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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Diabete: dati di prevalenza a livello nazionale

Le fonti

Ogni anno l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) effettua un monitoraggio sullo stato di salute della popolazione e alcuni comportamenti sanitari e stili di vita, utilizzando un set di indicatori costruiti sulla base delle informazioni raccolte nell’indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”. I risultati presentati si riferiscono a famiglie di fatto selezionate attraverso un campionamento casuale a due stadi stratificato. Alle persone partecipanti all’indagine è stato richiesto, secondo l’esigenza, di compilare autonomamente un questionario cartaceo o di rispondere a una intervista faccia a faccia. Gli elementi raccolti hanno successivamente subito un processo di validazione attraverso controlli di congruenza con i dati ricavati da altre indagini o da ricerche precedenti.

 

In Italia, dal 2006, è attivo il sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), iniziativa di Ministero della Salute, Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’ISS e Regioni, con l’obiettivo di monitorare in maniera continua abitudini, stili di vita, comportamenti e principali attività di prevenzione. L’indagine è condotta dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL) di tutte le 21 Regioni e Province autonome, che effettuano ogni anno migliaia di interviste telefoniche ai cittadini. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle ASL, specificamente formato, ogni mese effettua circa 25 interviste telefoniche con un questionario standardizzato.

 

I dati riportati nell’annuario statistico ISTAT 2016 indicano che è diabetico il 5,3% degli italiani (5,4% degli uomini e 5,2 % delle donne), pari a oltre 3 milioni di persone. Nel grafico sono riportati sia i valori grezzi della prevalenza del diabete in Italia (linea blu), sia quelli standardizzati (linea tratteggiata verde), che tengono cioè conto del cambiamento nella composizione per età e sesso della popolazione italiana nel corso degli anni. La prevalenza standardizzata è aumentata dal 3,9% nel 2001 al 4,6% nel 2016. La prevalenza del diabete per anno è stata standardizzata per età e sesso (popolazione di riferimento: Italia 2001, stima ISTAT 57.844.017 residenti). 

 

Andamento della prevalenza del diabete Italia (2001-2016)

 

La prevalenza del diabete aumenta con l’età fino a raggiungere il 19,8% nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni.

 

Prevalenza del diabete per sesso e fasce di età

Per quanto riguarda la diffusione del diabete per area geografica, la prevalenza è mediamente più alta nel Sud (6,5%), con valore massimo registrato in Calabria, e più bassa nel Nord (4,7%) con valore minimo stimato nella provincia autonoma di Bolzano. I dati di prevalenza per area geografica e per regione non sono standardizzati, quindi le differenze osservate potrebbero dipendere anche da una diversa composizione per età della popolazione nelle diverse aree geografiche. Tuttavia elaborazioni effettuate sui dati del 2011 mostrano che le differenze permangono anche dopo la standardizzazione.

 

Prevalenza del diabete per area geografica

 

Prevalenza del diabete nelle Regioni italiane

 

Nel 2014 hanno partecipato 129 su 147 ASL italiane, nelle quali risiedeva circa il 90% della popolazione adulta italiana, e sono state raccolte informazioni su oltre 77 mila persone. La prevalenza di diabete e le relative caratteristiche socio-demografiche sono state ottenute dall’analisi di tutto il campione di intervistati (18-69 anni). Le informazioni su fattori di rischio, comorbosità, qualità di vita e qualità dell’assistenza derivano dal campione delle persone con età 35-69 anni.

 

Risorse utili

Prevalenza del diabete per caratteristiche socio-demografiche. Adulti 18-69 anni. Italia, PASSI 2013-2014

 

Nel biennio 2013-2014 il 5% degli italiani di età compresa tra 18 e 69 anni ha dichiarato di aver avuto la diagnosi di diabete mellito (tipo 1 o tipo 2).

La prevalenza di diabete è maggiore negli uomini e, in entrambi i generi, aumenta all'aumentare dell'età passando dall'1% nella fascia d'età 18-34 anni, al 10% nelle persone tra 50 e 69 anni.

La prevalenza del diabete varia inversamente al livello sociale (titolo di studio e difficoltà economiche).

L’analisi multivariata conferma l’associazione significativa del diabete con il genere maschile, il basso livello di istruzione e la presenza di difficoltà economiche.

 

Prevalenza del diabete per Regione. Adulti 18-69 anni. Italia, PASSI 2013-2014

 

 

La prevalenza del diabete è più bassa nelle regioni del Nord Italia e più alta in quelle del Sud.

