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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

In Europa

 

Secondo i dati dell’ultimo rapporto annuale sulla legionellosi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC, “Legionnaires’ disease - Annual Epidemiological Report for 2021”), pubblicato a giugno 2023, nel 2021 in 29 Paesi dell’Unione europea (UE) e dello Spazio economico europeo (SEE) sono stati riportati 10.723 casi di legionellosi, con un tasso di notifica di 2,4 per 100 mila abitanti, il più alto mai registrato. Si osserva una notevole eterogeneità tra i Paesi UE/SEE con tassi di notifica standardizzati per età che variano tra <1-5 casi per 100 mila abitanti (da meno di 1 caso per 100.000 abitanti in 11 paesi a 3 casi o più per 100 000 abitanti in otto paesi, inclusa l’Italia). In generale, nel periodo 2017-2021 è stato segnalato un numero crescente di casi di legionellosi, eccetto nel 2020, durante la prima e la seconda ondata della pandemia di COVID-19, in cui è stata osservata una diminuzione dei casi.

 

Italia, Francia, Spagna e Germania registrano insieme il 75% dei casi notificati nel 2021, sebbene la loro popolazione complessiva rappresenti solo il 50% circa della popolazione UE/SEE. Degli 8.054 casi con esito noto, 704 (9%) hanno avuto esito fatale.

 

La maggior parte dei casi ha interessato individui di sesso maschile, di età pari o superiore a 65 anni (8,9 casi per 100.000 abitanti). Più del 75% dei casi di legionellosi segnalati nel 2021 sono stati acquisiti in comunità, con un aumento rispetto al 2020 (8.276 vs 5.643) che potrebbe essere dovuto a un minor numero di casi segnalati come infezione da fonte sconosciuta (diminuiti dal 19% al 5%). Il 5% di tutti i casi segnalati è risultato correlato all'assistenza sanitaria, un dato simile agli anni precedenti.

 

Nel 2021 la maggior parte dei casi (87%) è stata diagnosticata con il test dell'antigene urinario (UAT) e solo l’11% dei casi sono stati diagnosticati mediante coltura, portando a una probabile sottostima dei casi di legionellosi causati da Legionella non pneumophila (L. anisa, L. bozemanii, L. longbeachae, L. micdadei e L. cincinnatiensis).

 

Tra i 1.133 casi confermati da coltura, il 3% (32) sono stati causati da Legionella non pneumophila.

 

Casi di infezioni correlate a viaggi

ELDSNet (European Legionnaires’ disease surveillance network) ha ricevuto segnalazioni di 895 (9% dei casi per cui è nota l’origine) casi associati a viaggi (TALD) con data di insorgenza della malattia nel 2021, il 38% in più rispetto al 2020. Questa percentuale probabilmente riflette l’allentamento delle restrizioni dei viaggi attuate a livello globale durante la pandemia di COVID-19 nel 2020. Analogamente agli anni precedenti, il 68% dei casi di TALD ha interessato individui di sesso maschile e il 90% dei casi totali si è verificato in individui di età pari o superiore a 45 anni. I casi di TALD sono stati segnalati da 17 Paesi UE/SEE e da Stati Uniti e Svizzera. Italia (n=257; 36%), Francia (n =196; 27%), Germania (n=156; 22%) e Paesi Bassi (n=113; 16%) registrano insieme l’86% di tutti i casi di TALD.

 

Focolai di legionellosi

Nel 2021, 27 paesi su 30 hanno partecipato al programma di sorveglianza dei focolai di legionellosi. Otto Paesi UE/SEE (Belgio, Germania, Italia, Francia, Finlandia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna) hanno segnalato un totale di 19 focolai, 7 dei quali acquisiti in comunità. Complessivamente, sono stati segnalati 137 casi confermati correlati ai focolai.

 

Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento: 20 luglio 2023

Testo scritto da: Maria Cristina Rota – Dipartimento Malattie infettive, ISS