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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2014

18/12/2014 - Stili di vita in Calabria

Sono disponibili on line le schede tematiche su diabete, alcol, fumo, sovrappeso e obesità con i dati regionali e aziendali, al 2012 della Calabria e dell’Asp Cosenza:

11/12/2014 - Qualità della vita relativa alla salute: i dati nazionali 2013

Nel periodo 2010-2013, Passi rileva che il 68% degli intervistati giudica positivo il proprio stato di salute riferendo di sentirsi bene o molto bene, il 28% riferisce di sentirsi discretamente mentre il 4% invece riferisce di sentirsi male o molto male. I gruppi di popolazione che si dichiarano più soddisfatti della propria salute sono i giovani, gli uomini, le persone con un livello di istruzione più alto, chi non ha difficoltà economiche, chi non riferisce condizioni patologiche severe fra quelle indagate da Passi e gli stranieri. La distribuzione geografica della prevalenza di quelli che dichiarano buono il proprio stato di salute non disegna un chiaro gradiente. La variabilità regionale è piuttosto contenuta, tuttavia alcune differenze significative si rilevano tra le Regioni: in Sardegna si registra la prevalenza più bassa, pari al 58%, e nella P.A. di Bolzano quella più alta, pari all’82%. È on line il capitolo del rapporto nazionale Passi dedicato alla qualità della vita relativa alla salute.

 

11/12/2014 - Report nazionale 2013: rischio cardiovascolare

Riguardo la diffusione dei fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione adulta, nel quadriennio 2010-2013 Passi rileva che l’ipertensione coinvolge il 20% della popolazione adulta, l’ipercolesterolemia il 24%, l’eccesso ponderale il 42%, il diabete il 4%, il fumo di tabacco e la sedentarietà il 28% e il 31% rispettivamente; il 90% della popolazione poi consuma meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. In particolare, riguardo l’ipertensione, l’83% degli intervistati riferisce di aver misurato la pressione arteriosa nei due anni precedenti l’intervista. Differenze statisticamente significative si registrano per Regione di residenza, con un chiaro gradiente Nord-Sud, a sfavore delle Regioni meridionali. Inoltre, il 79% degli intervistati dichiara di aver misurato almeno una volta nella vita la colesterolemia. Fra questi, il 24% riferisce di aver ricevuto una diagnosi di ipercolesterolemia, con una variabilità per Regione di residenza significativa: il valore più alto si osserva in Sardegna (31%) e il più basso in Campania (17%). Sono alcuni dei dati presentati nel capitolo del rapporto nazionale Passi dedicato al rischio cardiovascolare.

 

11/12/2014 - Asl Viterbo: il rapporto 2009-2012

Nella Asl di Viterbo, complessivamente, il 47% della popolazione risulta in eccesso ponderale e il 34% delle persone intervistate ha uno stile di vita attivo (conduce cioè un’attività lavorativa pesante o pratica l’attività fisica moderata o intensa raccomandata). Inoltre, nel periodo 2009-12, il 44% degli adulti si dichiara non fumatore, il 21% ex fumatore e il 35% fumatore mentre la percentuale di consumatori di alcol risulta pari al 58%. Sono alcuni dei dati riferiti nel rapporto “Sistema di Sorveglianza Passi. Rapporto aziendale Asl Viterbo 2009-2012” (pdf 2,5 Mb) che riporta i risultati di 1488 interviste effettuate nel quadriennio 2009-2012. Indagati tutti i temi della sorveglianza.

 

4/12/2014 - Fatti e cifre sull’alcol in Piemonte: on line il bollettino 2014

In Piemonte, nel 2013, i Dipartimenti per le dipendenze (Dpd) hanno trattato oltre 7 mila pazienti alcol dipendenti, con una diminuzione del 5% rispetto all’anno precedente. Un calo dovuto soprattutto alla diminuzione dei nuovi utenti (-33%), mentre gli utenti già in carico negli anni precedenti sono aumentati del 5%. I dati sul ricovero per abuso e dipendenza da alcol, nel 2012, sono diminuiti sia nei maschi (104/100 mila abitanti nel 2012 vs 117/100 mila abitanti nel 2011), sia nelle donne (37/100 mila nel 2012 vs 40/100 mila abitanti nel 2011). I dati sul ricovero per patologie alcol correlate continuano, a loro volta, a mostrare un trend in diminuzione sia nei maschi (123/100.000 abitanti), sia nelle donne (34/100.000 abitanti). Per maggiori informazioni scarica il rapporto “Fatti e cifre sull’alcol in Piemonte. Bollettino 2014” (pdf 811 kb), in cui l’Osservatorio epidemiologico delle dipendenze della Regione Piemonte analizza i dati di diverse fonti informative, tra cui la sorveglianza di popolazione Passi.

 

27/11/2014 - I dati Passi 2013 sui sintomi depressivi

Nel periodo 2010-2013, Passi rileva che una quota non trascurabile, pari al 6,5% degli adulti riferisce sintomi di depressione e percepisce come compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 16 giorni nel mese precedente l’intervista. Molte di queste persone (40%) non chiedono aiuto a nessuno e chi lo fa si rivolge soprattutto a un medico/operatore sanitario (33%), altri a familiari e amici (18%), alcuni ad entrambe le figure (medici e persone care, 8%); gli uomini riferiscono meno delle donne di aver chiesto aiuto (55% vs 61%). È on line il capitolo del rapporto nazionale Passi 2013 dedicato ai sintomi depressivi.

 

27/11/2014 - I poster Aie 2014 della Regione Umbria

Sono disponibili on line i tre poster portati dalla Regione Umbria al XXXVIII Congresso dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), che si è svolto a Napoli gli scorsi 5-6-7 novembre.

