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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2015

22/12/2015 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine dedicate alla rete Passi si arricchiscono di due nuove schede: dalla Ass 1 Triestina i dati 2011-2014 sui temi indagati dal Programma Guadagnare Salute (pdf 3,1 Mb) e dalla Asl di Viterbo i dati 2011-2014 su alcol e guida in Provincia (pdf 505 kb). In particolare, dalle interviste emerge che solo il 32% della popolazione della Ass 1 triestina ha uno stile di vita attivo, il 40% è in eccesso ponderale (31% in sovrappeso, 9% obesi), il 30% si dichiara fumatore e il 25% ex fumatore, il 10% dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente (il 32% è stato fermato dalle forze dell’ordine e, di questi, il 12% è stato sottoposto all’etilotest). Nel quadriennio 2011-2014 nella Asl di Viterbo, il 96% degli intervistati ha riferito di indossare sempre il casco e il 74% di allacciare sempre la cintura di sicurezza anteriore; è invece limitato l’utilizzo della cintura posteriore: solo il 12% la usa sempre. Inoltre il dato viterbese sull’uso del casco e delle cinture anteriori e posteriori è inferiore rispetto a quello regionale (il 98% usa sempre il casco, l’83% le cinture anteriori e il 15% quelle posteriori) e nazionale.

 

17/12/2015 - Le caratteristiche socio-anagrafiche della popolazione in studio

Il campione della sorveglianza Passi è rappresentativo di una popolazione di oltre 40 milioni di residenti in Italia tra i 18 e i 69 anni. La composizione per genere e età degli stranieri mostra una prevalenza di donne e di persone giovani. La frequenza di coloro che dichiarano di avere molte difficoltà economiche è maggiore tra i residenti dell’Italia del Sud e sta aumentando nel tempo in tutto il Paese. I dati sull’occupazione mostrano significative differenze di genere: il 75% degli uomini dichiara di lavorare vs il 56% delle donne. Chiaro anche il gradiente geografico Nord-Sud a favore delle Regioni settentrionali. Per approfondire le caratteristiche socio-anagrafiche della popolazione in studio consulta la sezione dedicata.

 

26/11/2015 - Sicurezza domestica: i dati nazionali

La consapevolezza del rischio di infortunio domestico è scarsa nella popolazione adulta italiana: meno di 6 intervistati su 100 considera alta la possibilità di avere un infortunio in casa. Questa consapevolezza è maggiore tra chi vive con anziani o bambini, tra le donne, tra i cittadini italiani rispetto agli stranieri, tra chi ha più difficoltà economiche. Si osservano differenze significative per Regioni di residenza ma non c’è un chiaro gradiente geografico. On line i dati nazionali sulla sicurezza domestica.

 

19/11/2015 - Vaccinazione antirosolia: i dati Passi 2011-2014

Nel periodo 2011-2014, 9 Regioni/Province autonome su 21 (Valle d'Aosta, P.A. di Bolzano, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Molise, Puglia e Calabria) hanno raccolto continuativamente dati relativi alla vaccinazione antirosolia. Dalle informazioni raccolte, emerge con forza la scarsa consapevolezza, fra le donne in età fertile, del problema legato all’infezione rubeolica in gravidanza. La quota di donne certamente suscettibili alla rosolia (perché non vaccinate e con rubeotest negativo) può sembrare relativamente contenuta (pari al 2%), tuttavia molto alta è la quota di donne che non sono a conoscenza del proprio stato immunitario nei confronti della rosolia (36%). Per approfondire consulta i dati Passi relativi alla vaccinazione antirosolia.

 

12/11/2015 - I dati sul diabete

In Italia, poco più del 4% della popolazione adulta di 18-69 anni riferisce una diagnosi di diabete. La prevalenza di diabetici cresce con l’età (dopo i 50 anni sfiora il 10%), è più frequente fra gli uomini, nelle fasce di popolazione socio-economicamente più svantaggiate per istruzione o condizioni economiche, fra i cittadini italiani rispetto agli stranieri, e nelle Regioni meridionali rispetto al Centro e al Nord Italia. La prevalenza di persone con diabete non si modifica sostanzialmente dal 2008 (le variazioni che risultano dalle analisi delle serie temporali sono per lo più da imputare a un cambio nel questionario nel 2011-2012). Sono alcuni dei dati pubblicati nelle pagine dedicate al diabete, presentate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

12/11/2015 - Corso di aggiornamento per il coordinamento nazionale Passi

L’ultimo appuntamento dell’anno per i referenti e i coordinatori nazionali Passi è in programma a Roma l’11 dicembre. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte delle attività 2015, condividere la programmazione delle attività 2016 e presentare la versione definitiva del nuovo questionario di rilevazione 2016. La domanda di partecipazione deve essere inviata via fax al numero 06-49904110, oppure scansionata e inviata per e-mail a susanna.lana@iss.it entro il 27 novembre 2015. Per maggiori informazioni scarica il programma (pdf 124 kb) e la scheda d’iscrizione (doc 85 kb).

 

12/11/2015 - La popolazione diabetica nella Regione Marche

Secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi il 4,2% degli adulti 18-69enni intervistati nel periodo 2009-2014 nella Regione Marche ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico. Nelle Marche la patologia diabetica è una condizione che riguarda soprattutto le persone più anziane, (9,4% di prevalenza nei 50-69enni), quelle con basso livello di istruzione (7,2%), con difficoltà economiche (5,3%) e le persone in eccesso ponderale (in particolare gli obesi). Il 63,2% degli intervistati diabetici dichiara di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi il consiglio, da un medico o da altro operatore sanitario, di fare regolare attività fisica; il 79% dei diabetici in eccesso ponderale ha invece ricevuto il suggerimento di perdere peso e, il 95,8% dei diabetici fumatori, ha ricevuto il consiglio di smettere di fumare. Per maggiori informazioni scarica la scheda “La popolazione diabetica adulta nella Regione Marche” (pdf 269 kb).

 

5/11/2015 - Sovrappeso e obesità nell’ASL AL. I dati Passi 2011-14

Nell’Asl Alessandria, nel quadriennio 2011-2014 quasi quattro persone su dieci risultano in eccesso ponderale: tra gli adulti di 18-69 anni intervistati, infatti, il 30% risulta in sovrappeso e l’8% obeso. L’eccesso ponderale cresce al crescere dell’età, è più frequente negli uomini e tra le persone con bassi livelli d’istruzione. Inoltre, nel territorio della Asl AL, tra i soggetti in eccesso ponderale uno su tre, ha dichiarato di essere sedentario. Sono on line le due schede tematiche aziendali (per i Medici di medicina generale, pdf 80 kb, e per i portatori d’interesse, pdf 170 kb) su sovrappeso e obesità prodotte in occasione dell’Obesity Day 2015.

