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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

 

Importanza per la salute

12 marzo 2015 - All’incirca il 25% degli incidenti stradali fatali in Europa è associato al consumo di alcol, nonostante la prevalenza di veicoli guidati da conducenti sotto l’effetto dell’alcol sia relativamente bassa. Il fatto è che, per un guidatore, il rischio di incidenti stradali, e ancora di più quello di un incidente grave, aumenta di pari passo all’aumento della concentrazione di alcol nel sangue (Blood Alcohol Concentration - BAC): con un BAC di 0,8 gr/litro, il rischio aumenta di 2,7 volte rispetto a quello di un conducente sobrio; con BAC di 1,5 gr/l aumenta di 22 volte, mentre quello di incidenti mortali aumenta di ben 200 volte.

 

Vedi: Perché è necessario mettere sotto sorveglianza la guida sotto l’effetto dell’alcol

 

Ciò accade perché il consumo di alcol compromette le capacità di guida a vari livelli, a partire dalle abilità di base necessarie a tenere la velocità appropriata o compiere azioni come sterzare, accelerare, frenare, che richiedono buoni tempi di reazione, abilità di riconoscimento visivo ed altre capacità operative che cominciano a essere compromesse già quando il BAC è ancora sotto 0,5 gr/l. A un livello superiore, come quello di prendere decisioni nelle concrete situazioni del traffico (ad esempio, se e quando superare un altro veicolo o dare la precedenza) sono necessarie capacità di attenzione e di elaborare le informazioni, che sono compromesse con un BAC superiore al livello soglia. Infine, le capacità di livello più elevato, soprattutto quella di decidere se si è in grado di mettersi alla guida o no, sono ridotte dal consumo di alcol che provoca perdita dell’auto-controllo. Bisogna precisare che questi effetti possono essere apprezzati anche con un BAC pari a 0,2 gr/l.

 

 

Diagramma tratto da: Commissione EU Mobility and Transport (modificato)

 

Raccomandazioni

  • I controlli di polizia, con accertamento del livello alcolemico e sanzioni per chi guida sotto l’effetto dell’alcol, rappresentano il principale deterrente che provoca la riduzione della prevalenza di guida sotto l’effetto dell’alcol. Ma, cosa rende i controlli efficaci?
    • Una misura che ha mostrato di funzionare bene è l’impiego di etilometri portatili da parte della polizia, per l’accertamento del livello di alcolemia
    • È essenziale che siano stabiliti limiti legali dell’alcolemia. Il limite dovrebbe essere almeno pari a 0,5 gr/l, tranne che per i neopatentati per i quali il limite dovrebbe essere pari a 0
    • I controlli di polizia devono essere casuali e non dovrebbero essere effettuati solo ai conducenti che possono apparire sospetti.
  • I controlli casuali dovrebbero essere effettuati sulle strade, i punti e negli orari in cui la frequenza di guida sotto l’effetto dell’alcol è più elevata. Le persone che sono incorse in gravi trasgressioni e i recidivi dovrebbero istallare sul motoveicolo un dispositivo di blocco dell’accensione nel caso di livelli alcolemici superiori ai limiti legali e dovrebbero frequentare corsi di perfezionamento della guida.
  • Bisognerebbe attuare campagne di comunicazione e programmi educativi per tutte le età, con metodi e strumenti la cui efficacia sia documentata sul piano scientifico.
  • Bisognerebbe limitare la disponibilità di bevande alcoliche. Ciò è possibile, (i) vietando la vendita di bevande alcoliche nei locali frequentati da automobilisti, come gli autogrill e simili, (ii) riducendo gli orari in cui la vendita è possibile, (iii) vietando la vendita in occasione di eventi speciali, (iv) elevando il limite di età per l'acquisto di alcol, impedendo così ai neopatentati di rifornirsi di bevande alcoliche.

Leggi: Quali sono le misure previste dalla legge italiana?

 

Il contesto internazionale e italiano

Secondo il Global Status on Road Safety 2013 dell’Oms, ammontano a più di un milione e duecentomila le persone che muoiono ogni anno sulle strade del mondo, con costi che assommano a miliardi di dollari. Così, gli incidenti stradali rappresentano l’ottava tra le principali cause di morte, a livello globale, la prima tra i giovani tra 15 e 29 anni. Si stima che il 50% dei deceduti è costituita da utenti della strada vulnerabili: pedoni, ciclisti e motociclisti. I Paesi che pagano il maggior tributo in termini di decessi sono quelli a medio reddito. Solo il 7% della popolazione mondiale è protetta da leggi che regolano i 5 principali rischi monitorati dall’Oms: limiti di velocità, limiti di alcolemia, obbligo di casco, cinture e seggiolini. Leggi anche la presentazione in italiano (pdf 1,9 Mb) del Global Status on Road Safety 2013.

In Italia, la popolazione è protetta da queste leggi. Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto dell’alcol, l’Oms tiene sotto controllo sette parametri: in Italia esistono: (i) una legge nazionale per la guida sotto l’effetto dell’alcol, (ii) limiti BAC - giovani o neopatentati 0 g/dl, (iii) Limiti BAC – conducenti professionali o commerciali 0 g/dl, (iv) Alcol test casuali e/o controlli delle forze dell’ordine. Insufficienti invece gli ultimi due: (v) i controlli per il rispetto dei limiti (giudizio pari a 7 in un punteggio da 0 a 10) e (vi) la sorveglianza che non stima la percentuale di decessi da incidenti stradali associati al consumo di alcol.

 

Come Passi misura la guida sotto l’effetto dell’alcol

Passi misura la guida sotto l’effetto dell’alcol con due indicatori basati sulle dichiarazioni degli intervistati:

  • La guida sotto l’effetto dell’alcol riferita dai conducenti, è la percentuale di persone che negli ultimi 30 giorni, almeno una volta, si sono messe alla guida dopo aver bevuto almeno 2 unità alcoliche, nell’ultima ora.
  • La guida sotto l’effetto dell’alcol riferita da passeggeri è la percentuale di persone che, negli ultimi 30 giorni, hanno viaggiato in un veicolo guidato da un conducente che, nell’ultima ora, aveva bevuto almeno 2 unità alcoliche.

Questi indicatori sono basati su una valutazione soggettiva da parte dei rispondenti e, non essendo stata studiata la relazione tra guida sotto effetto dell’alcol auto-dichiarata e livello di alcolemia, non se ne conosce bene la validità. I rispondenti potrebbero sottostimare la frequenza di questo comportamento che è soggetto a riprovazione sociale. La possibilità di una sottostima è suggerita anche dal fatto che il comportamento di guida sotto effetto dell’alcol auto-riferito risulti associato ai comportamenti dichiarati di binge-drinking, indicando che, quando rispondono alla domanda se hanno guidato sotto effetto dell’alcol nel mese precedente, gli intervistati utilizzano un livello del limite più elevato rispetto a quello legale.

 

Passi misura anche la frequenza dei controlli delle forze dell’ordine, attraverso l’indicatore del controllo con etilotest:

  • Il controllo con etilotest è calcolato sulle persone che negli ultimi 12 mesi hanno guidato auto o moto, come la percentuale che riferisce di essere stato fermato dalle forze dell’ordine per un controllo che includeva l’etilotest.

Consulta gli indicatori Passi

 

Cosa dicono i dati Passi

Dal 2007 al 2013 la frequenza di guida sotto l’effetto dell’alcol in Italia è passata dal 13% al 9%, ma la riduzione è avvenuta soltanto nell’Italia del centro-nord, mentre nel sud la frequenza è rimasta stazionaria.

La frequenza è più elevata tra i giovani adulti di 25-34 anni e tra gli uomini. Il comportamento è riportato con maggiore frequenza in Molise e Friuli Venezia-Giulia.

Uno su dieci dei conducenti di auto o moto ha dichiarato di aver subito, nell’ultimo anno, controlli da parte delle forze dell’ordine che includevano l’etilotest, con punte massime, superiori al 14%, in Piemonte ed Emilia-Romagna, e minime, inferiori al 7% in Lazio e Sardegna.