  • Lo screening del tumore della cervice uterina in Umbria” (pdf 681 kb): Si conferma l’ottima copertura di popolazione nella prevenzione del tumore della cervice uterina, con una diminuzione nel tempo di coloro che non hanno mai effettuato un test. Ciononostante emergono elementi di mancato accesso alle offerte attive del test preventivo proprio da parte di alcune fasce di popolazione potenzialmente più a rischio (popolazione straniera) che sottolineano l’importanza di una attenta sorveglianza del fenomeno. Grazie alla disponibilità di informazioni altrimenti non fruibili dalle banche dati screening, il sistema Passi si conferma fondamentale per la lettura di fenomeni di difficile analisi, consentendo di individuare target di popolazione con maggior fragilità verso cui programmare e rivolgere interventi mirati
  • Copertura vaccinale antinfluenzale nella popolazione umbra con almeno una patologia cronica” (pdf 623 kb): La vaccinazione antinfluenzale nella popolazione 18-64enne umbra con almeno una patologia cronica copre solo un quarto dei soggetti con l’indicazione. Pur considerando i limiti della fonte informativa utilizzata, i risultati indicano la necessità di una sensibilizzazione della popolazione interessata, attraverso campagne di comunicazione stagionali mirate e con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, per ridurre i rischi delle complicanze dell’influenza ed i costi assistenziali correlati
  • La condizione di suscettibilità (nota o presunta) alla rosolia tra le donne in età fertile in Umbria” (pdf 596 kb): Fra le donne in età fertile si conferma ancora una scarsa consapevolezza del problema legato all’infezione rubeolica in gravidanza: il consistente numero di donne potenzialmente a rischio di contrarre l’infezione fa emergere la necessità di intraprendere azioni di sensibilizzazione al riguardo soprattutto nei confronti delle popolazioni immigrate.

20/11/2014 - Report nazionale 2013: i dati sullo screening colorettale

Ancora piuttosto bassa la copertura dello screening colorettale, è quanto emerge dai dati Passi 2010-2013 secondo cui il 39% degli intervistati di 50-69 anni riferisce di aver eseguito uno degli esami per la diagnosi precoce dei tumori colon-rettali a scopo preventivo, in accordo con le raccomandazioni (ricerca del sangue occulto fecale – Sof, negli ultimi 2 anni, oppure colonscopia/rettosigmoidoscopia, negli ultimi 5 anni). Il ricorso alla ricerca del Sof come test preventivo per la diagnosi precoce del tumore colorettale è, in ogni caso, il più frequente. Si sottopongono al test per la ricerca del Sof a scopo preventivo e nei tempi raccomandati più frequentemente i 60-69enni, le persone senza difficoltà economiche, gli italiani rispetto agli stranieri. L’adesione allo screening avviene nella quasi totalità dei casi nell’ambito di programmi organizzati e scarsamente su iniziativa personale. Sono alcuni dei dati disponibili nel capitolo dedicato allo screening colorettale del rapporto nazionale Passi 2013.

 

20/11/2014 - Sovrappeso e obesità nell’Ass1 Trestina

Nell’Ass1 Triestina nel periodo 2010-2013, secondo i dati Passi, il 31% degli adulti di 18-69 anni risulta in sovrappeso e il 9% risulta obeso, complessivamente quindi circa quattro persone su dieci risultano essere in eccesso ponderale. Questa condizione cresce al crescere dell’età, è più frequente negli uomini, tra le persone con più bassi livelli d’istruzione e tra quelle economicamente più svantaggiate. On line la scheda “Sovrappeso e obesità nell’Ass1 “Triestina”: i dati 2010-2013 del sistema di sorveglianza Passi” (pdf 515 kb).

 

13/11/2014 - Passi e Passi d’Argento al convegno Aie 2014

Tre giorni per parlare del futuro dell’epidemiologica per l’ambiente, la salute e l’equità. Il XXXVIII Congresso dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), che si è svolto a Napoli gli scorsi 5-6-7 novembre, ha visto la partecipazione di molti operatori che collaborano alle sorveglianze Passi e Passi d’Argento. Molti i contributi sotto forma di poster e di presentazioni.

 

13/11/2014 - Prevenzione sui luoghi di lavoro: il ruolo del Medico competente

Una palestra poco lontano dalla sala riunioni o lo stop ai distributori di snack zuccherati in fondo al corridoio dell’ufficio sono alcuni dei piccoli grandi accorgimenti che possono migliorare la qualità della vita sul posto di lavoro. L’ambiente professionale, così come la scuola e la comunità, sono i contesti in cui si sviluppa il Piano nazionale di prevenzione 2014-2018. Gianni Gilioli, docente nella Scuola di specializzazione in Terapia occupazionale, Università di Modena e Reggio Emilia, riflette sul ruolo del Medico competente nella prevenzione sui luoghi di lavoro.

 

13/11/2014 - IV workshop nazionale Passi 2014

Condividere obiettivi e questionario della sorveglianza nel 2015 e discutere i framework di riferimento basilari delle sorveglianze per la prevenzione: questi i temi del IV workshop nazionale Passi 2014 che si terrà i prossimi 17 e 18 dicembre. Per maggiori informazioni scarica il programma (pdf 366 kb).

 

13/11/2014 - Emilia-Romagna: tabagismo nelle donne

È disponibile on line la presentazione “Fumo di sigaretta nelle donne secondo i dati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento” (pdf 1,7 Mb), a cura di Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Nicoletta Bertozzi e Lara Bolognesi, discussa in occasione del convegno “Tabagismo nelle donne” (Bologna, 4 novembre 2014).

 

6/11/2014 – Malattie respiratorie croniche: i dati Passi al workshop internazionale di Verona

In Italia, la prevalenza generale di malattie respiratorie croniche tra la popolazione adulta è del 7,6% e tra le persone intervistate dalla sorveglianza Passi, il 2% di coloro che hanno una malattia respiratoria cronica soffre anche di un’altra patologia cronica. I gruppi più a rischio sono gli adulti di 50-69 anni (11,5%), chi ha un basso l’livello di istruzione (14,7%) e coloro economicamente svantaggiati (12,3%). Inoltre, un dato che deve far riflettere è che le persone con malattie respiratorie croniche sono quelle che mantengono stili di vita non salutari, presentando, per esempio, una più alta proporzione di fumatori e rimanendo lontani dalla copertura vaccinale antinfluenzale ottimale. Questi alcuni dei dati presentati nel poster “Chronic Respiratory Diseases in Italy: results from the Passi surveillance system,2008-12” (pdf 797 kb) presentato dal Gruppo tecnico Passi al I workshop internazionale “Large scale population-based surveys on respiratory health in Italy and Europe” (pdf 1,6 Mb) che si è tenuto a Verona gli scorsi 23 e 24 ottobre.