 

22/10/2015 - Dal territorio: il rapporto 2010-2013 della Ulss 18 di Rovigo

Nel periodo 2010-2013, nel territorio della Ulss 18 di Rovigo sono state intervistate

1107 persone nella fascia 18-69 anni. Dalle loro risposte si stima che solo 3 persone adulte su 10 pratichino l’attività fisica raccomandata, mentre 4 su 10 siano completamente sedentarie. Il 46% della popolazione intervistata riferisce di essere in eccesso ponderale (quota che supera il 60% nella fascia 50-69 anni) e, sempre il 46% riferisce di non bere alcol (tra coloro che consumano bevande alcoliche, il consumo a maggior rischio riguarda il 34% delle persone). Nel quadriennio 2010-2013 si stima che 1 persona su 5 sia classificabile come fumatore. Tra gli intervistati 2 su 10 sono ipertesi e oltre 2 persone su 10 riferiscono valori elevati di colesterolemia. In generale 7 persone intervistate su 10 riferiscono la percezione di essere in buona salute e si stima che il 6% degli intervistati soffra di disturbi depressivi. Rispetto all’adesione ai programmi di screening organizzato, nel periodo 2010-2013 si è rilevato alte quote di adesione: 63% allo screening cervicale; 78% allo screening mammario e 67% a quello colorettale. Per maggiori informazioni scarica la scheda “Rapporto dell’Azienda Ulss 18. Anni 2010-2013” (pdf 2,2 Mb).

 

15/10/2015 - I dati su salute percepita e qualità della vita

La gran parte della popolazione adulta italiana (circa 7 persone su 10) giudica positivo il proprio stato di salute, dichiarando di sentirsi bene o molto bene. Di contro, e fortunatamente, solo una piccola percentuale di persone (meno del 4%) riferisce di sentirsi male o molto male; la restante parte degli intervistati dichiara di sentirsi “discretamente”. La quota di persone che riferiscono un buono stato di salute è maggiore al Nord, minore al Centro e ancor più bassa nel Sud e nelle Isole (con qualche eccezione, come per Puglia e Basilicata) ma va aumentando significativamente dal 2008 al 2014 in tutte e tre le macroaree geografiche. Per quanto riguarda la qualità della vita, tutti gli intervistati dichiarano di aver vissuto in media 5 giorni in cattiva salute (unhealthy days) nel mese precedente l’intervista. In particolare, sono mediamente meno di 3 i giorni vissuti in cattive condizioni fisiche, per malattie e/o incidenti, quasi 3 i giorni vissuti in cattive condizioni di malessere psicologico, per problemi emotivi, ansia, depressione o stress. Poco più di 1 giorno al mese invece è stato vissuto con reali limitazioni nel normale svolgimento delle proprie attività, per motivi fisici e/o psicologici. Anche la qualità della vita, come la salute percepita, migliora nel tempo: dal 2008 al 2014 si registra una significativa riduzione degli unhealthy days dal Nord al Sud Italia. Sono alcuni dei dati pubblicati nelle pagine dedicate alla qualità della vita e salute, presentate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

15/10/2015 - Modena: i dati aziendali su attività fisica, eccesso ponderale e fumo

Dalla sorveglianza Passi emerge che in Provincia di Modena il 32% degli adulti 18-69enni ha uno stile di vita attivo, il 45% risulta parzialmente attivo e il 23% completamente sedentario; i dati su sovrappeso e obesità mostrano invece che il 46% delle persone intervistate è in eccesso ponderale, il 51% normopeso e il 3% sottopeso; infine 29% degli intervistati fuma sigarette, il 23% è un ex-fumatore e il 48% non ha mai fumato. Sono alcuni dei dati riportati nelle schede aziendali della Ausl Modena: “L’attività fisica in provincia di Modena: dati del sistema di sorveglianza Passi (Anni 2011-2014)” (pdf 1 Mb); “Sovrappeso e obesità in provincia di Modena: dati del sistema di sorveglianza Passi (anni 2011-2014)” (pdf 520 kb); “Il fumo di sigaretta in provincia di Modena: i dati del sistema di sorveglianza Passi (adulti 18-69 anni)” (pdf 763 Mb).

 

8/10/2015 - Depressione: i dati nazionali

In Italia, una piccola quota di adulti riferisce sintomi di depressione e percepisce compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 15 giorni nel mese precedente l’intervista. In quasi la metà dei casi non si ricorre all’aiuto di nessuno e chi chiede aiuto si rivolge soprattutto a medici/operatori sanitari. I sintomi depressivi sono più frequenti nelle classi di età più avanzate, fra le donne, fra le classi socioeconomiche più svantaggiate (meno istruiti e/o con maggiori difficoltà economiche), fra chi non possiede un lavoro regolare, fra chi riferisce almeno una diagnosi di patologia cronica e tra chi vive solo. La variabilità regionale è contenuta e non si osserva un chiaro gradiente geografico, tuttavia in alcune Regioni del Centro e del Sud Italia si registrano le quote più alte di sintomi depressivi. Dal 2008 la quota di coloro che soffrono di sintomi depressivi va riducendosi significativamente e omogeneamente in tutto il territorio italiano. Oltre alla salute psicologica, anche quella fisica risulta decisamente compromessa, se paragonata al resto della popolazione adulta: nel mese precedente l’intervista chi soffre di sintomi depressivi dichiara mediamente di aver vissuto più giorni in cattive condizioni fisiche, in cattiva salute psicologica e più giorni con limitazione delle abituali attività. Sono alcuni dei dati pubblicati nelle pagine dedicate alla depressione, presentate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

8/10/2015 - I dati sull’eccesso ponderale dalla Ass 1 Triestina e dalla Asl CN 2

Nell’Aas 1 Triestina, secondo i dati Passi del periodo 2011-2014, circa quattro adulti su dieci risultano in eccesso ponderale, di cui il 31% in sovrappeso e il 9% obeso. È uno dei dati che emerge dalla scheda “Sovrappeso e obesità nell’Aas 1 “Triestina”: i dati 2011-2014 dei sistemi di sorveglianza” (pdf 697 kb) che integra i dati delle sorveglianze Passi, Passi d’Argento e OKkio alla Salute, per fotografare la realtà del territorio della Ass 1.