 

Politiche per la sicurezza stradale a livello internazionale e nazionale

A livello internazionale, le Nazioni Unite hanno lanciato la Decade of Action for Road Safety 2011-2020, con l’obiettivo di arrestare l’attuale tendenza all’aumento della mortalità risparmiando milioni di vite umane, attuando strategie e programmi per la sicurezza stradale sostenibili, basati su 5 pilastri:

  1. capacità di gestire in modo manageriale la sicurezza stradale
  2. rendere più sicure la rete viaria e la mobilità tenendo conto delle esigenze di sicurezza nella pianificazione urbana e in quella dei trasporti, e nella progettazione di strade più sicure, promuovendo il trasporto pubblico
  3. rendere i veicoli più sicuri
  4. rendere più sicuri gli utenti della strada, obbligandoli ad usare i dispositivi di sicurezza individuale e stabilendo limiti di velocità e limiti alcolemici con leggi chiare, senza scappatoie e con controlli e sanzioni adeguati ad ottenerne il rispetto
  5. migliorare la capacità di interventi di soccorso e assistenza per le vittime di incidenti stradali.

La sicurezza stradale in Italia ha fatto grandi passi avanti nell’ultimo decennio, portandoci a sfiorare il raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione europea di dimezzare la mortalità da incidenti stradali nel decennio 2001-2011. Nel nuovo libro bianco (pdf 1,2 Mb), in cui è riportata la strategia disegnata dalla Commissione dell’Unione europea per il sistema dei trasporti fino al 2050, è presentata la visione di «zero vittime» nel trasporto su strada, con l’obiettivo intermedio di dimezzare il numero di vittime entro il 2020.

 

Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto dell’alcol, il sistema sanitario ha un ruolo essenziale spesso sottovalutato a diversi livelli: da una parte la gestione del traumatizzato con l’organizzazione dei servizi di emergenza, dei reparti di assistenza e di quelli di riabilitazione, dall’altra la valutazione delle condizioni di dipendenza da alcol e altre sostanze psicotrope ai fini del rilascio/rinnovo di patenti di guida e per il rilascio dopo sospensione della patente e il supporto alle persone che sono diventate dipendenti dall’alcol.

Il Piano della prevenzione 2014-2018 sottolinea l’importanza in termini di sanità pubblica di fornire indicazioni tratte dalla sorveglianza sui fattori che alterano lo stato psicofisico alla guida tra cui l’uso di alcol e sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza sia ni bambini sia negli adulti. La diffusione dei risultati è una parte essenziale dell’attività di advocacy presso le istituzioni coinvolte a favore di una motilità sostenibile e sicura.

 

Vedi: IV workshop 2013-Coordinamento nazionale Passi (19-20 dicembre 2013)

 

Quali sono le misure previste dalla legge italiana?

 

In Italia, guidare un veicolo mentre si è sotto l’effetto dell’alcol, con un tasso di alcolemia superiore a 0,5 gr/litro costituisce un reato, punito con la perdita di 10 punti della patente e con le sanzioni previste dal codice della strada.

Le sanzioni sono progressive a seconda del tasso alcolemico, con ammende che vanno dai € 500 fino a un massimo di € 6000 e periodi di sospensione della patente dai 3 mesi fino a un massimo di 2 anni.

Inoltre, a partire da un tasso superiore a 0,8 gr/litro è previsto l’arresto e, a partire da un tasso superiore a 1,5 gr/litro, il sequestro del veicolo fino alla sua confisca.

Le pene sono raddoppiate se la guida sotto l’effetto dell’alcol provoca un incidente stradale.

La misura del tasso alcolemico è effettuata dagli organi di polizia con un etilometro che misura la quantità di alcol contenuta nell’aria espirata, con due misurazioni a distanza di 5 minuti l'una dall'altra. Dal 2010. la Legge n.120 "Disposizioni in materia di sicurezza stradale” ha introdotto:

  • il divieto di consumo assoluto di guidare dopo aver consumato alcol (limite legale del BAC = 0) per conducenti con meno di 21 anni, neo-patentati e per chi esercita professionalmente l'attività di trasporto di persone o di cose, con sanzioni molto severe;
  • il divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande superalcoliche dalle ore 22 alle ore 6 (e il divieto di somministrazione di tutte le bevande alcoliche dalle ore 2 alle ore 6) nelle aree di servizio situate lungo le autostrade;
  • il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nei locali notturni dalla ore 3 alle ore 6;
  • l'obbligo, per bar, ristoranti, alberghi aperti oltre le ore 24, di dotarsi di un etilometro per la rilevazione volontaria del tasso alcolemico da parte dei clienti prima dell'uscita dal locale.

 

 

 

 

Scheda indicatori

 

Che cosa è l’unità alcolica

Il consumo di alcol si misura in unità alcoliche. L’unità alcolica (UA) corrisponde a 12 grammi di etanolo, quantità approssimativamente contenuta in una lattina di birra (330 ml), un bicchiere di vino (125 ml) o un bicchierino di liquore (40 ml), alle gradazioni tipiche di queste bevande.