 

30/10/2014 – Screening mammografico: i dati nazionali 2013

Dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2010-2013, il 71% delle donne intervistate di 50-69 anni riferisce di aver effettuato una mammografia a scopo preventivo nel corso dei 2 anni precedenti l’intervista, secondo quanto raccomandato dalle linee guida. Chiaro il gradiente Nord-Sud della copertura dello screening a sfavore delle Regioni meridionali. Fare una mammografia preventiva è significativamente più frequente nelle donne più giovani, in quelle coniugate o conviventi, fra le più istruite e fra le donne senza difficoltà economiche. La copertura tra le donne italiane è più alta rispetto alle straniere. La mammografia a scopo preventivo viene effettuata in gran parte nell’ambito dei programmi organizzati dalle Asl. A livello nazionale, il 51% della popolazione target femminile aderisce ai programmi offerti dalle Aziende sanitarie e il 19% si sottopone a mammografia preventiva, nei tempi raccomandati, su iniziativa personale. Nel 2010-2013 la maggior parte (92%) delle donne 50-69enni intervistate è stata raggiunta da almeno un intervento di promozione dello screening mammografico. Per maggiori informazioni consulta il capitolo del rapporto nazionale Passi 2013 dedicato allo screening mammografico.

 

30/10/2014 - L’Emilia-Romagna al congresso Siti

Sono disponibili on line le presentazioni portate dal gruppo Passi emiliano-romagnolo al congresso nazionale della Società italiana di igiene (Siti), che si è svolto a Riccione dal 1 al 4 ottobre 2014: “La percezione del rischio ambientale in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza Passi” (pdf 1,6 Mb),“La vaccinazione antinfluenzale nelle persone con patologie croniche secondo i dati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento” (pdf 1 Mb), “I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza Passi” (pdf 1,3 Mb).

 

16/10/2014 - Screening cervicale: i dati 2010-2013

Dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2010-2013, quasi quattro donne su cinque di 25-64 anni di età (77%), riferiscono di aver effettuato lo screening cervicale (Pap-test o Hpv test) a scopo preventivo nel corso dei tre anni precedenti l’intervista, come raccomandato dalle linee guida. Sono alcuni dei dati che aggiornano la pagina dedicata allo screening cervicale.

 

16/10/2014 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine del territorio si aggiornano di nuove pubblicazioni dalla rete:

16/10/2014 - Obesity Day 2014

Sebbene nel periodo 2008/9-2012 si evidenzi una leggera diminuzione del sovrappeso e dell’obesità tra i bambini, persistono tuttavia livelli preoccupanti di eccesso ponderale; nel 2012, il 22,2% dei bimbi è risultato in sovrappeso e il 10,6% in condizioni di obesità. Inoltre, il peso e l’istruzione dei genitori mostrano un’associazione con lo stato ponderale dei propri figli: laddove l’istruzione dei genitori è elevata si assiste a una percentuale minore di figli in sovrappeso e obesi. Tra gli adulti 18-69enni più di 4 persone su 10 risultano in eccesso ponderale, condizione che aumenta al crescere dell’età, è più frequente negli uomini, tra le persone con basso livello d’istruzione e tra quelle economicamente più svantaggiate. Tra gli anziani ultra64enni, la percentuale di persone in sovrappeso è del 42% mentre quella di obesi è del 15%. L’eccesso ponderale raggiunge un valore percentuale massimo nella fascia di età 64-74 anni (62%); superati i 65 anni di età, l’indice di massa corporea è soggetto a variazioni legate a fattori biologici e patologici, e all’aumentare la percentuale di anziani che perdono peso indipendentemente dalla loro volontà. In occasione dell’Obesity Day (10 ottobre), le sorveglianze di popolazione OKkio alla Salute, Passi e Passi d’Argento raccolgono gli ultimi dati disponibili sull’eccesso ponderale in due schede divulgative pensate per gli operatori: “OKkio alla Salute. Lo stato ponderale dei bambini nelle tre rilevazioni e fattori associati” (pdf 394 kb) e “Sovrappeso e obesità in Italia: dati Passi (2010-2013) e Passi d’Argento (2012)”.

 

11/9/2014 - Sostituzione dei non rispondenti nei sistemi di sorveglianza: un articolo Passi su Annals of Epidemiology

Come sostituire i non rispondenti durante un’indagine campionaria? Il difficile e frequente problema della non risposta – cioè il fatto che non sempre si riescono a intervistare tutte le persone facenti parte del campione originariamente selezionato (titolari) – è l’argomento affrontato nell’articolo “Field substitution of nonresponders can maintain sample size and structure without altering survey estimates - the experience of the Italian behavioral risk factors surveillance system (Passi)”. L’articolo, pubblicato ad aprile scorso sulla rivista internazionale Annals of Epidemiology (organo dell’American College of Epidemiology) riporta i risultati di uno studio basato sui dati della sorveglianza Passi, che utilizza il cosiddetto metodo della sostituzione sul campo. Leggi l’approfondimento.

 

4/9/2014 - II workshop Passi 2014

Il 24 e 25 settembre si terrà il II workshop 2014 che sarà dedicato ad analizzare e discutere il valore dei dati sui disturbi depressivi nella popolazione adulta e anziana prodotti dalle due Sorveglianze Passi e Passi d’Argento e i loro potenziale uso. Il workshop sarà articolato in due sessioni: “Valore dei dati sulla depressione prodotti dalla sorveglianza” (24 settembre) e “Usi dei dati sui disturbi depressivi per migliorare la salute pubblica” (25 settembre). Per saperne di più consulta il programma (pdf 356 kb) e scarica la scheda d’iscrizione (pdf 140 kb).

 

4/9/2014 – Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali:

31/7/2014 - Piemonte: pubblicazioni dalla rete

Sono disponibili on line il report aziendale (pdf 715 kb) dell’Asl Cn 2 Alba-Bra con i dati Passi 2009-2012 e la scheda tematica (pdf 2,8 Mb) dell’Asl Vc sul sostegno al programma Guadagnare Salute.