In particolare, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna hanno prevalenze significativamente maggiori rispetto alla media nazionale.

I dati sono standardizzati per età e sesso considerando, come riferimento, la popolazione italiana media del periodo in studio.

Abitudini di vita e fattori di rischio per macroarea. Persone con diabete, età 35-69 anni. Italia, PASSI 2013-2014

 

 

Il consumo di alcol a rischio mostra un gradiente geografico con percentuali di bevitori a rischio doppie nelle regioni del Nord (12%) rispetto a quelle del Sud e Isole (6%).

Non si osservano, invece, differenze statisticamente significative per area geografica per quanto riguarda l'abitudine al fumo.

La percentuale di sedentari è superiore al 50% nelle regioni del Sud mentre è del 30% nelle regioni del Nord.

Le persone con diabete che disattendono più frequentemente la raccomandazione del five a day sono quelle che vivono nelle regioni meridionali (93%).

La prevalenza di obesi è maggiore nelle regioni del Nord (33%) e del Sud (32%) rispetto a quelle centrali (28%). Ipertensione e ipercolesterolemia sono più frequenti nelle regioni del Sud e nelle Isole, anche se le differenze riscontrate sono statisticamente significative soltanto per l'ipertensione.

 

Presa in carico delle persone con diabete (età 35-69 anni) per macroarea. Italia, PASSI 2013-2014

 

Nel periodo in studio, il 32% delle persone con diabete, di età 35-69 anni, è stato seguito principalmente da un centro diabetologico, il 33% dal medico di medicina generale e il 29% da entrambi, senza un chiaro gradiente geografico.

Il 54% delle persone si è rivolta al medico di medicina generale almeno 2 volte l’anno, mentre il 67% ha effettuato almeno un controllo annuale presso un centro diabetologico.

 

Esecuzione dell’esame dell’emoglobina glicata (HbA1c) per macroarea. Persone con diabete, età 35-69 anni. Italia, PASSI 2013-2014

 

Il 35% ha effettuato il controllo dell'emoglobina glicata nei 4 mesi precedenti l'intervista, l’intervallo raccomandato dalle linee guida nazionali, e questa percentuale scende al 29% tra i residenti nelle regioni del Sud e delle Isole mentre è pari al 42% nelle regioni settentrionali, il 29% non conosce l'esame.

 

Frequenza di patologie croniche nelle persone con diabete, età 35-69 anni. Italia, PASSI 2013-2014

 

Patologie

%

IC95%

Malattie respiratorie croniche (bronchite cronica, insuf. respiratoria, asma)

15,1

13,5-17,0

Pregresso infarto del miocardio o ischemia cardiaca

11,5

10,1-13,0

Tumori (comprese leucemie e linfomi)

7,6

6,5-8,9

Insufficienza renale

6,3

5,3-7,5

Malattie croniche del fegato, cirrosi

4,9

4,0-6,1

Pregresso ictus o ischemia cerebrale

3,5

2,8-4,9

 

Nel 2013-2014, il 37% delle persone con diabete di 35-69 anni è risultata affetta da almeno un'altra malattia cronica tra quelle rilevate, il 26% ne ha due e l'8% tre.

Le malattie più frequenti sono quelle respiratorie croniche e le cardiovascolari.

La frequenza di comorbosità è pari al 39% nelle persone più anziane rispetto al 28% nelle persone con età 35-49 anni.

Non si rilevano differenze statisticamente significative per le tre ripartizioni geografiche mentre è altamente significativo l'andamento in funzione del livello socio-economico: la frequenza di persone con diabete con almeno un'altra patologia cronica aumenta consistentemente passando dal livello socio-economico alto (26%) al livello socio-economico basso in cui la percentuale raggiuge il 42%.

 

Percezione positiva del proprio stato di salute per caratteristiche socio-demografiche. Persone con diabete, età 35-69 anni. Italia PASSI 2013-2014

 

 

Soltanto il 31% delle persone con diabete ha giudicato in modo positivo il proprio stato di salute, riferendo di sentirsi bene o molto bene. Il 55% ha riferito di sentirsi discretamente (ammettendo così di avere qualche problema di salute) e il 14% ha risposto in modo negativo (male/molto male). In particolare, come si può osservare dai risultati riportati nella Figura 6, si dichiarano più soddisfatte della propria salute: le persone più giovani (35-49 anni), gli uomini, le persone residenti al nord e quelle con alto livello socio-economico.