioni causa-effetto tra adeguata attività fisica o, di contro, alcuni comportamenti sedentari e regolazione del peso corporeo (6). Obiettivo del presente lavoro è descrivere, attraverso l’analisi dei dati ottenuti dal sistema di sorveglianza “OKkio alla SALUTE” nel 2008, alcune caratteristiche dei bambini delle classi terze primarie, considerati "non attivi". All’interno del nostro studio, per bimbo "non attivo" si è definito quel bambino che, nelle 24 ore che hanno preceduto la somministrazione del questionario, non ha fatto attività motoria a scuola, non ha fatto attività sportiva strutturata e non ha giocato all’aperto nel pomeriggio. L’analisi dei dati è stata eseguita utilizzando le funzioni per campioni complessi dei software Epi-Info (versione 3.5.1) e STATA (versione 9.2). Sono stati inclusi nella presente analisi i bambini di età compresa tra 96 e 120 mesi (8-9 anni) di 2.610 classi scolastiche di 18 regioni d’Italia, il cui questionario rivolto ai genitori è stato compilato dalla madre (n = 37.285). La partecipazione delle famiglie all’indagine è stata molto elevata (3% di rifiuti). L’analisi del nostro campione è stata eseguita identificando i bimbi "non attivi" e studiando tale caratteristica in funzione di altre variabili, quali sesso, titolo di studio della madre e suo stato occupazionale, zona geografica, area di residenza e presenza della TV in camera. I risultati della nostra analisi sono illustrati nella Tabella. Nel nostro campione sono risultati complessivamente "inattivi" 9.311 (25,2%) bambini. La zona geografica e il sesso sembrano influenzare la condizione di bimbo "non attivo". Nella nostra analisi, infatti, sono meno attivi i bimbi che risiedono al Sud (28,8%, IC 95%: 27,0-30,7, OR aggiustato: 1,4; IC 95%: 1,2-1,6 ) rispetto a quelli che vivono al Nord e al Centro e le femmine (27,3%, IC 95%: 25,9-28,6, OR: 1,2) rispetto ai maschi (24,4%, IC 95%: 23,2-25,7). Vivere in zone rurali, rispetto a quelle urbane o metropolitane, sembrerebbe essere al contrario un fattore protettivo rispetto alla condizione di bimbo "non attivo". Non è stata effettuata alcuna analisi tra attività fisica e prevalenza di sovrappeso e obesità riscontrata, in quanto il disegno adottato da "OKkio alla SALUTE", studio trasversale di prevalenza, non consente di identificare chiaramente un legame associativo causale. L’elevata percentuale di bambini considerati "non attivi", pari a 1 su 4 dell’intero campione, deve far riflettere sulla necessità di interventi per una sua significativa riduzione. Sebbene la relazione tra attività fisica e situazione nutrizionale nei bambini non sia stata ancora dimostrata e non esistano documentate raccomandazioni in termini di tipologia e durata dell’attività fisica ritenute necessarie alla promozione e al mantenimento di un’adeguata situazione nutrizionale nell’infanzia, l’attività fisica è comunque un fattore in grado di favorire nel bambino uno stato di benessere psico-fisico e un incremento dell’autostima e di garantire, in età adulta, una riduzione del rischio di sviluppo di malattie (3). L’attività fisica dovrebbe essere promossa in tutti i bambini, a prescindere dalla loro situazione nutrizionale e, considerando la posizione privilegiata della scuola per tali interventi, da questa stessa potrebbero partire interventi integrati che coinvolgano anche la famiglia e la comunità locale. All’interno della scuola si potrebbero intensificare gli sforzi volti a far realizzare almeno 2 ore di attività motoria settimanale, ma anche quella extra-curricolare, come già si realizza in numerose realtà scolastiche del Paese, e intraprendere iniziative di promozione dell’attività motoria che coinvolgano attivamente le famiglie dei bambini (7).

 

Nota

La realizzazione dello studio "OKkio alla SALUTE" è stata possibile grazie al finanziamento del Centro di Prevenzione e Controllo delle Malattie.

 

 

Riferimenti bibliografici

1. Spinelli A, Baglio G, Cattaneo C, et al. OKkio alla SALUTE: promozione della salute e crescita sana nei bambini della scuola primaria. Ann Ig 2008; 20:337-44.

2. Johnson-Taylor WL, Everhart JE. Modifiable environmental and behavioral determinants of overweight among children and adolescents: report of a workshop. Obesity 2006;14(6):929-66.

3. Livingstone MBE, Robson PJ, Wallace JM, et al. How active are we? Levels of routine physical activity in children and adults. Proc Nut Soc 2003;62(3):681-701.

4. Crespo CJ, Smit E, Troiano RP, et al. Television watching, energy intake, and obesity in US children: results from the Third National Health and Nutrition Examination Survey, 1988-1994. Arch Paediatr Adolesc Med 2001;155(3):360-5.

5. Nader PR, O'Brien M, Houts R, et al. Identifying risk for obesity in early childhood. Paediatrics 2006;118(3):e594-601.

6. American Dietetic Association. Position of the American Dietetic Association: individual-, family-, school-, and community-based interventions for paediatric overweight. J Am Diet Associ 2006;106 (6):925-45.

7. Silvestri A, Balducci MT, Binkin N, et al. La scuola elementare come luogo di promozione di stili alimentari sani e dell'attività fisica. Not Ist Super Sanità - Inserto BEN 2009;22(1):iii-iv.

 

(*) Gruppo "OKkio alla SALUTE": Angela Spinelli, Giovanni Baglio, Nancy Binkin, Mauro Bucciarelli, Chiara Cattaneo, Gabriele Fontana, Anna Lamberti, Alberto Perra (coordinamento, Istituto Superiore di Sanità), Daniela Galeone (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali), Maria Teresa Silani, Edvige Mastantuono, Silvana Teti (Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio), Laura Censi, Dina D’Addesa, Amleto D’Amicis (IN-RAN), Antonio Ciglia e Manuela Di Giacomo (Regione Abruzzo), Gabriella Cauzillo e Gerardina Sorrentino (Regione Basilicata), Giuseppina Fersini e Giuseppe Perri (Regione Calabria), Giuseppina De Lorenzo (Regione Campania), Paola Angelini e Emanuela Di Martino (Regione Emilia-Romagna), Claudia Carletti e Rossana Rincorosi (Regione Friuli-Venezia Giulia), Giulia Cairella e Esmeralda Castronuovo (Regione Lazio), Federica Pascali e Paola Oreste (Regione Liguria), Giordano Giostra e Giuliano Tagliavento (Regione Marche), Teresa Manfredi Selvaggi (Regione Molise), Marcello Caputo (Regione Piemonte), Savino Anelli e Vincenzo Pomo (Regione Puglia), Pina Arras e Grazia Cattina (Regione Sardegna), Achille Cernigliaro e Simonetta Rizzo (Regione Sicilia), Mariano Giacchi e Giacomo Lazzeri (Regione Toscana), Marco Cristofori e Mariadonata Giaimo (Regione Umbria), Anna Maria Covarino e Giovanni D’Alessandro (Regione Valle D’Aosta), Galesso Riccardo e Mary Elizabeth Tamang (Regione Veneto), Silvano Piffer (Provincia Autonoma di Trento)

 

(**) VI Coorte Profea: Amedeo Baldi, Maria Teresa Balducci, Stefano Bilei, Olivia Callipari, Amalia De Luca, Maria Di Fabio, Antonio Marrone, Gianfranco Mazzarella, Annarita Silvestri