 

24/7/2014 – Progetto Crisalide: on line nuovi documenti

Nell’ambito del Progetto Crisalide, realizzato per effettuare uno studio di valutazione sull’associazione tra crisi, salute e disuguaglianze di salute in Italia, è stato pubblicato il documento “Dati Passi: effetti della crisi sugli stili di vita” (pdf 1,2 Mb), contenente i dati del pool nazionale. I dati della sorveglianza Passi sono presenti anche nel rapporto regionale “Salute mentale e uso dei servizi di psichiatria in Emilia-Romagna” (pdf 233 kb). Il progetto, tutt’ora in corso, vede l’Agenas come capofila e coinvolge: Asl To 3 (Piemonte), Università di Torino, Cnesps (Iss), Agenzia regionale di sanità dell’Emilia-Romagna, Agenzia regionale di sanità Toscana, Regione Lazio e Osservatorio epidemiologico della Regione Sicilia.

 

10/7/2014 - Attività fisica: on line i dati 2013

Dai dati 2010-2013 della sorveglianza Passi, solo il 33% degli intervistati può essere classificato come attivo, il 36% come parzialmente attivo e ben il 31% può essere classificato come sedentario. Per il periodo di rilevazione, la sedentarietà è significativamente più frequente in alcune categorie: nella fascia di età più anziana (50-69 anni, 35%), fra le donne (33%), fra le persone con molte difficoltà economiche (41%), fra quelle con un titolo di studio basso o assente (41%) e tra gli intervistati con cittadinanza straniera (33%). La distribuzione della sedentarietà per Regione di residenza divide l’Italia in due macroaree in maniera netta, con una maggiore diffusione nelle Regioni centromeridionali, con il valore più alto in Basilicata ( 56%) e quello più basso nella P. A. Bolzano (7%). Sono alcuni dei dati riportati nel capitolo dedicato all’attività fisica del rapporto nazionale Passi 2013.

 

3/7/2014 - Rapporto nazionale 2013: eccesso ponderale e consumo di frutta e verdura

Dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2010-2013 emerge che due adulti su cinque (42%) sono in eccesso ponderale, in particolare il 31% è in sovrappeso e l’11% è obeso. Nel quadriennio 2010-2013, la distribuzione geografica della prevalenza di persone in eccesso ponderale disegna un chiaro gradiente Nord-Sud con una maggiore diffusione nelle Regioni meridionali. La percezione del proprio peso corporeo non sempre coincide con quello calcolato in base ai dati antropometrici riferiti dagli intervistati: nel periodo 2010-2013, solo una persona in sovrappeso su due ritiene il proprio peso troppo alto e, addirittura, tra gli obesi il 10% considera il proprio peso giusto. Troppo bassa e in riduzione appare l’attenzione al problema dell’eccesso ponderale da parte degli operatori sanitari. In Italia, quasi la metà degli adulti intervistati da Passi (48%) nel periodo 2010-2013 consuma tre o più porzioni al giorno di frutta e verdura e solo uno su dieci (10%) ne consuma la quantità raccomandata nelle linee guida per una corretta alimentazione, cioè cinque porzioni al giorno (five a day). On line i capitoli del rapporto nazionale 2013 dedicati a “eccesso ponderale” e “consumo di frutta e verdura”.

 

26/6/2014 - Report nazionale 2013: Percezione del rischio alimentare

Stimare, valutare e monitorare nel tempo le preoccupazioni dei consumatori sui possibili rischi associati agli alimenti: questo l’obiettivo principale del modulo opzionale sulla percezione del rischio alimentare, proposto dalla Regione Emilia-Romagna e adottato anche da Toscana e Sardegna nel 2013. Circa 7700 le interviste raccolte complessivamente: 3178 in Emilia-Romagna, 3205 in Toscana e 1303 in Sardegna. Per approfondire consulta:

26/6/2014 - La rete Passi

On line l’elenco aggiornato dei coordinatori locali (regionali, aziendali) del sistema di sorveglianza Passi.

 

26/6/2014 - Dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali da:

19/6/2014 - Rapporto nazionale 2013: descrizione del campione

Oltre 40 milioni di residenti, tra i 18 e i 69 anni, iscritti al 31 dicembre 2013 nelle liste delle anagrafi sanitarie delle 136 Asl (su 147 totali) delle 21 Regioni e P.A. di Trento e Bolzano partecipanti. Questa la popolazione di riferimento dell’indagine Passi che, da gennaio 2010 a dicembre 2013, ha intervistato oltre 151 mila persone. Dal campione dell’indagine 2013 emerge che il 49% degli intervistati è di sesso maschile e l’età media è di 44 anni per entrambi i sessi; che il 9% del campione non ha alcun titolo di studio o ha la licenza elementare, il 30% ha la licenza media inferiore, il 46% la licenza media superiore e il 15% è laureato; che il 58% del campione di intervistati nella fascia d’età 18-65 anni ha riferito di lavorare in modo continuativo, l’8% di lavorare in modo non continuativo e il restante 34% di non lavorare. Inoltre, considerando che la sorveglianza prevede la sostituzione degli stranieri non in grado di sostenere l’intervista telefonica in italiano, fornendo così informazioni sugli stranieri iscritti all’anagrafe sanitaria e dunque generalmente più integrati socialmente nel nostro Paese, dai dati emerge che oltre il 3% degli intervistati è costituito da stranieri, di età più frequentemente giovani e donne. Per maggiori informazioni consulta il capitolo del rapporto nazionale Passi dedicato alla descrizione del campione.

