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Istituto Superiore di Sanità
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Analisi delle segnalazioni di casi individuali di nuova influenza A(H1N1) nei Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo

Fonte: Ecdc, 2 luglio 2009

 

(traduzione a cura della redazione di EpiCentro

revisione a cura di Caterina Rizzo e Antonella Lattanzi – Cnesps – Iss)

 

 

Questi dati sono stati forniti dai punti di contatto nazionali per la sorveglianza e per l’Early Warning and Response System dei Paesi dell’Ue ed Eea (Spazio economico europeo).

 

Risultati chiave

  • Dati individuali riportati su 3678 casi confermati d’influenza A(H1N1) da 25 dei 28 Paesi dell’Ue/Eea colpiti fino al 29 giugno 2009
  • i casi legati a viaggi ammontano a un terzo dei casi totali riportati. Nelle ultime 5 settimane la proporzione di casi domestici è cresciuta del 18% passando dal 49% al 67%, se paragonata alle prime 5 settimane di diffusione
  • il 75% dei casi riguarda bambini e giovani adulti sotto i 30 anni
  • sintomi respiratori sono stati riportati nell’89% dei casi sintomatici
  • sintomi gastro-intestinali riportati nel 14% dei casi sintomatici.

Commenti sui metodi di analisi

Per via del fatto che per la maggior parte dei casi non sono disponibili sintomi dettagliati e che non può essere definito un denominatore, quest’analisi descrive gruppi di sintomi piuttosto che sintomi dettagliati. La distribuzione dei sintomi è descritta solo tra i pazienti sintomatici. La proporzione di persone asintomatiche non può essere accertata sulla base dei dati al momento disponibili.

 

Le segnalazioni di casi individuali (n=3678) costituiscono la base della seguente analisi. Comunque, non tutte le variabili sono state riportate per tutti i casi e quindi il denominatore varia per ogni analisi. I dati sono più completi per i Paesi d’infezione (100%) e meno completi per la profilassi effettuata nei singoli casi (13%), la presenza di condizioni concomitanti (1%) e le complicazioni (11%). Questi dati non sono stati analizzati a causa della mancanza d’informazioni.

 

Numero di casi, associazione ai viaggi e ricovero ospedaliero

Come pubblicato nel report dell’Ecdc del 28 giugno, un totale di 6069 casi confermati di influenza A(H1N1) sono stati riportati come casi aggregati da 28 Paesi dell’Ue/Eea su 30. Al 28 giugno 2009, il Liechtenstein e Malta non hanno ancora registrato alcun caso.

 

Di questi, un totale di 3678 casi confermati d’influenza A(H1N1) sono stati segnalati come casi individuali attraverso l’Early Warning and Response System da 25 dei 28 Paesi Ue/Eea colpiti fino alle 11:40 CEST (Central European Summer time) del 9 giugno 2009 (Tabella 1). Sono disponibili le pubblicazioni specifiche per ogni Paese e i bollettini settimanali sul nuovo virus A(H1N1) [1-6]. Il Regno Unito ha registrato il 70% dei casi individuali.

 

Il numero di casi legati a viaggi (riferiti da coloro che sono stati fuori dal Paese di notifica durante il periodo di incubazione) è pari a 1106 (il 30%) sui 3667 casi con disponibilità di informazioni riguardo il viaggio. Tutti gli altri sono considerati come potenziali casi di trasmissione interna al Paese. La maggioranza dei casi tra i viaggiatori è stata segnalata per i viaggi di ritorno dagli Usa (67%), dal Messico (16%), dal Canada (4%), dal Regno Unito (4%), dall’Argentina (2%), dalla Repubblica Dominicana (2%) e dall’Australia (2%). Tutti gli altri Paesi da cui sono tornati i viaggiatori contagiati sono associati a meno dell’1% dei casi importati.

 

Le informazioni sui ricoveri ospedalieri sono disponibili per 3405 casi (95%) riportati da 23 Paesi. Tra questi, i ricoveri sono stati 403 (12%). È importante sottolineare che in alcuni Paesi l’ospedalizzazione è stata a scopo d’isolamento (Austria, Francia) e che altri Paesi hanno cambiato la propria strategia per i ricoveri ospedalieri (il Regno Unito ammette ora pazienti su base clinica). Quindi la proporzione di pazienti ammessi all’ospedale non è indicativa della gravità della malattia.

