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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Gli indicatori del sistema di sorveglianza Passi d’Argento

31 luglio 2014 - Un indicatore è generalmente un tasso di prevalenza, espresso come percentuale, ottenuto dividendo un numeratore (ad esempio il numero di fumatori che, nell’ultimo anno, hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare da un operatore sanitario) per un denominatore appropriato (il numero di fumatori che hanno consultato un sanitario nell’ultimo anno). Per ciascuno degli indicatori principali del sistema di sorveglianza PdA è stata predisposta una scheda. Le schede sono raggruppate in sezioni, le stesse utilizzate nel report nazionale. In ogni sezione sono riportate:

  • le definizioni operative degli indicatori
  • informazioni generali sulla fonte dei dati e i limiti metodologici da cui essa è caratterizzata
  • le schede indicatori.

 

Benessere e indipendenza

Fattori di rischio, condizioni di salute e cure

Partecipazione

 

Alcune caratteristiche della sorveglianza PdA e dei suoi indicatori

Passi d’Argento è stato disegnato con la finalità di:

  • mettere a regime un rilevamento periodico di un pool di indicatori sulla qualità di vita, sulle condizioni di salute (aspetti specifici), sulla qualità e copertura delle attività di prevenzione e assistenziali
  • fornire informazioni valide e tempestive, confrontabili nel tempo e fra diverse aree locali/Regioni
  • promuovere competenze e qualità professionale all’interno dei servizi del settore sociale e sanitario,
  • sviluppare una strategia comunicativa mirata
  • favorire l’integrazione dei risultati della sorveglianza con le altre fonti informative esistenti,

PdA si ispira alla strategia Active ageing dell’Oms, che basa l’invecchiamento attivo sulla partecipazione alla vita sociale, sulla tutela della salute e sulla garanzia della sicurezza sociale ed economica.

 

Con il PdA non è possibile fare diagnosi (ad esempio di diabete o di depressione), né misurare i parametri biologici (come la pressione arteriosa, il peso o l’altezza), ma è possibile rilevare “indicatori”, cioè misure che approssimano il valore dei fattori di rischio che influenzano lo stato di salute e di altre importanti variabili sanitarie. Anche se approssimata, la descrizione fornita dall’indicatore PdA è in grado di permettere la valutazione delle differenze tra aree del Paese o tra sottogruppi della popolazione e in seguito anche dei cambiamenti nel tempo, in altri termini permette di cogliere, come dice il nome stesso della sorveglianza, i “Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia” per la popolazione con 65 anni e più.

 

La qualità degli indicatori è influenzata da diversi fattori: le variabili da cui sono ricavati sono rilevate, nel corso di un’indagine telefonica o faccia a faccia, attraverso domande standardizzate e i vari indicatori sono poi calcolati mediante appropriate elaborazioni. Le indagini telefoniche o faccia a faccia sono strumenti delicati che richiedono impegno sia da parte di chi risponde sia da parte di chi fa le domande: gli intervistatori devono essere ben preparati, i dati sono memorizzati in un database nazionale ed è necessaria una gestione meticolosa; infine, l’analisi dei dati deve tener conto del tipo di campionamento.

 

Prima ancora di questi sforzi, mirati a controllare e ridurre le possibilità di errore, i fattori che più condizionano la qualità dell’informazione prodotta sono il significato, la riproducibilità e la validità degli indicatori.

 

La scheda indicatori

La scheda di ogni indicatore riporta i seguenti elementi:

  • popolazione cui si applica la misura: persone con 65 e più anni residenti nei Comuni inclusi nelle Asl e assistite dalle Asl partecipanti
  • numeratore. Ad esempio il numero di fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere da un sanitario, nell’ultimo anno.
  • denominatore. Ad esempio il numero di fumatori che hanno consultato un sanitario, nell’ultimo anno
  • intervallo temporale della definizione. Il periodo di riferimento che viene fornito all’intervistato per formulare la sua risposta, per esempio: «Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non è riuscito/a a farle per colpa della cattiva salute fisica o psicologica?». Nella maggior parte delle domande è presente un periodo di riferimento
  • misure di frequenza: generalmente si tratta di un tasso di prevalenza espresso in percentuale
  • significato, in termini di importanza per la salute pubblica. Per i fattori di rischio, implica considerazioni circa gravità e frequenza delle patologie connesse al fattore, la sua modificabilità, l’esistenza di politiche pubbliche, rivolte a contrastarlo. Per le misure di prevenzione, considerazioni relative alla loro efficacia nella pratica, alla esistenza di linee guida elaborate da istituzioni nazionali o internazionali, ai costi connessi alla loro messa in atto e alla facilità della applicazione
  • limiti, cioè possibili distorsioni cui è soggetto l’indicatore, generalmente in termini di sovrastima (più frequente per le misure di prevenzione) o di sottostima (più frequente per i fattori di rischio)
  • validità, quanto cioè l’indicatore misura effettivamente il fenomeno (il fattore di rischio o l’intervento di prevenzione) che si intendeva misurare.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori PdA sono collegati a:

  • le malattie e le condizioni di salute di importanza sostanziale per la sanità pubblica
  • gli obiettivi e le linee guida attuali in materia di sanità pubblica (il Piano sanitario nazionale, i Piani nazionale e regionali della prevenzione).
  • Oltre alla messa a disposizione di tabelle sintetiche, le informazioni relative agli indicatori, nel report PdA, sono contestualizzate mediante link che rinviano a approfondimenti tematici.

Utilizzo

Il set degli indicatori del sistema di sorveglianza PdA è reso disponibile per permettere una più facile lettura dei dati e una interpretazione agevolata dei risultati che sono pubblicati per ciascun anno di rilevazione.

 

Aggiornamenti

Gli indicatori PdA vengono modificati in linea con la disponibilità di dati e con le priorità di sanità pubblica in materia di malattie non trasmissibili e fattori di rischio modificabili.

 

Fonti

Le schede indicatori sono state predisposte attingendo alla letteratura internazionale.

In primo luogo si è fatto riferimento al National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion. Chronic Disease Indicators dei Cdc americani.

 

Inoltre per ogni indicatore è stata effettuata una ricerca nella letteratura epidemiologica internazionale per disporre di un quadro aggiornato relativo alla sua affidabilità.

 

Indicazioni generali

 

Fonte dei dati

Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia (Passi) d’Argento

Limiti della fonte

PdA è una rilevazione continua su un campione casuale di cittadini di 65 o più anni, residenti nelle Asl, effettuata tramite interviste telefoniche o faccia a faccia. Le stime, come tutte quelle ottenute da indagini campionarie, comprese quelle fondate su misurazioni oggettive, hanno un certo grado di incertezza, espresso dagli intervalli di confidenza, e sono soggette a errori sistematici, dovuti a:

  • incompleta rappresentatività del campione, che può essere causata da liste anagrafiche non aggiornate
  • non risposta, causata da non reperibilità o rifiuto di partecipare all’intervista
  • mancanza di accuratezza della misurazione, causata da strumenti di rilevazione inadeguati.

Inoltre le indagini basate sulle dichiarazioni degli intervistati, come il PdA, sono esposte a possibili distorsioni legate ai dati riferiti, dovute a ricordi inaccurati, non consapevolezza, reticenza, ecc.