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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016



1/12/2016 - Ecdc: i nuovi bandi Epiet ed Euphem

Il Fellowship Programme del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato i bandi per i percorsi EU-track del Programma europeo di epidemiologia di campo (Epiet) e del Programma europeo di microbiologia di sanità pubblica (Euphem). I programmi, a cui possono partecipare cittadini dell’Unione europea con provata esperienza in sanità pubblica, in epidemiologia o microbiologia, consistono in due anni di training in un Paese europeo diverso da quello di nazionalità.

 

1/12/2016 - Sorveglianza delle malattie infettive in Piemonte. I dati 2015

Con 5049 casi, la varicella rappresenta la malattia infettiva maggiormente notificata nel 2015 in Piemonte, seguita dalla scarlattina (879), dalle infezioni intestinali e intossicazioni alimentari (480), dalla scabbia (362) e dalle salmonellosi non tifoidee (288). Sono alcuni dei dati, pubblicati dal Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi) della Asl di Alessandria, nel documento “Notifica delle malattie infettive in Piemonte. Anno 2015”. La pubblicazione fornisce una sintesi dei casi confermati di malattia infettiva notificati al sistema di sorveglianza passivo delle malattie infettive che raccoglie le notifiche obbligatorie previste dal Decreto ministeriale del 15/12/90 ed è affiancato da altri sistemi di sorveglianza speciali. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Notifica delle malattie infettive in Piemonte. Anno 2015” (pdf 269 kb).

 

1/12/2016 – Ecdc: i nuovi bandi Epiet ed Euphem

Il Fellowship Programme del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato i bandi per i percorsi EU-track del Programma europeo di epidemiologia di campo (Epiet) e del Programma europeo di microbiologia di sanità pubblica (Euphem). I programmi, a cui possono partecipare cittadini dell’Unione europea con provata esperienza in sanità pubblica, in epidemiologia o microbiologia, consistono in due anni di training in un Paese europeo diverso da quello di nazionalità.

 

21/7/2016 - Focolaio di febbre gialla in Angola

Da dicembre 2015 è in corso un focolaio di febbre gialla in Angola. Il 13 luglio l’Ecdc ha pubblicato l’aggiornamento del Rapid Risk Assessment “Outbreaks of yellow fever in Angola, Democratic Republic of Congo and Uganda” con le indicazioni sulle misure di controllo necessarie per fermare la diffusione del virus. Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata.

 

14/7/2016 - Vaccino contro la febbre gialla: estensione della validità

La risoluzione dell’Oms WHA67.13, adottata durante la 67ma Assemblea mondiale della sanità ed entrata in vigore l’11 luglio 2016, ha modificato il periodo di validità della vaccinazione contro la febbre gialla, passando da 10 anni a tutta la vita, senza necessità di richiami. Per maggiori informazioni scarica la circolare ministeriale “Febbre Gialla. Raccomandazioni relative alla vaccinazione dei viaggiatori provenienti o con destino all’Angola e Repubblica Democratica del Congo” (pdf 204 kb) del 15 giugno 2016. Leggi anche la pagina dedicata al focolaio di febbre gialla attualmente in corso in Angola.

 

7/7/2016 - Materiali di comunicazione: dal Veneto un dépliant e un opuscolo dedicati alle donne in gravidanza

Nell’ambito del progetto Ccm 2014 “Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo” le Regioni partecipanti (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Sicilia) e l’Istituto superiore di sanità, hanno realizzato dei materiali informativi sull’infezione da virus Zika per le donne in gravidanza o in età fertile. Il dépliant e il poster a cura del gruppo di lavoro – ideati e progettati dal Laboratorio comunicazione della scienza dell’IZSve (Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie) – danno indicazioni sulla malattia, le vie di trasmissione, le misure di protezione individuale. I materiali prodotti sono disponibili anche per le altre Regioni interessate. Scarica il dépliant (pdf 141 kb) e il poster (pdf 187 kb).

 

7/7/2016 - Focolaio di febbre gialla in Angola

Da dicembre 2015 è in corso un focolaio di febbre gialla in Angola. Al 24 giugno 2016 il Ministro della salute angolano ha riportato 3464 casi e 353 decessi. Di questi, 868 sono confermati. Leggi gli aggiornamenti epidemiologici.