 

 

Tabella 1: numero dei casi segnalati di infezione da nuovo virus A(H1N1), legame con viaggi e ricoveri ospedalieri, Paesi Ue/Eea, al 29 giugno 2009

 

 

Segnalazioni di casi aggregati

Segnalazioni di casi individuali

Paese

Casi totali (1)

Casi totali (2)

Casi legati a viaggi (2)

Ricoverati (2,3)

Ultima data di segnalazione

Austria

14

12

11

11

24/06

Belgio

43

43

32

12

19/06

Bulgaria

7

5

2

5

25/06

Cipro

25

24

6

10

28/06

Repubblica Ceca

9

9

9

2

24/06

Danimarca

44

44

26

5

28/06

Estonia

13

13

11

8

26/06

Finlandia

36

31

28

3

29/06

Francia

239

236

170

162

26/06

Germania

388

395*

175

68

29/06

Grecia

88

0

0

0

 

Ungheria

8

8

7

2

24/06

Islanda

4

4

3

0

22/06

Irlanda

39

39

34

1

28/06

Italia

102

88

79

23

24/06

Lettonia

1

1

1

1

25/06

Lituania

1

0

0

0

??

Lussemburgo

3

4

3

1

26/06

Paesi Bassi

118

48

31

1

25/06

Norvegia

24

20

17

0

26/06

Polonia

14

10

9

7

20/06

Portogallo

11

4

4

3

24/06

Romania

25

25

16

25

29/06

Slovacchia

9

9

8

8

29/06

Slovenia

4

0

0

0

??

Spagna

541

113

74

0

28/05

Svezia

67

67

52

5

29/06

Regno Unito

4250

2426

298

40

23/06

Totale

6127

3678

1106

403

-

 

(1)   segnalati quotidianamente attraverso l’epidemic intelligence

(2)   riportati come casi individuali

(3)   alcuni ricoveri avevano come unico scopo l’isolamento

* alcuni casi sono stati riportati due volte

 

Curve epidemiologiche

La figura 1 confronta la distribuzione dei casi di nuova influenza A(H1N1) per data d’inizio dalle segnalazioni di casi individuali (n=3678) con la distribuzione dei casi di nuova influenza A(H1N1) per data di segnalazione dai report di casi aggregati (n=6127), dal 19 aprile al 29 giugno 2009. Un primo picco dall’inizio della malattia è stato osservato lunedì 27 aprile e da allora il numero di casi è cresciuto in entrambi i sistemi di segnalazione. Considerato che i report dei casi aggregati hanno una fluttuazione giornaliera significativa, il trend è ancora in crescita. Invece, dai report dei casi individuali, che considerano la data d’inizio della malattia, il pattern di crescita risulta più smussato. Nelle ultime due settimane si osserva una diminuzione dei casi osservati (vedi discussione).

 

Figura 1: Distribuzione dei casi confermati di infezione da nuova influenza A(H1N1) per data di inizio (n=3678) e data di segnalazione (n=6127), Ue/Eea, al 29 giugno 2009

 

Informazioni sia sulla data d’inizio sia sulla storia di viaggio sono disponibili per 2761 casi (75%). La figura 2 mostra la distribuzione dei casi legati ai viaggi e dei casi domestici di nuova influenza A(H1N1) sulla base della data d’insorgenza e del Paese di destinazione del viaggio, come riportato dai 25 Paesi Ue/Eea. Nelle prime due settimane dell’epidemia, una larga parte dei casi era legata a viaggi in Messico. La proporzione di casi legati a viaggi negli Usa è cresciuta dopo la terza settimana (10 maggio). La proporzione di casi domestici è cresciuta dal 49% delle prime 5 settimane al 67% delle ultime 5 settimane (p<0,0001). Casi con storie di viaggio all’interno dei Paesi Eu/Eea sono stati riportati dal 27 maggio in poi. Quindici Paesi hanno riportato 57 casi con storie di viaggio in 7 Paesi dell’Ue/Eea: Regno Unito (42), Spagna (9), Irlanda (2), Grecia (1), Italia (1), Polonia (1), e 1 che ha viaggiato sia in Svezia sia nel Regno Unito.

 

 

Figura 2: distribuzione dei casi individuali di nuova influenza A(H1N1) legati ai viaggi e domestici sulla base della data d’inizio e del Paese di destinazione del viaggio, 25 Paesi Ue/Eea, 20 aprile-29 giugno 2009 (n=2761)

 

 

Distribuzione per età e per genere

Come mostrato nella tabella 2 le informazioni sull’età e sul genere delle infezioni da nuova influenza A(H1N1) sono disponibili per 3315 casi (90%). Il rapporto maschio-femmina è di 1,1 (1756 maschi contro 1595 femmine). I bambini e i giovani adulti sotto i 20 anni rappresentano il 52% dei casi, il 75% è comunque sotto i 30 anni (figura 3).

