Notiziario - 8 novembre 2005
Il punto della situazione
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Umana
Indonesia: è morta una ragazza di 19 anni, colpita nei giorni scorsi dal virus dell’influenza aviaria. Lo ha reso noto l’Oms. La ragazza, proveniente dal villaggio di Tangerang, vicino Giacarta, aveva sviluppato i sintomi lo scorso 19 ottobre ed era stata ricoverata in ospedale il 26 ottobre, dove è morta due giorni dopo. Anche il fratellino di 8 anni della vittima si è infettato: ora è ricoverato in ospedale ma le sue condizioni sembrano buone. Le indagini sul campo hanno dimostrato la presenza di polli malati nell’area in cui abitava il bambino. Finora l’Indonesia ha confermato 9 casi di infezione umana da virus H5N1, cinque dei quali sono risultati fatali. Tutti i Paesi dell'Unione europea parteciperanno a fine novembre a una simulazione di risposta a un'eventuale pandemia di influenza umana. Lo ha annunciato oggi il ministro spagnolo della Salute, Elena Salgado. Questa esercitazione, organizzata dalla Commissione europea, mirerà a testare le capacità di risposta dei servizi sanitari, ma anche gli scambi di informazione e la gestione della comunicazione faccia a faccia con il pubblico. Lo ha spiegato il ministro, a margine della conferenza mondiale sull'influenza aviaria di Ginevra. -
Veterinaria
Giappone: in alcuni polli di un allevamento vicino ad un sito già infettato nei pressi di Tokyo sono stati trovati gli anticorpi contro un virus del ceppo H5. Ciò vuol dire che sono sopravvissuti alla malattia.
Meeting Ginevra: Donato Greco (Ccm), "la vera
novità è questo vertice"
"Non ci si può aspettare ogni giorno notizie nuove,
la novità di oggi è questo vertice". Per Donato Greco, direttore del
Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del
ministero della Salute, "la novità che emerge con maggiore forza dal
meeting di Ginevra è il fatto che per la prima volta negli ultimi venti
anni le principali organizzazioni internazionali che operano in diversi
settori si sono riunite per cercare di individuare le strategie comuni
più efficaci per far fronte al rischio di un’eventuale pandemia di
influenza aviaria".
Quello di Ginevra non è però solo un vertice
politico, ma anche di sostanza. "Dobbiamo trovare le risorse a livello
globale - ha spiegato Greco - per aiutare i Paesi in cui il virus è
diventato endemico a contenerlo nella maniera più efficace possibile e
per questo occorrono mezzi e risorse economiche e tecniche. Il fatto che
proprio gli interventi di alcuni di questi Paesi - Indonesia, Vietnam e
Thailandia - questa mattina si siano conclusi con la presentazione delle
cifre sostenute fino a oggi per combattere l'epidemia e di quelle
necessarie per il futuro, danno la misura di quanto concretamente si
stia parlando in questa occasione".
Anche l'Italia può dare un contributo utile a
livello mondiale per contrastare la diffusione del virus e impedire che
avvenga la tanto temuta trasmissione da uomo a uomo. "Il ministro della
Salute, insieme al ministro degli Esteri - ha spiegato il direttore del
Ccm - si e' già attivato per reperire le risorse economiche necessarie".
Ulteriori risorse potrebbero arrivare da una migliore ottimizzazione dei
fondi già impegnati dal nostro governo per far fronte all'emergenza
pandemia. "In una
riunione con il Ccm e l'Aifa (l’Agenzia italiana del
farmaco), abbiamo concordato di ridurre il numero di cicli di antivirali
che dovremmo comprare come scorta per il nostro paese - ha aggiunto
Greco - e da qui potrebbero venire nuove risorse da destinare a
sostenere gli sforzi degli altri Paesi". In pratica il Ccm ha deciso che
il numero di cicli che l’Italia dovrebbe acquistare sono solo 4 milioni
e non 12 come precedentemente stabilito.
Indonesia: altri due casi di infezione umana,
uno mortale
Il ministro della Salute indonesiano ha confermato
altri due casi di infezione umana da virus H5N1 dell’influenza aviaria.
Il primo riguarda una ragazza di 19 anni di Tangerang, vicino Giacarta,
che ha sviluppato i sintomi lo scorso 19 ottobre. La donna è stata
ricoverata in ospedale il 26 ottobre ed è morta il 28 dello stesso mese.
Il secondo caso di infezione umana riguarda il fratello di quest’ultima
vittima indonesiana, un bambino di 8 anni. Il bambino ha sviluppato i
sintomi il 25 ottobre ed è tuttora ricoverato in ospedale: versa in
buone condizioni.
Le indagini sul campo hanno dimostrato la presenza
di polli malati nell’area in cui abitava il bambino. Si sa per certo che
la sorella ha visitato l’area, mentre si attendono i risultati finali di
un’indagine del ministero dell’Agricoltura. Finora l’Indonesia ha
confermato 9 casi di infezione umana da virus H5N1, cinque dei quali
sono risultati fatali.