 

12/6/2014 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali da:

5/6/2014 – Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali da:

29/5/2014 - Abitudine al fumo di sigaretta: i dati Passi 2013

La maggior parte degli adulti in Italia non fuma o ha smesso di fumare. L’abitudine al fumo è più diffusa tra gli uomini, i giovani e i gruppi di popolazione socio-economicamente più svantaggiati. Solo fra i più anziani, utra64enni, fumare è più frequente fra i più istruiti. Nel periodo 2008-2013 si registra una diminuzione significativa della percentuale di fumatori ma solo nei gruppi di persone più abbienti, mentre resta stazionaria nelle persone con molte difficoltà economiche, tra le quali peraltro la quota di fumatori è la più alta. Su dieci fumatori, quattro tentano di smettere, ma difficilmente ci riescono. Inoltre nella quasi totalità dei casi chi tenta lo fa da solo, senza ricorrere ai servizi o ai corsi offerti dalle Asl. L’attenzione degli operatori sanitari presenta margini di miglioramento, soprattutto nella popolazione adulta. Le analisi dei trend temporali sul rispetto del divieto di fumo nei luoghi pubblici e in quelli di lavoro e sul divieto di fumo in casa mostrano risultati incoraggianti. Per approfondire leggi i capitoli del rapporto nazionale Passi dedicati a: abitudine al fumo, fumo passivo, smettere di fumare. Scarica anche la scheda fronte-retro “Abitudine al fumo di sigaretta in Italia: dati Passi (2010-2013) e Passi d’Argento (2012)” (pdf 834 kb) prodotta in occasione nel World No Tobacco Day 2014.

 

22/5/2014 - Sorveglianze di popolazione: l’esperienza di Passi raccontata a Montréal

Nel corso della conferenza internazionale “Les Grandes conférences Paul-Bernard” del 7 maggio a Montréal, Stefano Campostrini (Gt Passi) è stato invitato a presentare il sistema di sorveglianza italiano Passi, riconosciuto come uno dei più efficaci a livello internazionale. Leggi il suo commento e consulta i materiali sulla giornata.

 

15/5/2014 – Piemonte: i dati Passi sulla sicurezza stradale nella Asl Cn 2 Alba-Bra

Tra i giovani intervistati nel quadriennio 2009-2012 nella Asl Cn 2, il 5% dei 18-25enni e il 3% dei 18-21enni, dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol. È quanto emerge dal rapporto “Sicurezza stradale: i dati del Sistema di Sorveglianza Passi 2009-2012 Asl Cn 2 Alba-Bra” (pdf 2,8 Mb). Dal rapporto emerge inoltre che la maggior parte degli intervistati ha rivelato un comportamento responsabile alla guida di auto e moto, indossando sempre la cintura di sicurezza sui sedili anteriori (91%) e il casco (98%). L’uso della cintura di sicurezza sui sedili posteriori è invece ancora poco frequente: solo il 36% dichiara di usarla sempre.

 

8/5/2014 – Report nazionale 2013: i dati sull’alcol

Al via la pubblicazione del report nazionale Passi 2013 con i dati su consumo alcolico e sulla guida sotto effetto di alcol. I dati 2010-2013 della sorveglianza registrano che poco meno della metà della popolazione adulta italiana (45%) non consuma bevande alcoliche, il 38% beve moderatamente, mentre il 17% ha un consumo di alcol a “maggior rischio” per quantità o modalità di assunzione. Ancora troppo bassa appare l’attenzione degli operatori sanitari al problema dell’abuso di alcol: nel periodo 2010-2013, solo il 15% degli intervistati riferisce che un operatore sanitario si è informato sul consumo alcolico e solo il 6% di coloro che sono considerati a maggior rischio riferiscono di aver ricevuto un consiglio di ridurne il consumo. Nel quadriennio, il 10% dei conducenti riferisce di aver guidato un’auto, o una moto, sotto l’effetto dell’alcol negli ultimi 30 giorni prima dell’intervista, mentre il 7% degli intervistati dichiara di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol. I controlli sistematici con etilotest sono uno strumento di provata efficacia per la riduzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali, ma risultano ancora poco diffusi: il 35% di coloro che hanno dichiarato di aver guidato un’auto o una moto negli ultimi 12 mesi, ha riferito di aver subito un controllo da parte delle forze dell’ordine. Per maggiori informazioni consulta i capitoli dedicati a consumo alcolico e sulla guida sotto effetto di alcol.

 

17/4/2014 - Vaccinazione antirosolia: on line l’impatto sulla salute

È attiva, per la vaccinazione antirosolia, la pagina dedicata all’impatto sulla salute. Tra le informazioni fornite alcuni dati sulla rosolia, le raccomandazioni di sanità pubblica per la vaccinazione, le modalità con cui il Sistema di sorveglianza Passi effettua la misurazione delle coperture vaccinali e della suscettibilità alla malattia delle donne in età fertile, una panoramica sugli ultimi dati Passi disponibili e le azioni da intraprendere per arrivare all’eliminazione della malattia sul territorio nazionale. Leggi la pagina dedicata.

 

17/4/2014 - Passi al 12° Congresso nazionale Siprec

Disponibile on line la presentazione “Impatto della crisi economica sull’attenzione alla propria salute” a cura di Gianluigi Ferrante (Gruppo Tecnico Passi), illustrata al 12° Congresso nazionale Siprec (Napoli, 6 marzo 2014).

 

17/4/2014 - Le novità dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali da:

 

9/4/2014 – Il consumo di alcol in Italia: i dati Passi 2013 per l’Alcohol Prevention Day

Nel 2013, il 54% degli intervistati dichiara di essere bevitore (ossia di aver consumato negli ultimi 30 giorni almeno un’unità di bevanda alcolica). Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione, nessuna difficoltà economica e tra le persone con cittadinanza italiana. Il 17% degli intervistati può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio e solo il 14% degli intervistati riferisce che un operatore sanitario si è informato sui comportamenti in relazione al consumo di alcol. Inoltre, tra i bevitori che hanno guidato l’auto/moto negli ultimi 12 mesi, il 9% dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol e il 34% degli intervistati riferisce di aver avuto negli ultimi 12 mesi almeno un controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Sono alcuni dei dati presentati nella scheda tematica “Il consumo di alcol in Italia: i dati 2013 del sistema di sorveglianza Passi” (pdf 1,1 Mb) pubblicata in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2014.