 

(9 giugno 2016) Dall’Ecdc: uno studio sulle malattie infettive tra bambini e ragazzi

La nuova revisione sistematica realizzata dall’Ecdc analizza la letteratura scientifica internazionale disponibile sul periodo di incubazione e di contagiosità di 30 delle malattie infettive più comuni nei bambini e ragazzi da 1 mese a 18 anni che comprendono: malattie prevenibili da vaccino (come il morbillo), tossinfezioni alimentari (come le infezioni da enterovirus), malattie infettive a trasmissione aerea (come l’influenza), altre malattie infettive di interesse in pediatria (come la sesta malattia). Questo documento rappresenta, quindi, una base importante per la realizzazione di documenti evidence based e per lo sviluppo di strategie contro la diffusione delle malattie infettive nei servizi per l’infanzia. Per maggiori informazioni scarica il documento completo “Systematic review on the incubation and infectiousness/shedding period of communicable diseases in children” (pdf 1,1 Mb) e leggi la notizia sul sito dell’Ecdc.

 

(9 giugno 2016) Febbre gialla in Angola: un aggiornamento

Da dicembre 2015 è in corso un focolaio di febbre gialla in Angola. Inizialmente segnalato nel Comune di Viana (appartenente alla Provincia di Luanda), si è diffuso ad altre Province portando a un rapido incremento del numero di casi sospetti registrati. Al 1 giugno 2016 il Ministro della salute angolano ha riportato 2893 casi e 325 decessi. Di questi, 788 sono confermati. Casi di febbre gialla sono stati segnalati anche tra persone che avevano viaggiato in Angola: 11 in Cina, 44 nella Repubblica Democratica del Congo, 2 in Kenya. Leggi il dettaglio della situazione nella pagina dedicata.

 

(19 maggio 2016) Focolaio di febbre gialla in Angola

Da dicembre 2015 è in corso un focolaio di febbre gialla in Angola. Inizialmente segnalato nel Comune di Viana (appartenente alla Provincia di Luanda), nelle scorse settimane si è diffuso ad altre Province portando a un rapido incremento del numero di casi sospetti registrati. All’8 maggio 2016 il Ministro della salute angolano ha riportato 2267 casi e 293 decessi. Di questi, 696 sono confermati (445 nella Provincia di Luanda e 251 in altre 14 Provincie del Paese). Casi di febbre gialla sono stati segnalati anche tra persone che avevano viaggiato in Angola: 11 in Cina, 37 nella Repubblica Democratica del Congo, 2 in Kenya, 1 in Mauritania e 1 in Namibia. Dall’inizio di febbraio 2016 in Angola è in corso una campagna vaccinale che ha già coinvolto oltre 7 milioni di persone. Leggi l’approfondimento dedicato.

 

(19 maggio 2016) Asl 10 Firenze: on line il bollettino delle malattie infettive 2015

Con 923 casi di malattie infettive notificate in II classe, il 2015 è stato l’anno che ha riportato il minimo storico di notifiche e nessun caso segnalato di morbillo e di rosolia. Sono alcuni dei dati pubblicati nel “Bollettino epidemiologico delle malattie infettive – anno 2015” della Asl 10 di Firenze. Questo documento annuale, realizzato da oltre 20 anni, fornisce un’analisi dei casi di malattia infettiva afferenti al Simi e ad altri sistemi di sorveglianza speciali. Quest’anno una breve sintesi è dedicata all’andamento dei casi di Malattia invasiva da Meningococco C, segnalati in Toscana dal gennaio 2015. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 2,4 kb).

 

(19 maggio 2106) Annual Epidemiological Report 2016

L’edizione 2016 dell’Annual Epidemiological Report (Aer), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), presenta, come nel 2015, la pubblicazione di rapporti di sorveglianza (Disease surveillance reports) per patologie e gruppi di malattie infettive. Ognuno di questi rapporti presenta una panoramica sulla situazione epidemiologica di una specifica patologia nell’ambito dei Paesi membri dell’Unione europea (Ue) e di quelli dell’Area economica europea (Eea), relativa ai dati del 2014. La decisione di suddividere la pubblicazione dell’Aer, sviluppandola su più settimane, riflette la disponibilità dei dati di sorveglianza al livello europeo con diverse scadenze a seconda della malattia. Ad oggi, su sito del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), nella pagina dedicata all’Aer 2016. Consulta la pagina di EpiCentro dedicata Aer 2016.

