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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2011



(22 dicembre 2011) Influenza A/H3N2 in Nord America: l’articolo di Eurosurveillance

L’emergenza sui virus influenzali di origine animale rappresenta una sfida costante: per questo motivo la condivisione delle informazioni è fondamentale per la sorveglianza e per la preparazione alle pandemie. L'articolo “S-OtrH3N2 viruses: use of sequence data for description of the molecular characteristics of the viruses and their relatedness to previously circulating H3N2 human viruses”, pubblicato su Eurosurveillance il 15 dicembre 2011, utilizza i dati dei Cdc americani per fornire informazioni sui tre casi di infezione da virus influenzale A/H3N2 di origine suina registrati nel nord-est degli Stati Uniti a novembre 2011. Per maggiori informazioni consulta l’articolo.

 

(15 dicembre 2011) Influenza A/H3N2 in Nord America: un nuovo risk assessment

In seguito all’insorgenza di un nuovo caso di infezione da virus influenzale A/H3N2, di origine suina (S-OtrH3N2), il 13 dicembre l’Ecdc ha pubblicato un nuovo rapid risk assessmentSwine-origin triple reassortant influenza A(H3N2) viruses in North America update – 13 December 2011” (pdf 1,3 Mb). Il documento, che analizza l’undicesimo caso umano negli Stati Uniti, ribadisce la validità delle raccomandazioni espresse nel rapid risk assessment del 29 novembre 2011 (pdf 1,3 Mb) e sottolinea l’impegno dei national influenza centres (centri nazionali influenza) europei che stanno rafforzando la loro capacità di individuare questo nuovo virus che non è presente in Europa. Per maggiori informazioni consulta il documento completo (pdf 1,3 Mb) e visita il sito Ecdc.

 

(7 dicembre 2011) Influenza A/H3N2 in Nord America: il risk assessment dell’Ecdc

Il 20 novembre 2011, i Cdc americani hanno confermato 3 casi di infezione da virus influenzale A/H3N2, di origine suina (S-OtrH3N2), tra bambini dello Stato dell’Iowa. Il virus contiene una componente genetica del ceppo pandemico del 2009. Tutti i casi hanno presentato sintomi simil-influenzali lievi e nessuno è stato ricoverato. I tre casi sono stati in contatto tra loro e nessuno è stato esposto di recente a suini. L’indagine epidemiologica è in corso per valutare una possibile trasmissione umana del virus. Negli Usa, dal 2009 sono stati identificati 18 casi umani di influenza da virus suino A/H3N2. Di questi, i 10 più recenti (tutti riportati nel 2011) sono infezioni da virus S-OtrH3N2 e si concentrano in 4 Stati. L’articolo “Limited Human-to-Human Transmission of Novel Influenza A (H3N2) Virus - Iowa, November 2011”, pubblicato il 2 dicembre sul bollettino settimanale dei Cdc Morbidity and Mortality Weekly Report, fa il punto sull’indagine epidemiologica relativa ai casi dell’Iowa. Per valutare le eventuali implicazioni di salute pubblica per l’Europa, l’Ecdc ha pubblicato il 29 novembre il rapid risk assessmentSwine-origin triple reassortant influenza A(H3N2) viruses in North America” (pdf 1,3 Mb). Tra le varie conclusioni, dal documento, emerge che: questi tipi di virus sono presenti tra i suini dell’America settentrionale e non tra quelli europei; andrebbe rafforzata la sorveglianza veterinaria dell’influenza, specialmente in Europa, per le persone che lavorano a contatto con questi animali; i virus sono sensibili agli inibitori della neuraminidasi (oseltamivir e zanamivir). Ciononostante l’Ecdc, che continua a monitorare la situazione in stretto contatto con Oms e Cdc, considera bassa la probabilità di un pericolo immediato per la salute umana in Europa. Per maggiori informazioni leggi l’articolo sul Mmwr o il risk assessment dell’Ecdc.

 

(25 novembre 2011) Isolato il primo virus influenzale della stagione

Nell’ambito della sorveglianza virologica dell’influenza, si segnala che durante la settimana 46 (14-20 novembre) l’Università degli studi di Genova ha isolato il primo virus influenzale della stagione. Il virus appartiene al sottotipo A/H3N2 ed è stato isolato in un paziente immunodepresso e affetto da polmonite, non vaccinato. Sono in corso analisi aggiuntive di caratterizzazione antigenica e molecolare. Si sottolinea comunque che, per la settimana 46, i dati della sorveglianza delle sindromi influenzali Influnet (coordinata dal ministero della Salute in collaborazione con l’Iss e con il contributo diretto dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) non evidenziano ancora un incremento significativo del numero di italiani con sindrome influenzale. Leggi il bollettino Influnet relativo alla settimana 46 (pdf 164 kb).

