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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2013

(19 dicembre 2013) Malattie invasive batteriche in Emilia-Romagna: rapporto 2010-2012

È disponibile on line, sul sito della Regione Emilia-Romagna, il rapporto “Malattie invasive batteriche in Emilia-Romagna. Aggiornamento epidemiologico e impatto delle vaccinazioni. 2000-2012” (pdf 1,1 Mb), pubblicato a dicembre 2013. Il documento tiene conto dei cambiamenti dovuti alla ridefinizione dei criteri di sorveglianza (estesa alle altre forme invasive diverse da meningite) e all’introduzione, nel calendario vaccinale, delle vaccinazioni contro meningococco C e pneumococco, avvenute nel 2006. Per questo motivo vengono confrontate le distribuzioni percentuali distinte per agente eziologico in due periodi: 2000-2006 e 2007-2012. Dal confronto emerge la riduzione delle forme da meningococco (dal 21,9% al 8,4%) e da emofilo (dal 4% al 3,1%). In particolare per il meningococco C si evidenzia la scomparsa quasi totale di casi nella fascia di età 0-4 anni ( da 14 casi nel periodo 2000-2005 a 1 solo caso nel periodo 2006-2012) e si assiste ad un calo significativo anche nelle altre fasce di età. Sempre dal confronto fra i due periodi, emerge un aumento delle malattie da pneumococco (dal 37,8% al 45,6%), dato che risente dell’allargamento della sorveglianza alle sepsi, tuttavia si evidenzia un calo del 61% dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4 anni, oggetto dell’offerta vaccinale. Si rileva inoltre il raddoppio delle malattie categorizzate in altro (dal 16,6% al 33,1%). In particolare aumentano le infezioni da Listeria (dal 4% al 10,5%) e quelle attribuite ad altri agenti eziologici (come Klebsiella pneumoniae ed Escherichia coli), anche se questa osservazione risente dell’estensione della sorveglianza verso forme cliniche diverse da meningite, precedentemente non monitorate. Da sottolineare anche la riduzione, nel secondo periodo, delle forme non identificate (dal 19,6% al 9,8%), dato che riflette il miglioramento delle capacità diagnostiche di laboratorio. L’analisi della distribuzione geografica dei casi sul territorio regionale mostra una maggiore incidenza nelle Aziende sanitarie di Piacenza e Rimini. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 1,1 Mb).

 

(18 luglio 2013) Malattia invasiva da meningococco tra gli uomini che fanno sesso con gli uomini: il risk assessment dell’Ecdc

Nel rapid risk assessment pubblicato dall’Ecdc il 3 luglio scorso si conclude che in Europa esiste un aumento del rischio di malattia invasiva da meningococco (Imd) tra gli uomini che fanno sesso con gli uomini (men who have sex with men, Msm), specialmente nelle aree metropolitane. Tre Paesi europei hanno infatti riportato un totale di 7 casi del ceppo di Neisseria meningitidis di tipo C tra gli Msm: Germania (3 casi), Francia (3 casi) e Belgio (1 caso). Lo stesso ceppo è associato a un focolaio che ha registrato casi fatali tra gli Msm a New York (Usa) tra il 2010 e il 2013. L’indagine epidemiologica non ha ancora messo in evidenza un legame tra i casi di Germania, Francia e Belgio, e nemmeno con la comunità di Msm di New York. Anche se i casi in Europa sono ad oggi sporadici e circoscritti a piccoli cluster, l’Ecdc invita gli operatori a effettuare ulteriori indagini per stabilire come l’infezione si sia trasmessa. L’Ecdc ribadisce inoltre che la vaccinazione meningococcica contro il serotipo C costituisce una misura preventiva efficace da utilizzare dove si identifichino focolai in gruppi specifici di popolazione. Per ulteriori informazioni scarica il documento completo “Increased risk of invasive meningococcal disease among men who have sex with men in Europe” (pdf 373 kb) e leggi il comunicato stampa sul sito dell’Ecdc.

 

(13 giugno 2013) Piemonte: sorveglianza delle malattie batteriche invasive 2003-2012

Dal report “Meningiti batteriche e malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo in Piemonte 2003-2012” (pdf 166 kb), pubblicato a giugno 2013 dalla Regione Piemonte, emerge che nei 10 anni analizzati si è ridotta drasticamente l’incidenza delle malattie invasive da meningococco prevenibili da vaccino mentre è aumentato il numero dei casi di malattia invasiva da pneumococco ed emofilo non prevenibili da vaccino. Inoltre, si osserva che il meningococco causa più frequentemente meningiti che sepsi e, al contrario, per pneumocco ed emofilo sono sempre maggiori i casi di sepsi e altre malattie invasive diverse dalla meningite. Neisseria meningitidis, Haemophilus influenzae di tipo b e Streptococcus pneumoniae sostengono la maggior parte dei casi, interessano differenti fasce d’età e presentano differenze per frequenza e gravità. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 166 kb).

 

(24 aprile 2013) Sorveglianza delle malattie batteriche invasive: i dati al 10 aprile 2013

Tra le malattie prevenibili mediante vaccinazione, tra le più temute e conosciute dalla popolazione vi sono le meningiti e le sepsi da pneumococco, meningococco e Haemophilus influenzae. I dati 2012 confermano il buon controllo ottenuto per le malattie invasive da H. influenzae, mentre sono ancora presenti molti casi da pneumococco e di meningococco che potrebbero essere evitati con un uso più esteso della vaccinazione. È necessario quindi aumentare ulteriormente le coperture vaccinali per questi patogeni e ridurre quindi morbilità e mortalità. Leggi il report Mib (pdf 1,2 Mb) con i dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive. Leggi anche il commento di Fortunato Paolo D'Ancona del reparto Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps–Iss) e Marina Cerquetti, Annalisa Pantosti, Paola Stefanelli del dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate (Mipi-Iss).

 

(17 gennaio 2013) Sorveglianza delle malattie batteriche invasive: i dati al 18 dicembre 2012

È disponibile on line sul sito del Simi (Sistema informatizzato malattie infettive dell’Iss) il nuovo report Mib con i dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 18 dicembre 2012. Per approfondire l’argomento leggi anche il commento di Fortunato Paolo D’Ancona (reparto Epidemiologia delle malattie infettive Cnesps-Iss) sui dati definitivi del 2011, rilasciato a EpiCentro a settembre 2012 in occasione della pubblicazione dell’edizione precedente del report Mib.

 

(17 gennaio 2013) Malattia invasiva da meningococ​co: nuove misure di profilassi in Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna aggiorna le indicazioni riguardanti le misure di profilassi in caso di malattia invasiva da meningococco. Leggi la Circolare n.21 del 18 dicembre 2012 (pdf 455 kb). Le indicazioni sono organizzate in una scheda (pdf 582 kb) strutturata in modo da comprendere, oltre alle collettività scolastiche/infantili, anche altri ambiti di vita e di lavoro come le strutture sanitarie socio-sanitarie, residenziali e lavorative. Vengono fornite indicazioni per la gestione sia dei singoli casi sia dei focolai nella popolazione generale e nella collettività. Aggiornati anche gli schemi della profilassi antibiotica negli adulti e nei bambini e le indicazioni per l’offerta attiva della vaccinazione con vaccini coniugati ai contatti stretti ad alto rischio. La circolare è stata anche occasione per presentare un aggiornamento della situazione epidemiologica relativa alle malattie invasive da meningococco in Emilia-Romagna. Dal report (pdf 254 kb) emerge che, in Regione, i casi di malattia invasiva batterica dovuti a meningococco sono in media 18 ogni anno, ma dall’introduzione del vaccino nel calendario, non si è più registrato alcun caso di meningococco C nella fascia 0-5 anni tra i casi tipizzati. Infatti, l’introduzione nel 2006 della vaccinazione anti meningococco C nel calendario vaccinale regionale dell’Emilia Romagna (con offerta attiva e gratuita ai bambini di 12-15 mesi e ai ragazzi di 14-15 anni) ha portato a raggiungere coperture vaccinali molto elevate: nel 2011 la copertura a 24 mesi è stata del 92,5%, mentre tra gli adolescenti del 78,7%. Per maggiori dettagli scarica il documento completo report “Epidemiologia delle malattie invasive da meningococco in Emilia-Romagna (dicembre 2012)” (pdf 254 kb).

 

(10 gennaio 2013) Ecdc: il report 2012 sulle malattie batteriche invasive

Nel 2010 sono stati riportati 21.565 casi di malattie pneumococciche invasive (invasive pneumoccocal diseases, Ipd) in 26 Paesi dell’Unione europea e della European economic area, con un elevata incidenza tra gli over 65enni (15,59 casi per 100.000 abitanti) e i bambini sino a un anno di età (18,59 casi per 100.000 abitanti). La distribuzione delle segnalazioni tra i Paesi varia tra gli 0,29 casi per 100.000 abitanti riportati dalle autorità lituane e i 17,35 casi per 100.000 abitanti segnalati in Danimarca. Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto Ecdc “Surveillance of invasive pneumococcal disease in Europe 2010” (pdf 3,1 Mb) pubblicato a dicembre 2012. Si tratta delle informazioni ottenute dal primo anno di attività del sistema di sorveglianza per le Ipd voluto dall’Unione europea e coordinato dall’Ecdc. I dati comunque devono essere interpretati con cautela per l’eterogenità tra i sistemi di sorveglianza in atto in ogni Paese. Per maggiori informazioni visita il sito Ecdc e scarica il documento completo (pdf 3,1 Mb).