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Istituto Superiore di Sanità
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Alcohol prevention day 2012: i dati Passi

12 aprile 2012 – Secondo la letteratura internazionale, il rischio di sviluppare dipendenza da alcol aumenta di quattro volte se si inizia a bere a 15 anni o prima e i nuovi casi di alcol-dipendenza raggiungono il livello massimo a 18 anni, calando drasticamente dopo i 25 anni. Inoltre, i giovani fino a 25 anni, a parità di alcolemia, sono esposti, rispetto agli adulti, a un rischio maggiore di incidenti stradali e di lesioni traumatiche, per la loro relativa inesperienza e per la minore tolleranza all’alcol. È per questi due motivi che, in occasione dell’Alcohol prevention day 2012, il sistema Passi ha prodotto non solo una scheda tematica (pdf 247 kb), che riassume i dati 2011 raccolti dalla sorveglianza e relativi alla popolazione adulta (18-69 anni) ma anche un’analisi specifica sul sottocampione dei 18-25enni (pdf 163 kb).

 

Dalla scheda tematica emerge che la maggior parte degli intervistati nel Pool di Asl Passi 2011 non beve alcol o beve moderatamente. Tuttavia, si stima che circa un adulto su sei (17%) abbia abitudini di consumo considerate a rischio per quantità o modalità di assunzione. I dati mettono in risalto uno scarso interesse dei medici e degli altri operatori sanitari rispetto al consumo di alcol dei propri assistiti: solo pochi bevitori a rischio riferiscono di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di bere meno (5%). La guida sotto l’effetto dell’alcol è un problema diffuso: una persona su dieci ha un comportamento a rischio. Un terzo degli intervistati riferisce di essere stato fermato dalle Forze dell’Ordine, ma i controlli sistematici con l’etilotest, strumento di provata efficacia nella riduzione della mortalità da incidente stradale, sono ancora poco diffusi.

 

L’analisi sul sottocampione di giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni, relativa al Pool di Asl Passi 2010-2011, mette in evidenza che il binge drinking rimane un problema importante con il 15% di giovani che riferiscono un consumo episodico elevato. Questo fenomeno è particolarmente evidente in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia ma anche in Regioni del Centro-Sud come il Molise e la Calabria.

 

Riguardo la correlazione alcol e guida tra i giovani, il 9% dei 18-25enni dichiara di aver guidato sotto l’effetto di alcol ma, dato ancora più allarmante, l’8% dei giovani tra i 18 e i 21 anni (per i quali la soglia legale di alcolemia consentita in Italia è pari a zero) riferisce di aver guidato dopo aver bevuto.

 

Un’ultima considerazione sempre relativa all’analisi sul sottocampione di giovani si può dedicare alla distribuzione geografica: il Nord-Est si distingue per una maggiore diffusione del binge drinking ma per una minore percentuale di persone che guidano sotto effetto dell’alcol, mentre questo comportamento a rischio è più diffuso in alcune Regioni del Centro-Sud come Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia.