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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

In Italia

Nel 2007 è stata attivata la sorveglianza delle malattie batteriche invasive (MaBI) da Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influenzae, che include anche le meningiti batteriche da altri agenti patogeni, estendendo il preesistente monitoraggio delle sole meningiti alle altre patologie invasive.

 

La sorveglianza, coordinata dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (DMI-ISS), è estesa a tutto il territorio nazionale ed è finalizzata a guidare strategie di sanità pubblica, quali la prevenzione attraverso la vaccinazione e il controllo dei focolai epidemici. In particolare, il DMI-ISS per i casi da meningococco, pneumococco ed Haemophilus influenzae effettua la caratterizzazione del microorganismo a livello fenotipico e genotipico, indispensabile per valutare la quota di casi prevenibili con vaccinazione e l’individuazione e gestione di focolai epidemici, in collaborazione con il Ministero della Salute e le Regioni/PA coinvolte. Il sistema di sorveglianza delle malattie batteriche invasive contribuisce alla Rete di sorveglianza europea inviando dati regolarmente al Centro europeo per la sorveglianza e controllo delle malattie infettive (ECDC).

 

Gli ultimi dati disponibili relativi ai risultati della sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia sono descritti nel rapporto ISS “Sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia. Dati 2020-2022” che commenta i dati relativi al periodo 2020-2022.

 

A partire dal 2020 e per tutto il 2021 si è osservata una riduzione nel numero medio annuale di segnalazioni di casi di malattia invasiva da meningococco, pneumococco ed emofilo rispetto agli anni precedenti, conseguente alle misure di prevenzione, tra cui il distanziamento fisico, e al sovraccarico delle strutture sanitarie determinate dalla pandemia di COVID-19. Rispetto al biennio 2020-2021, nel 2022, in particolare nell’ultimo trimestre, si è osservato un aumento nel numero di segnalazioni di casi di malattia invasiva da emofilo, da pneumococco e, in misura inferiore, da meningococco. Nel complesso, per i tre i patogeni si è osservato un tipico andamento stagionale, con un maggiore numero di casi segnalato durante il periodo invernale.

 

Nel 2020, l’incidenza in Italia dei casi di malattia invasiva determinati dai tre patogeni è stata pari a 0,12 casi/100.000 abitanti per meningococco, 0,84 per pneumococco e 0,13 per emofilo. Nel 2021 le incidenze sono scese a 0,04 per meningococco, 0,83 per pneumococco e 0,11 per emofilo; nel 2022 tali valori sono saliti a 0,1, 1,74 e 0,32, rispettivamente.

 

Per quanto riguarda i tassi di segnalazione per Regione/PA, si è osservata una certa variabilità interregionale, con un gradiente decrescente Nord-Sud.

 

Neisseria meningitidis (meningococco)

Nel 2022 sono stati segnalati 57 casi di malattia invasiva da meningococco, nel 2021 e 2020 ne sono stati segnalati 25 e 74, rispettivamente. Nel periodo di riferimento, l’incidenza delle malattie invasive da meningococco in Italia è stata di 0,12 casi/100.000 abitanti nel 2020 e 0,04 nel 2021, nel 2022 il valore è risalito a 0,1 casi/100.000 abitanti.

 

Nel 2022 l’incidenza (x 100.000 abitanti) della malattia invasiva da meningococco è risultata maggiore nei bambini <1 anno (2,5) e, a seguire, nella fascia degli adolescenti/giovani adulti di 15-24 anni (0,22) e in quella 10-14 anni (0,21). La fascia 1-4 anni, che nel 2020 e negli anni precedenti era la seconda fascia più colpita, ha mostrato nel 2021 e nel 2022 una discesa progressiva nella scala delle incidenze relative. Questo fenomeno può essere valutato in considerazione dell’ attuazione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, in vigore fino al 2022, che prevede il completamento della vaccinazione anti-meningococco B al 13° mese di vita, la vaccinazione anti-meningococco C tra il 13° e il 15° mese di vita e la vaccinazione antimeningococco ACWY tra il 12° e il 18° anno di età.

