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Registro italiano ArtroProtesi: on line il terzo rapporto

Ilaria Luzi e Marina Torre - Registro Italiano ArtroProtesi (Riap), Cnesps-Iss

 

3 novembre 2016 - Con la pubblicazione del terzo rapporto Riap continua il lavoro di divulgazione del progetto Registro italiano ArtroProtesi (Riap), coordinato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e supportato dalla Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del ministero della Salute. L’edizione di quest’anno illustra i dati nazionali 2014 delle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo) relativi alla chirurgia protesica articolare di anca, ginocchio e spalla, e i dati sugli interventi di protesi di anca e ginocchio effettuati nel 2015 nelle Regioni e Province autonome partecipanti al Riap. La pubblicazione si delinea quindi, a tutti gli effetti, come un report annuale, essendo i dati acquisiti dalle istituzioni partecipanti tutti relativi all’anno 2015.

 

Il volume, dal titolo “Progetto Registro italiano ArtroProtesi. Controllo e qualità dei dati. Terzo Report. 2016”, è stato presentato al 101simo congresso della Società italiana di ortopedia e traumatologia, Siot, (Torino, 27-31 ottobre 2016) durante la lettura introduttiva della riunione superspecialistica organizzata dal Globe (Gruppo di lavoro Ortopedia basata su prove di efficacia), impegnato da anni nello studio, diffusione e applicazione delle metodologie della evidence based medicine alle patologie dell’apparato locomotore.

 

Per la realizzazione del report è stato costituito un comitato editoriale multidisciplinare di cui fanno parte anche epidemiologi e ortopedici membri del comitato scientifico del progetto, oltre al gruppo di lavoro Riap dell’Iss.

 

La struttura del rapporto

In linea con i due volumi precedenti, anche il Report 2016 è strutturato in cinque capitoli corredati da appendici di approfondimento: il capitolo 1 delinea la struttura organizzativa del Riap; il capitolo 2 descrive le procedure elaborate per l’identificazione e caratterizzazione dei dispositivi medici impiantati; il capitolo 3 riporta le novità più interessanti dalle istituzioni partecipanti al progetto; i capitoli 4 e 5 sono incentrati sui risultati dell’analisi dei dati relativi al database delle Sdo e a quello Riap. In particolare, il capitolo 4 riporta i risultati relativi alle Sdo 2014 riferite alla chirurgia protesica articolare di anca, ginocchio e spalla, mentre il capitolo 5 descrive i dati raccolti nell’ambito del Riap nel corso del 2015 per anca e ginocchio.

 

Nel volume sono anche presenti i riferimenti agli aggiornamenti di due delle applicazioni web sviluppate per il Registro italiano ArtroProtesi dal settore informatico dell’Iss: RaDaR (Raccolta Dati Ricoveri) e SOnAR (Sincronizzazione Online Automatica Ricoveri). Con le versioni 2.0 di queste applicazioni – disponibili dal 2017 – sarà facilitata l’acquisizione dei dati e migliorata la reportistica. Verranno inoltre applicati maggiori controlli durante la fase di data entry e potenziate le funzionalità del sistema per la trasmissione dei dati all’Iss, introducendo procedure di controllo automatico della correttezza formale e intra-relazionale dei dati stessi e verificandone la congruità con il tracciato record Riap.

 

Qualità, accuratezza e completezza dei dati

Il leitmotiv scelto per questo terzo volume, che ha guidato la stesura di ogni capitolo, è stato la “qualità dei dati”. Raccogliere dati di qualità rappresenta, infatti, un requisito indispensabile per mettere a disposizione degli operatori sanitari e delle istituzioni informazioni affidabili su cui fondare le proprie scelte, che siano esse cliniche o di programmazione sanitaria.

 

Tra gli obiettivi del Riap vi è l’accuratezza dei dati raccolti, ma anche la loro completezza; per questa ragione il coordinamento del Riap ha speso molte energie (e continuerà a farlo) nell’arruolamento delle Regioni che ancora non partecipano al progetto. Non si arresta dunque il processo di sensibilizzazione degli stakeholder relativamente alla centralità del ruolo di un Registro nazionale delle artroprotesi per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia dei dispositivi impiantati. Il prossimo traguardo: l’approvazione del Dpcm attuativo della Legge 221/2012, che istituisce il Registro delle protesi impiantabili, tra cui il Riap.

 

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