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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2018



18/10/2018 - La sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive in Toscana. Rapporto 2018

Il documento permette un colpo d’occhio sulle principali statistiche di ciascuna malattia. Inoltre, per ciascuna patologia è disponibile il numero dei casi notificati in ciascun anno e il relativo tasso di notifica, totale e per genere, i tassi di notifica nel 2017 e nell’ultimo quinquennio per classe di età e genere, l’età mediana dei casi per anno e genere, il numero dei casi notificati per mese di insorgenza nell’ultimo quinquennio, i tassi di notifica per Azienda Usl di notifica nell’ultimo quinquennio, i tassi dei ricoverati nelle strutture ospedaliere toscane sulla base dei dati delle schede di dimissione ospedaliera, il confronto per anno dei casi notificati e ricoverati, i decessi per anno sulla base dei dati del registro di mortalità regionale, il confronto tra i casi notificati e le coperture vaccinali a due anni di età sulla base del Flusso 52 “Rilevazione annuale delle attività vaccinali della Regione Toscana” che rientra nel Sistema di flussi di dati del settore Servizi di prevenzione in sanità pubblica e veterinaria. Nell’ultimo capitolo sono riportati infine i dati relativi ai principali microrganismi responsabili dell’antibiotico resistenza in Regione. Per maggiori informazioni leggi il documento completo (pdf 1,8 Mb).

 

11/10/2018 - Dall’Ecdc un corso sulle indagini epidemiologiche

Sono aperte le iscrizioni per il corso (in inglese) “Introduzione alle indagini epidemiologiche” (Introduction to Outbreak Investigation) organizzato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) per fornire le basi sull’investigazione epidemica. Il corso inizia il 22 ottobre, in e-learning, e sono previste dalle 6 alle 8 ore di apprendimento attivo. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Ecdc.

 

20/9/2018 - Malattie infettive in Piemonte: i dati 2017

Nel rapporto “Notifiche delle malattie infettive in Piemonte – Anno 2017” - pubblicato dal Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi) della Regione Piemonte a settembre 2018 – vengono riportati i dati del Sistema informativo di sorveglianza delle malattie infettive del Piemonte che raccoglie le notifiche obbligatorie previste dal D.M. 15/12/90 e le informazioni rilevate dai sistemi di sorveglianza speciali attivi a livello regionale. Tutte le segnalazioni si riferiscono a casi di malattia infettiva confermati secondo le definizioni previste dal Decreto ministeriale. Nelle tabelle sono consultabili: l’elenco delle malattie infettive di classe I, II, III e V soggette a obbligo di notifica e i sistemi di sorveglianza speciali attivi in Piemonte con i corrispondenti riferimenti per gli approfondimenti; l’andamento dei casi dal 2010 al 2017 e il tasso di incidenza medio annuo calcolato per l’ultimo quinquennio (2013 – 2017); i casi diagnosticati nel 2017 in persone residenti o domiciliate sul territorio regionale disaggregati per età (casi pediatrici e non) e luogo di origine (nati in Italia o all’estero) e i casi distinti per Asl di notifica e di residenza e domicilio. Per approfondire consulta il documento completo “Notifiche delle malattie infettive in Piemonte – Anno 2017” (pdf 608 kb).

 

13/9/2018 - Formazione: dall’Ecdc nuovi materiali di supporto

Al fine di supportare l'organizzazione delle attività di formazione e il continuo sviluppo professionale degli operatori della sanità pubblica, il Centro europeo per il controllo delle malattie di Stoccolma (Ecdc) ha aggiornato e rilanciato una serie di materiali di formazione su diverse tematiche inerenti le malattie infettive. I materiali sono disponibili nell'Ecdc Virtual Academy (Eva), la piattaforma on line dedicata alle attività di formazione che supporta il rafforzamento delle capacità nella prevenzione e controllo delle malattie. Questi materiali di formazione sono accessibili e condivisi con una licenza Creative Commons e possono essere utilizzati e adattati, a condizione che l'Ecdc sia riconosciuto e citato come fonte. I materiali di formazione sono stati preparati per lo sviluppo di corsi nella seguenti aree: sviluppo, implementazione e valutazione delle campagne dedicate all’uso prudente degli antibiotici; legionellosi; controllo delle infezioni correlate all’assistenza da batteri multi resistenti ; Point Prevalence Surveys; formazione per formatori sugli aspetti epidemiologici delle malattie prevenibili da vaccino. Per approfondire consulta la pagina dedicata sul sito dell’Ecdc.