 

9/4/2014 – Coordinamento nazionale Passi: i materiali del I workshop 2014

Un’occasione per fare una valutazione del raggiungimento degli obiettivi 2013, definire la programmazione 2014 per lo sviluppo del network e per parlare del contributo della sorveglianza Passi al Piano nazionale della prevenzione 2014-2018: il primo workshop Passi del 2014 (che si è svolto gli scorsi 26-27 marzo) è stato ricco di spunti di riflessione. Consulta e scarica tutti i materiali relativi a: la prima giornata, la seconda giornata, il seminario sui modelli di regressione a coefficienti variabili.

 

9/4/2014 – L’attività fisica in Trentino

La maggior parte della popolazione adulta trentina può essere definita attiva o parzialmente attiva (40% e 43% rispettivamente), mentre il 17% è completamente sedentario. Questo significa che oltre 60.000 persone tra i 18 e i 69 anni non praticano nessun tipo di attività fisica. Ad esse vanno aggiunti circa 10.000 anziani che, sebbene in grado di praticare attività fisica, sono sedentari. La sedentarietà cresce all’aumentare dell’età, è più diffusa nelle donne, nelle persone con basso livello d’istruzione, con maggiori difficoltà economiche e negli stranieri; non mostra, invece, variazioni significative nel tempo. L’attività fisica è ancora poco promossa dagli operatori sanitari: solo al 40% di chi è stato dal medico nell’ultimo anno è stato chiesto se svolgesse attività fisica e solo al 37% è stato consigliato di farla regolarmente. La maggioranza dei bambini trentini gioca all’aperto e circa la metà pratica attività sportiva strutturata, tuttavia solo il 27% dei bambini pratica l’ora di attività fisica raccomandata per almeno 5 giorni alla settimana. Sono alcune delle informazioni messe in evidenza dalla scheda tematica “L’attività fisica in Trentino” (pdf 882 kb) che riporta i dati 2012 dei sistemi di sorveglianza OKkio alla Salute, Passi e Passi d’Argento, pubblicata dall’Osservatorio per la salute della PA di Trento in occasione della Giornata mondiale dell’attività fisica 2014.

 

3/4/2014 - Giornata mondiale dell’attività fisica

Secondo l’Oms, la sedentarietà è il quarto principale fattore di rischio di mortalità globale, provocando ogni anno 3,2 milioni di decessi. “L’attività fisica: un gol spettacolare per la salute” è lo slogan dell’edizione 2014 del World Day of Physical Activity (6 aprile), giornata che celebra l’importanza di uno stile di vita attivo per mantenersi in buona salute. L’iniziativa rivolge principalmente alla popolazione adulta, richiamando le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla promozione dell’attività fisica con l’esortazione: metti insieme 30 minuti di attività fisica ogni giorno per la tua salute e il tuo benessere. Il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità raccoglie dati informativi sul tema dell’attività fisica nel nostro Paese. In occasione della giornata mondiale, EpiCentro offre uno spaccato con alcuni dati su tre grandi fasce di popolazione:

  • bambini (dal sistema di sorveglianza OKkio alla Salute)
  • adulti (dal sistema di sorveglianza Passi)
  • anziani (dal sistema di sorveglianza passi d’Argento).

27/3/2014 - L’influenza dell’ambiente sullo stato di salute

Nel biennio 2011-2012, il 23% degli intervistati ha dichiarato di ritenere buona la qualità dell’ambiente in cui vive tanto da attribuirle un’influenza positiva sulla propria salute. Invece, il 19% ritiene che la qualità dell’ambiente del quartiere o della zona in cui abita influenzi negativamente il proprio stato di salute. Tuttavia, la gran parte delle persone intervistate (56%) non attribuisce alla qualità dell’ambiente alcuna influenza sullo stato di salute. Il modulo opzionale sulla “Percezione ambientale” è stato adottato nel 2011 da 8 Regioni/PA (Valle d’Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna) a cui, nel 2012, si sono aggiunte Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Puglia e Basilicata. Il modulo indaga se, e quanto, le persone intervistate pensano che l’ambiente in cui si vive influenzi lo stato di salute e, in particolare, raccoglie informazioni sulla percezione della qualità di aria, traffico e rifiuti urbani, ma anche su altri aspetti ritenuti dannosi per la salute. Per approfondire leggi il capitolo completo del rapporto nazionale Passi 2012 dedicato alla Percezione ambientale.

 

27/3/2014 – Guadagnare salute a Lucca

Secondo i dati Passi 2009-2012, nella popolazione della Asl 2 di Lucca il 23,8% degli adulti di fuma sigarette, uno su cinque (22,0%) è un ex fumatore e oltre la metà (54,1%) non ha mai fumato. Inoltre, il 58,3% degli intervistati dichiara di essere bevitore. Riguardo l’esercizio fisico, dai dati emerge che solo un quarto dei 18-69enni ha uno stile di vita attivo (25,1%), il 45,2% è parzialmente attivo e meno di un terzo degli adulti è completamente sedentario (29,7%). Per i dettagli scarica le schede aziendali:

20/3/2014 - Nuove pubblicazioni dalle Marche

È on line il report “Guadagnare Salute nella Regione Marche. Anni 2009-2012” (pdf 1,4 Mb) contenente i dati su attività fisica, stato nutrizionale, consumo di alcol e abitudine al fumo dei residenti in Regione. Dai dati emerge che nel quadriennio 2009-2012 sono 275 mila gli adulti marchigiani completamente sedentari e 475 mila quelli in eccesso ponderale. Sono poi 191 mila gli intervistati che dichiarano un consumo abituale elevato di alcol e 276 mila i fumatori. Per maggiori informazioni leggi il rapporto completo.

