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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Informazioni generali

Le Infezioni sessualmente trasmesse (Ist) costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive molto diffuso in tutto il mondo che può essere causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni anno, e le cui cure assorbono ingenti risorse finanziarie.

 

Quali sono?

Come riporta l’Oms, oggi si conoscono oltre 30 diversi patogeni, tra batteri, virus, protozoi, e parassiti, responsabili di Ist.

 

Principali Ist causate da batteri

  • Infezione da clamidia (Chlamydia trachomatis, compresi i sierotipi L1, L2, L3 responsabili del Linfogranuloma venereo)
  • Gonorrea (Neisseria gonorrhoeae)
  • Sifilide (Treponema pallidum)
  • Ulcera venerea o cancroide (Haemophilus ducreyi)
  • Donovanosi o Granuloma inguinale (Klebsiella granulomatis)
  • Infezioni batteriche non gonococciche e non clamidiali (Gardnerella vaginalisMycoplasma genitalium, Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticumStreptococco di gruppo B).

Principali Ist causate da virus

Principali Ist causate da Protozoi

Principali Ist causate da Parassiti

  • Pediculosi del pube (Phtirus pubis)
  • Scabbia (Sarcoptes scabiei)

Modalità di trasmissione

Gli agenti responsabili delle Ist si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) tramite i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, saliva) o

con il contatto diretto della pelle nella zona genitale, delle mucose genitali, anali e della bocca.

 

Inoltre, alcune Ist si possono trasmettere attraverso il sangue (ad esempio, contatto con ferite aperte e sanguinanti, scambio di siringhe, tatuaggi e piercing in condizioni non controllate) (Hiv, Hbv, Hcv, sifilide), oppure da una madre con un’infezione attiva in corso di gravidanza, durante il parto, o l’allattamento al nascituro (Hiv, Hbv, herpes genitale, sifilide, gonorrea, clamidia).

Le Ist non si trasmettono attraverso i colpi di tosse o gli starnuti e neppure si acquisiscono sui mezzi pubblici, in ufficio o con i contatti sociali usuali. Le Ist non sono trasmesse dalle zanzare o da altri animali, né si possono acquisire attraverso l’uso delle toilette.

 

Sintomi

Le diverse Ist presentano segni e sintomi comuni. I più frequenti sono:

  • secrezioni anomale dei genitali
  • dolore pelvico
  • comparsa di prurito e/o di lesioni di qualunque tipo nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca
  • pollachiuria
  • disuria
  • dolore e sanguinamento durante e/o dopo i rapporti sessuali.

Spesso, le Ist possono essere asintomatiche o manifestarsi con sintomi molti lievi, quindi i soggetti infetti potrebbero non esserne consapevoli e trasmettere l’infezione attraverso rapporti sessuali non protetti.

 

Diagnosi

Per la diagnosi è importante fare degli esami di laboratorio che, a seconda delle diverse Ist, possono essere eseguiti sul sangue, su un tampone rettale o faringeo, su un campione di urine o di saliva sia per le donne che per gli uomini; su un tampone cervicale o vaginale per la donna; su un tampone uretrale o sullo sperma per l’uomo. A volte è sufficiente la visita dello specialista che riconosce la Ist osservando le lesioni presenti a livello genitale o in altre zone del corpo. Per i dettagli sulla diagnosi delle singole Ist, consulta l’argomento malattie infettive.

 

Un diagnosi rapida è importante, sia per impostare la giusta terapia e quindi alleviare i sintomi, sia per prevenire le possibili complicanze e per evitare la trasmissione ad altre persone.

 

Terapia

Le Ist sono curabili nella maggior parte dei casi, attraverso antibiotici o altri farmaci specifici prescritti dal medico. E’ importante che la terapia sia corretta ed iniziata quanto prima. La cura tempestiva è molto importante, perché riduce l’infettività del paziente e interrompe la catena dei contagi. Durante la terapia è bene astenersi dai rapporti sessuali.

 

Complicanze

Se le Ist non vengono trattate in maniera adeguata possono causare gravi complicanze quali:

  • sterilità, cioè difficoltà o impossibilità ad avere figli
  • problemi durante la gravidanza (es. parto prematuro, aborto, morte del bambino)
  • infezioni neonatali (es. occhi, polmoni)
  • sviluppo di tumori (es. carcinoma cervice o fegato)

Inoltre, chi ha una Ist presenta un rischio molto più alto, rispetto a chi non ha una Ist, di prendere o trasmettere l’Hiv. Questo perché le Ist producono delle alterazioni a livello dei genitali che favoriscono l’ingresso e l’uscita del virus dell’Hiv. Quindi la cura immediata di una Ist riduce il rischio di prendersi l’Hiv.

 

Prevenzione

Il controllo e la prevenzione di queste infezioni rappresentano obiettivi prioritari di sanità pubblica, per vari motivi:

  • l’elevato numero di persone che ogni anno acquisisce una Ist
  • la proporzione rilevante di soggetti asintomatici ma infetti e infettanti
  • l’alta probabilità di trasmissione al partner
  • la maggiore diffusione in soggetti con comportamenti sessuali a rischio (quali l’elevato numero di partner o di rapporti sessuali a rischio, spesso a causa dell’uso di alcol e droghe, il mancato o non corretto utilizzo del condom), come adolescenti e giovani adulti, maschi che fanno sesso con maschi (Msm) e prostitute
  • la maggiore suscettibilità biologica di alcuni soggetti, come le donne, che hanno la superficie vaginale estesa e, quindi, una più ampia area d’ingresso per i microrganismi, nonché sono più spesso asintomatiche; gli adolescenti, che oltre a non presentare spesso sintomi, hanno tessuti genitali più fragili ed esposti a queste infezioni; o gli individui portatori di stati di grave immunodeficienza
  • le gravi sequele e complicanze in caso di mancata o errata diagnosi e terapia
  • la possibilità di prevenire e curare efficacemente buona parte di queste.

L’Oms sottolinea che la strategia di controllo e prevenzione delle Ist si deve basare soprattutto sulla promozione di campagne informative (es. quali sono le Ist e i fattori di rischio), e di attività di educazione alla salute sessuale (es. uso corretto del condom).

 

Inoltre, è importante la diagnosi precoce delle Ist, sia per identificare le persone infette asintomatiche o paucisintomatiche (ad es. lo screening per Ist nelle donne in gravidanza), sia i loro partner sessuali.

 

Secondo l’Oms, l’approccio complessivo per le Ist dovrebbe prevedere:

  • facile accesso ai servizi di diagnosi e cura
  • accurata informazione sulle manifestazioni cliniche delle Ist e sulle possibili complicanze
  • educazione alla salute sessuale (es. corretto uso del condom)
  • trattamento appropriato, anche del partner
  • aumento e facilitazione dell’offerta dei test diagnostici per identificare anche i casi asintomatici
  • promozione del test Hiv
  • messa a punto dei servizi per migliorare la consapevolezza e la capacità dei giovani di prevenire le Ist
  • specifiche misure di prevenzione e controllo delle Ist per i soggetti con comportamenti sessuali a rischio (es. adolescenti, giovani, Msm, tossicodipendenti, prostitute)
  • utilizzo dei vaccini disponibili (Hpv, Hbv)
  • rafforzamento dei sistemi di sorveglianza delle Ist
  • coinvolgimento di tutte le parti in causa, sia del settore pubblico che del settore privato, per la prevenzione e il trattamento delle Ist.
Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2019

Data di creazione della pagina: 22 novembre 2012

Revisione a cura di: Maria Cristina Salfa e Barbara Suligoi - Dipartimento malattie infettive, Iss.