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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Passi d’Argento a Trieste: i risultati

31 ottobre 2013 - Si è svolto a Trieste, il 18 ottobre 2013, il seminario di presentazione dei risultati della sorveglianza “Passi d’Argento” nella Provincia di Trieste “Ultra 64enni: la salute e la qualità di vita” (pdf 481 kb). Hanno partecipato ai lavori il dipartimento di Prevenzione e i Distretti sanitari dell’Azienda, i Comuni della Provincia di Trieste, i vertici di FederSanità e l’Anci, l’Ordine dei medici della Provincia di Trieste, i rappresentanti della Regione e della Provincia e i rappresentanti dei dipartimenti di Prevenzione delle altre Aziende sanitarie della Regione, oltre che le associazioni di volontariato.

 

Hanno introdotto i lavori Fabio Samani (direttore generale dell’Ass 1 Triestina), Laura Famulari (assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste). Laura Visintin (rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia), Majda Canziani (rappresentante della Provincia di Trieste) e Claudio Pandullo (presidente dell'Ordine dei medici della Provincia di Trieste).

 

Nel corso dei lavori è stata illustrata la peculiarità della composizione socio-demografica della Provincia di Trieste, nella quale i residenti con più di 64 anni rappresentano ben il 28% dell’intera popolazione e si registra il più alto indice di invecchiamento di tutta la nazione (246%). Tale situazione rappresenta di fatto un anticipo del quadro demografico che lo stesso Istat prevede per l’Italia del 2030. I carichi assistenziali derivanti da questa situazione richiedono una politica programmatoria che affronti correttamente sia gli aspetti socio-sanitari che quelli relativi al modificarsi delle esigenze di una popolazione più anziana, che vanno dalla necessaria “fruibilità” del territorio e delle abitazioni, a quelle relative al progressivo disgregarsi del sistema sociale (elevata prevalenza di persone fragili che vivono da sole).

 

É stato sottolineato come la programmazione sanitaria richieda adeguati sistemi di sorveglianza che forniscano ai decisori gli indispensabili elementi per adeguare la politica socio-sanitaria alle esigenze di una popolazione che sta rapidamente cambiando. Questi sistemi si basano sull’osservazione epidemiologica e il progetto “Passi d’Argento” rappresenta in questo senso uno strumento innovativo efficace.

 

Le parti intervenute, in particolare la Regione, hanno espresso apprezzamento per la scelta dell’Azienda per i Servizi sanitari e dei Comuni della Provincia di aderire al progetto, riconoscendolo come un esempio di volontà partecipativa ad un percorso di pianificazione integrata, dal quale si ricavano essenziali elementi di conoscenza per la costruzione del welfare di domani. La Regione utilizzerà le informazioni raccolte con il progetto Passi d’Argento nell’ambito delle politiche mirate alla valorizzazione dell’anziano e alla promozione di un invecchiamento attivo.

 

Teresa Di Fiandra (pdf 218 kb), della Direzione generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, referente nazionale per il Progetto Passi d’Argento, che fra l’altro ha moderato i lavori ha sottolineato il fatto che Trieste rappresenta una città laboratorio, in funzione delle sue caratteristiche. Nel corso della sua presentazione ha illustrato il quadro relativo all’invecchiamento della popolazione italiana e ha affrontato i temi delle politiche di invecchiamento attivo, tracciando i contenuti dei Piani nazionali della prevenzione.

 

Alberto Perra (Cnesps-Iss), illustrando i risultati a livello nazionale, ha evidenziato come Passi d’Argento rappresenti la base su cui fondare le politiche a favore dell’anziano e dell’invecchiamento attivo, illustrando anche come molti dei dati raccolti nell’indagine coincidano con gli indicatori su cui si basa l’indice di

invecchiamento attivo adottato dall’Oms nel 2012.

 

Giuliano Carrozzi (pdf 3,6 Mb), coordinatore del progetto Passi d’Argento per la regione Emilia-Romagna, ha presentato i risultati ottenuti nella sua regione e descritto l’utilizzo degli stessi nell’ambito della programmazione sanitaria.

 

Daniela Germano (scarica le presentazioni, pdf 380 kb e pdf 1,2 Mb), coordinatrice di progetto, e Adele Maggiore (pdf 2,9 Mb), Direttore sanitario dell’Ass 1 Triestina, hanno illustrato i risultati emersi dalle 502 interviste realizzate fra settembre e ottobre 2012 nella Provincia di Trieste, delineando la realtà triestina in termini sociali, economici e sanitari, oltre che di accessibilità ai servizi, anche in funzione della fragilità delle persone anziane, che spesso presentano disabilità fortemente limitanti. La numerosità delle interviste permette di far sì che questo campione sia rappresentativo della popolazione di riferimento.

 

Fabio Samani, Direttore generale dell’Ass 1 Triestina, in accordo con l’Assessore alle politiche

sociali, nel ribadire l’importanza dello studio ai fini della programmazione e integrazione socio

sanitaria, ha collegato l’importanza dello stesso in funzione delle stesse azioni da condursi

nell’ambito dei piani di zona (Pdz), ribadendo peraltro la volontà di utilizzare il percorso di Passi d’Argento per monitorare l’effetto delle azioni intraprese.

 

In discussione, Valentino Patussi, Direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Ass 1, ha sottolineato come la ricerca attiva basata sull’epidemiologia necessariamente debba saldarsi con le conseguenti azioni preventive, orientate, da un lato, a favorire comportamenti e stili di vita corretti ma, dall’altro a “progettare” un ambiente di vita idoneo in funzione dei cambiamenti. In particolare ha citato l’esempio, frequente a Trieste, di anziani che vivono in abitazioni che non permettono l’utilizzo di ausili o sono state progettate senza la previsione dell’installazione di ascensori, indicando nella collaborazione tra stakeholders/istituzioni e mondo produttivo un esempio su cui operare oggi per garantire una vita in salute e dignitosa domani.