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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Giornata mondiale della salute 2011: combattere la resistenza antimicrobica

(revisione a cura di Valeria Alfonsi - Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps - Iss)

 

7 aprile 2011 - Combattere la resistenza antimicrobica (antimicrobical resistance, Amr), migliorando le attuali politiche sanitarie è il tema scelto per la giornata mondiale della salute 2011. L’importanza del tema scelto è sottolineata dallo slogan ideato per la promozione della campagna: “no action today, no cure tomorrow”, ovvero “se non si agisce oggi, non si avranno cure domani”, una frase che rimarca l’urgenza di riconsiderare l’approccio ai farmaci e l’avvio di politiche sanitarie focalizzate sulla prevenzione.

 

La resistenza agli antibiotici può causare conseguenze anche gravi per molti aspetti della nostra vita: ostacola il controllo delle malattie infettive, minaccia il ritorno a un’era “pre-antibiotica”, fa aumentare i costi dell’assistenza sanitaria, minaccia la sicurezza sanitaria, danneggia il commercio e le economie. In particolare, fenomeni di resistenza sono stati osservati tra gli agenti infettivi molto diffusi, come il micobatterio tubercolare, il plasmodio della malaria e l’Hiv. Infatti, il non corretto utilizzo dei farmaci contro la Tbc causa l’insorgenza di 440 mila nuovi casi di resistenza l’anno e il decesso per circa 150 mila persone; sono stati osservati casi di resistenza verso i farmaci antimalarici di prima generazione nei Paesi in cui la malattia è endemica e, negli ultimi anni, è sempre più diffusa l’insorgenza di casi di resistenza ai farmaci retrovirali utilizzati per la cura dell’infezione da Hiv.

 

Cause della resistenza agli antimicrobici

Si tratta di un fenomeno di resistenza che microrganismi come batteri, virus e alcuni parassiti, sviluppano nei confronti di farmaci che in precedenza erano efficaci nei loro confronti. Le cause di questo fenomeno sono da ricercarsi nell’uso eccessivo o errato dei farmaci come l’interruzione prematura di un ciclo di antibiotici o l’utilizzo di farmaci di vecchia generazione. In particolare, l’Oms ha identificato alcuni fattori chiave connessi all’insorgenza dei fenomeni di resistenza antimicrobica:

  • politiche sanitarie inadeguate
  • assenza o inadeguatezza di sistemi di controllo efficaci
  • sistemi di approvvigionamento farmacologico inadeguati a garantirne la disponibilità e la qualità 
  • uso inappropriato dei farmaci, anche negli allevamenti animali
  • assenza di politiche preventive
  • investimenti inadeguati nel settore della ricerca.

La giornata mondiale della salute in Europa

Con 25 mila decessi annuali causati dai fenomeni di resistenza farmacologica, il problema ha una forte rilevanza anche in Europa. Per questo motivo, l’Ufficio europeo dell’Oms promuove un approccio globale che coinvolge tutti gli attori, pubblici e privati, implicati in questa problematica. In particolare l’Oms sottolinea la necessità di rafforzare i sistemi di sorveglianza, monitorare l’utilizzo dei farmaci antibiotici, promuovere un politica mirata alla riduzione del loro impiego attraverso l’avvio di campagne di informazione sull’argomento, migliorare il controllo delle infezioni ospedaliere nelle strutture sanitarie e promuovere la ricerca farmacologica.

 

Per celebrare la Giornata mondiale della salute e aumentare la consapevolezza sui rischi connessi all’uso degli antibiotici, sono previsti eventi a Mosca, Strasburgo, Copenaghen, Roma e Londra. In particolare a Roma, il 7 aprile 2011, si svolge un seminario sul tema della sicurezza alimentare e antibiotico-resistenza dal titolo “Seminar on food safety and antibiotic resistance” organizzato dalla Food and agricolture organization (Fao), dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

 

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