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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016

1/12/2016 - Aggiornati i dati europei sulle epatiti

Il coordinamento epidemiologico Seieva (Sistema epidemiologico integrato dell’epatite virale acuta) ha curato la revisione dei dati europei sulle epatiti A, B e C sulla base del Surveillance Atlas of Infectious Diseases dell’Ecdc.

 

24/11/2016 - Epatiti: nuovi materiali dall’Ecdc

Una approfondita revisione della più recente letteratura scientifica (2005-2015) sulla prevalenza delle epatiti B e C nei Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See), è appena stata elaborata dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), come aggiornamento della precedente che copriva il periodo 2000-2009.

Perché le infezioni croniche da epatite B e C sono in genere asintomatiche, i dati di notifica riflettono le pratiche di screening e diagnostiche piuttosto che la loro reale prevalenza e pertanto informazioni supplementari sono necessarie. La revisione ha riguardato sia la popolazione generale sia specifici sottogruppi, quali: donatori di sangue, donne gravide, tossicodipendenti, omosessuali, detenuti e migranti, e ha essenzialmente messo in evidenzia una carenza di stime nazionali aggiornate e di qualità, relativamente alle epatiti B e C croniche. La revisione quindi, fornisce un quadro della prevalenza e del numero di persone affette da epatite B o C cronica, in Europa. Questo documento si aggiunge al rapporto tecnico sull’epatite A, pubblicato a luglio di quest’anno dall’Ecdc, che fornisce un quadro epidemiologico completo delle infezioni da epatite A (Hav) in Europa ottenuto attraverso una revisione sistematica dei dati di sieroprevalenza e di incidenza dal 1975 al 2014. La circolazione di Hav è costantemente diminuita negli ultimi quattro decenni, anche se con notevoli differenze a livello nazionale e sub-regionale, raggiungendo un andamento stabile dal 2010. Questo declino è attribuibile a diversi fattori, come le migliori condizioni igienico-sanitarie e socio-economiche e una maggiore disponibilità di vaccini per i gruppi a rischio. Sino al 25 novembre l’Ecdc promuove un’iniziativa allo scopo di aumentare la consapevolezza dei benefici derivanti dai test per Hiv ed epatite virale: la European HIV-Hepatitis Testing Week, il cui slogan “Because it’s best to know” (Perché è meglio saperlo) ricorda che le infezioni causate da questi virus possono essere asintomatiche per lungo tempo causando un ritardo nell’inizio dei trattamenti.

 

10/11/2016 - Epatite C e accesso ai farmaci: il primo report Oms

Negli ultimi due anni, nei Paesi a basso e medio reddito, oltre un milione di persone affette da epatite C sono state trattate con gli antivirali diretti (DAA, Direct Acting Antivirals), nonostante i timori iniziali sull’alto costo dei nuovi farmaci. Lo ha comunicato l’Oms nel nuovo rapporto “Global Report on Access to Hepatitis C Treatment: Focus on Overcoming Barriers”, nel quale si evidenzia come alcune strategie politiche ed economiche siano state d’aiuto a molti Paesi per curare una malattia che uccide circa 700 mila persone l’anno. Il documento rappresenta il primo report globale sull’accesso ai farmaci per l’epatite C e fornisce le informazioni necessarie alle autorità sanitarie dei diversi Paesi per identificare il trattamento appropriato contro l’epatite C (a partire dalla revisione delle evidenze condotta dall’Oms e dall’adattamento di linee guida accreditate a livello internazionale), e per poterlo attuare a prezzi accessibili. Offre inoltre informazioni sulla produzione, a livello mondiale, dei nuovi farmaci per l'epatite C e sulla loro versione “generica” (il luogo dove vengono registrati, dove sono – o non sono brevettati – i prezzi correnti, ecc). Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento dedicato.

 

20/10/2016 - Hiv, Ist ed epatiti virali vs comunicazione: la nuova guida Ecdc

Nonostante molti Paesi europei abbiano adottato programmi di prevenzione specifici, i rapporti sessuali tra Msm, ovvero i maschi che fanno sesso con i maschi (men who have sex with men) rappresentano la principale via di trasmissione del virus Hiv nei Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See). I dati del 2013 rivelano infatti che il numero di nuove diagnosi di Hiv tra gli Msm è aumentato del 33% negli ultimi 10 anni e che 2 diagnosi su 5 effettuate nel 2013 ha riguardato Msm. Inoltre il 54% dei casi di sifilide riportati nei Paesi Ue/See nel 2013 si sono verificati in questo gruppo di popolazione. Per questo motivo l’Ecdc ha realizzato un supplemento alla guida pubblicata nel 2015 (pdf 1,2 Mb) con lo scopo di aiutare le realtà nazionali a sviluppare strategie comunicative efficaci e innovative, mirate a promuovere la comportamenti a basso rischio nella comunità Msm. Per maggiori informazioni scarica la il documento “Communication strategies for the prevention of Hiv, Sti and hepatitis among Msm in Europe” (pdf 2,5 Mb).