 

(27 ottobre 2011) I primi dati della sorveglianza Influnet

Nella prima settimana di sorveglianza dell’influenza, 494 medici sentinella hanno inviato dati sulla frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 0,54 casi per 1000 assistiti. Sono alcuni dei dati che emergono dal primo rapporto (pdf 85 kb) della sorveglianza epidemiologica della sindrome influenzale Influnet, ripartita lo scorso 17 ottobre. Influnet è coordinata dal ministero della Salute in collaborazione con il Centro nazionale di epidemiologia (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del Centro interuniversitario per la ricerca sull’influenza (Ciri) e si avvale del contributo diretto dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei laboratori di riferimento per l’influenza e degli Assessorati regionali alla sanità. L’obiettivo è descrivere i casi di influenza, stimare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia influenzale durante ogni stagione invernale.

 

(13 ottobre 2011) Al via la sorveglianza Influnet

Il 17 ottobre 2011 riparte la sorveglianza delle sindromi influenzali Influnet. Nel protocollo operativo della sorveglianza (pdf 720 kb) non sono state introdotte modifiche di rilievo rispetto alla precedente stagione 2010-2011. Nella sezione “documenti utili” del sito Influnet è disponibile il protocollo operativo e tutta la documentazione relativa alla stagione influenzale 2011-2012, dedicata agli operatori coinvolti nella sorveglianza sentinella della sindrome influenzale. Scarica anche la circolare del ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2011-2012” (pdf 867 kb) e leggi la pagina di EpiCentro dedicata alle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata.

 

(22 settembre 2011) Stagione influenzale 2011-2012: al via la campagna vaccinale

In occasione della pubblicazione del documento Le sindromi influenzali in Piemonte. Stagione 2010-2011 (pdf 146 kb), pubblicato da Ssepi-Seremi Asl AL e Regione Piemonte (che riassume l’attività di sorveglianza nella Regione durante la seconda stagione di circolazione del virus pandemico A/H1N1v), Caterina Rizzo e Antonino Bella (Cnesps-Iss) approfondiscono la strategia vaccinale e il prossimo avvio dell’annuale campagna vaccinale per la stagione influenzale che in Italia.

 

(23 giugno 2011) Ecdc e Oms Europa: valutazioni sulla stagione influenzale

Proseguire il lavoro di sorveglianza epidemiologica sull’influenza stagionale anche in assenza di particolari preoccupazioni per la salute pubblica: è quanto emerge dal primo incontro congiunto Ecdc e Oms Europa “Influenza surveillance meeting” svoltosi a Lubiana, il 7-9 giugno 2011. Durante l’incontro sono stati presentati rapporti sull’epidemia influenzale 2010-2011 in Europa e l’aggiornamento sui progressi e le raccomandazioni elaborate su vari argomenti virologici ed epidemiologici. Per maggiori informazioni consulta le pagine del sito Ecdc dedicate al meeting.

 

(28 aprile 2011) Oms: accordo per contrastare le influenze pandemiche

Proteggere la salute pubblica: è il concetto chiave che emerge nell’accordo raggiunto, a seguito dei negoziati avviati nel 2007, da un gruppo di lavoro composto da 193 Paesi membri dell’Oms, a cui si sono aggiunti i rappresentanti dell’industria, della società civile e delle organizzazioni coinvolte nella lotta contro le pandemie. L’obiettivo del gruppo di lavoro è stato la ricerca delle politiche da adottare per migliorare le capacità di risposta contro l’insorgenza di nuove pandemie e in particolare rafforzare le attività di sorveglianza, importanti per definire le caratteristiche epidemiologiche e virologiche di un potenziale virus pandemico e migliorare l’accesso ai vaccini e ai farmaci antivirali. Le raccomandazioni contenute nell’accordo sono in attesa di essere discusse dall’assemblea dell’Oms durante la quale dovranno essere approvate. Per maggiori informazioni scarica il documento “Pandemic influenza preparedness framework for the sharing of influenza viruses and access to vaccines and other benefits” (pdf 300 kb) e leggi la segnalazione sul sito dell'Oms.