Nella Asl CN2, nel periodo 2011-2014, si stima che il 35% della popolazione 18-69enne intervistata, presenti un eccesso ponderale (26% sovrappeso e il 9% obeso). È quanto emerge dalla scheda “Lo stato nutrizionale e l’alimentazione nell’Asl CN2: i dati dei sistemi di sorveglianza Passi 2011-2014 e OKkio alla Salute 2014” (pdf 258 kb).

 

1/10/2015 - Frequenza di utilizzo dei dispositivi di sicurezza in auto e moto

Nel quadriennio 2011-2014, l’85% degli intervistati che hanno viaggiato in auto, come guidatori o passeggeri sul sedile anteriore, dichiarano di indossare sempre la cintura di sicurezza, mentre l’uso della cintura posteriore è ancora poco frequente (appena il 20% dichiara di indossarla sempre). Risulta una pratica consolidata l’uso del casco in moto: circa il 95% degli intervistati, che nei 12 mesi precedenti l’intervista hanno viaggiato su una moto, come guidatori o passeggeri, dichiarano di aver indossato sempre il casco. Tuttavia questi dati sono valori medi nazionali mentre le differenze geografiche sono ampie e significative e disegnano un chiaro gradiente Nord-Sud a sfavore delle Regioni meridionali. Inoltre, tra coloro che viaggiano in auto con bimbi di 0-6 anni di età, oltre 2 persone su 10 dichiarano di avere difficoltà a far uso di seggiolini e/o adattatori o di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza per il bambino. Questa percentuale raggiunge quasi 1/3 degli intervistati fra i residenti nelle Regioni meridionali. Sono alcuni dei dati pubblicati nelle pagine dedicate alla sicurezza stradale, presentate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

24/9/2015 - Rischio cardiovascolare

Nel quadriennio 2011-2014 l’indagine Passi ha rilevato che su 10 intervistatati, 2 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 2 di ipercolesterolemia, 3 sono fumatori, 3 sedentari, 4 risultano in eccesso ponderale (IMC≥25), quasi tutti, 9 persone su 10, dichiarano di consumare meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (come invece raccomandato - five a day). Sono alcuni dei dati pubblicati nelle pagine dedicate al rischio cardiovascolare, presentate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

24/9/2015 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Prosegue la pubblicazione dei materiali inviati dal territorio con due report dalla Regione Toscana:

  • dalla Asl 10 di Firenze i dati 2010-2013 per sovrappeso e obesità (pdf 277 kb) rivelano che una quota rilevante (37%) degli adulti 18-69enni presenta un eccesso ponderale (il 30% risulta in sovrappeso e il 7% e obeso)
  • il report sintetico della Asl di Lucca sulla rilevazione 2010-2013 (pdf 468 kb) evidenzia che il 67,9% delle persone intervistate nella Asl di Lucca tra il 2010 e il 2013 si giudica in buona salute mentre il 4,2% riferisce di stare “male o molto male”. Inoltre il 38,1% degli intervistati è in eccesso ponderale (sovrappeso/obeso) e pochi riferiscono adeguati consumi di frutta e verdura. Quasi una persona su tre risulta completamente sedentaria; una su cinque può essere considerata un bevitore a rischio e una su quattro fuma sigarette.

17/9/2015 - Vaccinazione antinfluenzale

Il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale fra gli adulti di 18-64 anni non è molto frequente e si riduce negli anni: nella campagna vaccinale 2013-2014 meno del 10% dei 18-64enni si è vaccinato contro l’influenza. Aumenta invece con l’avanzare dell’età, in particolare è significativamente più alto tra i 50-64enni e fra le persone con un più basso livello di istruzione. Inoltre, il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale è più frequente fra le persone affette da patologie croniche, alle quali è fortemente raccomandata, ma resta in ogni caso molto lontano dall’atteso: poco più del 20% dei 18-64enni affetti da una patologia cronica (fra cui malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, malattie respiratorie croniche, tumori, malattie croniche del fegato), riferiscono di essersi vaccinati durante la campagna vaccinale 2013-2014. Per approfondire, consulta le pagine dedicate alla vaccinazione antinfluenzale nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

17/9/2015 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Prosegue la pubblicazione dei materiali inviati dalle Regioni, questa settimana pubblichiamo alcuni report dal Piemonte:

10/9/2015 - Screening colorettale

La copertura nazionale dello screening colorettale resta ancora piuttosto bassa: meno di 4 intervistati su 10 nella fascia di età 50-69 anni riferiscono di aver eseguito uno degli esami per la diagnosi precoce dei tumori colon-rettali a scopo preventivo, nei tempi e modi raccomandati. Inoltre, vi è una forte variabilità da Nord a Sud a sfavore delle Regioni meridionali, dove la quota di persone che si sottopone a screening è inferiore al 20%, mentre supera il 60% fra i residenti al Nord. La gran parte delle persone che ha effettuato lo screening colorettale lo ha fatto nell’ambito di programmi organizzati dalle Asl, mentre lo screening su iniziativa spontanea, fuori i programmi offerti dalle Asl, è poco frequente (meno di un intervistato su 10), senza significative differenze per macroaree geografiche di residenza. Nel quadriennio 2010-2014 la copertura dello screening totale (dentro e fuori i programmi organizzati) è aumentata significativamente in tutto il Paese grazie soprattutto all’aumento della quota dello screening organizzato. Per approfondire, consulta le pagine dedicate allo screening colorettale nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

10/9/2015 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Prosegue la pubblicazione dei materiali inviati dalle Regioni, questa settimana pubblichiamo i report con i dati 2010-2013 delle Asl Piemontesi e un report con i dati 2011-2014 dalla Toscana:

3/9/2015 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Dopo la pausa estiva riprendiamo con la pubblicazione dei materiali inviati dalle Regioni. Consulta i report con i dati 2010-2013 di Piemonte e Toscana:

30/7/2015 - Terremoto del 2009 in Abruzzo: pubblicato un contributo della sorveglianza sulle capacità di reazione positiva della popolazione

L’articolo “Health-Related Quality of Life in the Aftermath of the L'Aquila Earthquake in Italy”, pubblicato sulla rivista Disaster Medicine and Public Health Preparedness il 21 luglio 2015, propone un'analisi degli indicatori Healthy days per valutare lo stato di salute mentale della popolazione de L'Aquila prima e dopo il terremoto del 2009. I risultati ottenuti supportano l’ipotesi che dopo un disastro naturale, la popolazione può essere in grado di attivare risorse personali e fattori protettivi sociali, sottolineando la necessità di individuare le strategie per suscitare e sostenere queste energie positive. Leggi la presentazione a cura degli autori dell'articolo