 

 

Definizioni di: guida sotto l’effetto dell’alcol

  • Guida sotto l’effetto dell’alcol: un uomo o una donna che, negli ultimi 30 giorni, almeno una volta, si è messo alla guida di un veicolo a motore (auto o moto) dopo aver bevuto, nell’ultima ora, 2 unità alcoliche o più.
  • Guida sotto l’effetto dell’alcol riferita da passeggeri: una persona che, negli ultimi 30 giorni, ha viaggiato in un veicolo a motore (auto o moto) guidato da un uomo o una donna che aveva bevuto 2 unità alcoliche o più, nell’ultima ora.

Consulta anche le informazioni generali con le caratteristiche degli indicatori Passi, e gli approfondimenti dedicati.

 

Scheda indicatore: guida sotto l’effetto dell’alcol riferita dal conducente

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 18-69 anni.

Numeratore

Intervistati che, nei 30 giorni precedenti all’intervista, dichiarano di aver guidato l’auto o la moto dopo aver bevuto 2 o più unità alcoliche nell’ultima ora.

Denominatore

Intervistati che, nei 30 giorni precedenti all’intervista, dichiarano di aver bevuto almeno un’unità alcolica e di aver guidato l’auto o la moto.

Misure di frequenza

Prevalenza annuale (sulla popolazione di 18-69 anni), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

30 giorni.

Significato per la salute pubblica

Per guidare auto e motoveicoli è necessaria una piena lucidità e padronanza delle proprie capacità psico-fisiche. Bere prima di guidare comporta un aumentato rischio di incidenti, con danni sia alla persona che beve sia a terzi.

Limiti dell’indicatore

L’indicatore è soggetto a distorsione legata alla desiderabilità sociale del comportamento e all’obbligo di legge, che spingono il rispondente a dichiarare di guidare sotto l’effetto dell’alcol meno spesso di quanto in realtà accada.

L’indicatore non include il numero di volte nel mese in cui il rispondente ha bevuto alcol prima di guidare, né specifica il numero di unità alcoliche ingerite in queste occasioni.

* Vedi anche: Behavioral Risk Factor Surveillance System (Brfss).

 

Scheda indicatore: guida sotto l’effetto dell’alcol riferita da passeggeri

 

Popolazione di riferimento

Residenti in un Comune della Asl e iscritti all’anagrafe assistiti della Asl, in età 18-69 anni.

Numeratore

Intervistati che, nei 30 giorni precedenti all’intervista, dichiarano di aver viaggiato in un veicolo a motore (auto o moto) guidato da un uomo o una donna, che aveva bevuto 2 unità alcoliche o più, nell’ultima ora.

Denominatore

Intervistati che, nei 30 giorni precedenti all’intervista, dichiarano di aver viaggiato in un veicolo a motore (auto o moto) come passeggeri.

Misure di frequenza

Prevalenza annuale (sulla popolazione di 18-69 anni), con intervalli di confidenza al 95%.

Intervallo temporale di riferimento per la definizione di caso

30 giorni.

Significato per la salute pubblica

Per guidare auto e motoveicoli è necessaria una piena lucidità e padronanza delle proprie capacità psico-fisiche. Bere prima di guidare comporta un aumentato rischio di incidenti, con danni sia alla persona che beve sia a terzi.

Il riferire un comportamento di un’altra persona dovrebbe attenuare la distorsione legata alla desiderabilità sociale e quindi consentire di ottenere una stima più attendibile del fenomeno della guida sotto l’effetto dell’alcol.

Limiti dell’indicatore

L’indicatore non include il numero di volte nel mese in cui il rispondente dichiara di aver viaggiato in un veicolo a motore (auto o moto) guidato da una persona che guidava sotto l’effetto dell’alcol.

 

Pubblicazioni nazionali

 

Report nazionale

Prodotti di comunicazione: schede fronte-retro e report tematici

 

Pubblicazioni locali

 

Dati sul consumo di alcol sono disponibili anche a livello locale sia all’interno dei report regionali e aziendali, che riassumono i risultati annuali della sorveglianza, sia in pubblicazioni specifiche (rapporti dedicati, schede tematiche, ecc).

 

Consulta le pubblicazioni locali di: