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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Sovrappeso e obesità in Italia: un quadro allarmante, a partire dai più piccoli



L’eccesso di peso: una condizione frequente che non risparmia i bambini, colpisce di più la popolazione delle Regioni meridionali e le persone socialmente svantaggiate. In occasione dell’Obesity Day (10 ottobre 2009), il Centro nazionale di epidemiologia dell’Iss presenta gli ultimi dati prodotti dall’indagine OKkio alla SALUTE e dal sistema di sorveglianza Passi

8 ottobre 2009 - È sempre più allarmante la situazione dell’obesità in Italia, che assume ormai i contorni di una vera e propria epidemia. Secondo i dati raccolti nel 2008 dalle Asl che partecipano al sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), nel nostro Paese tre adulti su dieci (32%) sono in sovrappeso, mentre uno su dieci è obeso: in tutto, il 42% della popolazione tra 18 e 69 anni di età è in eccesso ponderale. Si tratta di una condizione più frequente negli uomini, nelle persone meno istruite e in quelle che dichiarano di avere difficoltà economiche. È un fenomeno che tende a crescere con l’aumentare dell’età: superati i 50 anni, infatti, più di una persona su due pesa troppo.

 

Se non si farà nulla, questa situazione è destinata a peggiorare: la sorveglianza in età infantile OKkio alla SALUTE stima che i bambini tra i 6 e gli 11 anni con problemi di eccesso ponderale, in Italia, siano ben 1 milione e centomila. Il 12% dei bambini risulta infatti obeso, mentre il 24% è in sovrappeso: più di un bambino su tre, quindi, ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età.

 

Più problemi al Sud

Sebbene nessuna Regione possa dirsi esente dal problema, le differenze sul territorio sono notevoli, con situazioni più gravi al Centro e soprattutto al Sud. Le informazioni del sistema Passi dimostrano che Campania, Sicilia, Basilicata, Abruzzo e Molise sono le Regioni con la maggior diffusione di sovrappeso e obesità tra gli adulti. È piuttosto evidente anche il gradiente Nord-Sud del fenomeno: si va dal 33% di persone tra 18 e 69 anni sovrappeso o obese della Lombardia al 54% della Basilicata. Praticamente sovrapponibile la fotografia scattata sul territorio da OKkio alla Salute sui bambini di 8 e 9 anni: le Regioni più colpite sono infatti Campania, Molise, Calabria, Sicilia e Basilicata.

 

Scarsa consapevolezza del problema

Si tratta quindi di un fenomeno eclatante, ma il cui impatto e le cui conseguenze sembrano ancora poco percepite. Secondo le informazioni fornite da OKkio alla SALUTE, gli stessi genitori sottovalutano il problema:

  • quasi quattro mamme su dieci di bambini con eccesso ponderale non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto all’altezza
  • molti genitori di bambini in sovrappeso (23%) o obesi (49%) sembrano sottovalutare la quantità di cibo assunta dai propri figli
  • tra le mamme di bambini fisicamente non attivi, una su due ritiene che il proprio figlio svolga un’attività motoria sufficiente.

Un’impressione confermata anche dai dati del Passi, secondo cui le persone in sovrappeso spesso, e le persone chiaramente obese a volte, non hanno l’esatta consapevolezza della propria condizione. Tra le persone sovrappeso, ben il 47% ritiene il proprio peso giusto o troppo basso e quasi un obeso su dieci percepisce il proprio peso come adeguato.

 

I comportamenti a rischio dei bambini

Sono poco confortanti anche le abitudini e gli stili di vita, a cominciare da quelle dei più piccoli:

  • un bambino su dieci non fa colazione
  • otto bambini su dieci eccedono nella merenda di metà mattina
  • un bambino su quattro non consuma quotidianamente frutta e verdura.

I dati dell’indagine OKkio alla SALUTE mostrano anche che molti bambini non fanno movimento durante la giornata. Inoltre, quasi un bambino su due abusa di tv e videogiochi (per cui si raccomanda di non superare le due ore al giorno): un comportamento favorito dal fatto che la metà dei bambini dispone di un televisore in camera propria.

