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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Accesso alle vaccinazioni delle popolazioni migranti nel Mediterraneo



A cura di Flavia Riccardo e Valeria Alfonsi - reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss

 

21 febbraio 2013 - Sebbene raggiungere elevate coperture vaccinali sia essenziale per ridurre l’incidenza delle malattie prevenibili da vaccino e delle loro conseguenze in termini di morbilità e mortalità, persistono gruppi di popolazione detti “difficili da raggiungere” ovvero che non hanno facile accesso ai servizi vaccinali e alle informazioni appropriate sulla loro importanza. Tra questi sono incluse le popolazioni migranti.

 

L’analisi delle barriere formali (diritto a usufruire del servizio in termini legali e normativi) e informali (aspetti linguistici psicologici e socio-culturali) di accesso alle vaccinazioni di queste popolazioni nei Paesi del Mediterraneo è il tema trattato nell’articolo “Migrant’s access to immunization in Mediterranean Countries”, pubblicato su Health Policy nell’aprile 2012, a firma dei ricercatori del network EpiSouth coordinato dal reparto Epidemiologia delle malattie infettive del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

 

L’articolo presenta i risultati di un’indagine svolta nell’ambito del progetto EpiSouth che ha coinvolto operatori di sanità pubblica di 22 Paesi del network, esperti di malattie infettive e persone direttamente coinvolte nei programmi nazionali di prevenzione e di sorveglianza epidemiologica presso i ministeri della Salute e gli Istituti nazionali di salute pubblica.

 

Dal 2006 al 2010, in tredici Paesi del bacino del Mediterraneo si sono verificate epidemie dovute a malattie prevenibili da vaccino tra popolazioni mobili (migranti e nomadi). Il dato conferma la vulnerabilità di queste popolazioni.

 

Lo studio evidenzia come i principali ostacoli alla vaccinazione tra le popolazioni mobili nel Mediterraneo rientrino nell’ambito delle barriere informali alla vaccinazione. Infatti, il diritto di accesso formale è equivalente a quello della popolazione autoctona nella maggior parte dei Paesi della regione. Inoltre la mancanza di dati disaggregati sulle coperture vaccinali rende difficile un monitoraggio e una valutazione specifica dei programmi vaccinali.

 

Gli autori propongono delle raccomandazioni di politica sanitaria sulla base dell’analisi effettuata, identificando azioni a livello nazionale e internazionale volte a ridurre sia le barriere formali e informali alla vaccinazione, sia i problemi di monitoraggio della copertura vaccinale nelle popolazioni mobili nel Mediterraneo.

 

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