 

30/7/2015 – Alcol e guida

Nel periodo 2011-2014, in Italia, il 9% dei conducenti intervistati dalla sorveglianza Passi riferisce di aver guidato un’auto o una moto, sotto l’effetto dell’alcol negli ultimi 30 giorni, mentre il 6% dichiara di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol. Dai dati emerge anche che la guida sotto l’effetto dell’alcol è significativamente più elevata nella fascia d’età 25-34 anni, tra gli uomini e tra i cittadini italiani. Non ci sono differenze statisticamente significative tra le Regioni anche se si riscontra una maggiore diffusione in alcune settentrionali e del centro Italia. Significativa la riduzione – nel periodo 2008-2014 – della prevalenza dei guidatori sotto l’effetto dell’alcol in tutto il Paese. Per approfondire, consulta le pagine dedicate ad alcol e guida nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

23/7/2015 - Screening della cervice uterina

Dai dati Passi 2011-2011 risulta che in Italia, 8 donne su 10, in età fra 25 e 64 anni, si sottopongono a scopo preventivo allo screening cervicale (Pap-test o Hpv test), all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale, secondo quanto raccomandato dalle linee guida nazionali, che suggeriscono alle donne di 25-64 anni di sottoporsi allo screening ogni tre anni per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina. Per approfondire, consulta le pagine dedicate allo screening cervicale nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

23/7/2015 - Asl 10 Firenze: i dati 2010-2013 sull’attività fisica

Nella Asl 10 di Firenze, meno della metà degli adulti riferisce uno stile di vita attivo (41,1%) mentre una quota rilevante (oltre il 40%) pratica attività fisica, anche se meno di quanto raccomandato. Inoltre, circa il 17% degli intervistati è completamente sedentario. Sono i dati principali emersi dalla scheda tematica aziendale “L’attività fisica nella Asl 10 di Firenze. I dati del sistema di sorveglianza Passi 2010-2013” (pdf 237 kb).

 

16/7/2015 - Screening mammografico: i dati Passi 2014

I dati Passi 2011-14 evidenziano che in Italia 7 donne su 10 fra i 50 e i 69 anni, si sottopongono a scopo preventivo allo screening mammografico all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale, secondo quanto raccomandato dalle linee guida nazionali e internazionali. La copertura nazionale dello screening mammografico mostra un gradiente Nord-Sud, in cui spiccano negativamente la Campania e la Basilicata, dove meno della metà della popolazione target esegue lo screening. Per il dettaglio consulta le pagine dedicate allo screening mammografico nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

16/7/2015 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine dedicate alla reportistica locale si arricchiscono con i contributi dalle Asl romane C, D, H e della Aas Triestina con i dati 2011-2014, e i dati 2010-2013 di Toscana e Asl di Siena. In particolare:

9/7/2015 - Il contributo di Passi alla sorveglianza sull’uso della sigaretta elettronica in Italia

I dati raccolti da Passi nel corso del 2014 mostrano che circa due adulti su cento usano la sigaretta elettronica (e-cig). La gran parte di loro è fumatore di tabacco e ne fa dunque un uso combinato, alternando la sigaretta elettronica con la sigaretta di tabacco. È verosimile che il consumo combinato sia alimentato dai tentativi di smettere non riusciti, a seguito dei quali i fumatori trovano nella sigaretta elettronica un dispositivo utile per fini diversi dalla disassuefazione. Tra gli ex-fumatori (coloro che hanno smesso di fumare sigarette di tabacco) una minoranza utilizza la sigaretta elettronica, un uso che, se supporta l’astinenza, potrebbe essere positivo per la salute. Tra coloro che non hanno mai fumato tabacco, una percentuale molto piccola dichiara di usare la sigaretta elettronica, un uso pericoloso per la potenziale induzione della dipendenza da nicotina. Sono le principali conclusioni del report “Il contributo di Passi alla sorveglianza sull’uso della sigaretta elettronica in Italia”, pubblicato dalla sorveglianza a luglio 2015. Accompagna l’uscita del documento Passi anche una riflessione di Roberta Pacifici (Reparto Farmacodipendenza, Tossicodipendenza e Doping, Osservatorio Fumo, Alcol e Droga – Ossfad, Istituto superiore di sanità) sul fenomeno della e-cig.

 

9/7/2015 - Alcol: ecco i nuovi dati della sorveglianza

Quasi la metà degli adulti in Italia dichiara di non consumare bevande alcoliche ma circa 1 persona su 6 ne fa un consumo a “maggior rischio” per la salute, per quantità o modalità di assunzione. Questi ultimi sono prevalentemente giovani (18-24enni), uomini e persone socialmente più avvantaggiate, senza difficoltà economiche o alto livello di istruzione. Il consumo di alcol a “maggior rischio” resta prerogativa dei residenti nel Nord Italia. L’attenzione degli operatori sanitari al problema dell’abuso di alcol appare ancora troppo bassa: appena 1 persona su 15 fra coloro che sono considerati consumatori a “maggior rischio” riferiscono di aver ricevuto il consiglio di ridurre il consumo di alcol e questo riguarda, in particolare, chi ne fa un consumo abituale elevato, meno i consumatori binge e ancor meno chi consuma alcol prevalentemente fuori pasto. Per maggiori informazioni consulta le pagine dedicate al consumo di alcol, realizzate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

2/7/2015 – Abitudini alimentari: on line i nuovi dati Passi

I dati riferiti di peso e altezza dagli intervistati Passi portano a stimare circa 4 adulti su 10 in eccesso ponderale (ovvero in sovrappeso o obesi) e un adulto su 10 obeso (Imc ≥30). L’essere in eccesso ponderale è caratteristica più frequente al crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con molte difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione; è anche più frequente fra gli uomini italiani rispetto agli uomini di cittadinanza straniera ma di contro è più frequente fra le donne straniere rispetto alle cittadine italiane. In Italia, quasi la metà degli adulti consuma tre o più porzioni al giorno di frutta e verdura, mentre solo uno su 10 ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero cinque porzioni al giorno (five a day). Per maggiori informazioni consulta le pagine dedicate a sovrappeso e obesità e al consumo di frutta e verdura, realizzate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

2/7/2015 – Sorveglianza integrata delle malattie croniche:

Il 75% di tutti i decessi in Europa sono attribuibili alle malattie croniche. È quanto riferiscono Oms Europa e Unione europea nel final report sulla Sorveglianza integrata delle malattie croniche (Integrated surveillance of Noncommunicable diseases, iNCD), progetto pensato per valutare lo status quo relativo ai dati e agli indicatori su queste patologie nell’ambito dei database europei. Il documento, pubblicato a giugno 2015, mira a fornire esempi di buone pratiche a livello nazionale internazionale nel monitoraggio delle malattie non trasmissibili e a presentare data set e strumenti di visualizzazione dei dati innovativi. Per l’Italia, come esempio di buona pratica dal punto di vista dei sistemi di monitoraggio viene citata la sorveglianza Passi. Per maggiori informazioni consulta il documento completo “Integrated surveillance of Noncommunicable diseases (iNCD). A European Union-WHO project. Final project report for the dissemination of results” (pdf 2, 5 Mb).