 

L’atteggiamento degli operatori sanitari

Gli operatori sanitari potrebbero fare di più. Non sempre, infatti, le persone in eccesso ponderale ricevono consigli dai medici e dagli altri professionisti cui si rivolgono, per migliorare la propria condizione: cioè ridurre l’apporto di calorie e aumentare l’attività fisica. I numeri del sistema Passi parlano chiaro: a poco più della metà (57%) delle persone che si trovano in una condizione di eccesso ponderale, il medico consiglia di fare una dieta per perdere peso. Sull’attività fisica, poi, le cifre sono ancora più modeste: solo il 38% degli intervistati in sovrappeso o obesi riferisce di aver ricevuto il consiglio di fare regolarmente attività fisica.

 

Il ruolo delle istituzioni

I sistemi di sorveglianza Passi e OKkio alla SALUTE hanno lo scopo di fornire alle Aziende sanitarie locali una robusta base di dati sui principali rischi per la salute, sulle frequenze e su come questi si modificano nel tempo, sui gruppi di popolazione particolarmente a rischio e sulle differenze tra popolazioni che abitano in aree diverse. L’integrazione tra le diverse sorveglianze di popolazione rafforza e motiva gli interventi realizzati dal sistema sanitario per la promozione della salute e consente di monitorarne i progressi. Inoltre, contribuisce a rafforzare la collaborazione interistituzionale, promossa dal programma nazionale Guadagnare Salute, finalizzata alla realizzazione di azioni che facilitino scelte di vita salutari.

 

La diffusione e l’utilizzo dei dati della sorveglianza va sostenuta attraverso iniziative di comunicazione che favoriscano la collaborazione degli operatori delle aziende sanitarie e la partecipazione attiva di target specifici della popolazione alle iniziative di promozione della salute programmate sulla base dei dati raccolti. In quest’ottica, è particolarmente importante sviluppare l’integrazione tra le attività dei sistemi di sorveglianza realizzati nell’ambito del programma Guadagnare Salute e le iniziative di comunicazione promosse a sostegno degli obiettivi di Guadagnare Salute (progetto Programma nazionale di informazione e comunicazione a sostegno degli obiettivi di Guadagnare Salute - PinC).

 

Che cos’è il sistema di sorveglianza Passi?

Nel 2006, il ministero della Salute ha affidato al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità il compito di sperimentare un sistema di sorveglianza della popolazione adulta (Passi, Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia). L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene periodicamente estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per ogni Asl) con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Nel 2007 sono state realizzate 22 mila interviste, 37 mila nel 2008. A settembre 2009, sono state raccolte complessivamente 80 mila interviste.

 

La raccolta continua permette di verificare quanti italiani adottano corretti stili di vita per prevenire le maggiori malattie cronico-degenerative e quindi di monitorare l’effetto delle attività di prevenzione. Dalla popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni, infatti, Passi raccoglie conoscenze, atteggiamenti e pratiche su molti importanti aspetti legati alla prevenzione: rischio cardiovascolare, screening oncologici, attività fisica, abitudini alimentari, consumo di alcol, fumo, sicurezza stradale, salute mentale, incidenti domestici, vaccinazione antinfluenzale e per la rosolia.

Che cos’è OKkio alla SALUTE?

OKkio alla Salute è un sistema di monitoraggio finalizzato alla raccolta di informazioni sulle abitudini alimentari e l’attività fisica nei bambini di 6-10 anni ed è parte del progetto “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni. È prevista la misura diretta di peso e altezza dei bambini della classe terza primaria (circa 8 anni di età) e la raccolta di informazioni attraverso questionari rivolti ai bambini e ai genitori. Alcune informazioni sulle attività didattiche svolte dalle scuole sono state richieste al dirigente scolastico e al personale docente.

 

Nel 2008 hanno partecipato alla prima raccolta dati 18 Regioni, a eccezione delle Province autonome di Trento e Bolzano (che hanno effettuato la raccolta dati nel 2009) e della Lombardia, che nel 2009 ha partecipato con la Asl Città di Milano. Sono state coinvolte complessivamente 2.610 classi. Hanno compilato il questionario e sono stati pesati e misurati 45.590 alunni (tasso di rifiuti: 3,4%), mentre 46.469 genitori hanno risposto al questionario, fornendo informazioni sugli stili di vita dei propri figli.

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