 

13/9/2018 - Epidemia di polmoniti in Lombardia

In relazione ai casi di polmonite registrati in numerosi Comuni delle Provincie di Brescia e di Mantova a partire dall’inizio di settembre 2018, l’Istituto superiore di sanità (Iss) sottolinea che l’inchiesta epidemiologica e microbiologica di tutti i casi è ancora in corso ed è finalizzata a trovare un’eventuale esposizione comune quale. Sono inoltre in corso azioni specifiche per identificare la fonte e i metodi di trasmissione del batterio. Leggi il commento dei ricercatori con il punto sulla situazione attuale e sulle indagini in corso.

 

6/9/2018 - Ecdc: i nuovi bandi Epiet ed Euphem

Il Centro europeo per il controllo delle malattie di Stoccolma (Ecdc) ha pubblicato i bandi per la coorte EU-track 2019 del Programma europeo di epidemiologia di campo (Epiet) e del Programma europeo di microbiologia di sanità pubblica (Euphem). Questi programmi di formazione, a cui possono partecipare cittadini dell’Unione europea con provata esperienza in sanità pubblica, in epidemiologia o microbiologia, consistono in due anni di training da svolgere in un altro istituto di sanità pubblica europeo. La deadline per inviare le domande di iscrizione è il prossimo 7 ottobre. Seguirà un processo di selezione a più fasi e l’inizio del programma di formazione è previsto per l’11 settembre 2019 . Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata sul sito dell’Ecdc.

 

14/6/2018 - Difterite in Venezuela e altri Paesi delle Americhe

Da luglio 2016 è in corso in Venezuela un’epidemia di difterite. Secondo i dati aggiornati alla 16a settimana epidemiologica del 2018 i casi sospetti sono 1716 (324 nel 2016, 1040 nel 2017 e 352 nel 2018) e quelli confermati 1086 (di cui 350 confermati in laboratorio e 736 epidemiologicamente). I decessi sono stati 160 (letalità 14,7%). Sono stati registrati casi in tutte le fasce di età (la maggior parte nella fascia 1-49 anni), ma il maggiore tasso di incidenza si è verificato nella fascia 5-19 anni. In risposta all’epidemia sono state intensificate la sorveglianza epidemiologica, l’identificazione dei casi, l’assistenza sanitaria, la vaccinazione dei bambini e degli adolescenti tra i 7 e i 15 anni di età, l’aggiornamento continuo del personale sanitario e gli interventi di educazione sanitaria. L’epidemia fa seguito a un abbassamento delle coperture vaccinali in Venezuela che nell’ultimo quinquennio non hanno mai raggiunto il 95%. L’ultimo caso autoctono risaliva al 1992. La Pan American Health Organization (Paho) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno raccomandato a tutti gli Stati membri: a) una sorveglianza epidemiologica in grado di garantire una tempestiva identificazione dei casi sospetti; b) il raggiungimento e mantenimento di elevate coperture vaccinali per il ciclo di base ed i successivi richiami; c) la vaccinazione, in via prioritaria, delle popolazioni a maggior rischio, inclusi i bambini con meno di 5 anni di età, i bambini che frequentano scuole, gli operatori sanitari, i militari in servizio, le carceri, e chiunque svolga una occupazione che comporti l’essere giornalmente in contatto con molte persone e d) assicurare la disponibilità di antitossina antidifterica. La Paho/Oms raccomandano inoltre alle autorità sanitarie nazionali di ricordare, ai viaggiatori diretti verso aree in cui sono in atto epidemie di difterite, l’opportunità di essere adeguatamente vaccinati, in accordo con il calendario vaccinale nazionale e di ricevere una dose di richiamo se sono trascorsi più di 5 anni dall’ultima vaccinazione. Un recente rapporto della Paho (pdf 86 kb) riferisce che nel 2018, altri 2 Paesi della regione Americhe (Colombia ed Haiti), hanno segnalato casi confermati di difterite, mentre nel 2017 sono stati riportati casi, oltre che in Venezuela, anche in Brasile, la Repubblica Dominicana, e Haiti). Leggi la circolare (pdf 211 kb) pubblicata il 21 aprile dal ministero della Salute italiano sulla difterite in Venezuela. Si segnala che altri focolai epidemici sono in atto nello Yemen, come documentato dal rapporto dell’Ecdc (pdf 1,75 Mb) di novembre 2017 che fa riferimento anche alla situazione in Venezuela.

