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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016

22/12/2016 - Pubblicazioni dal territorio: dati 2012-2015

Un nuovo rapporto dalla ex Asl di Lucca sullo screening colorettale (pdf 364 kb) evidenzia che, tra il 2012 e il 2015, il 69,5% delle persone intervistate nella fascia di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato un esame per la diagnosi precoce, in accordo con le lineeguida (sangue occulto ogni due anni o colonscopia ogni cinque anni).

 

15/12/2016 - Pubblicazioni dal network

Nella Ausl Umbria 2, il 59% degli adulti intervistati ha dichiarato un consumo abituale di bevande alcoliche, il 16% un consumo a maggior rischio, il 3% un consumo abituale elevato, l’8% un consumo binge e il 9% fuori pasto. Inoltre, a differenza di altri fattori di rischio comportamentali, il consumo di alcol è più diffuso nelle persone senza difficoltà economiche e alti livelli di istruzione. Sono alcuni dei dati riportati nella scheda tematica sul “Consumo di alcol e alcol e guida nella Ausl Umbria 2. Dati Passi 2012-2015” (pdf 290 kb).

Nella Asl CN2 Alba-Bra, i consigli degli operatori sanitari per modificare i fattori di rischio vengono riferiti da poco più della metà dei fumatori e delle persone in eccesso ponderale; il consiglio di praticare attività fisica arriva a circa un terzo della popolazione adulta e quello di bere meno alcolici a solo 2 bevitori a rischio su 100. Per approfondire consulta la scheda tematica “L'attenzione degli operatori sanitari agli stili di vita. La situazione nell’Asl CN2 Alba-Bra. Dati 2012-2015” (pdf 164 kb).

 

1/12/2016 - Novità dal territorio

Le pagine dedicate ai materiali prodotti dal territorio si arricchiscono di nuovi documenti  da Calabria e Liguria :

24/11/2016 - Novità dal territorio

Le pagine dedicate ai materiali prodotti dal territorio si arricchiscono di nuovi documenti locali:

17/11/2016 - Novità dal territorio

Le pagine dedicate ai materiali prodotti dal territorio si arricchiscono di sei nuovi documenti:

10/11/2016 - Asl 3 Genovese: rapporto su salute mentale e salute percepita

Nella Asl 3 Genovese il 68% della popolazione intervistata tra il 2008 e il 2012 ha giudicato in modo positivo il proprio stato di salute, riferendo di sentirsi bene o molto bene; il 29% ha riferito di sentirsi discretamente e solo il 3% ha risposto in modo negativo (male/molto male). Inoltre, il 33% delle persone con oltre 65 anni giudica il proprio stato di salute positivamente (7% molto bene, 26% bene), il 52% discretamente e il rimanente 15% in modo negativo (12% male, 3% molto male). La percezione peggiora con l’età: il 21% delle persone con 75 anni e più considera in modo negativo il proprio stato di salute, ma rimangono comunque più numerosi coloro che ne hanno un giudizio positivo (24%). Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 7,6 Mb).

 

27/10/2016 - II Incontro nazionale Passi

È previsto il 6 dicembre il II Incontro nazionale sui sistemi di sorveglianza Passi (Roma, 6 dicembre 2016) con la rete di referenti e coordinatori regionali delle sorveglianze è l’occasione per valutare l’andamento dei sistemi Passi nel 2016 e condividere obiettivi e strategie delle attività 2017. Le iscrizioni chiudono il 21 novembre. Per maggiori informazioni scarica la scheda d’iscrizione (doc 85 kb) e leggi il programma (pdf 111 kb).

 

27/10/2016 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono dei contributi di:

20/10/2016 - Nuove pubblicazioni tematiche

Le pagine dedicate al territorio si arricchiscono di nuovi materiali:

  • dalle Marche la scheda fronte retro sulla salute mentale (pdf 356 kb) con i dati 2012-15
  • dal Piemonte il rapporto con i dati 2012-15 sulla salute mentale (pdf 311 kb) nel territorio della Asl CN1 e la scheda fronte retro sulla sicurezza domestica (pdf 264 kb) nella Asl di Vercelli con i dati 2012-15.