 

(14 aprile 2016) Escaide 2016: call for abstract

È “data for action” (dati per l’azione) il tema dell’edizione 2016 della conferenza europea Escaide, che si terrà a Stoccolma il 28-30 novembre. Il convegno è rivolto a epidemiologi, microbiologi, medici ed esperti di salute pubblica, veterinari ed esperti di salute ambientale, con un interesse professionale e scientifico per l’epidemiologia applicata delle malattie infettive. Al via la call for abstract che fissa la scadenza al prossimo 11 maggio. Inoltre, chi si registra entro il primo settembre, usando il codice ESC2016/promo potrà avere il 20% di sconto sulla tariffa di iscrizione. Per maggiori informazioni consulta il sito della conferenza.

 

(7 aprile 2016) Screening prenatali in Europa: una survey Ecdc

Nei Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See) è ancora presente la trasmissione materna (mother-to-child transmission) di Hiv, epatite B, sifilide e rosolia, soprattutto in alcuni gruppi a rischio. È quanto emerge dal rapporto tecnico “ Antenatal screening for HIV, hepatitis B, syphilis and rubella susceptibility in the EU/EEA - A Member State Survey”, pubblicato dall’Ecdc ad aprile 2016. Il documento presenta i risultati di una survey condotta tra 26 Paesi Ue/See per raccogliere informazioni sugli screening prenatali nei singoli Paesi. Lo screening prenatale per l’Hiv, l’epatite B e la sifilide viene offerto da un’alta percentuale di Stati membri dell’Ue/See, mentre quello per la rosolia da 14/26 Paesi. Nella maggior parte dei Paesi che offre lo screening prenatale, la copertura è maggiore del 90-95%. Tuttavia, pochi Paesi raccolgono dati utili a valutare l’efficacia di tali programmi. Pertanto, sarebbe auspicabile rafforzare la sorveglianza dei casi di trasmissione materna di Hiv, epatite B, sifilide e rosolia, per potere migliorare le valutazioni di incidenza dei casi e identificare i fattori di rischio. Inoltre, visto che la trasmissione materna di Hiv, epatite B, sifilide e rosolia colpisce in particolare alcuni gruppi vulnerabili che hanno un accesso limitato sia alle cure prenatali che ai test di screening, si raccomanda agli Stati membri di considerare la messa in atto di interventi mirati per le popolazioni a rischio, sulla base di una valutazione dell’epidemiologia della malattia e dei suoi fattori di rischio.

 

(7 aprile 2016) Scienza in Società (SiS) nelle epidemie e pandemie: al via la seconda Summer School del progetto europeo Asset

Dal 15 al 17 giugno 2016, nell’ambito delle attività del progetto europeo Asset (Action plan on Science in Society related issues in Epidemics and Total pandemics), si svolgerà a Roma presso l’Istituto superiore di sanità la seconda edizione della Summer School sulle tematiche della Scienza in Società (SiS) nelle epidemie e pandemie. La Summer School Asset ha la finalità di favorire l’apprendimento interattivo tra figure chiave coinvolte nelle epidemie e pandemie concentrando l’attenzione sui temi della comunicazione della ricerca scientifica secondo un approccio di salute pubblica e una prospettiva multidisciplinare e multistakeholder. Leggi l’approfondimento.

 

(7 aprile 2016) Febbre Lassa in Africa occidentale

Da novembre 2015, la febbre di Lassa ha causato oltre 300 casi 167 decessi in Nigeria, Benin, Sierra Leone, Liberia e Togo. La maggior parte delle segnalazioni proviene dalla Nigeria (dati del 21 marzo riferiscono di 266 casi e 138 morti) e, a febbraio 2016, sono stati registrati 2 casi di infezione in pazienti di ritorno dall’Africa. Un operatore sanitario statunitense, operante in Togo, è stato trasferito a Colonia, in seguito ad una sospetta infezione da malaria ed il 26 febbraio è deceduto. Successivamente all’esame necroscopico è stato confermato come febbre di Lassa. Inoltre, il 15 marzo, l’operatore dell’agenzia funeraria che ha lavorato sulle esequie del paziente, è risultato positivo all’infezione ed è attualmente in quarantena. Il Rapid Risk Assessment pubblicato dall’Ecdc il 23 marzo sottolinea l’importanza di testare per la febbre di Lassa tutti i pazienti sintomatici che si sono recati nei Paesi dell’Africa occidentale in cui il virus è presente, soprattutto tra novembre e maggio, il periodi di maggiore trasmissione del virus.

 

(28 gennaio 2016) Zika virus: l’Ecdc aggiorna la valutazione del rischio e il progetto Asset pubblica un articolo di interesse

L’epidemia di infezione umana da Zika virus continua diffondersi nelle Americhe. Dopo il rapid risk assessment (Rra) pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) il 10 dicembre scorso, altri 13 Paesi/territori hanno riportato casi di trasmissione autoctona, confermati in laboratorio. Inoltre, vista la disponibilità di ulteriori informazioni sull’incremento dei casi di microcefalia in Brasile e poiché molti dei Paesi colpiti dallo Zika virus riportano un insolito aumento di casi di sindrome di Guillan-Barré, l’Ecdc ha deciso di aggiornare la propria valutazione del rischio pubblicando un nuovo Rra: “Zika virus disease epidemic: potential association with microcephaly and Guillain-Barré syndrome (first update)”. Nel risk assessment l’Ecdc conclude che nonostante la crescente evidenza di un legame tra infezione intra-uterina da Zika virus e complicanze in gravidanza, non si può ancora confermare un nesso causale. E in tal senso l’Ecdc sottolinea anche che sono necessari ulteriori studi epidemiologici per valutare la forza di associazione tra la sindrome di Guillan-Barré e l’infezione da Zika virus. Per approfondire consulta il documento completo “Zika virus disease epidemic: potential association with microcephaly and Guillain-Barré syndrome (first update)”. Inoltre, per ulteriori approfondimenti, l’articolo “Looking at Zika from a gender perspective”, pubblicato il 25 gennaio 2016 sul sito del progetto europeo Asset, analizza l’argomento dal punto di vista delle differenze di genere sottolineando le complicanze che questa infezione può causare durante la gravidanza.

 

(21 gennaio 2016) Zika virus: link utili per cittadini e operatori

Cosa è l’infezione umana da Zika virus (Zikv). Come si trasmette? Quali sono i sintomi principali? L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblica l’aggiornamento delle fact sheet su questa malattia nelle quali risponde a queste domande, offrendo anche indicazioni dettagliate sulle modalità di prevenzione e trattamento. Operatori sanitari e cittadini possono trovare informazioni dettagliate anche sul sito dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani dove si possono scaricare anche materiali di tipo divulgativo.

 

(14 gennaio 2016) Infezione umana da Zika virus: le Faq della Paho

L’infezione umana da Zika virus (Zikv) è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette del genere Aedes aegypti. I sintomi – che consistono in febbre leggera, sfoghi cutanei, mal di testa, artralgia, mialgia, astenia e congiuntivite non purulenta – si manifestano circa 2 o 3 giorni dopo la puntura del vettore. A seguito del focolaio di Zikv, che ad oggi ha colpito 14 Paesi e territori del continente americano, la Pan American Health Organization (Paho)/Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti (Faq) sull’infezione umana da Zika virus e sulla febbre Zika. La pagina vuole aiutare cittadini e operatori ad avere il maggio numero di informazioni possibile. Per approfondire consulta le Faq (aggiornamento al 6 gennaio 2016).

 

(14 gennaio 2016) Premio per buone pratiche per medici di medicina generale

Il progetto europeo Asset - Piano di azione sulle tematiche di Scienza in Società (SiS) su epidemie e pandemie, indice un bando per premiare tre operatori del settore sanitario di base (preferibilmente Medici di medicina generale o un gruppo di Mmg). Il premio, tre mila euro per ciascun vincitore da utilizzare in attività di tipo formativo, è rivolto agli operatori che, nel periodo 2014-2015, hanno attuato un’attività o un intervento per migliorare la risposta delle comunità locali (o di gruppi di persone) nell’affrontare epidemie di malattie infettive (come influenza, morbillo o pertosse), o per promuovere le vaccinazioni per gruppi di bambini o adulti per la prevenzione di malattie come l’influenza, il morbillo, la rosolia o la pertosse. Il bando ha due scadenze: la prima, il 15 gennaio è per la nomina di un Mmg o un gruppo di Mmg; la seconda, il 15 febbraio, è per la candidatura di un Mmg europeo o gruppo di Mmg. Per maggiori informazioni scarica la descrizione del premio in italiano (pdf 493 kb) e leggi la notizia sul sito del progetto.