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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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1-7 ottobre, Settimana dell’allattamento al seno

Per assicurare fin dalla nascita la salute, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Unicef e le associazioni mediche di tutto il mondo raccomandano l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre. Il tema della Settimana dell’allattamento materno (Sam) del 2005 è promuovere questo tipo di alimentazione anche dopo i primi 6 mesi di vita, integrando il latte materno con altri cibi. Lo scopo è aiutare il passaggio dall’allattamento esclusivo all’allattamento abbinato a cibi consumati insieme al resto della famiglia, nel modo più salutare possibile.

Il latte materno continua a essere un’importante fonte di nutrimento per i bambini dopo i primi 6 mesi di vita, in modo particolare quando le madri integrano il proprio latte con altri cibi. In media, i bambini di 6-8 mesi ricevono oltre il 70% del fabbisogno energetico dal latte materno, il 55% a 9-11 mesi e il 40% a 12-13 mesi. Il latte materno rappresenta la fonte principale di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.

Dopo i 6 mesi di vita, i bambini necessitano infatti di altri cibi oltre al latte materno per soddisfare i propri bisogni nutrizionali. Si tratta della cosiddetta “alimentazione complementare”:i cibi offerti dovrebbero infatti “rendere complete” le sostanze nutritive già fornite dal latte materno. Questi alimenti complementari ottimali dovrebbero essere tempestivi (introdotti al momento giusto in modo da non diminuire i benefici del latte materno), adeguati dal punto di vista nutrizionale (che forniscano cioè le calorie e le sostanze nutritive necessarie a un bambino di oltre 6 mesi di vita allattato al seno) e sicuri (preparati e somministrati seguendo le fondamentali norme igieniche).

I nutrienti chiave di cui il bambino più grande (di oltre 6 mesi di età) ha bisogno in quantità maggiori di quelle fornite dal latte materno e dai tipici alimenti complementari sono il ferro e lo zinco. In alcune comunità possono diventare importanti anche il calcio, i folati e altre vitamine, come la vitamina A, alcune vitamine del gruppo B e la vitamina C.

Informazioni e link utili per le famiglie
Negli Stati Uniti, i Cdc dedicano un’apposita sezione web alle strategie di intervento per promuovere l’allattamento al seno, attraverso l’introduzione a livello locale e nazionale di misure di provata efficacia. Sempre sul sito web dei Cdc, una pagina con risorse utili e di supporto per genitori e famiglie.

In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento al seno, l’Oms sottolinea l’importanza dell’allattamento materno esclusivo nei primi sei mesi di vita per ridurre il rischio legato a diarrea infantile e infezioni respiratorie. Per un’appropriata alimentazione complementare del bambino di 6-24 mesi allattato al seno, consulta anche le linee guida e i documenti pubblicati da Linkages Project, un programma sull’allattamento al seno e la salute dei neonati finanziato dall’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (Usaid).

Per quanto riguarda l’Italia, l’associazione Leche League raccoglie le faq sull’allattamento, oltre a una serie di articoli per genitori, consulenti e operatori del settore.

L’Associazione italiana consulenti professionali in allattamento materno offre attività di formazione, consulenze sugli aspetti tecnici relativi a lattazione e allattamento, informazioni e counselling individuale e personalizzato con approccio diretto.

Il Mami (Movimento allattamento materno italiano) fa parte della Waba, una rete internazionale di organizzazioni che vuole assicurare a ogni bambino l'allattamento al seno come un diritto di ogni madre. Mami si impegna a contribuire alla realizzazione degli obiettivi operativi contenuti nella Dichiarazione degli innocenti (Oms e Unicef), promuovendo una maggiore cooperazione a livello regionale e nazionale e sostenendo una cultura globale favorevole all'allattamento materno. In Italia Mami intende diffondere informazioni e creare reti operative, costruire legami fra tutti i promotori dell'allattamento materno (gruppi di base e singoli operatori, agenzie dell'Onu, organi di governo e organizzazioni non governative), rafforzare e coordinare attività già esistenti per aumentarne l'impatto, stimolare e sostenere nuovi sforzi collaborativi.

L’associazione Ibfan Italia, composta dai sostenitori italiani dell’International Baby Food Action Network, si propone di migliorare le pratiche alimentari di neonati e bambini, favorendo l’eliminazione delle pratiche scorrette di commercializzazione di tutti gli alimenti sostitutivi del latte materno e degli accessori per la loro somministrazione.

La Lega consumatori della Regione Toscana, infine, dedica un’apposita sezione del proprio sito ai temi legati all’allattamento e al consumo di latte artificiale.

 

Incontri e iniziative

Il 1 ottobre il Collegio delle ostetriche di Roma, in collaborazione con la Lega per l'allattamento materno (Leche League) organizza a Explora (il museo dei bambini di Roma) la giornata dell’allattamento materno sul tema “allattamento e cibi per la famiglia: sani e fatti con amore. Nutrire con altri cibi mentre l'allattamento prosegue”.

 

Il 3 ottobre a Firenze si tiene il IV incontro della rete degli “Ospedali amici dei bambini”. L’appuntamento è un’opportunità per condividere riflessioni con i gruppi di lavoro che si sono già incamminati verso l’obiettivo di diventare ospedale amico dei bambini. L’incontro permette il consolidamento delle esperienze per le realtà che hanno già raggiunto il riconoscimento, oltre a un confronto concreto sui percorsi in atto per affinare gli strumenti e raggiungere gli standard richiesti dall’Oms e dall’Unicef.