13/10/2016 - Mercato del tabacco e strategie di contrasto: una sfida per la sorveglianza

Il 27 settembre, all’interno del corso Passi e Passi d’Argento 2016 per i Referenti e Coordinatori regionali è stata dedicata una giornata alla tematica fumo che, assieme all’ipertensione arteriosa e all’eccesso di peso corporeo, è il principale fattore di rischio per la salute della popolazione in Italia. Leggi il dettaglio degli interventi e consulta la pagina dedicata alle esperienze regionali discusse nel corso della tavola rotonda “Le azioni di contrasto al tabagismo nei Piani regionali della prevenzione”.

 

13/10/2016 - Nuove pubblicazioni dal territorio

Le pagine su sovrappeso e obesità si arricchiscono di nuovi materiali con i dati 2012-2015: la scheda fronte/retro dalla Regione Marche (pdf 196 kb), da cui emerge che il 42% della popolazione adulta intervistata è in eccesso ponderale, e il rapporto dalla Asl CN1 piemontese (pdf 386 kb), da cui emerge che sovrappeso e obesità interessano il 33% della popolazione.

 

29/9/2016 - Mobilità attiva: i dati nazionali e quelli marchigiani

Secondo i dati del sistema Passi 2014-2015, la prevalenza nazionale media di persone che usano la bicicletta negli spostamenti abituali almeno una volta nell’ultimo mese è del 14%, con importanti variazioni regionali (passando dall’1,8% del Molise al 30,5% della PA di Bolzano) e un gradiente Nord-Sud (21,4% nel Nord, 9,6% nel Centro e 8,6% nel Sud). È stato calcolato che l'uso della bicicletta, anziché dell’automobile, ha evitato l'emissione di circa 1.500.000 tonnellate di CO2 in un anno. Per approfondire consulta la scheda “La mobilità attiva in Italia. Dati della sorveglianza Passi 2014-15” (pdf 367 kb).

Nelle Marche, Passi ha rilevato che negli anni 2014-2015, la prevalenza di persone che usano la bicicletta negli spostamenti abituali, almeno una volta nell’ultimo mese è del 12%. Chi si muove in bicicletta lo fa mediamente per 3,7 giorni a settimana, per 34 minuti al giorno. L’uso della bici, anziché dell’automobile, ha evitato l’emissione di 31.600 tonnellate di CO2 in un anno. Per approfondire consulta la scheda “La mobilità attiva nelle Marche. Dati della sorveglianza Passi 2014-15” (pdf ,2,2 Mb).

 

29/9/2016 - Rischio Cardiovascolare nelle Marche

Nelle Marche, circa 4 persone su 10 hanno almeno 3 fattori di rischio cardiovascolare tra quelli indagati dalla Sorveglianza, e solo una piccola percentuale (3%, in linea con il dato nazionale) risulta libera dall’esposizione al rischio cardiovascolare. È quanto emerge dalla scheda sul “rischio cardiovascolare – dati 2012-2015” (pdf 408 kb) pubblicata dalla Regione.

 

22/9/2016 - Mobilità attiva nel Lazio

Nel Lazio il 21% della popolazione di 18-69 anni pratica pienamente la mobilità attiva (più di 150 minuti/settimana fra cammino e bici per gli spostamenti abituali). Questo dato è correlato a una riduzione stimata di mortalità del 16% (bicicletta) e del 12% (piedi), per un risparmio complessivo di 642 decessi annui. Nella settimana europea della mobilità attiva (16-22 settembre 2016), la sorveglianza Passi pubblica una scheda tematica con i dati regionali 2014-2015 del Lazio. Per approfondire consulta la scheda “La mobilità attiva nel Lazio. Dati della sorveglianza Passi 2014-15” (pdf 602 kb) e visita la pagina del ministero dell’ambiente dedicata alla Mobility week 2016.

