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Oms: plasmodi malarici farmacoresistenti al confine tra Thailandia e Cambogia

5 marzo 2009 - La comparsa di parassiti resistenti all’artemisinina al confine tra Thailandia e Cambogia potrebbe seriamente compromettere il successo degli sforzi sinora compiuti a livello globale per tenere sotto controllo la malattia. È quanto afferma un comunicato dell’Oms del 25 febbraio 2009.

 

La prevenzione e i farmaci sono in grado di limitare l’impatto della malattia, ma la farmacoresistenza dei parassiti può compromettere il controllo della malaria. L’Oms segnala, infatti, che al confine tra Thailandia e Cambogia i sistemi di sorveglianza per il monitoraggio dell’efficacia dei farmaci contro la malaria hanno riscontrato nuove forme di resistenza all’artemisinina. Le popolazioni locali che vivono nei paraggi delle foreste sono particolarmente esposte ai parassiti.

 

Circa metà della popolazione mondiale rischia di ammalarsi di malaria. Nel 2006 i casi di malaria sono stati 247 milioni, di cui 881 mila mortali, in particolare tra i bambini sotto i 5 anni. La malattia è endemica in 109 Paesi, 45 dei quali in Africa. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto 2008 sulla malaria nel mondo, pubblicato dall’Oms.

 

Negli ultimi 10 anni sono stati fatti grandi progressi nella lotta alla malaria, una delle malattie che causa il maggior numero di decessi al mondo, e i programmi di controllo, grazie anche alle terapie basate sull’artemisinina, hanno contribuito a ridurre il numero di infezioni in diversi Paesi.

 

Salvare i traguardi raggiunti

Con i 22,5 milioni di dollari raccolti dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, l’Oms cercherà di contenere la diffusione dei parassiti resistenti all’artemisinina e collaborerà con una serie di partner tra università, istituti di ricerca e ministeri di Cambogia e Thailandia per analizzare e combattere il fenomeno della farmacoresistenza. “Se non fermiamo la malaria farmacoresistente”, dichiara Hiroki Nakatani, assistente del Direttore Generale dell’Oms, “la malattia potrebbe diffondersi rapidamente ai Paesi vicini, minacciando i successi ottenuti in passato”.

 

Gli ostacoli nella lotta alla malaria sono, oltre alla resistenza ai farmaci dei parassiti che causano la malattia, anche la resistenza della zanzara vettore agli insetticidi, i fattori ambientali e la contraffazione dei medicinali.

 

La probabilità di farmacoresistenza è aumentata con le terapie che ricorrono a un solo farmaco e, in particolare, con le monoterapie di artemisinina e dei suoi derivati, perché questi trattamenti rendono più facile l’adattamento del parassita. Per questa ragione, è di cruciale importanza che le monoterapie vengano rimosse dal mercato.

 

Iniziative e proposte

Gli aiuti della fondazione Bill & Melinda Gates saranno utilizzati per raggiungere i seguenti obiettivi:

  • eliminare i parassiti resistenti all’artemisinina attraverso la diagnosi di tutti i casi di malaria nelle aree bersaglio e assicurando opportuni trattamenti
  • ridurre l’esposizione dei parassiti all’artemisinina per limitare la comparsa della resistenza
  • prevenire la trasmissione di parassiti artemisinina-resistenti attraverso il controllo delle zanzare e la protezione personale
  • limitare la diffusione di parassiti della malaria resistenti all’artemisinina che si verifica con i movimenti della popolazione
  • contribuire a contenere ed eliminare i parassiti artemisinina-resistenti attraverso il cambiamento comportamentale, la comunicazione, il coinvolgimento delle popolazioni e il sostegno
  • portare avanti la ricerca di base e operativa per colmare le lacune nella conoscenza e garantire che le strategie applicate siano basate sulle evidenze
  • migliorare le strategie attraverso la gestione, la sorveglianza e il coordinamento.

Per vincere la malaria, inoltre, è fondamentale potenziare la collaborazione internazionale. Tra le varie iniziative, di particolare rilevo è “Stop malaria now!”, un consorzio di 9 organizzazioni non governative operative nel campo della salute e dello sviluppo provenienti da Germania, Italia, Kenya, Polonia, Spagna e Svizzera. Il consorzio ha l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare l’opinione pubblica sulla malaria per aumentare l’impegno politico, finanziario e strategico dei governi europei.

 

Materiali utili