 

13/3/2014 - Stili di vita a Cesena: i dati 2009-2012 su fumo, attività fisica ed eccesso ponderale

Dai dati della sorveglianza Passi 2009-12, nel territorio dell’Ausl di Cesena il 35% degli adulti conduce uno stile di vita attivo, ma un quarto (23%) è completamente sedentario. Il 29% dei bambini di 8-9anni è in eccesso ponderale e la percentuale diminuisce in adolescenza (14% di eccesso ponderale tra i 15enni); spesso l’eccesso ponderale coinvolge l’intera famiglia. Inoltre, nel territorio del cesenate si stima che il 29% degli adulti 18-69enni sia fumatore. L’abitudine al fumo inizia già da giovanissimi (23% dei 15enni), è più elevata nei 18-24enni (39%) e diminuisce nelle successive classi d’età. Leggi e scarica le schede tematiche aziendali “L’attività fisica nel territorio dell’Ausl di Cesena: dati del sistema di sorveglianza Passi 2009-2012” (pdf 316 kb), “L’eccesso ponderale nell’Ausl di Cesena: dati dei sistemi di Sorveglianza 2009-2012” (pdf 992 kb), “Abitudine al fumo di sigaretta nell’Ausl di Cesena: dati del Sistema di Sorveglianza Passi 2009-12” (pdf 342 kb).

 

6/3/2014 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine dedicate al network Passi si arricchiscono di nuovi materiali utili dal territorio.

27/2/2014 - I workshop 2014 del Coordinamento nazionale: il contributo dei dati Passi per il Piano della prevenzione

Si terrà a Roma, il 26-27 marzo, il primo degli incontri trimestrali 2014 dei coordinatori della sorveglianza Passi. Due le sessioni previste: la prima (26 marzo) è dedicata alla discussione su tematiche di interesse essenzialmente interno alla Rete Passi(valutazione del raggiungimento degli obiettivi 2013, definizione della programmazione 2014 per il sistema informativo e per lo sviluppo del network, con particolare riferimento a proposte per innovare la formula degli incontri tematici); la seconda (27 marzo) riguarderà l’utilizzo dei dati di sorveglianza come contributo al Piano della prevenzione (Pnp). Dopo una presentazione dell’esperienza dei Pnp, l’incontro proseguirà delineando la linea strategica del Piano 2014-2018 e dedicando una sessione di un’ora alle esperienze di utilizzo a livello locale. Chiuderà il workshop una tavola rotonda con i referenti regionali e dei sistemi di sorveglianza. Per maggiori informazioni scarica il programma (pdf 37 kb).

 

27/2/2014 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine dedicate al network Passi si arricchiscono di nuovi materiali utili dalla Regione Sardegna:

20/2/2014 – Nuove pubblicazioni dal territorio

13/2/2014 - Self Audit 2013: i risultati della valutazione

Dalle segnalazioni di 113 coordinatori aziendali Passi, è stato possibile approssimare una stima di 1036 operatori coinvolti nelle attività del sistema di sorveglianza. Localmente, i team Passi si incontrano in media circa quattro volte l’anno e gli argomenti trattati con più frequenza vanno da quelli di natura generale, come gli aspetti organizzativi, a temi specifici. Tra questi, la “rilevazione dati” risulta quello su cui la realtà aziendale si focalizza maggiormente. Inoltre, a sette anni dall’avvio, Passi è inserito nei mandati istituzionali delle Asl italiane: otto volte su dieci è ricompreso infatti tra gli obiettivi aziendali. Sono alcuni dei risultati del Self Audit Passi 2013, indagine che ha cercato di rispondere fondamentalmente a tre quesiti principali: chi sono i “Passisti” sul territorio?; come si lavora a Passi? (cioè quali procedure e metodi vengono applicati); cosa produce Passi, quale è il suo valore aggiunto in termini di comunicazione e interventi per la prevenzione e promozione della salute in Italia? Consulta la pagina dedicata ai risultati del Self Audit Passi 2013.

 

13/2/2014 – Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine dedicate al network Passi si arricchiscono di nuovi materiali utili.

6/2/2014 - Lucca: i dati Passi 2009-2012 sull’eccesso ponderale

Nel periodo 2009-12, nella Asl 2 Lucca il 30% degli adulti di 18-69 anni risulta in sovrappeso e il 10% obeso. Il 98% degli intervistati mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno, ma solo l’8% consuma le 5 o più porzioni raccomandate. Inoltre, il 33% delle persone in eccesso ponderale non pratica alcun tipo di attività fisica. Riguardo l’atteggiamento degli operatori sanitari, il 57% delle persone in eccesso ponderale dichiara di aver ricevuto il consiglio di perdere peso e il 41% di essere stato esortato a praticare attività fisica. Sono questi alcuni dei dati presentati nella scheda tematica su sovrappeso e obesità (pdf 264 kb) nella città toscana e relativi agli anni 2009-2012.

 

30/1/2014 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine dedicate al network Passi si arricchiscono di nuovi materiali utili.

23/1/2014 - Condizioni socioeconomiche e lavorative del campione Passi: cenni di “crisi”?

La sorveglianza Passi consente di monitorare alcuni tra i più importanti determinanti sociali della salute, strettamente correlati alla attuale crisi economica, come il lavoro e le difficoltà economiche percepite. Nel periodo 2008-2012 per quanto riguarda la condizione lavorativa emerge in modo significativo una diminuzione delle persone che dichiarano di lavorare in modo continuativo (che in 5 anni passano dal 61% al 55%) e un aumento sia di chi riferisce di non lavorare (dal 33% al 37%) sia di chi ha un lavoro saltuario (dal 6% al 8%). Rispetto alle difficoltà economiche percepite, nello stesso periodo si registra una riduzione, statisticamente significativa, della quota di persone che dichiara di non avere difficoltà economiche (dal 44% al 40%) e un aumento della quota di coloro che ne dichiarano molte (dal 14% al 16%). Guarda le infografiche interattive su condizione lavorativa e economiche percepite.

 

23/1/2014 - Rapporto nazionale 2012: la descrizione del campione

Oltre 40 milioni di residenti, tra i 18 e i 69 anni, iscritti al 31 dicembre 2012 nelle liste delle anagrafi sanitarie delle 135 Asl (su 147 totali) delle 21 Regioni partecipanti. Il 49% degli intervistati è di sesso maschile e l’età media è di 44 anni per entrambi i sessi. Nel pool di Asl, il 10% del campione non ha alcun titolo di studio o ha la licenza elementare, il 30% ha la licenza media inferiore, il 45% la licenza media superiore e il 15% è laureato. Oltre il 3% degli intervistati è costituito da stranieri (in possesso di una sufficiente competenza relativamente alla lingua italiana parlata, e dunque generalmente più integrati socialmente nel nostro Paese), maggiormente rappresentati nelle classi di età più giovani e tra le donne. Sono alcune delle caratteristiche principali del campione di popolazione intervistato da Passi nel 2012.