 

Tra i diversi sierogruppi capsulari, il sierogruppo B è stato il più frequentemente riscontrato nell’intera popolazione negli ultimi tre anni. Considerando i casi del triennio 2020-2022, il sierogruppo B è risultato il prevalente in tutte le fasce di età. Nella classe di età a maggiore incidenza (<1 anno) la proporzione del sierogruppo B rispetto agli altri sierogruppi è aumentata, raggiungendo la totalità dei casi nel 2021 e nel 2022. Nella fascia dei giovani adulti, 15-24 anni, la proporzione dei casi di sierogruppo B si è mantenuta elevata negli ultimi tre anni, con l’82% dei casi nel 2022. Nella fascia di età 10-14 anni, il sierogruppo B ha determinato il 100% dei casi nel 2022.

 

Streptococcus pneumoniae (pneumococco)

Nel 2022 sono stati segnalati 1026 casi di malattia invasiva da pneumococco; nel 2021 e 2020, rispettivamente, 489 e 501. Rispetto al biennio 2020-2021 si è osservato un incremento dell’incidenza delle malattie invasive da pneumococco, aumentando da 0,8 casi (x 100.000 abitanti) a 1,74 nel 2022. Questo incremento è probabilmente dovuto all’allentamento delle misure restrittive applicate per contenere la diffusione di COVID-19, associato anche a una più efficiente notifica dei casi. L’incidenza delle malattie invasive da pneumococco risulta maggiore nei bambini <1 anno e negli adulti >64 anni. Nel 2022 l’incidenza (x 100.000 abitanti) della malattia invasiva da pneumococco nei bambini <1 anno è stata di 6,24 casi, in linea con l’incidenza riscontrata negli anni precedenti la pandemia di COVID-19 (nel 2019 si attestava a 6,50 casi) ma in netto aumento rispetto a quella del 2021 (2,47) e del 2020 (2,65). Anche negli adulti >64 anni, l’incidenza è aumentata nel 2022, attestandosi a 4,39 casi, un valore raddoppiato rispetto al biennio 2020-2021 (2,06). I sierotipi prevalenti nella popolazione generale nel 2022, in ordine di frequenza decrescente, sono stati 3, 23A, 10A, 6B, 19A, 19F, e 24F. Nei bambini con età inferiore ai 5 anni si evidenziano i sierotipi 3, 23A, 10A, 6B, 19A, 19F, e 24F, mentre negli adulti con età superiore ai 64 anni vi è una predominanza dei sierotipi 3 e 8. Nel biennio 2020-2022, nei bambini < 5 anni il numero di casi segnalati dovuti ai sierotipi inclusi nei vaccini 10- e 13- valente e in quelli 15- e 20-valente hanno mostrato un incremento nell’ultimo anno. In particolare, nel 2022 la percentuale di casi da sierotipi inclusi nel PCV10 si è attestata al 17%, quelli inclusi nel PCV13 al 41%, quelli inclusi nel PCV15 al 45% e quelli inclusi nel PCV20 al 59%. Negli adulti >64 anni la percentuale di casi da sierotipi inclusi nei vaccini nel triennio 2020-2022 è gradualmente aumentata raggiungendo nell’ultimo anno valori del 39% per il PCV13, 41% per il PCV15, 66% per il PCV20 e 70% per il PCV23.

 

Haemophilus influenzae (emofilo)

Nel 2022, sono stati segnalati 188 casi di malattia invasiva da emofilo; nel 2020 e 2021, 76 e 68 rispettivamente. Nel 2022 l’incidenza (x 100.000 abitanti) della malattia invasiva da emofilo è risultata maggiore nei bambini <1 anno (3,0), nei bambini di età 1-4 anni (0,80) e negli adulti >64 anni (0,68), tutte in significativo aumento rispetto agli anni precedenti.

 

Come negli anni precedenti, anche nel periodo 2020-2022 è evidente la netta predominanza dei ceppi non capsulati sul totale dei ceppi tipizzati (78,2% nel 2020, 46,4% nel 2021 e 64,5% nel 2022), mentre tra i sierotipi capsulati, quello maggiormente riscontrato nel 2022 è ancora il sierotipo b (12,9%). Tuttavia nel 2021-2022 si nota una diminuzione della proporzione dei casi dovuti a ceppi non capsulati e un aumento della proporzione dei casi dovuti a ceppi di sierotipo b. 

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 9 novembre 2023

Testo scritto da: Cecilia Fazio, Romina Camilli, Maria Giufré, Roberta Urciuoli, Stefano Boros, Arianna Neri, Maria Del Grosso, Paola Vacca, Sara Giancristofaro, Fortunato “Paolo” D’Ancona, Paola Stefanelli - Dipartimento Malattie Infettive, ISS