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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Emergenza terremoto in Abruzzo

9 aprile 2009 - Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8 (scala Richter) ha colpito l’Abruzzo, nella zona dell’Aquilano, lunedì 6 aprile 2009, alle ore 3:32. Si contano oltre 290 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati.

 

Come rispondere all’emergenza sanitaria e come gestire i rischi per la salute legati al post-terremoto? L’esperienza sismica dell’Italia ha portato a maturare conoscenze specifiche per la gestione dei rischi sanitari e, dal punto di vista della sanità pubblica, sono quattro gli ambiti da monitorare dopo una catastrofe naturale:

  • la risposta ai bisogni provocati dai danni diretti del disastro
  • i rischi per le popolazioni sfollate
  • i rischi da interruzione degli ordinari programmi sanitari di prevenzione, diagnosi e terapia
  • i rischi per gli operatori impegnati nei soccorsi.

Leggi l’intero contributo di Donato Greco (Cnesps, Iss): “Terremoto e rischi per la salute”.

 

Come riportano i “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi” (pdf 160 kb), a cura del dipartimento della Protezione Civile, innanzi tutto bisogna valutare la situazione delle strutture sanitarie locali, individuando la gravità dei danni e la loro funzionalità. Poi occorre fare il punto sulle condizioni dei feriti e degli sfollati, soprattutto rispetto al loro stato psicologico, alle necessità di salute antecedenti l’emergenza, ma anche ai rischi epidemiologici a cui possono essere esposti. Il mantenimento delle attività di sorveglianza nei campi e nella popolazione ancora residente nell’area è quindi cruciale, soprattutto per monitorare la situazione a lungo termine. Leggi l’intero contributo di Caterina Rizzo (Cnesps, Iss): “Epidemiologia e sorveglianza delle malattie infettive in situazioni di emergenza”.

 

Nelle emergenze spesso le popolazioni colpite hanno bisogno di tutto per soddisfare le necessità essenziali come mangiare, dormire e coprirsi. E tuttavia, i più vulnerabili sono i bambini, soprattutto i più piccoli: uno degli aspetti più critici nella gestione delle situazioni di emergenza è la loro alimentazione. Leggi l’intero contributo di Angela Giusti (Cnesps, Iss): “L’alimentazione infantile nelle emergenze”.

 

Infine, la Giornata mondiale della salute 2009 è dedicata proprio al tema della sicurezza delle strutture sanitarie nelle situazioni di emergenza. L’obiettivo è assicurare che le strutture sanitarie, dai centri di cura agli ospedali specializzati, siano sempre preparati alle emergenze e a soddisfare fin da subito le esigenze delle popolazioni colpite.

 

Medicinali

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha attivato punti di contatto per ricevere dichiarazioni di disponibilità a fornire farmaci per la popolazione colpita dal terremoto. Nella comunicazione devono essere indicati tipologie, denominazione e quantità dei farmaci messi a disposizione. Questi medicinali, comunque, al momento non devono essere né inviati né stoccati.

 

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