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Ecdc: aggiornamenti sulla dengue nel Pacifico, nelle Americhe e in Sud America

(traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro

revisione a cura di Caterina Rizzo- Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps – Iss)

 

30 luglio 2009 - La febbre dengue è presente in Asia, nel Pacifico, nei Caraibi, nelle Americhe e in Africa. Gli esseri umani vengono infettati dal virus dengue attraverso le punture di zanzara tigre (Aedes). Ci sono 4 diversi tipi di dengue, e l’infezione provocata da un tipo fornisce poca protezione immunitaria contro gli altri tipi. Dopo un’incubazione di 8-10 giorni, si sviluppa una lieve e di solito limitante malattia simil-influenzale. Gli attuali dati scientifici dimostrano che l’infezione sequenziale aumenta il rischio di una grave forma di infezione con sanguinamenti - febbre emorragica dengue.

In diversi Paesi asiatici, la febbre emorragica dengue è diventata una delle principali cause di malattia e di morte, soprattutto nei bambini. Non esiste alcun trattamento specifico o vaccino per la dengue, è spesso necessario il ricorso alla terapia intensiva.

 

Leggi gli aggiornamenti relativi alla febbre dengue:

La situazione nel Pacifico

16 luglio 2009

 

Dal novembre 2008, la trasmissione del virus dengue 4 è stata riportata in Nuova Caledonia e si sono verificati diversi casi sulle isole Wallis e Futuna. Il focolaio si è esteso anche ai Paesi limitrofi del Pacifico [1]. In Polinesia francese, un focolaio di dengue 4 si è di recente diffuso nelle diverse isole. Da febbraio 2009 al 5 luglio 2009, sono stati notificati complessivamente 2125 casi confermati in laboratorio. La metà dei casi riguardava i giovani (10-19 anni). Tra i 40 casi di ricovero è stato registrato solo un caso grave (pienamente recuperato) [2].

I sintomi clinici appaiono più miti rispetto a quelli provocati dagli altri sierotipi del virus dengue. Nel frattempo, è stato segnalato un decesso connesso all’infezione virale dengue 4 in Nuova Caledonia. La conferma di laboratorio è importante per la sorveglianza delle infezioni da virus dengue e deve essere portata avanti con la sorveglianza dell’attuale pandemia influenzale. L'uso dell’antigene NS1 per l'individuazione della dengue in campioni di sangue da pazienti in fase precoce della malattia è un utile strumento per il monitoraggio, al posto dell’RT-PCR.

 

Sul sito dell’Ecdc, leggi il documento originale “Dengue Fever: Short epidemiological update, Pacific - 16 July 2009”.

 

Riferimenti

[1] http://www.who.int/topics/dengue/en/

[2] Ministry of Health, French Polynesia: www.sante.gov.pf

 

La situazione nelle Americhe

8 luglio 2009

 

Dall’1 gennaio al 26 giugno 2009, sono stati riportati nelle Americhe un totale di 480.909 casi di dengue, compresi 7547 casi di grave dengue (febbre emorragica dengue, sindrome da shock dengue e dengue con complicazioni) e 186 decessi. Il 91% di questi casi è stato segnalato da Argentina, Bolivia, Brasile e Colombia [1]. Tuttavia, a causa della diminuzione della temperatura stagionale nelle regioni meridionali del sub-continente, si prevede una riduzione dell’attività della zanzara, seguita da una diminuzione della trasmissione del virus dengue. Alle persone che viaggiano in zone che segnalano casi di trasmissione di dengue si raccomanda di prevedere misure di protezione per evitare punture di zanzare. Tra queste, l'uso di repellenti per zanzare, di maniche lunghe e pantaloni.

 

Distribuzione dei casi di febbre dengue nelle Americhe dalla prima alla ventiseiesima settimana del 2009

 

Argentina

Al 23 giugno 2009, il ministero della Salute argentino segnala che dall'inizio dell'anno sono 25.989 i casi autoctoni di dengue (confermati in laboratorio, o persone che riferiscono un legame epidemiologico) e 1911 i casi importati. Le Province più colpite sono: Chaco (11.037 casi), Catamarca (8.875), Salta (2834), Buenos Aires (1408) e Santa Fe (1052). Le autorità hanno segnalato cinque casi mortali confermati, due a Salta e Chaco e uno a Catamarca [2]. Il principale sierotipo in circolazione è il DEN-1.

 

Bolivia

La Pan American Health Organization (Paho) ha segnalato 60.526 casi di dengue e 25 morti in Bolivia nelle prime 25 settimane del 2009 (fino al 21 di giugno). La Bolivia è di gran lunga il Paese più colpito della regione andina, con un tasso di incidenza di 622 casi ogni 100.000 abitanti. Attualmente nel Paese circolano contemporaneamente 3 sierotipi (DEN-1, DEN-2 e DEN-3)[1].

 

Brasile

Il 19 giugno, il ministero della Salute del Brasile ha segnalato 332.083 casi di dengue, verificatisi nelle prime 20 settimane del 2009 (fino al 17 maggio), che indicano un calo del 50% rispetto allo stesso periodo del 2008, quando sono stati registrati 666.638 casi. A dispetto di questa diminuzione globale, sette Stati, invece, vanno in controtendenza, registrando un aumento rispetto al 2008. Si tratta di: Acre, Amapá, Roraima, Rio de Janeiro, Espírito Santo, Mato Grosso e Mato Grosso do Sul. I maggiori incrementi sono segnalati ad Acre e Bahia, con un aumento dei casi dell’839% e del 216% rispettivamente [3]. Per quanto riguarda i casi di grave dengue, il Brasile registra un calo del 73% rispetto allo stesso periodo del 2008 (prime 20 settimane), con 874 casi nel 2009, di cui 123 morti [3]. Sono attualmente in circolazione tre sierotipi (DEN-1, DEN-2 e DEN-3). Nello stato di Bahia, l'84% dei casi è associato al sierotipo DEN-2 [4].

 

Colombia

La Pan American Health Organization (Paho) ha segnalato 18.359 casi di dengue e 17 decessi correlati in Colombia per le prime 21 settimane (fino al 24 maggio) del 2009 [1].

 

Altri Paesi

Al 26 giugno, il Cile e l'Uruguay non riportano casi autoctoni di dengue nel 2009. La mappa illustra la distribuzione dei casi di dengue in America centrale e meridionale, compresi i Paesi che non forniscono la distribuzione geografica dei loro casi, rappresentati in arancione: Belize (5 casi alla 16esima settimana), Colombia (18.359 casi alla 21esima settimana), Ecuador (992 casi alla 12esima settimana), Guatemala (623 casi alla 19esima settimana), Guyana (492 casi alla 12esima settimana), Honduras (2.434 casi alla 20esima settimana), il Nicaragua (218 casi alla decima settimana), Suriname (241 casi alla 12esima settimana), Venezuela (17.220 casi alla 22esima settimana) [1].

 

Sul sito dell’Ecdc, leggi il documento originale “Dengue Fever: Short epidemiological update, Americas – 8 July 2009”.

 

Riferimenti

[1] Pan-American Health Organisation. Number of reported cases of dengue and dengue hemorrhagic fever (DHF) in the Americas, by country: Figure for 2009, Epidemiological week 25 (updated 26 June 2009).

[2] Ministry of Health, Argentina. Epidemiological report, Direcciones de Epidemiologia Provincial, 23 June 2009.

[3] Ministry of health, Notícias: Casos de dengue caem 50,2% [in Portuguese], 19 June 2009. Available here.

[4] Health Secretary of Bahia, Brazil, Situação epidemiológica da dengue [in Portuguese], Year 2, No.21, 29 June 2009.

 

La situazione in Sud America

8 giugno 2009

 

Dall’1 gennaio al 21 maggio 2009, sono stati riportati un totale di 362.155 casi di dengue nelle Americhe (Nord America, America centrale e Messico, Comunità andina, Cono Sud, Caraibi ispanici), compresi 5912 casi di grave dengue (febbre emorragica dengue, sindrome da shock dengue, dengue con complicazioni) e 148 morti [1]. Più del 70% di questi casi sono stati segnalati da Argentina, Brasile e Paraguay [1]. A causa della diminuzione della temperatura stagionale nelle regioni meridionali del sub-continente, è prevista una riduzione dell’attività della zanzara, seguita da una diminuzione della trasmissione del virus dengue.

 

Argentina

Al 6 giugno del 2009, dall’inizio dell’anno il ministero della Salute argentino segnala 25.798 casi autoctoni di dengue confermati da un laboratorio o da un legame epidemiologico, 8317 dei quali sono stati segnalati dopo il 7 aprile. Le Province più colpite sono: Chaco (11.035 casi), Catamarca (8847), Salta (2678), Buenos Aires (1248) e Santa Fe (992). Le autorità segnalano cinque casi mortali confermati, due a Salta e Chaco e uno in Catamarca [2]. Il principale sierotipo in circolazione è il DEN-1.

 

Brasile

Il 5 giugno, il ministero della Salute brasiliano segnala 266.285 casi di dengue verificatisi nelle prime 17 settimane del 2009, con un calo del 52% rispetto allo stesso periodo del 2008, quando sono stati registrati 557.924 casi. A dispetto di questa diminuzione globale, sette Stati vanno in controtendenza, facendo registrare un aumento rispetto al 2008. Si tratta degli Stati di: Acre, Amapá, Roraima, Rio de Janeiro, Espírito Santo, Mato Grosso e Mato Grosso do Sul. I maggiori incrementi sono stati segnalati ad Acre e Bahia, con un aumento dei casi del 972% e del 196% rispettivamente [3].

Per quanto riguarda i casi di grave dengue, il Brasile registra un calo del 77% rispetto allo stesso periodo nel 2008 (alle prime 17 settimane), il che corrisponde a 2187 casi in meno rispetto al 2009 [3].

In Brasile, sono attualmente in circolazione tre sierotipi (DEN-1, DEN-2 e DEN-3). Nello stato di Bahia è associato al DEN-2 il 94% dei casi [4].

 

Altri Paesi

Per l'anno 2009 (alla 20esima settimana), in Paraguay vengono riportati 4912 casi di dengue [1]. Cile e Uruguay non segnalano casi autoctoni di dengue. La Bolivia, che ha affrontato un importante focolaio di dengue all'inizio dell'anno con più di 30.000 casi segnalati nelle prime otto settimane del 2009, ha riferito un totale di 60.556 casi, di cui 25 decessi, dalla prima alla 23esima settimana [5].

 

Sul sito dell’Ecdc, leggi il documento originale “Short epidemiological update, South America – 8 June 2009”.

 

Riferimenti

[1] Pan-American Health Organisation. Number of reported cases of dengue and dengue hemorrhagic fever (DHF) in the Americas, by country: Figure for 2009, Epidemiological week 20 (updated 21 May 2009). 

[2] Ministry of Health, Argentina. Epidemiological report, Direcciones de Epidemiologia Provincial, INEVH. 

[3] Ministry of health, Brazil. Reduction of 52,3% of dengue cases in Brazil, 05/06/2009.

[4] Health Secretary of Bahia, Brazil. Epidemiological situation of Dengue in Brazil, year 2, n.18, 1 June 2009.

[5] Ministry of Health and Sports, Bolivia. Sistema nacional de informacion en salud y de vigilancia epidemiologica. Situation update on 8 June, 2009.