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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Gli aggiornamenti epidemiologici della settimana (al 13 dicembre 2012)



Eventi in Europa

Un aggiornamento sul focolaio di febbre dengue nella Regione autonoma di Madeira (Portogallo) è disponibile nel bollettino settimanale Ecdc “Communicable disease threats report, 2-8 December 2012, week 49” (pdf 308 kb): sono 1993 i casi totali riportati dalle autorità sanitarie portoghesi al 2 dicembre scorso. A questi si aggiungono i 52 casi registrati tra turisti di ritorno dall’isola di Madeira (non si registrano invece casi autoctoni in altri Stati europei). Inoltre, l’Ecdc riferisce che nella settimana che va dal 25 novembre al 2 dicembre sono stati segnalati 102 casi, dato positivo poiché rappresenta una diminuzione del 54% dei casi rispetto a quelli registrati nella settimana precedente. Sull’argomento leggi anche l’articolo pubblicato su Eurosurveillance il 6 dicembre 2012 “Ongoing outbreak of dengue type 1 in the Autonomous Region of Madeira, Portugal: preliminary report”.

 

Secondo il Cdtr 49, durante la settimana 48, tutti i 28 Paesi Ue notificanti hanno riportato un’attività clinica dell’influenza di bassa intensità. In Italia, al fine di fornire un quadro dettagliato sull’andamento delle sindromi influenzali nel periodo epidemico stagionale e facilitare gli operatori sanitari nell’utilizzo dei risultati dei diversi sistemi di rilevazione, a partire dalla settimana 47 del 2012, il reparto di Epidemiologia delle malattie infettive del Cnesps-Iss– in collaborazione con la Fondazione Isi di Torino, con il Centro interuniversitario di ricerca sull’influenza e con il SSEpi-SeREMI Asl AL (Regione Piemonte) – presenta il bollettino settimanale “FluNews” che integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza. Le informazioni pubblicate nel rapporto prendono spunto dai dati registrati tramite: InfluNet, InfluWeb, e la sorveglianza sindromica degli accessi ai Pronto Soccorso. Leggi la pagina dedicata a FluNews. L’incidenza totale di sindrome influenzale riportata in questa settimana dalla rete InfluNet è pari a 1,15 casi per mille assistiti. In questa settimana sono stati segnalati 69.600 nuovi casi di sindrome influenzale per un totale dall’inizio della sorveglianza di 357.300 casi. La fascia di età più colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni.

 

Riguardo alla situazione epidemiologica sui casi di infezione da virus West Nile, l’Ecdc considera ormai chiusa la stagione di trasmissione del virus e ha dunque interrotto la pubblicazione delle mappe settimanali sulla diffusione in Europa della malattia da West Nile virus. In Italia il bollettino epidemiologico della sorveglianza dei casi umani di malattia neuro-invasiva da West Nile virus segnala, al 13 dicembre, 28 casi umani confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile. Ad oggi quattro Regioni: Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Sardegna e Basilicata hanno riportato casi di infezione.

 

Eventi nel Mediterraneo

La situazione epidemiologica sui casi di sindrome respiratoria acuta causati da nuovo coronavirus registrati in Medio Oriente a partire da settembre 2012 è costantemente monitorata dalle diverse autorità sanitarie locali e dalle organizzazioni internazionali di salute pubblica. Al 4 dicembre scorso, sono 9 i casi totali (confermati da analisi di laboratorio) riportati all’Oms, di cui 5 fatali. Il bollettino settimanale “EpiSouth Weekly Epi Bulletin – N. 246 (28 November – 4 December 2012)” (pdf 311 kb)  offre una descrizione dettagliata della distribuzione geografica. Tre i Paesi interessati:

  • Arabia Saudita con 5 casi confermati (3 decessi). Di questi, i primi due non sono connessi l’uno con l’altro mentre gli altri tre sono epidemiologicamente collegati e si sono verificati in un unico setting familiare
  • Qatar con 2 casi confermati non collegati tra loro. Entrambi sono in via di guarigione
  • Giordania con un totale di 2 casi confermati lo scorso novembre ma riportati ad aprile 2012. In quel periodo, il Paese era stato colpito da un focolaio di sindrome respiratoria acuta e tutti i campioni testati erano risultati negativi a coronavirus conosciuti. A ottobre, dopo la scoperta del nuovo coronavirus, gli stessi campioni sono stati ritestati e confermati.

Al riguardo, l’Ecdc, ha pubblicato un update al 7 dicembre 2012 del rapid risk assessment (pdf 552 kb) nel quale si sottolinea che gli operatori sanitari dovrebbero essere allertati sulla possibilità di trovarsi di fronte a pazienti con sintomi compatibili con la definizione di caso dell’Oms. Le indagini e la gestione clinica dovrebbero essere tempestivi e in linea con le indicazioni dell’Oms o eventuali linee guida nazionali. L’Ecdc e l’Oms raccomandano indagini su pazienti di ritorno dalla Penisola Arabica o da Paesi limitrofi, ma non escludono di sottoporre al test anche persone che presentino sintomi inaspettati di polmonite senza aver viaggiato in queste zone.

 

In proposito leggi anche gli articoli pubblicati il 6 dicembre 2012 su Eurosurveillance: “Assays for laboratory confirmation of novel human coronavirus (hCoV-EMC) infections” e “Laboratory capability for molecular detection and confirmation of novel coronavirus in Europe, November 2012”.

 

Eventi nel resto del mondo

Secondo quanto riferisce l’Oms nel Disease Outbreak News, in Sudan si contano 732 casi sospetti di febbre gialla (di cui 165 fatali) riportati, al 4 dicembre 2012, da 33 delle 64 località del Darfur. Per far fronte alla situazione, le autorità sanitarie federali hanno organizzato una campagna vaccinale straordinaria: la prima fase, cominciata il 21 novembre, era destinata a coprire 2,2 milioni di persone e la seconda, in calendario per il mese di dicembre, prevede la vaccinazione di 1,2 milioni di persone a rischio. È in corso una valutazione globale (epidemiologica, virologica, entomologica) per capire meglio l’evoluzione del focolaio.

 

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