 

28/7/2016 - Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale 2016

Le epatiti virali affliggono 400 milioni di persone nel mondo e il 95% di queste non sa di avere contratto la malattia. Nella Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’epatite B e la C colpiscono 13 milioni di persone e rappresentano la maggior parte delle infezioni da epatite virale. In Italia, secondo i dati forniti dal Sistema epidemiologico integrato dell’epatite virale acuta (Seieva) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), negli ultimi decenni i miglioramenti nelle condizioni igieniche e socio-economiche hanno contribuito a una forte diminuzione della circolazione principalmente del virus dell’epatite A ma anche degli altri virus epatitici maggiori (B, C e Delta). L’epatite E, finora considerata rara nei Paesi industrializzati e confinata ai viaggiatori provenienti da aree endemiche, si presenta oggi come malattia emergente: è in aumento infatti, anche in Italia, il numero di casi autoctoni notificati (nel periodo 2007-2015 sono stati notificati al Seieva 195 casi di epatite E acuta). I dati epidemiologici nazionali e internazionali mostrano l’importanza di aumentare la consapevolezza e la conoscenza di queste malattie. Con lo slogan “Know hepatitis - Act now (Conosci la malattia - Agisci ora)” il 28 luglio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale 2016. Per approfondire consulta gli ultimi dati Seieva e le pagine del sito dell’Oms dedicate al World Hepatitis Day 2016.

 

7/7/2016 - Fact sheet Oms sull’epatite A

L’epatite A è diffusa in tutto il mondo sia in forma sporadica, sia epidemica e le nuove fact sheet Oms forniscono un aggiornamento sulla distribuzione geografica del virus, le fasce di popolazione a rischio, le vie di trasmissione, le campagna vaccinali nel mondo e il “Global Health Sector Strategy on Viral Hepatitis, 2016-2021”, la strategia adottata a maggio 2016.

 

(21 aprile 2016) Linee guida per lo screening, la cura e il trattamento delle infezioni croniche da epatite C

L’Oms ha pubblicato un aggiornamento del documento “Guidelines for the screening, care and treatment of persons with chronic hepatitis C infection. Updated version, April 2016”, che fa seguito al primo rapporto del 2014. L’obiettivo di questa nuova versione è fornire un aggiornamento sulle raccomandazioni per il trattamento delle infezioni da epatite C, basato sulle più recenti evidenze scientifiche. I nuovi farmaci ad azione antivirale diretta (direct antiviral agents – Daa) stanno infatti cambiando profondamente e rapidamente lo scenario terapeutico dell’infezione da Hcv, in quanto somministrati per via orale, di durata molto minore e di efficacia superiore rispetto ai precedenti regimi di trattamento e quindi in grado di ottenere una risposta virologica sostenuta in meno di 8 settimane anche su pazienti difficili da trattare. Il documento riporta anche le raccomandazioni del 2014 per lo screening dell’infezione da Hcv nelle popolazioni a rischio. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 736 kb).

 

(7 aprile 2016) Screening prenatali in Europa: una survey Ecdc

Nei Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See) è ancora presente la trasmissione materna (mother-to-child transmission) di Hiv, epatite B, sifilide e rosolia, soprattutto in alcuni gruppi a rischio. È quanto emerge dal rapporto tecnico “ Antenatal screening for HIV, hepatitis B, syphilis and rubella susceptibility in the EU/EEA - A Member State Survey”, pubblicato dall’Ecdc ad aprile 2016. Il documento presenta i risultati di una survey condotta tra 26 Paesi Ue/See per raccogliere informazioni sugli screening prenatali nei singoli Paesi. Lo screening prenatale per l’Hiv, l’epatite B e la sifilide viene offerto da un’alta percentuale di Stati membri dell’Ue/See, mentre quello per la rosolia da 14/26 Paesi. Nella maggior parte dei Paesi che offre lo screening prenatale, la copertura è maggiore del 90-95%. Tuttavia, pochi Paesi raccolgono dati utili a valutare l’efficacia di tali programmi. Pertanto, sarebbe auspicabile rafforzare la sorveglianza dei casi di trasmissione materna di Hiv, epatite B, sifilide e rosolia, per potere migliorare le valutazioni di incidenza dei casi e identificare i fattori di rischio. Inoltre, visto che la trasmissione materna di Hiv, epatite B, sifilide e rosolia colpisce in particolare alcuni gruppi vulnerabili che hanno un accesso limitato sia alle cure prenatali che ai test di screening, si raccomanda agli Stati membri di considerare la messa in atto di interventi mirati per le popolazioni a rischio, sulla base di una valutazione dell’epidemiologia della malattia e dei suoi fattori di rischio. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 1,8 Mb) e leggi la notizia sul sito Ecdc.

 

(3 marzo 2016) Ecdc: nuovi dati per il Surveillance Atlas of Infectious Diseases

Il Surveillance Atlas of Infectious Diseases dell’Ecdc (European Center for Disease prevention and control) si arricchisce e inserisce i dati sulle principali zoonosi e malattie a trasmissione alimentare, quali botulismo, brucellosi, campilobatteriosi, colera, criptosporidiosi, echinococcosi, giardiasi, epatite E, leptospirosi, listeriosi, shigellosi, toxoplasmosi, trichinellosi e yersiniosi. I dati possono essere visualizzati in tabelle, grafici e mappe, scegliendo, attraverso il tasto “choose data”, differenti rappresentazioni delle varie patologie (n. di casi, incidenza media, età della popolazione colpita, e anni di riferimento). Tutti i dati di questo atlante provengono dal Sistema di sorveglianza Tessy (The European Surveillance System) che raccoglie i dati sulle malattie infettive fornirti dai 27 Paesi Ue e da 3 Paesi Eea. A completamento vengono utilizzati anche i dati Eurostat e i sistemi di sorveglianza di ciascun Paese. Per maggiori informazioni visita il sito dello Surveillance Atlas of Infectious Diseases.