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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 10 giugno 2010

Oms: dichiarazione del direttore generale dopo il meeting del Comitato di emergenza

Il 1 giugno si è riunito, per l’ottava volta, il Comitato di emergenza dell’Oms per un aggiornamento sulla situazione pandemica a livello globale (con particolare attenzione agli sviluppi in Africa e nell’emisfero meridionale). Attualmente, le zone più attive per la trasmissione dell’influenza pandemica sono le aree tropicali, specialmente parte dei Caraibi e dell’Asia meridionale. Queste zone, dopo aver passato una fase di intensa attività a luglio 2009, si trovano in un periodo di incidenza relativamente bassa. Il Comitato di emergenza, ha espresso parere unanime nell’affermare che, da un punto di vista globale, anche se l’attività pandemica sta proseguendo, il periodo di maggiore intensità sembra essere passato per molte aree del mondo. I membri del Comitato sottolineano che rimane comunque fondamentale per i Paesi continuare a mantenere la sorveglianza della pandemia, con le necessarie misure di sanità pubblica per il controllo della malattia e del virus influenzale. In seguito all’opinione del Comitato, il direttore generale dell’Oms ha deciso di indire il prossimo meeting del Comitato di emergenza per metà luglio 2010 (quando saranno disponibili le informazioni sulla stagione influenzale dell’emisfero meridionale), per rivalutare la situazione epidemiologica. Leggi il comunicato ufficiale sul sito dell’Oms.

 

Valutazione della risposta globale all’influenza pandemica A/H1N1v

Il 19 maggio si è svolto il primo incontro del Comitato di revisione del Regolamento sanitario internazionale, per valutare la risposta globale all’influenza pandemica A/H1N1v. I membri del Comitato sono scienziati ed esperti di sanità pubblica. Leggi il report (pdf 78 kb), l’audio del meeting (mp3 47 Mb), la trascrizione della conferenza stampa (pdf 57 kb) e visita la pagina dedicata sul sito dell’Oms.

 

British Medical Journal: conflitti di interessi e influenza pandemica

Un articolo del British Medical Journal critica l’operato dell’Oms, rivelando che alcuni degli esperti che hanno partecipato alla redazione delle linee guida dell’Oms per la gestione della pandemia presentavano conflitti di interesse nei confronti di industrie farmaceutiche produttrici di antivirali per i virus influenzali. Leggi:

  • l’articolo e l’editoriale sul sito del Bmj
  • la risposta del direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, agli autori dell’editoriale del Bmj
  • la risposta dell’Oms alle critiche avanzate dal Bmj e dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Oms Europa: una valutazione delle attività di preparazione alla pandemia

Tra maggio e giugno 2010, sei Paesi della Regione europea dell’Oms, selezionati a caso, saranno visitati da un team Oms di esperti in preparazione e risposta alle pandemie. Lo scopo è raccogliere informazioni sull’utilità delle attività di preparazione alla pandemia di influenza A/H1N1v del 2009. Leggi la presentazione sul sito dell’Oms Europa.

 

L'attività influenzale in Europa è al di sotto dei livelli stagionali

I dati relativi alla settimana di sorveglianza dal 24 al 30 maggio 2010, indicano che l'attività influenzale è al di sotto dei livelli stagionali in tutta la Regione europea. L'attuale circolazione di virus influenzali nella Regione Europea è bassa (2,4%). La maggior parte dei virus influenzali rilevati nella settimana 21 del 2010 proveniva da medici non-sentinella (32: 91%) di questi la maggior parte (28: 80%) erano di tipo B. I virus caratterizzati fino ad oggi sono simili a quelli dei inclusi nel vaccino antinfluenzale per la stagione 2010-2011 nell’emisfero Nord. Nel corso della settimana 21 del 2010 non è stato riportato alcun decesso associato alla pandemia da A/H1N1v. Dall’inizio della pandemia, nella Regione europea dell’Oms si sono verificati in totale 4.880 decessi. Scarica il report settimanale sulla sorveglianza dell’influenza.

 

La sorveglianza virologica in Italia

Durante la settimana di sorveglianza 22 del 2010, non sono stati raccolti campioni clinici. Il bollettino riassume i dati a partire dalla settimana 45 del 2009 fino alla settimana 22 del 2010. Scarica il bollettino del 9 giugno 2010 (pdf 262 kb).

 

La situazione a livello internazionale

Sul sito del ministero della Salute sono disponibili le informazioni riguardanti eventi epidemici rilevanti, inviati alle autorità sanitarie regionali, agli Uffici di sanità marittima e aerea, ai ministeri dei Trasporti e della navigazione, della Difesa e degli Affari esteri e al dipartimento del turismo. Scarica l’aggiornamento del 7 giugno 2010 (pdf 538 kb).

