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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Gli aggiornamenti epidemiologici della settimana (al 25 luglio 2013)



Eventi in Europa

Come segnalato dal bollettino settimanale “Communicable disease threats report week 29, 14-20 July 2013” (pdf 663 kb), tra il 1 gennaio 2013 e il 17 luglio sono stati segnalati 143 casi di infezione da Salmonella Stanley di cui il 43% in Ungheria. Le analisi di tipizzazione genetica effettuate con la Pfge hanno confermato ulteriori casi in Belgio e Ungheria. Il numero di casi mensili non associati a viaggi è diminuito rispetto al picco epidemico verificatosi nell’agosto 2012, ma è maggiore rispetto al periodo precedente. Questo potrebbe indicare una circolazione di S. stanley nella catena alimentare, legata al consumo di tacchino, in alcuni Paesi europei.

 

Il 25 giugno 2013, la Germania ha segnalato tre casi di malattia meningococcica invasiva causati da un unico ceppo di N. meningitidis sierogruppo C. Il 26 giugno altri casi causati dallo stesso ceppo patogeno sono stati segnalati dal Belgio (un caso) e dalla Francia (tre casi). In un articolo pubblicato su Eurosurveillance l’11 luglio 2013 sono stati segnalati altri due casi di malattia meningococcica invasiva, individuati da un’indagine retrospettiva in Germania, causati dallo stesso ceppo di N. meningitidis. Tutti i casi si sono verificati tra soggetti omosessuali. Tre cluster simili sono stati riportati in passato in Canada e negli Stati Uniti. Per maggiori dettagli leggi anche il bollettino dell’Ecdc “Communicable disease threats report week 27, 30 June-6 July 2013” (pdf 643 kb) e il rapid outbreak assessment Ecdc “Invasive meningococcal disease among men who have sex with men” del 3 luglio 2013 (pdf 373 kb).

 

Prosegue, inoltre, la sorveglianza stagionale dei casi umani di febbre da West Nile virus in Europa. Come indicato nel Cdtr, la Grecia ha segnalato il primo caso probabile. Per saperne di più sulla sorveglianza dei casi umani in Italia, leggi le news nella sezione dedicata.

 

Eventi nel Mediterraneo

In Israele è stato identificato il virus Polio Wild Type di tipo 1 (WPV1) in campioni di acque reflue prevalentemente provenienti dal sud del Paese. Per sapere di più leggi l’approfondimento su Epicentro, l’aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della sanità e il comunicato (pdf 102 kb) del ministero della Salute.

 

Da settembre 2012 al 21 luglio 2013 sono stati notificati all’Oms 90 casi confermati di infezione da Middle East respiratory syndrome coronavirus (Mers-CoV), di cui 45 fatali. Per saperne di più leggi l’approfondimento generale aggiornato all’25 luglio 2013, l’approfondimento sui casi avvenuti in Italia a cura del Cnesps-Iss su EpiCentro, la notizia sul sito del Ministero della Salute e gli aggiornamenti sul sito dell’Oms dedicato alle infezioni da Coronavirus. Leggi anche il rapid risk assessment dell’Ecdc “Severe respiratory disease associated with Middle East Respiratory Syndrome Coronavirus (Mers-CoV) 6th update 19 July 2013” (pdf 632 kb).

 

Continua a destare preoccupazione la situazione sanitaria delle popolazioni colpite dalla crisi siriana. Secondo il “Humanitarian Bulletin Syria” di Ocha (pdf 192 Kb), al 15 luglio 2013 erano quasi 7 milioni le persone bisognose di assistenza umanitaria in Siria e, in un aggiornamento (pdf 1,25 Mb) del 17 luglio 2013, l’Unhcr riporta che sono circa 1,8 milioni i profughi siriani che hanno cercato rifugio in Paesi limitrofi del Mediterraneo orientale e in nord Africa. Per approfondire leggi il comunicato Oms Emro del 23 luglio 2013, gli aggiornamenti epidemiologici al 20 giugno 2013 nel rapporto “Syrian Arab Republic, Jordan, Lebanon, Iraq Situation Report” dell’Oms, il documento “Health - Regional response to the crisis in the Syrian Arab Republic 2013” dell’Ufficio regionale Oms del Mediterraneo orientale (Emro) e il comunicato del 3 giugno 2013 dell’Oms. Vedi anche la mappa “Syria: Humanitarian Snapshot” del 15 luglio 2013.

 

Eventi nel resto del mondo

Il 20 luglio 2013 è stato notificato all’Oms un ulteriore caso confermato di infezione umana da virus dell’influenza aviaria A(H7N9) in Cina. Si tratta del primo caso confermato dal 29 maggio 2013. La paziente ha sviluppato la sintomatologia il 10 luglio. Sono 134 i casi confermati di infezione umana da virus A(H7N9), di cui 43 deceduti. Per maggiori informazioni leggi la pagina di approfondimento dedicata all’infezione umana da virus dell’influenza aviaria A(H7N9) su EpiCentro, il risk assessment dell’Oms aggiornato al 4 luglio 2013 (pdf, 147 kb), il “Who Weekly Report - Number of confirmed human cases of avian influenza A(H7N9)” del 30 maggio 2013 (pdf, 489 kb) e il documento dell’Ecdc “Proposed interim case definition and case finding algorithm for reporting patients infected by the avian influenza A(H7N9) virus in Eu/Eea Member States” (pdf 250 kb).

 

Sul sito dell’Ufficio dell’Oms per la Regione del Pacifico occidentale sono disponibili i dati sulla diffusione dell’influenza aviaria A(H5N1) nell’uomo aggiornati al 19 luglio 2013. Dal 2003, 15 Paesi hanno segnalato 634 casi e 377 decessi. Per approfondire leggi anche l’aggiornamento al 4 luglio 2013 dell’Oms “Who risk assessment on influenza at the human-animal interface” (pdf 389 kb).

 

Risorse utili