 

11/6/2015 - Attività fisica: i dati Passi 2014 nella nuova veste grafica Passi on line

Gli adulti italiani si distribuiscono quasi equamente fra fisicamente attivi, parzialmente attivi e sedentari. La sedentarietà è associata all’avanzare dell’età, al genere femminile e a uno status socioeconomico più svantaggiato. Nel periodo 2008-2014 la quota dei sedentari divide l‘Italia in due, con una maggiore frequenza fra i residenti nel Centro-Sud (ad eccezione di Molise e Sardegna). Inoltre, non sempre la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata corrisponde a quella effettivamente svolta: 1/2 degli adulti parzialmente attivi e 1/5 dei sedentari percepiscono, erroneamente, il proprio livello di attività fisica come sufficiente. Infine, ancora troppo bassa e stabile nel tempo appare l’attenzione degli operatori sanitari al problema della scarsa attività fisica: meno di un intervistato su tre riferisce di aver ricevuto il consiglio di effettuare una regolare attività fisica dal medico o operatore sanitario. Per maggiori informazioni consulta le pagine dedicate, realizzate nella nuova visualizzazione grafica dei dati Passi.

 

11/6/2015 - L’abitudine al fumo nella Ausl di Viterbo: i dati 2011-2014

Dai dati della scheda “L’abitudine al fumo nella Ausl Viterbo. I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-14” (pdf 521 kb) emerge che nella provincia di Viterbo i fumatori sono il 33%, gli ex fumatori il 23% e il 44% non ha mai fumato. Inoltre, circa la metà dei fumatori (46%) ha tentato di smettere di fumare nei 12 mesi precedenti l’intervista, fra questi pochi sono riusciti (6%) e al momento dell’intervista avevano smesso di fumare da più di 6 mesi, ma nella maggioranza dei casi (95%) si è trattato di un’iniziativa personale e solo poche persone sono ricorse a farmaci e cerotti e rarissimo il ricorso a corsi o servizi offerti dalla Asl.

 

4/6/2016 – Dal Trentino una scheda fronte retro sull’abitudine al fumo

In occasione della Giornata mondiale contro il tabacco, che si svolge ogni anno il 31 maggio, la Provincia Autonoma di Trento ha realizzato la scheda fronte retro 31 maggio 2015 – Giornata mondiale senza tabacco” (pdf 2 Mb), che illustra i principali dati sul tema e descrive lo scenario regionale tra il 2011 e il 2014. Dai dati emerge che circa la metà dei trentini tra i 18 e i 69 anni non fuma mentre l’altra metà è suddivisa tra ex fumatori (23%) e fumatori (25%). Inoltre, 4 fumatori su 10, ha fatto almeno un tentativo per smettere di fumare nei 12 mesi precedenti l’intervista, fra questi pochi sono riusciti (11%) e al momento dell’intervista avevano smesso di fumare da più di sei mesi, altri stavano ancora tentando (9%) al momento dell’intervista avendo messo da meno di sei mesi, ma indipendentemente dal risultato, nella maggioranza dei casi (96%) si è trattato di un’iniziativa personale e solo poche persone sono ricorse a farmaci o a corsi vari (tra cui quelli dell’Azienda sanitaria.

 

28/5/2015 – No Tobacco Day 2015: i dati Passi 2014 nella nuova veste grafica Passi on line

In Italia, la maggioranza degli adulti non fuma o ha smesso di fumare: attualmente meno di un italiano su tre fuma e, fra questi, circa un quarto consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. Nel nostro Paese, la percezione del rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici e negli ambienti di lavoro sembra essere abbastanza alta: circa 9 adulti su 10 riferiscono che il divieto è sempre, o quasi sempre, rispettato. Le persone che tentano di smettere di fumare non sono numericamente trascurabili: circa 4 fumatori su 10 hanno tentato di smettere di fumare nei 12 mesi precedenti l’intervista, restando almeno un giorno liberi dal fumo. Al via, con la presentazione dei dati 2011-2014 su abitudine al fumo, fumo passivo e smettere di fumare la nuova visualizzazione grafica dei dati Passi. È Passi on line è la sezione del sito che consente un accesso semplice e dinamico ai risultati nazionali e locali della sorveglianza.

 

28/5/2015 – Malattie croniche e migranti in Italia: il rapporto e il convegno

Si è svolto a Venezia, il 18 maggio 2015, il convegno “Malattie croniche e migranti in Italia”. L’evento – organizzato dall’Oms Europa, e il Centro nazionale di epidemiologia sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Iss – è stata occasione per presentare il rapporto “Malattie croniche e migranti in Italia. Rapporto sui comportamenti a rischio, prevenzione e diseguaglianze di salute” (pdf 2,2 Mb), pensato per stimolare un dibattito italiano ed europeo sulla salute dei migranti, partendo dai dati del sistemi di sorveglianza Passi sui fattori di rischio. Molti gli operatori della sanità pubblica, i ricercatori e gli studiosi del mondo dell’immigrazione che hanno partecipato al convegno, importanti i messaggi lanciati dai diversi relatori e condivisi durante la giornata. Stefano Campostrini (Università Ca’ Foscari, Venezia) racconta la giornata.

 

28/5/2015 – Applicazione del metodo di regressione con coefficienti variabili nell’ambito della sorveglianza Passi

La rivista BMC Public Health ha pubblicato un articolo in cui i dati Passi sono utilizzati per l'applicazione di un metodo statistico avanzato. Si tratta di un approccio metodologico, non nuovo alla statistica, ma per la prima volta applicato in questo contesto epidemiologico: è il metodo di regressione con coefficienti variabili per studiare come è cambiata nel tempo l’associazione tra fumo e una serie di variabili che sono correlate al fumo, come l’istruzione o il genere. Leggi l’approfondimento.