 

(7 aprile 2011) Il rapporto Influnet sulla stagione influenzale 2009-2010

Circa 4.800.000 casi influenzali in tutta la stagione con un picco di 12,9 casi su 1000 assistiti registrato nella quarantaseiesima settimana del 2009 e una maggiore incidenza nelle fasce di età 0-4 e 5-14 anni. Sono alcuni dei dati prodotti dalla sorveglianza epidemiologica relativa alla stagione influenzale 2009-2010 disponibili nel rapporto Istisan “Influnet: sistema di sorveglianza sentinella dell’influenza basata su Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Rapporto sulla stagione influenzale 2009-2010”. Le caratteristiche che hanno contraddistinto la stagione influenzale pandemica 2009-2010 sono state il periodo in cui è stato osservato il picco epidemico che è stato registrato a metà novembre (46esima settimana), mentre in tutte le stagioni influenzali passate è stato registrato tra la fine gennaio e la metà di febbraio e, per la prima volta in tutti gli anni di sorveglianza, la classe di età più colpita è stata quella 5-14 anni rispetto alla classe 0-4 che in tutte le stagioni risulta quella più colpita. Per maggiori dettagli scarica il rapporto Istisan (pdf 5 Mb).

 

(24 marzo 2011) Stagione 2010-2011: l’efficacia vaccinale del vaccino trivalente

Su Eurosurveillance del 17 marzo 2011, sono stati pubblicati i risultati dello studio europeo I-MOVE per valutare l’efficacia vaccinale del vaccino trivalente per la stagione 2010/2011 attualmente in corso. I risultati dello studio mettono in evidenza un’efficacia inferiore rispetto a quella stimata la scorsa stagione 2009/2010 per il vaccino pandemico monovalente (dal 70% all’85% a seconda del Paese), utilizzando la stessa metodologia. Leggi il commento di Caterina Rizzo (Cnesps, Iss).

 

(17 febbraio 2011) Influenza stagionale: la cura epidemica comincia a scendere

Secondo i dati nazionali dell’ultimo rapporto Influnet (pdf 160 Kb) pubblicato il 16 febbraio, durante la settimana 6 del 2011, la curva epidemica delle sindromi influenzali ha iniziato la sua discesa dopo aver raggiunto il picco nella settimana precedente con un valore pari a 11,04 casi per mille assistiti. La diminuzione del numero di casi è presente soprattutto nelle fasce di età pediatriche, mentre nelle altre fasce di età l’incidenza rimane pressoché costante. Il picco epidemico nell’attuale stagione influenzale si colloca a un livello intermedio tra le stagioni in cui è stato osservato un livello di incidenza alta (stagione 2004-2005) e quelle in cui questo livello è stato basso. Per ulteriori dettagli sui dati nazionali, sui dati dalle Regioni e sugli accessi ai Pronto Soccorso, visita il sito Influnet.

 

(3 febbraio 2011) Influenza stagionale 2010-2011: valutazione del rischio dell’Ecdc

Vaccinazione e igiene personale (evitare di toccarsi naso e bocca, lavarsi spesso le mani): sono queste le principali (semplici ma sempre valide) misure preventive contro l’influenza stagionale 2010-2011. Lo sottolinea l’Ecdc che pubblica la versione preliminare della valutazione del rischio sull’influenza stagionale 2010-2011 in Europa. Il rapporto analizza le caratteristiche principali, i rischi per l’uomo e l’andamento epidemiologico della prima stagione dopo la pandemia influenzale da virus A/H1N1v. Quest’anno, anche se la maggior parte delle persone infettate ha sviluppato una forma leggera di malattia, nei Paesi dove l’epidemia stagionale è iniziata prima è stato registrato un numero significativo di decessi e di casi gravi associati all’influenza. In Inghilterra, per esempio, il picco è stato raggiunto quando, in un singolo giorno, sono state ricoverate nell’unità di terapia intensiva, per sintomi influenzali, 1,4 persone su 100 mila abitanti. Le indagini svolte dagli Stati membri e dall’Ecdc indicano che in Europa molte delle persone maggiormente a rischio non erano state vaccinate al momento della pubblicazione del rapporto. Uno studio dell’Ecdc condotto in sette Stati membri dell’Ue, conferma l’efficacia del vaccino pandemico (fino all’80%) contro i ceppi dell’influenza pandemica, che continua a essere la principale causa dei casi gravi della stagione 2010-2011. Infine, l’Ecdc riferisce che il vaccino per l’influenza stagionale è utile per prevenire l’infezione e che diversi studi scientifici indicano l’effettiva sicurezza dei vaccini per l’influenza stagionale. In Italia, secondo quanto rilevato da Influnet, i casi di sindrome-simil-influenzale segnalati settimanalmente stanno per raggiungere il picco stagionale e il numero di casi gravi e decessi rimane in linea con l’atteso. Leggi la presentazione sul sito dell’Ecdc e il documento originale in inglese “Ecdc forward look risk assessment. Seasonal influenza 2010–2011 in Europe (EU/EEA countries) January 2011” (pdf 1,7 kb).

