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EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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(8 settembre 2011) Australia, isolati virus resistenti all’oseltamivir: dall’Ecdc la valutazione del rischio

I casi di infezione da influenza A/H1N1v resistenti all’oseltamivir, riportati nello Stato australiano del New South Wales, non hanno una connessione con l’esposizione all’antivirale e non sono immunosoppressi. Sono però strettamente collegati a livello geografico. I campioni prelevati dal cluster non mostrano al momento resistenza allo zanamivir e, anche se il focolaio è rimasto circoscritto, non si può escludere che il virus resistente si diffonda. In Europa, nella scorsa stagione influenzale 2010-2011, questi virus sono stati sporadicamente osservati, specialmente nel Regno Unito dove la sorveglianza routinaria ha individuato alcuni casi di malattia causati dal virus resistente senza esposizione all’oseltamivir. Nella valutazione rapida del rischio, l’Ecdc conclude che, al momento, il rischio di diffusione dei virus A/H1N1v resistenti e di un loro impatto sulla salute pubblica, rimane basso. Tuttavia, se si dovessero propagare ci potrebbero essere implicazioni sulla profilassi e sul trattamento dei malati. Il monitoraggio costante sulla resistenza antivirale rimane uno strumento fondamentale sia in Europa sia a livello globale. Leggi la presentazione sul sito dell’Ecdc e la valutazione del rischio “Oseltamivir-resistant influenza A(H1N1)2009 cluster in Australia”.