 

 

Tabella 2: distribuzione per classe di età e genere di segnalazioni di casi individuali di nuova influenza A(H1N1), 25 Paesi Ue/Eea, 20 aprile-29 giugno 2009 (n=3315)

 

Classi d’età

Donne

Uomini

Totale

Percentuale

Sotto i 10

347

392

739

22

Da 10 a 19

444

552

996

30

Da 20 a 29

367

381

748

23

Da 30 a 39

178

183

361

11

Da 40 a 49

133

135

268

8

Da 50 a 59

83

59

142

4

≥60

30

31

61

2

Totale

1582

1733

3315

 

 

Figura 3: distribuzione per classe di età e genere di segnalazioni di casi individuali di nuova influenza A(H1N1), 25 Paesi Ue/Eea, 20 aprile e 29 giugno 2009 (n=3315)

 

La proporzione di casi legati ai viaggi con età maggiore o uguale a 20 anni (79%) è significativamente maggiore se paragonata ai casi domestici (31%, p< 0,001). Il numero più alto di casi legati ai viaggi è stato registrato nel gruppo di età tra i 20 e i 29 anni e per i casi domestici nel gruppo di età tra i 10 e i 19 anni (figura 4). L’età mediana dei casi legati ai viaggi è di 27 anni e dei casi domestici è di 13.

 

 

Tabella 3: distribuzione per età e status di viaggio delle segnalazioni di casi individuali di infezione da nuova influenza A(H1N1), 25 Paesi Ue/Eea, 20 aprile e 29 giugno 2009 (n=3618)

 

Classi d’età

Domestici

Legati a viaggi

Totale

Sotto i 10

763

87

850

10–19

974

142

1116

20–29

386

394

780

30–39

169

211

380

40–49

141

144

285

50–59

69

76

145

≥60

24

38

62

Totale

2526

1092

3618

 

Figura 4: distribuzione per età e status di viaggio delle segnalazioni di casi individuali di infezione da nuova influenza A(H1N1), 25 Paesi Ue/Eea, 20 aprile e 29 giugno 2009 (n=3618)

 

 

Presentazione clinica

Tra i 2436 casi sintomatici (66% di tutti i casi riportati), i sintomi respiratori sono stati quelli segnalati più di frequente (89%), seguiti da febbre (78%). Sintomi gastro-intestinali sono stati riportati nel 14% dei casi.

 

Sintomi gastro-intestinali sono stati registrati più frequentemente nei casi sotto i 20 anni d’età (18%) rispetto ai casi di persone più anziane (11%) (p< 0,0001).

 

Trattamento e profilassi

Tra i 3068 casi con informazioni disponibili circa il trattamento antivirale, il 60% lo ha ricevuto.

 

Tra i 3028 casi (82% di tutti i casi riportati) con informazioni disponibili sull’eventuale vaccinazione per l’influenza stagionale, solo il 2% ha riferito di essersi vaccinato nella stagione precedente.

 

Discussione

Nonostante il numero totale di casi sia più che raddoppiato dall’ultimo report del 17 giugno (da 2719 casi a 6127), la proporzione di segnalazioni di casi individuali è cresciuta dal 32% al 60%. Questo è dovuto agli immensi sforzi che i vari Paesi stanno portando avanti per diffondere informazioni. Più alto è il numero di casi, più è difficile ottenere informazioni dettagliate. Ciononostante, anche i Paesi più colpiti stanno ancora riferendo i dati individuali all’Ecdc, anche se con meno dettagli. Man mano che il numero di casi nei Paesi Ue/Eea continua a crescere, i report individuali diventeranno sempre più difficili.

 

L’Ecdc ha in programma di pubblicare questi report su base settimanale, impiegando i dati disponibili ogni lunedì mattina.

 

La diminuzione osservata nel numero di casi riportati nelle ultime due settimane è probabilmente dovuta a un ritardo nella diagnosi e alla grande mole di lavoro; ciò può essere considerato come un bias di notifica, che è comune quando si usa la data d’inizio. Quindi le curve dell’epidemia delle ultime settimane devono essere interpretate con cautela.

 

La differenza d’età tra i casi legati ai viaggi e i casi domestici è in parte dovuta ai focolai diffusi nelle scuole, come nel Regno Unito, Germania e Francia [2].

 

La copertura vaccinale è bassa dal momento che la maggior parte dei casi non appartiene ai gruppi normalmente a rischio per i quali, nella maggior parte dei Paesi, è solitamente raccomandata la vaccinazione contro l’influenza stagionale.

 

Rispetto alla settimana scorsa, la proporzione di trattamenti dei casi con antivirali è diminuita dall’80% al 60%, probabilmente per via del passaggio da parte dei Paesi da una strategia di controllo a una di mitigazione.

 

Conclusioni

Anche se il periodo dell’influenza stagionale è considerato terminato, in Europa la trasmissione del nuovo ceppo continua a espandersi. I Paesi con i primi casi d’importazione, i cosiddetti eventi di disseminazione, hanno maggiori probabilità di avere più rapidamente una trasmissione a livello di comunità, com’è avvenuto nel Regno Unito. Quindi la proporzione di casi domestici è in probabile crescita nel futuro.

 

Il gruppo d’età più colpito di casi domestici sono le persone sotto i 20 anni. Tuttavia è ancora troppo presto per concludere che queste classi di età sono le più colpite. Eventi di diffusione sono stati registrati nelle scuole, ma la malattia può ancora non essersi estesa alla popolazione generale. Fino a ora anche in Messico e negli Usa i gruppi d’età più colpiti sono stati quelli sotto i 20 anni d’età [7,8].

 

Non è ancora possibile trarre conclusioni sulla gravità della malattia dal momento che non sono ancora stati raccolti sistematicamente dati rilevanti. Le raccomandazioni per l’ospedalizzazione dei casi, per l’isolamento piuttosto che per ragioni cliniche, sono differenti nei vari Paesi Eu/Eea ed è probabile che cambino nel tempo, specialmente quando i Paesi passeranno dalla strategia di contenimento a quella di mitigazione. I dati disponibili sulle condizioni concomitanti e sulle complicazioni sono scarsi. Dovrebbero essere compiuti sforzi per raccogliere informazioni il più possibile precise su questi aspetti. Questo permetterebbe di ottenere dati di base per valutare se ci saranno cambiamenti nella gravità della malattia nell’ondata autunnale.

 

L’Ecdc insieme agli Stati membri e alle organizzazioni internazionali (Oms) stanno coordinando le attività. Lo sviluppo di una guida per anticipare le future strategie di sorveglianza a livello europeo sarà comunicata durante un meeting a Stoccolma il 14-15 luglio 2009.

 

Leggi il documento originale (in inglese, pdf 125 kb).

 

 

Riferimenti

[1] Surveillance Group for New Influenza A(H1N1) Virus Investigation and Control in Spain. New influenza A(H1N1) virus infections in Spain, April-May 2009. Euro Surveill. 2009;14(19):pii=19209. Available online: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19209

[2] Health Protection Agency, Health Protection Scotland, National Public Health Service for Wales, HPA Northern Ireland Swine influenza investigation teams. Epidemiology of new influenza A (H1N1) virus infection, United Kingdom, April – June 2009. Euro Surveill. 2009;14(22):pii=19232. Available online: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19232

[3] HPA Weekly National Influenza Report 24 June 2009 (Week 25). http://www.hpa.org.uk/web/HPAwebFile/HPAweb_C/1245581558905

[4] New influenza A(H1N1) investigation teams. New influenza A(H1N1) virus infections in France, April – May 2009. Euro Surveill. 2009;14(21):pii=19221. Available online: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19221

[5] Surveillance Group for New Influenza A(H1N1) Virus Investigation in Italy. Virological surveillance of human cases of influenza A(H1N1)v virus in Italy: preliminary results. Euro Surveill. 2009;14(24):pii=19247. Available online: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19247

[6] Neue Influenza A/H1N1 in Deutschland: Bewertung des bisherigen Geschehens.Vorabversion Epidemiologisches Bulletin Nr 25, Stand: 22.06.2009 http://www.rki.de/cln_153/...

[7] Update: Novel Influenza A (H1N1) Virus Infection --- Mexico, March--May, 2009. MMWR June 5, 2009 / 58(21);585-589 http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5821a2.htm

[8] Novel Swine-Origin Influenza A (H1N1) Virus Investigation Team, Dawood FS, Jain S, Finelli L, Shaw MW, Lindstrom S, Garten RJ, Gubareva LV, Xu X, Bridges CB, Uyeki TM. Emergence of a novel swine-origin influenza A (H1N1) virus in humansN Engl J Med. 2009 Jun 18;360(25):2605-15. Epub 2009 May 7.