 

(20 gennaio 2011) Monitoraggio delle forme gravi: la nuova circolare ministeriale

Visto l’andamento epidemiologico dell’influenza stagionale 2010-2011 nei Paesi europei e la raccomandazione del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) di mantenere alta l’attenzione nei confronti dei casi gravi e complicati e dei decessi da influenza, il ministero della Salute pubblica una circolare rivolta agli Assessorati alla Sanità. Il documento contiene anche un aggiornamento della scheda per la notifica delle forme gravi e complicate e dei decessi da virus influenzali (gravi infezioni respiratorie, Sari, e sindromi da distress respiratorio acuto, Ards). Scarica la circolare ministeriale del 12 gennaio 2011 “Monitoraggio dell'andamento delle forme gravi e complicate di influenza stagionale 2010-2011” (pdf 64 kb), con l'allegata scheda di notifica.

 

(13 gennaio 2011) Efficacia vaccinale per l’influenza pandemica 2009-2010

Per stimare l’efficacia del vaccino pandemico durante la stagione influenzale 2009-2010, è stato condotto uno studio multicentrico di tipo caso-controllo in 7 Paesi europei (Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania, Spagna, Ungheria), basato su una rete di Mmg e pediatri di libera scelta. In Italia, lo studio è stato coordinato dal reparto di Epidemiologia delle malattie infettive del Cnesps, in collaborazione con il dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate, con un gruppo di Mmg e pediatri di libera scelta di Campania, Toscana e Piemonte e con i laboratori regionali di riferimento. I medici e pediatri reclutati per lo studio nei 7 Paesi partecipanti effettuavano, attraverso un campionamento casuale, tamponi faringei ai soggetti con sindrome simil influenzale (influenza-like-illness, ILI) che arrivavano alla loro attenzione. L’efficacia vaccinale, stimata attraverso la multiple imputation analysis (Pive), spiegano gli autori Antonino Bella e Caterina Rizzo (Cnesps-Iss), è risultata del 71,9% in tutte le fasce di età, del 78,4% nei soggetti con meno di 65 anni e del 72,9% nei soggetti sani in assenza di malattie croniche. Nonostante la dimensione del campione possa essere stata influenzata da diversi fattori (tardiva disponibilità del vaccino pandemico, la bassa incidenza dell’influenza pandemica e la bassa copertura vaccinale), i risultati raggiunti hanno evidenziato come il vaccino pandemico monovalente abbia conferito una buona protezione nei confronti dell’influenza pandemica da virus A/H1N1v. La ripetizione dello studio durante l’attuale stagione influenzale (2010-2011) permetterà di valutare se gli stessi buoni risultati possono essere osservati anche con i vaccini stagionali trivalenti. Per i dettagli leggi l’articolo completo pubblicato su Plos Medicine “Estimates of Pandemic Influenza Vaccine Effectiveness in Europe, 2009–2010: Results of Influenza Monitoring Vaccine Effectiveness in Europe (I-MOVE) Multicentre Case-Control Study”.

 

(10 gennaio 2011) Influenza stagionale 2010-2011: riflessione sull’andamento dell’epidemia in Italia

La notizia del decesso associato al virus pandemico A/H1N1v avvenuto in Friuli Venezia Giulia la scorsa settimana ha richiamato l’attenzione sul tema dell’influenza, anche a fronte di quanto sta accadendo nel Regno Unito e degli avvenimenti dello scorso anno. Secondo i dati dell’Health Protection Agency (Hpa), al 6 gennaio 2011 il Regno Unito ha segnalato 50 decessi associati a influenza confermata (45 da virus A/H1N1v e 5 da virus B) e, anche in Italia, a fronte dell’aumento del numero dei casi registrato nelle ultime due settimane ci si aspetta un incremento di malattie gravi e decessi associati all’influenza che tuttavia rientra nell’atteso. Leggi su EpiCentro il commento dei ricercatori del reparto di Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps).