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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2017

7/12/2017 - Le malattie batteriche invasive in Piemonte. I dati 2016

Nel 2008, la Regione Piemonte ha aderito alla Sorveglianza nazionale delle malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo che prevede la segnalazione di tutte le meningiti batteriche diagnosticate, la segnalazione delle altre malattie invasive ad eziologia batterica prevenibili da vaccino. Dai dati emerge che in Regione, tra il 2008 e il 2016, sono stati segnalati oltre 2000 casi di malattie batteriche invasive (Mib), con un’incidenza media annua di circa 5,5 casi per 100.000 abitanti: le infezioni da pneumococco sono state le più frequenti: 1672 (76%). Lo riferisce il Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi) della Asl di Alessandria, nel documento “Le malattie batteriche invasive in Piemonte. Anno 2016” (pdf 606 kb).

 

3/8/2017 - Malattie invasive batteriche in Emilia-Romagna: rapporto 1999-2016

In Emilia-Romagna, nel periodo 1999-2016, sono stati notificati 2286 casi di malattie batteriche invasive (Mib). Di queste, mediamente, il 55,8% sono attribuibili a malattie da pneumococco, il 14% a meningococco, il 5,9% a emofilo, l’11,8% ad altri agenti patogeni e il 12,6% a patogeni non identificati. È quanto emerge dal report epidemiologico “Epidemiologia delle malattie invasive batteriche. Emilia-Romagna, 1999-2016” pubblicato a luglio 2017 dalla Regione Emilia-Romagna. Dal documento emerge che la distribuzione percentuale dei microrganismi ha subito notevoli cambiamenti dovuti all’introduzione delle vaccinazioni contro alcuni microorganismi (meningococco C e pneumococco nel 2006), alla ridefinizione dei criteri di sorveglianza (2007) e al miglioramento delle capacità diagnostiche di laboratorio. In particolare, i tassi di incidenza mostrano un aumento delle forme invasive da pneumococco (si passa da un tasso di incidenza medio registrato nel periodo 1999-2006 di 0,9 casi ogni 100.000 abitanti ad un tasso di 2,3 per 100.000 abitanti negli anni 2007-2016), dovuto sia al cambiamento del sistema di sorveglianza, sia a un effettivo aumento di malattia, soprattutto nelle fasce di età più anziane, e una riduzione delle Mib da meningococco che passa da un’incidenza media di 0,5 casi per 100.000 nel periodo 1999-2005 a 0,3 casi per 100.000 nel periodo 2006-2016. Anche le Mib attribuibili a microrganismi non identificati sono calate passando dal 19% nel periodo 1999-2006 al 10% nel periodo 2007-2016. Sono invece in aumento le malattie da emofilo (si passa da un tasso di incidenza medio registrato nel periodo 1999-2006 di 0,1 casi ogni 100.000 abitanti ad un tasso di 0,2 per 100.000 abitanti negli anni 2007-2016), dovuto alla diffusione di forme non capsulate non prevenibili con vaccinazione. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 1,9 Mb) e la sintesi dei dati su pneumococco (pdf 459 kb) e meningococco (pdf 560 kb).

 

25/5/2017 - I dati della sorveglianza nazionale delle malattie batteriche invasive al 3 aprile 2017

In Italia, nel 2016 sono stati segnalati 1462 casi di malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae (pneumococco), 232 casi da Neisseria meningitidis (meningococco) e 140 da Haemophilus influenzae (emofilo). Lo riferisce il nuovo rapporto che restituisce i dati ottenuti nell’ambito della sorveglianza nazionale delle malattie batteriche invasive, coordinato dal dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. Il testo commenta i dati consolidati del 2016, li confronta con quelli del periodo 2011-15, e riporta i dati parziali del 2017. Per ulteriori dettagli consulta il rapporto completo “Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 4 aprile 2016” (pdf 2 Mb) e il sito del sistema di sorveglianza nazionale.

 

11/5/2017 - Malattie batteriche invasive prevenibili con vaccinazione: la nuova circolare ministeriale

Il 9 maggio 2017, il Ministero della Salute ha pubblicato la Circolare “Prevenzione e controllo delle malattie batteriche invasive prevenibili con vaccinazione”. Il documento tiene conto dei progressi nel settore diagnostico e dei cambiamenti epidemiologici, dovuti sia alle variazioni naturali nel trend dei patogeni, che al progressivo uso dei nuovi vaccini. Vengono quindi fornite indicazioni con lo scopo di uniformare e migliorare le procedure di diagnosi, sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie invasive batteriche da meningococco, pneumococco ed emofilo. Per maggiori informazioni leggi la notizia sul sito del Ministero e scarica il documento completo (pdf 901 kb).

 

12/1/2017 - Le 10 cose da sapere sulla meningite in Italia

Dieci domande per capire meglio la meningite e la situazione nel nostro Paese: sul sito dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sono pubblicate le «dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibile per prevenirla». Il documento (pdf 824 kb), pubblicato il 10 gennaio 2017, è a firma congiunta del ministero della Salute, dell’Iss e dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Leggi anche il Primo Piano sul sito dell'Iss. 

 

5/1/2017 - Meningite: l’epidemia è solo mediatica

Uno degli argomenti più discussi che troviamo su quotidiani e siti web da alcuni mesi, e in particolare dall’inizio del 2017, è il susseguirsi di notizie che riportano casi di meningite causati da patogeni (noti e/o sconosciuti) responsabili di malattia, e a volte anche di decessi, tra persone di qualunque età. L’effetto mediatico ha generato preoccupazione tra la popolazione generale che si chiede se nel nostro Paese è in atto, o meno, un’epidemia di meningite. In questi giorni, molti servizi vaccinali delle Asl sono in difficoltà per le richieste pressanti da parte dei cittadini che vorrebbero fissare un appuntamento ravvicinato per la vaccinazione contro il meningococco. Obiettivo: la sicurezza di se stessi e dei propri cari. Cosa succede? È veramente un’emergenza? Cosa è cambiato? Cosa dobbiamo temere? Leggi la riflessione di Fortunato D’Ancona, Maria Grazia Caporali, Paola Stefanelli - Istituto superiore di sanità.