Introduzione
Il 9 novembre 2005 il Consiglio di Stato ha accettato il ricorso del ministero del Lavoro contro il provvedimento legislativo della Regione Lombardia che eliminava, tra le altre pratiche giudicate inutili, anche la certificazione sanitaria per l’avviamento al lavoro dei minori e apprendisti nei settori non a rischio. Quali sono le implicazioni per la salute pubblica e quali le conseguenze sul processo di riforma e devolution in atto nel nostro Paese?
EpiCentro apre una discussione su questo tema che coinvolge direttamente anche gli operatori sanitari, in quanto questione eminente di Evidence based prevention (Ebp).
20 aprile 2006
Parere del Consiglio di Stato su visite preassuntive e periodiche dei minori e apprendisti
Consiglio di Stato
Il 9 novembre 2005 il Consiglio di Stato accetta il ricorso del ministero del Lavoro contro il provvedimento della Lombardia che eliminava, in quanto pratica inutile, la certificazione sanitaria per l’avviamento al lavoro dei minori.
Alberto Baldasseroni - SA di Epidemiologia Ausl 10 di Firenze
Di fronte al difficile dialogo tra i soggetti coinvolti, forse quello che manca è il canale di comunicazione della pratica professionale legata al lavoro sul campo, di tutti i giorni, che evidenzia impietosamente lacune e carenze nei servizi alla popolazione e il lavoro di chi si occupa di ermeneutica della normativa. Tanto è induttivo ed empirico l’approccio dei primi, altrettanto è deduttivo, teoretico e dottrinario quello dei secondi.
Una salutare battuta d’arresto
Giulio Andrea Tozzi – Ausl 3, Regione Liguria
La questione è complessa, perché riguarda sia aspetti generali (chi ha la
responsabilità di legiferare su beni collettivi e primari come la salute)
che particolari (quali contenuti, e per quali obiettivi di salute si
vogliono elaborare). La battuta d'arresto del Consiglio di Stato può servire
per ripensare le modalità di elaborazione delle norme e dargli
scientificità, applicabilità ed efficacia d’azione e per costruire politiche
di tutela collettiva il più possibile condivise.