 

22/9/2016 - Dati locali 2012-2015: nuove schede dal territorio

Sono disponibili on line per gli operatori e medici di medicina generale nuove schede informative con i dati aziendali passi 2012-2015:

 

1/9/2016 – Vaccinazione antirosolia: i nuovi dati

Nel periodo 2012-2015, tutte le Regioni/Province autonome hanno raccolto i dati relativi alla vaccinazione antirosolia ma solo 14 lo hanno fatto continuativamente. Dalle informazioni raccolte emerge con forza la scarsa consapevolezza del problema legato all’infezione rubeolica in gravidanza e la percentuale di donne suscettibili alla rosolia o non consapevoli del proprio stato immunitario varia significativamente tra le Regioni, passando dal 62% della Calabria al 28% del Veneto. Si conferma che la percentuale di donne vaccinate è significativamente maggiore tra le più giovani raggiungendo il picco (57%) nella classe di età 18-24. Inoltre, le vaccinate sono significativamente più frequenti tra le donne con alto livello di istruzione (43%), senza difficoltà economiche (45%) e con cittadinanza italiana (41% vs 24% fra le donne straniere).

 

1/9/2016 – Nuovi materiali dal territorio

Le pagine dedicate al territorio si arricchiscono di nuovi contributi:

28/7/2016 - Sicurezza stradale: i nuovi dati Passi

L’uso della cintura di sicurezza anteriore è abbastanza diffuso anche se lontano dalla copertura totale dettata dall’obbligo di legge: nel quadriennio 2012-2015 è stata indossata sempre dall’85% degli intervistati, valore che scende al 20% tra gli intervistati che hanno viaggiato nei sedili posteriori. Circa il 96% degli intervistati che nei 12 mesi precedenti l’intervista hanno viaggiato su una moto come guidatori o passeggeri, dichiarano di aver indossato sempre il casco. Tuttavia questi dati sono valori medi nazionali mentre le differenze geografiche sono ampie e significative e disegnano un chiaro gradiente Nord-Sud a sfavore delle Regioni meridionali. Inoltre, dai dati Passi relativi al quadriennio 2012-2015 emerge che, tra coloro che viaggiano in auto con bimbi di 0-6 anni di età, oltre 2 persone su 10 dichiarano di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi o di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza per il bambino; fra i residenti in diverse Regioni meridionali questa quota sale ad 1/3 degli intervistatati. Per approfondire consulta la sezione dedicata.

 

21/7/2016 - Sicurezza domestica: i nuovi dati Passi

Nella popolazione adulta italiana la consapevolezza del rischio di infortunio domestico è scarsa: meno di 6 intervistati su 100 considerano alta la possibilità di avere un infortunio in casa (facendo riferimento a loro stessi o ai propri familiari). Questa consapevolezza è maggiore con l’età, tra chi vive con anziani o bambini, tra le donne, tra chi ha più difficoltà economiche. Si osservano differenze significative per Regioni di residenza ma non c'è un chiaro gradiente geografico. Poco più di 3 intervistati su 100 riferiscono di aver avuto, nei 12 mesi precedenti l'intervista, un infortunio in casa tale da richiedere il ricorso a cure mediche (medico di famiglia, pronto soccorso o ospedale). Gli incidenti domestici sono più frequenti al crescere dell'età, tra le donne, e tra le persone più svantaggiate per istruzione o difficoltà economiche. La distribuzione geografica della percentuale di infortuni domestici non mostra una grande variabilità regionale. L'analisi dell'andamento temporale mostra una diminuzione statisticamente significativa degli infortuni domestici ma anche della consapevolezza del rischio di averne. Per approfondire consulta la sezione dedicata.

 

21/7/2016 - Incontro nazionale Passi e Passi d’Argento (Roma, 26-27 settembre)

Il corso, organizzato in due giornate, è riservato ai referenti e i coordinatori regionali dei sistemi di sorveglianza Passi e Passi d’Argento e prevede una panoramica sulle attività svolte, la condivisione di obiettivi e strategie per la attività future e un approfondimento su potenziale informativo offerto sai sistemi di sorveglianze sul fumo in relazione al decreto legislativo tabacchi recentemente emanato. Saranno ammessi 50 partecipanti e la deadline per l’invio della domanda di partecipazione è il 12 settembre 2016. Per maggiori informazioni scarica il programma (pdf 152 kb) e la scheda d’iscrizione (doc 85 kb).