 

Le misure di sanità pubblica alle frontiere all’inizio della pandemia

Il numero del 21 maggio 2010 del bollettino Oms “Weekly epidemiological record” pubblica un rapporto sui risultati preliminari di uno studio teso a valutare le misure di sanità pubblica adottate alle frontiere internazionali dal 20 aprile al 31 luglio 2009 in risposta alla pandemia di influenza A/H1N1v. Scarica il bollettino dell’Oms (pdf 798 kb).

 

I casi fatali di A/H1N1v nel Regno Unito

Un articolo di Eurosurveillance, pubblicato il 20 maggio 2010, descrive l'epidemiologia dei casi fatali di influenza pandemica verificatisi nel Regno Unito dal mese di aprile 2009 e, in particolare, i fattori di rischio associati alla morte. In tutto il Regno Unito sono stati segnalati 440 casi fatali, principalmente osservati nei giovani adulti (età mediana 43 anni, 85% sotto i 65 anni), a differenza di quanto accade per l'influenza stagionale. La maggioranza (77%) dei casi per i quali erano disponibili dati (n = 308) aveva fattori di rischio per malattie gravi. Il tasso di letalità (case fatality rate, CFR) nei soggetti di età 65 anni o più era di 9 per 1.000 casi clinici (range 3-26) a fronte dello 0,4 (range 0,2-0,9) per quelli di età compresa tra sei mesi e 64 anni. Nella fascia di età tra sei mesi e 64 anni, il rischio relativo di malattia fatale per le persone del gruppo a rischio è stato pari a 18. Leggi l’articolo “Pandemic Influenza A (H1N1) 2009 and mortality in the United Kingdom: risk factors for death, April 2009 to March 2010”.

 

Trattamento e profilassi di massa con oseltamivir ed effetti avversi

Un articolo di Eurosurveillance, pubblicato il 13 maggio 2010, esamina gli effetti avversi di trattamento e profilassi di massa con oseltamivir in una scuola elementare a Sheffield, nel Regno Unito, dove, nel giugno 2009, durante la fase di contenimento dell’influenza pandemica, sono stati confermati in laboratorio dieci casi nell’arco di tre giorni. Una successiva indagine ha mostrato che 51 dei 297 (17%) alunni e 10 su 58 (17%) addetti del personale hanno riportato una sindrome simil-influenzale. I sintomi più comuni sono stati mal di testa, tosse, febbre, stanchezza, mal di gola e nausea. 53 individui del personale e 273 alunni hanno assunto oseltamivir come trattamento o profilassi. Il 41% (113/273) degli allievi e il 47% (25/53) del personale ha riportato effetti avversi. Nel complesso, il 14% (37/273) degli allievi e il 20% (11/53) del personale non hanno completato il ciclo di oseltamivir, principalmente a causa degli effetti collaterali. Nausea, vomito e rash sono stati significativamente associati con il mancato completamento del ciclo di oseltamivir. Considerati i potenziali effetti collaterali dell’oseltamivir, in particolare tra coloro che non hanno influenza ma che ricevono il farmaco per la profilassi, i risultati dello studio hanno due importanti implicazioni. In primo luogo, i benefici del trattamento di massa del focolaio devono chiaramente essere superiori a quelli del trattamento mirato. In secondo luogo, qualsiasi sistema di distribuzione di farmaci antivirali per il trattamento deve valutare attentamente la probabilità di un individuo di sviluppare l’infezione da virus influenzale, in modo da evitare trattamenti non necessari. Leggi l’articolo “Adverse drug effects following oseltamivir mass treatment and prophylaxis in a school outbreak of 2009 pandemic influenza A(H1N1) in June 2009, Sheffield, United Kingdom” e l’editoriale “Experiences of giving oseltamivir to school children during the 2009 influenza A(H1N1) pandemic” sullo stesso argomento.

 

Ema: il rapporto sulla farmacovigilanza

L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) pubblica periodicamente un rapporto con i dati sulle reazioni avverse riportate dopo l'uso di vaccini pandemici e di farmaci antivirali autorizzati con procedura centralizzata nell'Unione europea, ovvero i vaccini Celvapan®, Focetria® e Pandemrix® e l'antivirale Tamiflu®. Leggi l’aggiornamento del 3 giugno 2010 (pdf 220 kb) e consulta tutti gli ultimi bollettini sulla farmacovigilanza pubblicati dall’Ema.