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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Rischio cardiovascolare: importanza per la salute

Ipertensione arteriosa

 

30 maggio 2013 - L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio di malattie gravi e invalidanti come ictus, infarto miocardico, scompenso cardiaco e insufficienza renale.

L’ipertensione è associata a fattori modificabili, come il contenuto di sale nella dieta, lo scarso consumo di frutta e verdura, l’obesità, l’inattività fisica.

 

Passi raccoglie informazioni su molti aspetti relativi a questo fattore di rischio. Tramite i propri indicatori contribuisce a delineare il quadro informativo necessario per programmare, attuare e valutare appropriati interventi preventivi.

 

Ipertensione arteriosa riferita

Dato l’impatto sulla salute della popolazione, è importante monitorare la prevalenza dell’ipertensione, la sua evoluzione nel tempo e le differenze tra aree geografiche e tra sottogruppi di popolazione.

 

Definizione dell’indicatore Passi: persone che riferiscono di aver ricevuto da un medico una diagnosi di ipertensione.

 

L’indicatore è basato su dati riferiti e sottostima la prevalenza di ipertensione, rispetto a quella rilevata mediante misurazioni oggettive, in quanto l’intervistato può essere affetto da ipertensione non diagnosticata. Per ridurre l’entità della sottostima Passi non utilizza come denominatore la popolazione generale, ma solo la popolazione che ha misurato almeno una volta la pressione.

Anche se l’accuratezza di un indicatore come questo è solo moderata, la sua buona riproducibilità consente di utilizzarlo per valutare le differenze territoriali e i trend temporali [1].

 

Controllo della pressione arteriosa

È importante che l’ipertensione venga diagnosticata precocemente per consentire tempestivi interventi che evitino l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Per diagnosticare l’ipertensione arteriosa esiste un consenso sull’opportunità di effettuare un controllo ogni 2 anni negli adulti con pressione al di sotto di 120/80 mmHg e ogni anno nelle persone con pressione sistolica tra 120 e 139 mmHg o diastolica tra 80 e 89 mmHg [2].

 

Definizione dell’indicatore Passi: persone che dichiarano che, nei 2 anni precedenti la data dell’intervista, un medico o un altro operatore sanitario ha misurato loro la pressione arteriosa.

 

L’indicatore si basa su dati riferiti; gli intervistati tendono a dichiarare un intervallo di tempo più ravvicinato rispetto a quello reale (telescoping bias). Ciò può provocare una sovrastima della percentuale di persone che hanno effettuato un controllo della pressione arteriosa nell’intervallo di tempo definito.

 

Trattamento farmacologico dell’ipertensione

I medici curanti dovrebbero suggerire, ai propri assistiti ipertesi, appropriate modifiche degli stili di vita; inoltre, a quelli che non riescono comunque a normalizzare la pressione, dovrebbero prescrivere trattamenti farmacologici idonei, essendo dimostrata, in questi casi, l’efficacia dei farmaci nel prevenire le complicanze cardiovascolari.

 

Definizione dell’indicatore Passi: persone con diagnosi riferita di ipertensione che, alla data dell’intervista, dichiarano di assumere farmaci per tenere bassa la pressione arteriosa.

 

L’indicatore misura un comportamento riferito: l’intervistato potrebbe essere in trattamento e non dichiararlo per scarsa consapevolezza (sta assumendo farmaci, ma non sa per quali condizioni) o per altri motivi. Al contrario potrebbe riferire di essere in trattamento perché giudica che sia un comportamento meglio accettato socialmente.

 

Le informazioni acquisite da Passi possono fornire dati utili per valutare la qualità dell’assistenza degli ipertesi, in particolare per alcune categorie, per le quali lo standard di cura atteso è pari al 100%, come gli ipertesi che sono anche diabetici o hanno malattie cardiovascolari già evidenti.

 

L’assunzione riferita di farmaci viene rilevata, a livello internazionale, in molte indagini di popolazione sui fattori di rischio cardiovascolari. Questo indicatore viene utilizzato per seguire l’evoluzione temporale del fenomeno e analizzare le differenze di comportamento tra le diverse sotto-popolazioni.

 

Riferimenti

  • Nelson DE, Holtzman D, Bolen J, Stanwyck CA, Mack KA. Reliability and validity of measures from the Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS). Social and Preventive Medicine, 2001;46Suppl:S03-S42.
  • U.S. Preventive Services Task Force. Reaffirmation Recommendation Statement. Screening for High Blood Pressure. (http://www.uspreventiveservicestaskforce.org/uspstf07/hbp/hbprs.htm )