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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Ultimi aggiornamenti

1/8/2019 - Epidemia da virus Ebola 2018-2019

Sebbene il primo caso sia stato notificato il 1 agosto 2018, l’inizio della decima epidemia documentata di malattia da virus Ebola nella Repubblica democratica del Congo (RdC) risale probabilmente a maggio 2018. È la più grande epidemia mai documentata in RdC e la seconda mai descritta dopo l’epidemia del 2014-2016 in Africa occidentale. Il 17 luglio 2019, il Direttore generale dell’Oms, ha dichiarato questa epidemia una emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Consulta la pagina dedicata.

 

1/2/2018 - Annual Epidemiological Report 2017

Come ogni anno il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) pubblica l’Annual Epidemiological Report (Aer) basato sui rapporti di sorveglianza (Disease surveillance reports) delle singole patologie e dei gruppi di malattie infettive. Ognuno di questi rapporti presenta una panoramica dei dati raccolti nel 2015 dal sistema di sorveglianza Tessy sulla situazione epidemiologica di una specifica patologia nei Paesi membri dell’Unione europea (Ue) e in quelli dello Spazio economico europeo (See). Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

 

25/5/2017 - Ebola in Congo 2017

Il 9 maggio 2017 le autorità sanitarie della Repubblica Democatrica del Congo hanno segnalato un focolaio di malattia da virus ebola (Evd) nella Provincia del Basso Uele, nel nord del Paese. Al momento, secondo quanto riferito dall’Oms, sono stati identificati 9 casi sospetti (di cui tre decessi). Sebbene la comparsa del focolaio in una zona remota del Paese limiti il rischio di trasmissione e diffusione nelle aree circostanti, questa possibilità non può essere esclusa. Al momento, lo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) dichiara trascurabile il rischio di esposizione per le persone che vivono o che devono viaggiare verso la Repubblica Democratica del Congo. Seguendo le necessarie raccomandazioni sanitarie, l’Ecdc considera basso anche il rischio di infezione per le persone che devono recarsi nell’area interessata dalla trasmissione, come il personale sanitario impegnato nella gestione del focolaio. Infine, attualmente il rischio di introduzione e della diffusione del virus Ebola in Europa è considerato molto basso. Per maggiori informazioni leggi il Rapid Risk Assessment dell’Ecdc “Outbreak of Ebola virus disease in Bas Uele province, Democratic Republic of the Congo” del 17 maggio 2017 (pdf 379 kb).

 

(31 marzo 2016) Comitato di emergenza del Regolamento Sanitario Internazionale

Il 29 marzo 2016, il Direttore generale dell’Oms, ha dichiarato che l'epidemia da malattia da virus ebola (Evd) non costituisce più un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale per cui le raccomandazioni temporanee adottate sono sospese. I tre Paesi maggiormente colpiti dall’epidemia (Guinea, Liberia e Sierra Leone), hanno interrotto la catena originaria di trasmissione del virus e il rischio di diffusione internazionale rimane basso. La decisione dell’Oms tiene conto del rischio di nuovi casi di Evd nei Paesi coinvolti nell’epidemia, dimostrato dall’insorgenza di 12 cluster dovuti alla reintroduzione di Evd notificati ad oggi all’Oms. Il più recente, segnalato il 17 marzo in Guinea, è l’unico ancora in atto. In tutti gli altri casi la catena trasmissione del virus è stata interrotta rapidamente dai Paesi coinvolti grazie a efficaci e tempestive misure di controllo. Per maggiori informazioni sull’epidemia di ebola in Africa occidentale consulta le pagine dedicate.

 

(21 gennaio 2016) Un nuovo caso di infezione da virus ebola in Sierra Leone

Il 15 gennaio 2016, un giorno dopo la dichiarazione dell’Oms sulla fine di tutte le catene di trasmissione del virus ebola in Africa Occidentale, è stato confermato un nuovo caso di malattia in Sierra Leone. Questo evento ci ricorda il rischio di nuovi casi nei Paesi coinvolti nell’epidemia. Il 7 novembre 2015 l’Oms aveva dichiarato la fine dell’epidemia in Sierra Leone dove era corso una intensificata sorveglianza post-epidemica, prevista per 90 giorni. L’indagine epidemiologica è in corso. Per maggiori informazioni leggi lo statement Oms del 14 gennaio, lo statement Oms del 15 gennaio e consulta le pagine di EpiCentro dedicate all’epidemia.