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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Gli incidenti in Europa, un’epidemia silenziosa

Uccidono centinaia di migliaia di persone e ne invalidano milioni. Gli incidenti rappresentano una delle più grandi problematiche di salute pubblica nell’Unione Europea. Ogni due minuti qualcuno muore a causa di un incidente e altre 228 persone restano infortunate. Con 250 mila decessi all’anno, gli incidenti rappresentano la quarta principale causa di morte, dopo malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie. Ben 60 milioni di persone, più dell’intera popolazione italiana, ricevono ogni anno cure mediche per colpa di questi infortuni.

Il rapporto “Injuries in the European Union – Statistics summary 2003-2005” offre una visione a 360 gradi sugli infortuni fatali e non nei vari settori in cui possono verificarsi (strada, lavoro, casa, tempo libero), con dati e statistiche raccolti a livello europeo.

 

I posti più rischiosi

Sono i posti che generalmente consideriamo più sicuri a diventare trappole in cui si può perdere la vita. I cittadini europei rischiano più di restare infortunati a casa, a scuola, nelle attività ricreative e sportive che in qualunque altra circostanza. Secondo il rapporto, poco più del 20% di tutti gli incidenti avviene su strada o sul posto di lavoro. Gli incidenti domestici uccidono il doppio di quelli stradali e dieci volte di più degli incidenti sul posto di lavoro. Il problema riguarda da vicino soprattutto i bambini e gli anziani che trascorrono molto tempo a casa. Bagni, scale e cucine sono le stanze meno sicure. Secondo le previsioni, nel futuro la situazione peggiorerà a causa dell’innalzamento dell’età demografica.

 

Gli incidenti mortali

Nell’Unione Eurpea a 27, ogni due minuti muore una persona a causa di un incidente. Complessivamente, è il destino di 250 milioni di persone ogni anno. Bambini, adolescenti e giovani adulti (la fascia di età compresa tra 1 e 44 anni) sono le vittime più numerose. Ogni anno più di 100 mila anziani (sopra i 65 anni) muoiono prematuramente come tragica conseguenza di una caduta in casa o per le complicazioni derivanti da un incidente. Per i più piccoli, questi episodi accidentali sono la prima causa di morte. In molti Stati membri non sono ancora entrate in vigore norme e misure di sicurezza che potrebbero prevenire efficacemente questi eventi. Suicidi, incidenti stradali e cadute sono i principali responsabili dei decessi tra tutte le possibili cause di incidente.

 

Secondo quanto pubblicato nel rapporto, la situazione in Europa non è omogenea. La Lituania è il Paese con il maggior numero di vittime di incidenti fatali, un numero che è oltre quattro volte superiore rispetto a quello dei Paesi Bassi, Paese che detiene il record inferiore. Si stima che più di 100 mila vite potrebbero essere salavate ogni anno se ogni nazione dell’Ue a 27 riducesse la mortalità dovuta agli incidenti ai livelli dei Paesi Bassi. In Italia si contano 26.500 decessi per incidente ogni anno.

 

Incidenti non mortali

Gli incidenti fatali rappresentano solo la punta dell’iceberg. In Europa si calcola che 60 milioni di persone ricevano ogni anno cure mediche a causa di incidenti. Di queste, più di 7 milioni vengono ricoverate in ospedale, il che significa 19 mila persone al giorno. La degenza media è di 8 giorni, per un costo ospedaliero complessivo di 15 miliardi. Se si aggiungono costi indiretti dovuti al lavoro perso, assicurazioni e altro, la spesa totale risulta molto maggiore. A livello complessivo, tutte le persone che si sono infortunate nell’Unione Europea hanno trascorso 50 milioni di giorni in ospedale, e nel 75% dei casi l’incidente era avvenuto in casa o nell’attività ricreativa. Per ogni persona ricoverata a causa di un incidente automobilistico, 6 lo sono per un incidente avvenuto a casa o nel tempo libero. Tra gli sport, il calcio risulta quello più pericoloso.