 

30/4/2015 - Sorveglianza di popolazione e salute dei migranti

Si svolge a Venezia, il 18 maggio 2015, il convegno “Malattie croniche e migranti in Italia. Presentazione del Rapporto sui comportamenti a rischio, prevenzione e diseguaglianze di salute”. L’evento, organizzato dall’Oms Europa, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Cnesps-Iss, è l’occasione per presentare il rapporto “Malattie croniche e migranti in Italia. Rapporto sui comportamenti a rischio, prevenzione e diseguaglianze di salute”, pensato per stimolare un dibattito italiano ed europeo sulla salute dei migranti, partendo dai dati del sistemi di sorveglianza Passi sui fattori di rischio. Per maggiori informazioni scarica il programma (pdf 535 kb).

 

16/4/2015 - Alcohol Prevention Day: i dati del Passi

In Italia, il 55% degli intervistati dichiara di essere bevitore, ossia di aver consumato negli ultimi 30 giorni almeno un’unità di bevanda alcolica. Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione, nessuna difficoltà economica e tra le persone con cittadinanza italiana. È quanto emerge dai dati 2014 della sorveglianza Passi, pubblicati in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2015. Per maggiori informazioni consulta la scheda tematica “Il consumo di alcol in Italia: i dati 2014 del sistema di sorveglianza Passi” (pdf 1 Mb).

 

16/4/2015 - Toscana: i dati regionali 2009-2012

Quasi il 70% dei toscani ha una percezione positiva del proprio stato di salute; questo dato si abbassa notevolmente (40%) fra i soggetti con almeno una patologia cronica. Il 27% degli intervistati è completamente sedentario e solo il 35% aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica. Il 30% del campione è in sovrappeso, mentre gli obesi sono poco meno del 10%. Il consumo di frutta e verdura risulta piuttosto diffuso, anche se solo il 10% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque porzioni al giorno. Sono alcuni dei dati riportati nel rapporto regionale “Sistema di sorveglianza Passi. Rapporto regionale 2009-2012. Toscana” (pdf 736 kb).

 

2/4/2015 - Fumo passivo: approfondimenti tecnico

Una rassegna di informazioni per capire meglio il problema del fumo passivo. Leggi l’approfondimento a cura del Gruppo tecnico Passi.

 

2/4/2015 - Asl Salerno: i dati 2009-2012

Nell’Asl Salerno, tra il 2009 e il 2012 è stato intervistato un campione casuale di 2025 persone, selezionato dalle liste delle anagrafi sanitarie delle Asl, di età compresa tra i 18 e di i 69 anni. Il 51% degli intervistati è rappresentato da donne e il 49% da uomini. L’età media è di 43 anni. Il 58% del campione ha un livello di istruzione alto e solo il 48% ha un lavoro regolare. Il 62% delle persone intervistate considera positivamente il proprio stato di salute; tra coloro che sono affetti da una patologia la percezione positiva scende al 23%. Sono alcuni dei dati presentati nel Rapporto Passi 2009-2012 della Asl Salerno. Dal documento emerge anche che è completamente sedentario il 43% del campione e solo il 26% aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica. Inoltre, il 35% degli intervistati è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 13%. Per maggiori informazioni leggi il documento completo (pdf 1,6 Mb).

 

2/4/2015 - Il rischio cardiovascolare nella Asl 2 Lucca: i dati 2010-2013

Nel quadriennio 2010-2013 Passi rileva che nella Asl 2 Lucca l’ipertensione coinvolge il 19,2% della popolazione adulta, l’ipercolesterolemia il 24,9%, l’eccesso ponderale il 38%, il fumo di tabacco e la sedentarietà il 24% e il 30,3% rispettivamente; il 92,6% della popolazione consuma meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. L’uso della carta o punteggio del rischio cardiovascolare è indicato come strumento di valutazione clinico-prognostica nelle persone con 35 anni di età o più senza patologie cardiovascolari. Di fatto risulta ancora poco utilizzato: Passi rileva che nella Asl 2 Lucca solo il 5,6% degli intervistati ha dichiarato che gli è stato misurato il rischio cardiovascolare (mediante carta o punteggio individuale), il 5,% in Toscana e il 6,7% a livello nazionale. Per maggiori dettagli consulta il report tematico “Il rischio cardiovascolare nella Asl 2 Lucca. Dati del sistema di sorveglianza Passi 2010-2013” (pdf 456 kb).

 

2/4/2015 - Il contributo di Passi per la Relazione al Parlamento

I dati Passi del quadriennio 2010-2013 sono tra le fonti informative della Relazione al Parlamento su alcol e problemi alcol-correlati (anno 2014), presentata a marzo 2015 dal Ministro della Salute. In particolare i dati Passi sono utilizzati per fornire informazioni sulla guida sotto l’effetto dell’alcol, l’attenzione dei medici al consumo alcolico dei pazienti e nello specifico di pazienti con diagnosi di patologia epatica o di donne in gravidanza. Da segnalare anche che nell'ambito delle  politiche in materia  di problemi alcol correlati la Regione Veneto ha dato avvio ad un progetto che si pone l’obiettivo di creare una rete alcologica tra le Aziende unità locali socio sanitarie della Regione attraverso la informazione/formazione del personale socio sanitario concernente l’efficacia nell’attività di prevenzione del counseling breve, dove PASSI viene adottato come sistema di valutazione dello stesso. Per maggiori informazioni consulta Relazione al Parlamento (pdf 2,5 Mb) e il commento di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss) pubblicato su EpiCentro il 26 marzo 2015.

 

26/3/2015 - Dal territorio: nuovi materiali dalla Ass 1 Triestina

La Ass 1 Triestina ha pubblicato i dati dell’indagine Passi 2010-2013, scarica la “presentazione ai dati aziendali” (pdf 59 kb) e le schede tematiche:

26/3/2015 - Rapporto nazionale Passi: i dati 2010-2013 sulla sicurezza sul lavoro

Il modulo opzionale Sicurezza sul lavoro è stato adottato, nel quinquennio 2010-2013, da 17 Regioni/PA ed è stato somministrato agli intervistati che hanno riferito di lavorare (62% del campione). Il 15% dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di subire un infortunio, il 59% bassa, il 22% alta e il 4% molto alta. Gli occupati nell’edilizia e nelle forze dell’ordine hanno una maggiore percezione del rischio di subire un infortunio. Il 24% degli intervistati considera assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, il 57% bassa, il 17% alta e il 2% molto alta. I lavoratori della sanità, e in particolar modo figure sanitarie o socio-sanitarie (infermiere/tecnico sanitario, medico, operatore socio/sanitario), hanno una maggiore percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro. Oltre la metà (56%) dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver ricevuto, negli ultimi 12 mesi, informazioni sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali. Il 44% non ha ricevuto invece alcuna informazione. Tra i lavoratori le cui mansioni richiedono l’uso di dispositivi di protezione individuale, il 72% li usa sempre quando necessario, il 14% quasi sempre e l’8% a volte. Il 5% ha dichiarato di non usarli mai.