 

16/1/2014 - Sicurezza stradale: nuovi approfondimento

La sanità pubblica può includere tra i suoi obiettivi quello di ridurre il numero di incidenti stradali e il numero di feriti sapendo che è solo uno degli attori coinvolti in questo campo? E può “sottrarsi” da questa area di prevenzione solo perché non è di sua esclusiva competenza? I lavori del nuovo Piano nazionale della prevenzione non sono finiti, ma dalla sua strutturazione e dalle risposte a questi interrogativi dipenderà l’orientamento della sanità pubblica nei prossimi anni in tema di prevenzione degli incidenti stradali. Maria Giuseppina Lecce (ministero della Salute) approfondisce il tema, avviato durante la seconda giornata del IV incontro del coordinamento nazionale Passi (19-20 dicembre 2013). Sempre sull’argomento della sicurezza stradale, Passi propone ai suoi lettori una riflessione sull’articolo “Distracted Driving and Risk of Road Crashes among Novice and Experienced Drivers” pubblicato a gennaio 2014 sul New England Journal of Medicine (Nejm) che propone i risultati di un importante studio osservazionale condotto dal Virginia Tech Transportation Institute. Dallo studio emerge che il rischio di incidente stradale aumenta quando, mentre si guida, si compiono azioni secondarie che obbligano a distogliere lo sguardo dalla strada. In particolare, tra le principali cause di distrazione dei guidatori c’è l’uso del cellulare. Per i neopatentati, il rischio di fare un incidente legato all’azione di chiamare qualcuno al telefono e di scrivere un Sms è ancora maggiore rispetto ai guidatori esperti.

 

16/1/2014 - Salerno: i dati Passi 2008-2009

Nell’Asl Salerno 2, nel biennio 2008-2009, una persona su due era in eccesso ponderale, il 30% della popolazione era adeguatamente attivo, mentre il 23% è completamente sedentario. La percentuale di bevitori a rischio era bassa (6%), come pure quella dei bevitori binge (1%). Inoltre, il 30% degli intervistati ha dichiarato di essere fumatore. Sono alcuni dei dati riportati nel rapporto breve 2008-2009 (pdf 462 kb) pubblicato dalla Asl Sa2 a gennaio 2014. Il documento riporta anche i dati sull’attenzione degli operatori sanitari agli stili di vita, sui programmi di prevenzione individuale, sui comportamenti sicuri e sui fattori di rischio cardiovascolare da cui emerge che il 77% delle persone intervistate dichiara di essersi sottoposta alla misurazione della pressione arteriosa negli ultimi 2 anni e il 78% riferisce di aver effettuato almeno una volta la misurazione della colesterolemia. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 462 kb).

 

9/1/2014 - Incidenti stradali: ruolo della sanità pubblica dalla sorveglianza alla prevenzione

Si è svolto il 19 e il 20 dicembre scorsi l’ultimo incontro trimestrale per il 2013 dei coordinatori della sorveglianza Passi. Due le sessioni in programma: la prima (19 dicembre) ha preso in esame tematiche di interesse essenzialmente interno per il Sistema (valutazione preliminare del raggiungimento degli obiettivi e discussione; presentazione della versione definitiva del questionario 2014); la seconda (20 dicembre) ha aperto le porte a chiunque fosse interessato al delicato tema della sicurezza stradale. In particolare, la seconda giornata è stata pensata come momento di condivisione con l’obiettivo di estendere l’uso dei dati Passi sul tema e renderli una delle componenti dei sistemi di sorveglianza che sostengono l’attuazione delle politiche, dei programmi e degli interventi di prevenzione degli incidenti. Leggi gli approfondimenti sulla prima e sulla seconda giornata.

 

9/1/2014 - I nuovi dati della Asl Roma C e nella Provincia di Viterbo

Nel 2012, nel Lazio si sono verificati 23.647 incidenti con lesioni a persone che hanno causato il decesso di 376 persone e il ferimento di 32.903. Nella Provincia di Viterbo, l’Istat ha registrato 750 incidenti con lesioni a persone, che hanno provocato 24 morti e 1173 feriti. A Viterbo, come nel resto d’Italia, il numero dei morti e feriti è in calo: tra il 2001 e 2012 il numero delle vittime della strada è passato da 47 a 24 (con una riduzione del 48,9%) e quello dei feriti da 1537 a 1173 (con una riduzione del 23,6%). La distribuzione dei morti e feriti per genere penalizza fortemente i maschi che rappresentano il 71% dei decessi e il 58% dei feriti. Il 31% dei feriti e il 25% dei decessi appartengono alla fascia d’età 15-29 anni (maschi + femmine). Nella Asl RmC, i cittadini residenti che, nel 2012, sono giunti a un pronto soccorso (PS) della Regione sono stati 11.616 con un’incidenza pari a 2281 per 100 mila abitanti: l’87% degli accessi con codice di triage verde e il 2% bianco. L’incidenza di accesso ai PS si osserva maggiormente nella fascia d’età 20-24 con una predominanza del sesso maschile, in linea con il dato regionale. Sono alcuni dei dati riportati nei nuovi report aziendali che la Regione Lazio dedica alla sicurezza stradale e che utilizzano diverse fonti di dati (sorveglianza Passi, Istat, Inail, Osservatorio nazionale sull’uso dei dispositivi di sicurezza, Laziosanità). Leggi i rapporti “Incidenti stradali nella Regione Lazio e nella Asl Roma C” (pdf 1,5 Mb) e “Gli incidenti stradali nella Regione Lazio e nella Provincia di Viterbo” (pdf 772 kb).

 

9/1/2014 - Nuova sezione del sito Passi

Con l’avvio del nuovo anno, il sito Passi si rinnova e mette a disposizione degli utenti una nuova pagina dedicata ai convegni nazionali e internazionali a cui la sorveglianza partecipa portando la propria esperienza per favorire il confronto e la discussione.