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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Notiziario - 28 maggio 2009

La situazione in Italia

Al 28 maggio, sono 26 i casi confermati di nuova influenza A/H1N1 registrati in Italia.

Il 26° caso è una ragazza ventitreenne tornata da New York a Roma il 24 maggio con un volo non diretto. Il 25 maggio, la ragazza è stata visitata e ricoverata in ospedale poiché al suo arrivo manifestava sintomi influenzali. Attualmente è in osservazione in ospedale per il trattamento, ma le sue condizioni non sono preoccupanti. I “contatti stretti” sono sotto sorveglianza. Questo caso non è collegato a quelli degli studenti rientrati da New York dopo una vacanza studio.

Il 24° e il 25° caso riguardano un ragazzo e una ragazza liceali rientrati a Roma il 19 maggio da un viaggio-studio a New York con volo via Londra. I due, dopo essere stati visitati in ospedale, si trovano ora in isolamento domiciliare e sono in buone condizioni.

Il 23° caso è un cittadino americano di 34 anni giunto a Napoli su un aereo proveniente da New York via Monaco. L’uomo, che al momento dell’arrivo presentava febbre alta, è stato portato in ospedale, dove si trova tuttora in osservazione. Le sue condizioni sono buone e non destano preoccupazione. Anche questo caso non ha alcuna connessione con quelli degli studenti romani. I “contatti stretti” di tutti questi ultimi casi sono già stati rintracciati e posti sotto sorveglianza.

Il 22° caso è una studentessa di Napoli appartenente a un gruppo di un istituto che ha preso parte a un soggiorno di studio a New York. La ragazza, che presentava sintomi influenzali molto lievi con febbre modesta, è stata dimessa e si trova in isolamento domiciliare. Le autorità locali hanno disposto la chiusura temporanea della scuola, secondo quanto previsto dalla circolare (pdf 645 kb) inviata alle Regioni che dispone la chiusura, in via precauzionale, degli istituti frequentati da persone in cui sia stata confermata l’influenza da nuovo virus A/H1N1.

Il 21° caso è un ragazzo di 18 anni rientrato a Roma il 19 maggio da un viaggio-studio a New York, insieme ad altri studenti di due istituti scolastici romani. Il 22 maggio il giovane ha accusato sintomi influenzali e si è recato in ospedale dove è stato visitato e trattato. Ora si trova in isolamento presso la propria abitazione e sta bene.

Tutti i dettagli nel notiziario del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.

 

Sorveglianza sindromica: le esperienze di Lazio e Liguria

L’Agenzia di sanità pubblica del Lazio ha attivato un sistema di sorveglianza sindromica basata sulla rete dei Pronto soccorso, per monitorare l’eventuale incremento del numero delle sindromi attribuibili all’influenza da virus A/H1N1 in tempi rapidi. Il monitoraggio è iniziato il 28 aprile 2009: fino al 18 maggio 2009, si sono registrati 49 accessi ai Pronto soccorso che rientravano nella definizione di caso, a fronte di 2.675 persone segnalate per sintomatologia respiratoria con febbre. Inoltre, i casi del recente cluster di studenti romani in viaggio-studio a New York sono stati intercettati da questo sistema e individuati con un anticipo di 12-24 ore rispetto alla diagnosi ufficiale. Lo strumento si è dimostrato molto utile per cogliere l’andamento della situazione, mettere in risalto la dimensione limitata del problema e fornire una prima rappresentazione della domanda di assistenza proveniente dal territorio. La sorveglianza sindromica può essere una fonte informativa molto utile, complementare agli altri sistemi, ma con caratteristiche di tempestività difficilmente ottenibili da altri strumenti. Per i dettagli, leggi il contributo di Piero Borgia, Stefano Genio, Giuliano Lori, Damiano Abeni, Gabriella Guasticchi (Laziosanità, Agenzia di sanità pubblica - Regione Lazio) (pdf 126 kb).