 

26/3/2015 - Il gioco d’azzardo nella Provincia di Trento: un articolo sul Ben

Il gioco d’azzardo è una pratica presente in tutte le culture e conta diverse modalità di espressione, dalle scommesse informali alle attività offerte dai casinò. Negli ultimi anni ha conosciuto anche in Italia un forte incremento e ha mutato le modalità, diventando accessibile a gruppi sempre più ampi di popolazione. Sul Bollettino epidemiologico nazionale (Ben) di febbraio 2015, un articolo racconta l’esperienza della sperimentazione di un modulo aggiuntivo Passi (2014) nella Provincia Autonoma di Trento.

 

19/3/2015 - I workshop Passi 2015

Si svoge l’8 e il 9 aprile a Roma, il I workshop Passi del 2015 e, a differenza del passato, avrà una valenza più tecnica. L’incontro sarà infatti l’occasione per presentare Passionline, il nuovo strumento di diffusione dei principali risultati Passi sul web, illustrarne le potenzialità, condividere con il network dei referenti e coordinatori regionali Passi i criteri di accesso e di diffusione dei risultati, e di descrivere le novità relative al rilascio di nuovi strumenti di lettura ed elaborazione dati sul portale Passidati. Le iscrizioni devono pervenire via fax, al numero 06/49904111, entro venerdì 27 marzo 2015. Per iscriversi, si può richiedere il modulo al coordinamento regionale (della propria Regione) o nazionale (valentina.possenti@iss.it). Per maggiori informazioni scarica il programma (pdf 190 kb).

 

12/3/2015 - Alcol e guida: la scheda di impatto sulla salute

Il rischio di incidenti stradali, e ancora di più di incidenti gravi, aumenta all’aumentare della concentrazione di alcol nel sangue: si stima che il rischio di incidenti stradali sia quasi triplo per chi guida con una concentrazione di alcool nel sangue di 0,8 gr/litro e risulta 22 volte maggiore, rispetto a chi è sobrio, per chi guida con una concentrazione di alcol nel sangue di 1,5 gr/l. Per questa ragione è necessario mettere sotto sorveglianza la guida sotto l’effetto dell’alcol. È ora disponibile la scheda di “impatto sulla salute” nella sezione Passi dedicata al tema “Alcol e guida”. La pagina fornisce numerose notizie fra le quali anche le indicazioni della legge italiana sull’argomento.

 

12/3/2015 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Dalla Regione Valle d’Aosta le schede su “Descrizione del campione regionale. Periodo 2012-2013” (pdf 337 kb) e:

5/3/2015 - Il White Paper sulla sorveglianza e la promozione della salute

Non un documento generale sulla sorveglianza dei fattori di rischio ma il risultato del lavoro pluriennale di un gruppo di ricercatori ed esperti sul tema volto a definire l’attuale stato dell’arte e a identificare gli aspetti chiave della sorveglianza e della promozione della salute. È il Libro Bianco “World Alliance for Risk Factor Surveillance White Paper on Surveillance and Health Promotion” (pdf 240 kb), pubblicato su Aims Press a febbraio 2015. Il White Paper – nato nell’ambito dell’International Union of Health Promotion and Education (IUHPE) e, in particolare, dal gruppo di lavoro dedicato World Alliance of Risk Factor Surveillance (Warfs) – ha fatto tesoro anche dell’esperienza di Passi prendendola come esempio, in tutte le fasi della costruzione del processo metodologico della sorveglianza, coinvolgendo tra gli autori e i revisori alcuni membri del Gruppo Tecnico nazionale. Uno strumento, dunque, utile a tutti coloro che desiderano mettere in campo un sistema di sorveglianza sui fattori di rischio e sulla promozione della salute.

 

26/2/2015 - Passi per la prevenzione, il convegno di Roma

Sono on line tutti i materiali del convegno regionale “Passi per la prevenzione”. L’obiettivo dell’evento, organizzato dall’Asl Latina e Regione Lazio per il 16 febbraio scorso, è stato quello di discutere il potenziale informativo della sorveglianza Passi e il suo utilizzo nelle future strategie regionali sulla prevenzione. Durante l’evento sono stati anche presentati diversi materiali di comunicazione. Per maggiori informazioni e per scaricare le presentazioni visita la pagina dedicata.

 

26/2/2015 - Pubblicazioni scientifiche

Visita la pagina dedicata agli articoli scientifici per scoprire gli ultimi testi aggiunti e tenerti aggiornato sulle novità.

 

19/2/2015 – Nuovi materiali dal territorio

Le pagine dedicate al network locale si arricchiscono di numerose schede tematiche:

12/2/2015 – Passi al convegno annuale dell’Osservatorio nazionale screening

Si è svolto lo scorso 28 gennaio a Perugia il XIII convegno annuale Osservatorio nazionale screening (Ons). L’evento è stata occasione per presentare anche il rapporto breve 2014 (pdf 11,9 Mb) che da alcuni anni mette a confronto i dati raccolti dall’Ons con quelli della sorveglianza Passi sugli screening oncologici. Tra i materiali del convegno, disponibili sul sito dell’Osservatorio, sono presenti anche due presentazioni Passi: “Gli screening visti da Passi” (ppt 2,1 Mb) a cura di Nicoletta Bertozzi per il Gruppo Tecnico nazionale e “Passi: La copertura degli screening nella popolazione straniera” (ppt 2,3 Mb) a cura di Giuliano Carrozzi per il Gruppo Tecnico nazionale. Per maggiori informazioni consulta anche il programma del convegno (pdf 247 kb) e scarica gli interventi dei relatori sul sito dell’Ons.

