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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

In Europa

 

5 marzo 2009 - Le violenze interpersonali, tra cui quella contro i giovani, il maltrattamento, la violenza contro il partner, l’abuso di anziani e le violenze sessuali in genere, causano in Europa circa 73 mila morti ogni anno. L’alcol è un fattore associato alle violenze nel 40% dei casi. Gli abusi sono fortemente associati anche con le condizioni socioeconomiche, con un rischio di violenze 14 volte più alto nei Paesi a basso-medio reddito rispetto a quelli più ricchi.

 

L’Oms Europa e il Centro per la salute pubblica dell’Università di Liverpool John Moores hanno lanciato il sito “violence prevention”, con lo scopo di mettere in luce le iniziative che possono servire a prevenire la violenza.

 

Il 10 e 11 giugno 2008, a Strasburgo, si è conclusa la “Campagna per combattere la violenza contro le donne, inclusa la violenza domestica” promossa dal Consiglio d’Europa per il triennio 2006-2008. L’iniziativa ha avuto un grande seguito a livello regionale e nazionale e ha coinvolto 48 parlamentari europei, permettendo così lo sviluppo di attività locali per la lotta alla violenza contro le donne e aumentando la visibilità del problema all’interno dell’Ue. Ancora in corso è il terzo programma Daphne: un piano di sei anni (2007-2013) promosso dal Parlamento europeo e dal Consiglio d’Europa per prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e per proteggere le vittime e i gruppi a rischio.

 

Le attività previste hanno diversi obiettivi, tra cui il supporto delle Ong attive nel settore, lo sviluppo di una maggiore consapevolezza riguardo al problema, la diffusione dei dati raccolti e la creazione di una rete internazionale per la lotta alla violenza. Le priorità per il 2008 sono state individuate in:

  • abuso sessuale e traffico di esseri umani
  • violenza contro le donne e minori negli abusi legati a particolari tradizioni, come le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati
  • violenze contro particolari gruppi di donne o giovani
  • raccolta di dati riguardo ai diritti dell’infanzia
  • violenza contro donne e giovani nell’ambiente di famiglia, nella scuola o in contesti sportivi o ricreativi.