Nel luglio del 2007, la Liguria ha promosso un progetto per l’implementazione di un sistema di sorveglianza sindromica per rilevare tempestivamente, attraverso l’accesso al Pronto soccorso dell’ospedale “San Martino” di Genova, la presenza - tra gli altri - di cluster di sindromi simil-influenzali e di infezioni delle basse vie respiratorie. La raccolta dei dati è partita a luglio 2008. Nei primi sei mesi, il sistema ha mostrato un’elevata sensibilità nel rilevare precocemente l’incremento di incidenza delle sindromi simil-influenzali e di stimare l’impatto della circolazione degli altri virus respiratori sugli accessi al Pronto soccorso (un dato, quest’ultimo, non rilevato e difficilmente ricavabile dalla sorveglianza dei medici-sentinella). L’integrazione tra la sorveglianza sindromica e l’attività di rilevamento e caratterizzazione di laboratorio ha quindi permesso di identificare precocemente la presenza di un incremento dell’incidenza delle sindromi considerate, definendone eziologia e caratteristiche epidemiologiche. Per i dettagli, consulta l’articolo pubblicato sul Ben di aprile 2009.

La redazione di EpiCentro sarà lieta di ospitare la descrizione di altre esperienze analoghe che potranno essere utili, anche in futuro, per il monitoraggio dello stato di salute della popolazione.

 

Il numero dei casi

Sulla base dei dati ufficiali dell’Ecdc, EpiCentro propone per gli operatori un aggiornamento frequente sul numero dei decessi, dei casi confermati e dei casi probabili in tutto il mondo.

La situazione è comunque molto dinamica: secondo il comunicato dell’Oms delle ore 6 del 27 maggio 2009, 48 Paesi hanno riportato casi di influenza A/H1N1, per un totale di oltre 15 mila casi registrati in tutto il mondo, con 103 decessi.

Nelle ultime 24 ore, secondo il rapporto dell’Ecdc delle ore 17 del 28 maggio, sono 34 i nuovi casi confermati nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta. Questo porta a un totale di 456 casi confermati in 21 Paesi Eu ed Efta.

La Slovacchia ha riportato il suo primo caso in una persona di rientro da San Francisco, via Toronto e Vienna. Tutti i nuovi casi confermati (3 in Italia, 2 in Germania, 1 in Svezia, 1 in Irlanda, 1 in Finlandia, 1 in Belgio, 1 in Francia e 1 in Polonia)

riguardano viaggiatori di ritorno dagli Stati Uniti. La Romania segnala i suoi primi 3 casi: uno è il figlio del primo caso confermato ieri (un viaggiatore che si era recato negli Usa), l’altro è un contatto della stessa famiglia.

Dei 19 nuovi casi confermati in Gran Bretagna, 15 sono legati a una trasmissione autoctona del virus. In totale, nei Paesi dell’Ue/Efta, 200 dei 456 casi totali sono l’effetto di una trasmissione locale del virus all’interno del Paese, anche se con differenze piuttosto ampie: per esempio, in Spagna i casi di trasmissione autoctona sono il 39%, nel Regno Unito il 72%, in Germania il 26%, in Belgio il 38%, in Italia l’8% e in Romania il 33%.

La Grecia ha riportato 2 nuovi casi che, molto probabilmente, hanno contratto l’infezione a Edimburgo. Entrambi sono studenti che frequentano la stessa università nel Regno Unito. Il primo caso ha sviluppato i sintomi nel Regno Unito, il secondo subito dopo il rientro in Grecia. Questa è la prima segnalazione di casi confermati in Paesi Ue/Efta con probabile esposizione in un altro Paese Ue/Efta.

Al di fuori dell'Ue e dei Paesi Efta, il numero dei casi confermati è salito a oltre 15 mila. Molti i casi segnalati nei Paesi tropicali e nell’emisfero meridionale: Uruguay e Repubblica Dominicana confermano i loro primi casi (4 in tutto), mentre in Cile e in Australia i numeri sono saliti in modo rapido a, rispettivamente, 165 e 147. L’Argentina ha riportato 18 nuovi casi nelle ultime 24 ore.

Gli Stati Uniti in totale confermano quasi 8 mila casi di influenza provocati dal virus A/H1N1 e 11 decessi. È il Texas lo Stato più colpito, con 1358 casi. Maggiori dettagli sul sito dei Cdc di Atlanta.

Il Messico riporta oltre 4900 casi confermati e 89 decessi.

In Canada, infine, confermati 1118 casi e 2 decessi: il punto sul sito dell’Agenzia di sanità pubblica canadese.

 

Ecdc: domande e risposte in italiano

La redazione di EpiCentro ha messo a punto la versione aggiornata della traduzione in italiano delle faq pubblicate il 19 maggio 2009 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).