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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

 

Dati nazionali 2013

 

 

A colpo d’occhio

 

  • Il modulo opzionale Sicurezza sul lavoro (pdf 813 kb) è stato adottato da 17 Regioni/PA (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, P.A. Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna) ed è stato somministrato agli intervistati che hanno riferito di lavorare (62% del campione); di questi l’89% ha dichiarato di aver un lavoro continuativo e l’11% non continuativo.

Percezione del rischio di subire infortunio sul lavoro

  • Il 15% dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di subire un infortunio, il 59% bassa, il 22% alta e il 4% molto alta.
  • La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori occupati nell’edilizia (57%), nei trasporti (46%) e nell’agricoltura (44%) e tra i conducenti (68%), le forze dell’ordine o militari (58%), gli infermieri o tecnici sanitari (48%) e gli operatori socio-sanitari (43%).
  • Si registra una significativa associazione con la classe di età 35-49 anni, il genere maschile, la bassa istruzione, la presenza di molte difficoltà economiche, l’impiego in un settore di interesse*, la mansione manuale, l’aver avuto informazioni su come prevenire gli infortuni e l’assenza dal lavoro per infortunio negli ultimi 12 mesi.
  • La percezione del rischio di infortunio in ambito lavorativo è significativamente maggiore tra le Regioni del Sud (30%) rispetto a quelle del Nord (24%) e del Centro (25%). Queste differenze territoriali si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di interesse.

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro

  • Il 24% dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, il 57% bassa, il 17% alta e il 2% molto alta.
  • La percentuale di lavoratori che hanno riferito alto o molto alto il rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è significativamente maggiore tra chi ha un lavoro continuativo (20%) rispetto a chi l’ha non continuativo (17%).
  • In particolare la percezione di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori occupati nella sanità (39%), nello specifico tra le figure sanitarie o socio-sanitarie, come infermiere/tecnico sanitario (56%), medico (49%) e operatore socio-sanitario (45%), nell’edilizia (30%) e trasporti (27%).
  • Si evidenzia l’associazione significativa con la fascia di età 35-49 anni, il livello d’istruzione medio-alto, la presenza di molte difficoltà economiche, i settori di interesse, la mansione manuale, l’aver avuto informazioni sulle malattie professionali e l’essersi assentati dal lavoro nell’ultimo anno per una malattia legata al lavoro.
  • Questa percezione è significativamente maggiore tra le Regioni del Sud (21%) e del Centro (20%) rispetto a quelle del Nord (18%). Le differenze territoriali sottolineate sono più evidenti se si restringe l’analisi ai soli settori di interesse.

Informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali

  • Oltre la metà (56%) dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver ricevuto, negli ultimi 12 mesi, informazioni sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali (53% sugli infortuni e 41% sulle malattie professionali). Il 44% non ha ricevuto invece alcuna informazione.
  • Le informazioni sono state riportate in percentuale statisticamente maggiore dalle persone con un lavoro continuativo (58%) rispetto a quelle con lavoro non continuativo (41%).
  • Si conferma l’associazione con la classe d’età 35-49 anni, il genere maschile, il livello d’istruzione medio-alto, l’assenza di difficoltà economiche, la cittadinanza italiana, i settori di interesse, la mansione manuale e l’essersi assentati dal lavoro per infortunio sul lavoro o per malattia legata al lavoro.
  • La percentuale di informazioni ricevute appare significativamente più alta nelle Regioni del Nord (59%) e del Centro (56%) rispetto a quelle del Sud (52%). Le differenze territoriali si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di interesse (69% al Nord, 67% al Centro e 62% al Sud).
  • Le informazioni sono state fornite soprattutto mediante corsi di formazione (64%) e materiali informativi o opuscoli specifici (33%).