 

5/2/2015 - Vaccinazione anti-rosolia: i dati della Asl Roma C

Nella Asl RmC i dati Passi 2012-2013 rilevano che il 57% delle donne di 18-49 anni è risultato immune alla rosolia perché ha effettuato la vaccinazione (33%) oppure perché ha una copertura naturale da pregressa infezione rilevata dal rubeotest positivo (24%). La prevalenza delle vaccinate si conferma più elevata nella classe d’età più giovane 18-24 anni (49%) rispetto alla più elevata 35-49 anni (24%). Sono alcuni dei dati presentati nel dépliant “La vaccinazione contro la rosolia per le donne in età fertile” (pdf 1,5 Mb).

 

29/1/2015 - Rapporto nazionale 2013: i dati sul diabete

Dai dati Passi 2010-2013 emerge che il 4,3% degli intervistati riferisce di aver di ricevuto una diagnosi di diabete. La prevalenza cresce con l’età ed è maggiore nelle Regioni meridionali. Il diabete risulta più diffuso tra gli uomini, nelle persone senza titolo di studio o con la sola licenza elementare e in quelle con molte difficoltà economiche. Riguardo i fattori di rischio cardiovascolare associati al diabete emerge che il 55% dei diabetici ha dichiarato di aver ricevuto una diagnosi di ipertensione e il 46% di ipercolesterolemia. Inoltre, dal 2011 Passi raccoglie informazioni sul monitoraggio metabolico e la terapia di persone con diabete. Secondo i dati 2011-2013, il 35% delle persone con diabete è seguito principalmente dal centro diabetologico, il 34% dal medico di medicina generale e il 25% sia dal medico che dal centro. Per maggiori informazioni consulta il capitolo del rapporto nazionale 2013 dedicato al diabete.

 

29/1/2015 - Workshop Passi 2014: i materiali degli incontri

Sono on line gli approfondimenti sul II e III incontro 2014 del coordinamento nazionale Passi che si sono svolti a Roma rispettivamente gli scorsi 24-25 settembre e il 17-18 dicembre. Leggi l’approfondimento del workshop di settembre e di quello di dicembre e guarda i video.

 

22/1/2015 – Rapporto nazionale 2013: i dati sulla vaccinazione antirosolia

Il 34% delle donne intervistate non è a conoscenza del proprio stato immunitario nei confronti della rosolia: un dato che sottolinea la scarsa consapevolezza, fra le donne in età fertile, del problema legato all’infezione rubeolica in gravidanza. Per quanto riguarda la copertura vaccinale, 4 donne su 10 dichiarano di essere state vaccinate contro la rosolia, questa quota sale fra le donne più giovani (è pari al 57% fra le 18-24enni). Sono alcuni dei dati del capitolo del rapporto nazionale sulla vaccinazione antirosolia.

 

22/1/2015 - Rapporto nazionale 2013: i dati sulla vaccinazione antinfluenzale

Il 7% della popolazione adulta fra i 18-64 anni di età si è vaccinata contro l’influenza durante la campagna vaccinale 2013-2014, tale quota sale al 18% fra coloro che riferiscono una diagnosi medica di patologia cronica per i quali la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata (malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, malattie respiratorie croniche, tumori, malattie croniche del fegato). Resta dunque molto lontano dall’atteso, e si conferma più basso rispetto alle campagne vaccinali stagionali passate, il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale fra le persone adulte alle quali è fortemente raccomandata per problemi di salute. Per maggiori informazioni consulta il capitolo del rapporto nazionale dedicato alla vaccinazione antinflunenzale.

 

22/1/2015 – Rapporto nazionale 2013: i dati sulla sicurezza stradale

Nel quadriennio 2010-2013, l’84% degli intervistati che hanno viaggiato in auto come guidatore o passeggero sul sedile anteriore dichiara di indossare sempre la cintura di sicurezza. L’uso della cintura posteriore è, ancora oggi, poco frequente: solo il 20% degli intervistati dichiara di indossarla sempre. Il 95% delle persone che, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ha viaggiato su una moto come guidatore o passeggero, dichiara di aver indossato sempre il casco. L’uso dei dispositivi di sicurezza alla guida è più frequente nelle Regioni del Nord e del Centro Italia e meno in quelle del Sud-Isole, e in generale sono le persone più grandi di età e quelle più agiate a farne un uso assiduo. Per approfondire leggi il capitolo del rapporto nazionale sulla sicurezza stradale.

 

22/1/2015 - Asl Roma H: i dati 2010-2013 sul consumo di alcol

Il 58% degli intervistati nella Asl Roma H tra il 2010 e il 2013 dichiara di essere bevitore (ossia di aver consumato negli ultimi 30 giorni almeno un’unità di bevanda alcolica). Inoltre, circa un ottavo degli intervistati (13%) può essere classificato come consumatore di alcol a maggior rischio, un dato associato in modo statisticamente significativa con la giovane età (18-24 anni) e il sesso maschile. Sono alcuni dei dati che emergono dalla scheda “Il consumo di alcol nella Asl RM H: i dati 2010-13 del sistema di sorveglianza Passi” (pdf 440 kb).

 

15/1/2015 - Rapporto nazionale 2013: i dati sulla sicurezza domestica

Nel periodo 2010-2013, la percentuale di intervistati di 18-69 anni che percepisce alta (o molto alta) la possibilità di un infortunio in ambiente domestico (per se stesso e per i propri familiari) risulta pari al 5,9%. Inoltre, nei 12 mesi precedenti all’intervista, il 3,5% degli intervistati ha riportato un incidente in casa che ha richiesto il ricorso alle cure del medico di famiglia o del pronto soccorso o dell’ospedale. La consapevolezza del rischio di infortunio domestico è maggiore tra le persone di 35-49 anni (6,5%), tra le donne (7,3%), tra chi ha più difficoltà economiche (7,8%), tra i cittadini italiani (6%) e tra chi convive con anziani o bambini (6,9%). Sono alcuni dei dati del capitolo del rapporto nazionale sulla sicurezza domestica.

 

8/1/2015 - Attrezziamoci per guadagnare salute: formazione residenziale in Veneto

Nel mese di settembre e ottobre 2014 si sono tenute a Venezia due edizioni del corso di formazione residenziale “Attrezziamoci per guadagnare salute: cuore gambe e cervello”, destinato ai coordinatori aziendali e agli intervistatori Passi della Regione Veneto. Considerando che gli operatori Passi, oltre che nelle attività di sorveglianza, sono spesso impegnati nei programmi di Guadagnare salute, durante il corso sono stati presi in esame alcuni degli obiettivi del Piano nazionale per la prevenzione – e di quello regionale – oltre che i programmi e le azioni in essere in alcune Aziende socio-sanitarie della Regione. Scarica tutti i materiali.