 

10/5/2018 - L’igiene delle mani può salvare la vita

La Giornata mondiale per l’igiene delle mani, che ricorre il 5 maggio di ogni anno, è l’occasione per richiamare gli operatori sanitari all’importanza di un gesto semplice quanto efficace come il lavaggio delle mani nei luoghi di cura per prevenire infezioni e sepsi. L’Oms ricorda che circa 30 milioni di persone ogni anno sono colpite da una sepsi e richiama all’azione le categorie più coinvolte nella promozione di comportamenti virtuosi (operatori sanitari, responsabili della prevenzione e del controllo delle infezioni, responsabili delle strutture sanitarie, dicasteri della salute e decisori politici, gruppi e associazioni dei pazienti) con altrettanti messaggi mirati. Mette inoltre a disposizione materiali divulgativi che, con una grafica di immediata comprensione, chiariscono la dimensione del problema delle infezioni e della sepsi a livello mondiale, le categorie di persone a maggiore rischio e le misure per il loro controllo, tra le quali quelle igieniche hanno un rapporto costi/benefici estremamente vantaggioso. Anche l’Ecdc ribadisce l’importanza dell’igiene delle mani e cita, a supporto, un dato eloquente: ogni giorno circa 80 mila pazienti ricoverati in un luogo di cura sul territorio europeo sviluppano un’infezione associata all’assistenza sanitaria, in parte dovuta alla carente igiene delle mani. Il rischio potenziale di sepsi, una condizione che può mettere a rischio la vita, è quindi elevato in assoluto, ma si può prevenire attraverso una singola azione efficace come il lavaggio delle mani da parte degli operatori sanitari. Consulta la pagina dell’Oms e la pagina dell’Ecdc dedicate all’igiene delle mani. Scarica dal sito Ecdc l’Annual Epidemiological Report on Healthcare-associated infections acquired in intensive care units (pdf 9,6 Mb) aggiornato ad aprile 2018.

 

22/2/2018 - Aggiornato l’elenco delle malattie infettive emergenti a rischio epidemico

Febbre Congo-Crimea, malattia da virus Ebola, febbre emorragica di Marburg, febbre di Lassa, sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus (Mers), sindrome respiratoria acuta grave (Sars), infezione da virus Nipah e Febbre della Rift Valley, malattia da virus Zika: sono alcune delle patologie inserite nell’elenco di malattie con un significativo potenziale epidemico rispetto alle quali, tuttavia, per la mancanza o l’insufficienza di strumenti di controllo e contenimento, si impone la necessità di investimenti in ricerca. Nella lista, stilata dal gruppo di lavoro dell’Oms di scienziati ed esperti di sanità pubblica coinvolti nella strategia globale R&D Blueprint di preparedness a eventuali epidemie e pandemie è stata introdotta anche la condizione “malattia X” (“disease X”) a indicare la consapevolezza che un’epidemia grave e globale o sovranazionale può originare da un patogeno al momento non identificato. Approfondisci sul sito dell’Oms

 

1/2/2018 - Annual Epidemiological Report 2017

Come ogni anno il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) pubblica l’Annual Epidemiological Report (Aer) basato sui rapporti di sorveglianza (Disease surveillance reports) delle singole patologie e dei gruppi di malattie infettive. Ognuno di questi rapporti presenta una panoramica dei dati raccolti nel 2015 dal sistema di sorveglianza Tessy sulla situazione epidemiologica di una specifica patologia nei Paesi membri dell’Unione europea (Ue) e in quelli dello Spazio economico europeo (See). Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

 

25/1/2018 - Focolaio di febbre gialla in Brasile

In Brasile, da settembre 2017, è in corso un focolaio di febbre gialla che coinvolge gli stati di San Paolo (20 casi di cui 11 decessi), Minas Gerais (11 casi di cui 7 decessi), Rio De Janeiro (2 casi di cui 1 decesso) e il Distretto federale (1 decesso). Il 18 gennaio 2018, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo della malattie (Ecdc) ha pubblicato i risultati della valutazione del rischio sul focolaio in vista dei festeggiamenti per il Carnevale (9-14 febbraio) e dell’alto afflusso di viaggiatori internazionali previsti nel Paese. Si raccomanda ai viaggiatori europei in partenza di verificare il proprio stato vaccinale e, nel caso non si sia già immunizzati, di effettuare la vaccinazione specifica per la febbre gialla. Si raccomanda inoltre di proteggersi dalle punture di zanzara e di consultare la pagina del sito Oms dedicata alle raccomandazioni per i viaggiatori internazionali. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Oms (pdf 299 kb), scarica il “Rapid Risk Assessment: Outbreak of yellow fever in Brazil, Second update” (pdf 1,1 Mb) e leggi la notizia sul sito dell’Ecdc.