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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Documentazione



Nel mondo

 

Worldwide trends in underweight and obesity from 1990 to 2022: a pooled analysis of 3663 population-representative studies with 222 million children, adolescents, and adults

Secondo un recente studio pubblicato a febbraio 2024 sulla rivista The Lancet, condotto dalla NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC) in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e che ha coinvolto oltre 220 milioni di persone di età pari o superiore a cinque anni di più di 190 Paesi, a livello globale il numero totale di bambini/e, adolescenti e persone adulte che convivono con l’obesità ha superato il miliardo. Leggi l’articolo completo “Worldwide trends in underweight and obesity from 1990 to 2022: a pooled analysis of 3663 population-representative studies with 222 million children, adolescents, and adults” su The Lancet

 

COVID-19 and Obesity: The 2021 Atlas. The cost of not addressing the global obesity crisis - March 2021

Rapporto pubblicato dalla World Obesity Federation in occasione dell’edizione 2021 della Giornata mondiale contro l’obesità in cui, attraverso una dettagliata analisi di dati sottoposti a peer review, si mostra come l’eccesso di peso sia un fattore predittore altamente significativo dello sviluppo di complicanze da COVID-19, inclusa la necessità di ricovero, di terapia intensiva e di ventilazione. Leggi l’approfondimento e il documento completo documento completo “COVID-19 and Obesity: The 2021 Atlas. The cost of not addressing the global obesity crisis - March 2021”.

 

Rising rural body-mass index is the main driver of the global obesity epidemic

L'obesità sta aumentando più rapidamente nelle aree rurali del mondo rispetto alle città. È quanto rileva uno studio sui trend mondiali dell'indice di massa corporea, condotto dall'Imperial College di Londra, i cui risultati sono stati pubblicati a maggio 2019 sulla rivista Nature. L’Italia ha partecipato alla ricerca con il contributo dato dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Leggi l’articolo completo “Rising rural body-mass index is the main driver of the global obesity epidemic” su Nature e l’approfondimento a cura di Luigi Palmieri e Chiara Donfrancesco (Dipartimento Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento, Iss).

 

Healthy eating saves lives (Mangiare sano salva vite)

Infografica prodotta ad aprile 2019 dall’Institute for Health Metric and Evaluation (Ihme) dell’Università di Washington (Usa). Il documento punta a riprodurre sinteticamente e con l’aiuto di disegni e grafici i risultati dello studio “Health effects of dietary risks in 195 countries, 1990–2017: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2017” pubblicato su The Lancet. Nell’infografica, l’attenzione è posta da una parte sui “consigli” per una alimentazione salutare (come per esempio mangiare più frutta e verdura e diminuire il consumo di sodio), dall’altra sul peso di una cattiva alimentazione sulla mortalità (11milioni di morti nel 2017). Per approfondire consulta l’infografica “Healthy eating saves lives” dell’Ihme e leggi l’articolo originale “Health effects of dietary risks in 195 countries, 1990–2017: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2017” pubblicato su The Lancet ad aprile 2019.

 

Guidelines on physical activity, sedentary behaviour andsleep for children under 5 years of age

I bambini sotto i 5 anni di età devono passare più tempo in movimento, meno seduti e dormire sonni tranquilli: sono le indicazioni principali delle nuove linee guida su attività fisica, comportamento sedentario e sonno pubblicate dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ad aprile 2019. Per approfondire leggi il commento a cura dei ricercatori Iss.

 

The State of Food Security and Nutrition in the World 2018. Building climate resilience for food security and nutrition

Rapporto congiunto pubblicato, a settembre 2018, da Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef), Programma alimentare mondiale (Wfp) e Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il document evidenzia il peso della disponibilità di cibo e della corretta alimentazione come fattori di rischio per la salute nel mondo, mostrando conseguenze molto variabili (condizioni di denutrizione da una parte e di sovrappeso/obesità dall’altra) ma comunque rilevanti. Il documento attiene al monitoraggio dell’obiettivo 2 “Zero Hunger” dell’agenda nelle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, che mira a porre fine alla fame e a tutte le forme di denutrizione entro il 2030 e promuovere la sicurezza alimentare. Leggi il documento “FAO, IFAD, UNICEF, WFP and WHO. 2018. The State of Food Security and Nutrition in the World 2018. Building climate resilience for food security and nutrition” (pdf 21,6 Mb).

 

The Ending Childhood Obesity. Implementation plan: executive summary

Questo documento, pubblicato nel 2017 dalla Commission on Ending Childhood Obesity (Echo), si propone di essere una guida sulle azioni necessarie a implementare le raccomandazioni attorno alle sei aree di intervento principali identificate dalla Commissione. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 233 kb) e leggi la pagina di EpiCentro dedicata al lavoro della Commissione.

 

Worldwide trends in body-mass index, underweight, overweight, and obesity from 1975 to 2016: a pooled analysis of 2416 population-based measurement studies in 128·9 million children, adolescents, and adults

Studio condotto dall’Imperial College di Londra e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i cui risultati sono stati pubblicati su The Lancet a ottobre 2017. Lo studio ha infatti analizzato peso e altezza di circa 130 milioni di individui con più di 5 anni di età con l’obiettivo di osservare come i livelli dell’indice di massa corporea (Imc) e dell’obesità siano cambiati dal 1975 al 2016. L’Italia ha partecipato all’indagine attraverso la condivisione dei dati raccolti da diverse sorveglianze di popolazione coordinate dall’Istituto superiore di sanità (Iss), come quelli di OKkio alla Salute e del Progetto Cuore. Per approfondire consulta: l’articolo su The Lancet “Worldwide trends in body-mass index, underweight, overweight, and obesity from 1975 to 2016: a pooled analysis of 2416 population-based measurement studies in 128·9 million children, adolescents, and adults”, la sintesi dello studio in italiano (pdf 271 kb), il Primo Piano sul sito dell’Iss e il comunicato stampa sul sito dell’Oms.

 

Report of the commission on ending childhood obesity

Report conclusivo pubblicato dalla Commission on Ending Childhood Obesity (Echo) il 25 gennaio 2016.

 

National, regional, and global trends in body-mass index since 1980: systematic analysis of health examination surveys and epidemiological studies with 960 country-years and 9,1 million participants

Articolo, pubblicato a febbraio su The Lancet, analizza i trend globali nella distribuzione del Bmi (body mass index) e rivela un trend mondiale all’ingrassamento. Infatti secondo i dati riportati, tra il 1980 e il 2008, il valore medio del Bmi è aumentato ogni decennio di 0,4 kg/m² negli uomini e 0,5 kg/m² nelle donne e, nel 2008, circa 1,46 miliardi di adulti in tutto il mondo avevano un Bmi di 25 kg/m² o maggiore. Leggi l’abstract su The Lancet e l’estratto dell’articolo di commento pubblicato sul Bmj “Tsunami of obesity” threatens all regions of world, researchers find.

 

Brfss: i dati 2009 sui comportamenti e i rischi per la salute degli adulti americani

Pubblicati dal Brfss, il sistema di monitoraggio che raccoglie dati su stili di vita, pratiche sanitarie e accesso alle cure dei cittadini americani dei Cdc, i dati 2009 mostrano, in particolare, che nel corso degli ultimi dieci anni gli uomini statunitensi hanno adottato comportamenti per tutelare la propria salute, ma nonostante questo si sono diffusi disturbi cronici che alla fine degli anni ’90 erano meno comuni. Leggi l’approfondimento.

 

Obesità negli Usa. Tre articoli dai Cdc: l’obesità tra gli adulti americani è in aumento

Comunicato stampa dei Cdc. In un altro articolo si evidenza come quella degli afroamericani sia la comunità più a rischio e in un terzo comunicato è presentato il sito web LEANWork! uno strumento messo a punto in collaborazione con i Cdc per la lotta all’obesità nei luoghi di lavoro.

 

L’epidemia globale dell’obesità: una panoramica

Articolo sulla rivista Epidemiologic Reviews di Benjamin Caballero, del Center for Human Nutrition della Johns Hopkins University di Baltimora, mostra come l’obesità non sia solo una condizione individuale. È necessario cambiare i fattori ambientali che contribuiscono in massima parte alla diffusione della malattia.

 

Strategia globale dell’Oms su dieta, attività fisica e salute

Adottata nel 2004, contiene una serie di raccomandazioni per i governi e per tutte le parti in causa, suggerendo un approccio multisettoriale, con interventi di tipo sia comportamentale (per modificare lo stile di vita individuale) che sociale (per creare condizioni atte a cambiare i comportamenti individuali). Oltre al testo completo della strategia, sono disponibili anche delle faq per chi volesse saperne di più sul documento.