Uso dei dispositivi di protezione individuale (Dpi)

  • Tra i lavoratori le cui mansioni richiedono l’uso di dispositivi di protezione individuale, il 72% li usa sempre quando necessario, il 14% quasi sempre e l’8% a volte. Il 5% ha dichiarato di non usarli mai: il 3% perché non gli sono stati forniti e l’altro 2% per altri motivi.
  • A dichiarare di aver ricevuto informazioni sono soprattutto i lavoratori della metalmeccanica (79%) e della sanità (79%). Nello specifico: l’operatore socio-sanitario (81%), l’infermiere/tecnico sanitario (80%) e il medico (79%).
  • L’uso dei dispositivi è significativamente maggiore tra i lavoratori di genere maschile, con un livello d’istruzione medio-alto, senza difficoltà economiche, con cittadinanza italiana, tra quelli che hanno riferito un infortunio o una malattia legata al lavoro e tra chi ha ricevuto informazioni (OR=2,1; IC95%: 1,9-2,3).
  • La percentuale dichiarata dell’utilizzo costante dei dispositivi di protezione mostra un significativo gradiente territoriale (75% Nord, 72% Centro e 67% Sud). Le differenze territoriali evidenziate si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di interesse (75% Nord, 74% Centro e 66% Sud).

 

* Sono definiti di particolare interesse i settori (edilizia, metalmeccanica, lavorazione del legno, agricoltura, sanità e trasporti) che alcuni Piani regionali della prevenzione 2010-2012 hanno indicato come destinatari di maggiore impegno nelle azioni di prevenzione e vigilanza, in quanto a più alto rischio di infortuni e/o malattie professionali.

 

In queste pagine del sito viene offerta una sintesi dei risultati ottenuti dalla sorveglianza. Leggi il capitolo completo sulla Sicurezza sul lavoro (pdf 813 kb).

 

 

Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro*

Prevalenze per gruppo di settore - Passi 2010-2013

 

* esclusi i "non so" (pari all’1% sia in tutti i settori sia nei settori di interesse).

 

Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta

Prevalenze per Regione di residenza - Passi 2010-2013

 

 

Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta

Prevalenze per caratteristiche sociodemografiche - Passi 2010-2013

Pool di Asl: 26,3% (IC 95%: 25,8%-26,7%)

 

 

 

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro*

Prevalenze per gruppo di settore - Passi 2010-2013

 

* esclusi i "non so" (pari all’1% in tutti i settori e al 2% nei settori di interesse).

 

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta

Prevalenze per Regione di residenza - Passi 2010-2013

 

 

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta

Prevalenze per caratteristiche sociodemografiche - Passi 2010-2013

Pool di Asl: 19,6% (IC 95%: 19,1%-20,0%)

 

 

* Assenza dal lavoro negli ultimi 12 mesi per infortunio o malattia legata al lavoro

 

 

Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali*

Prevalenze per gruppo di settore - Passi 2010-2013

 

* esclusi i "non so" (pari al 2% in tutti i settori e all’1% nei settori di interesse).

 

Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali

Prevalenze per Regione di residenza - Passi 2010-2013

 

 

Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali

Prevalenze per caratteristiche sociodemografiche - Passi 2010-2013

Pool di Asl: 55,9% (IC 95%: 55,4%-56,5%)

 

* Assenza dal lavoro negli ultimi 12 mesi per infortunio o malattia legata al lavoro

 

Come e da chi sono state date le informazioni

Prevalenze per gruppo di settore - Passi 2010-2013

 

 

Uso dei dispositivi di protezione individuale*

Prevalenze per gruppo di settore - Passi 2010-2013

 

 

Uso dei dispositivi di protezione individuale

Prevalenze per Regione di residenza - Passi 2010-2013

 

 

Uso dei dispositivi di protezione individuale (Dpi)

Prevalenze per caratteristiche sociodemografiche - Passi 2010-2013

Pool di Asl: 71,7% (IC 95%: 71,1%-72,3%)

 

 

 

Pubblicazioni locali

Dati sul consumo di alcol sono disponibili anche a livello locale sia all’interno dei report regionali e aziendali, che riassumono i risultati annuali della sorveglianza, sia in pubblicazioni specifiche (rapporti dedicati, schede tematiche, ecc).

 

Consulta le pubblicazioni locali di:

 

Focus

  • leggi il capitolo completo sulla Sicurezza sul lavoro (pdf 176 kb) prodotto all’interno del rapporto nazionale 2012