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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Informazioni generali

5 marzo 2009 - Tutte le donne sono a rischio di subire violenza, afferma l'Organizzazione mondiale della sanità. La violenza domestica è infatti uno dei maggiori problemi di salute pubblica in tutto il mondo e rappresenta il caso più frequente di mancato rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo. È in casa e all'interno del contesto familiare che le donne vengono più spesso maltrattate, principalmente dal marito o dal compagno. Si tratta quindi di un tipo di violenza silenzioso e invisibile, che gli stessi sistemi giudiziari spesso tendono a non trattare come un reato ma come questioni private, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

 

Secondo le indicazioni dell'Oms, rientrano nella categoria “violenza domestica” tutte le forme di maltrattamento fisico e psicologico, gli abusi sessuali, i condizionamenti emotivi e tutta una serie di comportamenti coercitivi o di controllo esercitati. Ma anche al di fuori delle mura domestiche, la violenza è una delle prime cause di morte e di disabilità permanente al mondo, che ha un elevato impatto sulla vita sia delle donne che degli uomini.

 

La violenza e gli incidenti provocano oltre 5 milioni di morti e di infortuni all’anno: ogni 15 decessi di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, 8 sono legati alle violenze o agli incidenti. Le violenze sulle persone hanno forti ripercussioni sia a livello sociale sia a livello economico e per i prossimi anni il loro impatto è previsto in crescita. Gravi le conseguenze per la salute sia dal punto di vista fisico (malattie sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate) sia da quello psicologico (ansia, depressione, insonnia). Molte delle persone che hanno subito violenze devono poi convivere con disabilità temporanee o permanenti.