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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2015

(10 dicembre 2015) Piano nazionale per la prevenzione delle epatiti virali da virus B e C

Attuare politiche di armonizzazione nell’affrontare il problema epatiti in Italia mettendo in atto azioni finalizzate a comprendere l’epidemiologia dell’infezione, a sensibilizzare pazienti, cittadini e operatori sanitari e ad attivare network tra i diversi stakeholder per garantire un monitoraggio continuo e il miglioramento dell’accesso alle cure, indirizzando gli investimenti e rendendoli costo-efficaci: sono questi gli obiettivi generali del Piano nazionale per la prevenzione delle epatiti virali da virus B e C pubblicato dal ministero della Salute a dicembre 2015. Al fine di porre le basi per un accesso alle cure per le epatiti virali, uniforme su tutto il territorio italiano, finalizzato alla salvaguardia della equità e della qualità, alla luce delle recenti acquisizioni in termini di terapie innovative contro l’Hcv, il Pnev prende in considerazione 5 linee strategiche, caratterizzate da obiettivi specifici e attività chiave: epidemiologia (definire l’epidemiologia delle epatiti virali B e C e rinforzare i sistemi di sorveglianza); prevenzione (ridurre la trasmissione delle epatiti virali B e C); sensibilizzazione, informazione, formazione (aumentare il grado di consapevolezza sul problema epatiti virali: attività di informazione e formazione); cura, trattamento e accesso (uniformare sul territorio italiano i sistemi di accesso alle cure); impatto sociale (migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie). Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 423 kb).

 

(30 luglio 2015) Giornata mondiale contro le epatiti: i materiali Ecdc

In occasione della Giornata mondiale per la lotta all’epatite, l’Ecdc ha pubblicato numerosi materiali utili. Tra questi i report “Hepatitis B surveillance in Europe 2013” e “Hepatitis C surveillance in Europe 2013” che forniscono l’aggiornamento epidemiologico su queste patologie, rispettivamente in 28 e 26 Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo. Sul sito sono disponibili anche i riassunti di queste pubblicazioni, attraverso una serie di slide liberamente accessibili. L’Ecdc approfitta inoltre della Giornata per ricordare l’elevato numero di persone che non ha coscienza di aver contratto l’infezione. Infatti, si stimano nel mondo circa 10 milioni di soggetti con una infezione cronica da epatite B o C, la maggior parte delle quali ignorano la loro infezione con conseguenze sia per la loro salute sia per la possibilità di trasmissione. Per maggiori informazioni visita il sito.

 

(23 luglio 2015) Giornata mondiale per la lotta all’epatite 2015

Agire ora per prevenire l’epatite: questo lo slogan dell’edizione 2015 del World Hepatitis Day. L’evento, che si svolge in tutto il mondo il 28 luglio, mira a mobilitare decisori, operatori e popolazione contro questa malattia che, nelle sue diverse forme (epatite A, B, C, D ed E) affligge milioni di persone ed è causa ogni anno di circa 1,5 milioni decessi. Tuttavia, anche se queste infezioni possono essere largamente prevenute, la maggior parte delle persone non sa come fare. I quattro messaggi chiave della Giornata, cercano quindi di dare maggiore consapevolezza su come evitare il rischio di infezione: conosci il rischio: sangue infetto, iniezioni non sicure possono provocare infezioni di epatite; chiedi che vengano usate iniezioni sicure: 2 milioni di persone contraggono l’epatite usando iniezioni non sicure. È importante utilizzare siringhe monouso e sterili; vaccina i bambini: circa 780 mila bambini muoiono ogni anno per infezioni da epatite B che può essere prevenuta da un vaccino efficace e sicuro; sottoponiti ai test e richiedi trattamenti: esistono medicinali efficaci per il trattamento e la cura dell’epatite B e C. In occasione della Giornata, EpiCentro aggiorna le pagine dedicate all’epidemiologia in Italia, sulla base dei dati forniti dalla sorveglianza speciale delle epatiti virali acute affidata al Seieva (Sistema epidemiologico integrato dell’epatite virale acuta). Per maggiori informazioni consulta: i dati epidemiologici italiani, le pagine Oms dedicate al World Hepatitis Day 2015. Consulta anche le fact sheets dell’Oms aggiornate su: epatite E, epatite C, epatite B, epatite A.

 

(9 aprile 2015) Dall’Oms le linee guida sulla gestione del paziente affetto da epatite B cronica

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato le Linee guida “Guidelines for the prevention, care and treatment of persons with chronic hepatitis B infection” per la prevenzione, la cura e il trattamento delle infezioni croniche da epatite B. Le raccomandazioni contenute nel documento si aggiungono alla recente guida sulla prevenzione, la cura e il trattamento delle infezioni da virus dell’epatite C (Hcv), pubblicata dall’Oms nell’aprile 2014. Il documento si articola prendendo in considerazione tutto il percorso assistenziale dei pazienti affetti da epatite B cronica. Le raccomandazioni sono orientate all’uso di test diagnostici semplici e non invasivi per la iniziale definizione della fase di infezione e per l’eleggibilità al trattamento, all’accesso prioritario alle cure per i pazienti con danno epatico in stadio avanzato ed elevato rischio di morte. Danno indicazioni per l’ottimizzazione della terapia antivirale di prima linea e seconda linea in caso di fallimento terapeutico e sui farmaci da utilizzare per limitare l’insorgenza di fenomeni di farmacoresistenza. Per maggiori informazioni scarica il documento completo.

 

(26 febbraio 2015) Infezioni sessualmente trasmesse e infezioni trasmesse attraverso il sangue: i dati Ecdc 2012 nell’Annual epidemiologica Report

Clamidia, gonorrea, epatite B e C, Aids e infezioni da Hiv: queste le patologie prese in esame nel rapporto dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) “Sexually transmitted infections, including HIV and blood-borne viruses” (pdf 1,3 Mb), la sezione dell’Annual Epidemiological Report (Aer) dedicata alle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) e alle infezioni trasmesse attraverso il sangue, pubblicata a febbraio 2015. Da quest’anno, infatti, l’Aer viene diffuso in sezioni specifiche per gruppo di malattia (pubblicati in report “parziali”) e, a conclusione, in un documento di sintesi sui dati di sorveglianza di oltre 52 malattie infettive nei Paesi membri dell’Unione europea (Ue) e nei 3 Paesi dell’Area economica europea (Eea). I dati confermano la clamidia come la Ist più frequentemente riportata dai Paesi Ue/Eea (con 384.105 casi nel 2012), seguita dalla gonorrea (con 50.341 casi nel 2012) ed infine dalla sifilide (con 20.769 casi nel 2012). Nel 2012, 17.291 casi di infezione da virus dell’epatite B e 30.483 casi di infezione da virus dell’epatite C sono stati segnalati rispettivamente da 28 e 26 Paesi Ue/Eea. Riguardo alle infezioni da Hiv si segnala una probabile sottostima dei casi (29.306 riportati nel 2012) e l’alta proporzione di infezioni tra gli uomini che fanno sesso con gli uomini (men who have sex with men, 40%). I casi di Aids (4285 nel 2012) sono comunque in diminuzione dli 42% rispetto al 2008. Per maggiori informazioni consulta la pagina del sito Ecdc dedicata all’Annual Epidemiological Report.