 

14/7/2016 - Diabete: i nuovi dati nazionali

Poco più del 4% della popolazione adulta di 18-69 anni riferisce una diagnosi di diabete. La prevalenza di diabetici, cresce con l'età, è più frequente fra gli uomini che fra le donne, nelle fasce di popolazione socio-economicamente più svantaggiate per istruzione o condizioni economiche, fra i cittadini italiani rispetto agli stranieri, e nelle Regioni meridionali rispetto al Centro e al Nord Italia. Per approfondire consulta la sezione dedicata al diabete dove è possibile trovare informazioni anche su fattori di rischio cardiovascolare associati al diabete, monitoraggio e terapia della ipertensione e della ipercolesterolemia fra i diabetici e monitoraggio e terapia per il diabete.

 

7/7/2016 - Depressione, salute percepita e qualità della vita: i nuovi dati Passi

I nuovi dati sulla depressione in Italia, raccolti dalla sorveglianza Passi, evidenziano che una piccola quota di adulti (circa il 6%) riferisce sintomi depressivi e percepisce compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 15 giorni nel mese precedente l'intervista. I sintomi depressivi sono più frequenti all’avanzare dell’età, fra le donne, fra le classi socioeconomiche più svantaggiate (meno istruiti e/o con maggiori difficoltà economiche), fra chi non possiede un lavoro regolare, fra chi riferisce almeno una diagnosi di patologia cronica e fra chi vive solo. Per approfondire consulta la sezione depressione.

 

L’indagine sulla qualità della vita e la salute percepita ha evidenziato che gran parte della popolazione adulta italiana (circa 7 persone su 10) giudica positivo il proprio stato di salute, dichiarando di sentirsi bene o molto bene. Solo una piccola percentuale di persone (circa il 3%) riferisce di sentirsi male o molto male e la restante parte degli intervistati dichiara di sentirsi “discretamente”. Sono più soddisfatti della propria salute i giovani, gli uomini rispetto alle donne, le persone con un livello socioeconomico più elevato, per istruzione o condizioni economiche, i cittadini stranieri rispetto agli stranieri e chi non riferisce condizioni patologiche severe fra quelle indagate da Passi. Per approfondire consulta la sezione qualità della vita e salute.

 

7/7/2016 - Attività fisica in Umbria: on line il nuovo bollettino epidemiologico

È on line il nuovo numero del “Bollettino aziendale di epidemiologia sorveglianza e promozione della salute” della Uls Umbria 2. Il numero fornisce una panoramica sull’attività fisica e i suoi benefici per la salute, illustra i dati raccolti dalle sorveglianze di popolazione (OKkio alla Salute, Hbsc, Passi, Passi d’Argento) e presenta i progetti inseriti nel Piano regionale della prevenzione 2014-2018. Tra questi uno è mirato a migliorare lo stile di vita dei bambini umbri, uno alla promozione dell’attività fisica tra la popolazione adulta e uno è specifico per gli anziani. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 1,8 Mb).

 

30/6/2016 - Vaccinazione antinfluenzale: i nuovi dati Passi

Il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale fra gli adulti non è molto frequente e si riduce negli anni: nel quadriennio 2012-2015, mediamente, meno dell’8% fra gli adulti di 18-64 anni dichiara di essersi vaccinato contro l'influenza, tale percentuale è ancor più bassa prima dei 50 anni, raggiunge circa il 15% fra i 50-64enni e interessa appena una persona su tre fra i 65-69enni, ai quali la vaccinazione è comunque raccomandata e offerta, indipendentemente dal loro stato di salute. Il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale è più frequente fra le persone affette da patologie croniche, alle quali è fortemente raccomandata, ma resta in ogni caso molto lontano dall'atteso: nel quadriennio 2012-2015, poco più del 21% degli adulti di 18-64 anni affetti da patologia cronica (malattia cardiovascolare, diabete, insufficienza renale, malattia respiratoria cronica, tumore, malattia cronica del fegato) ha fatto ricorso alla vaccinazione contro l’influenza. Tuttavia anche in questo gruppo più vulnerabile di persone il ricorso alla vaccinazione è andato riducendosi nel tempo e nell’ultima campagna non ha superato il 19%. Tra gli adulti con malattie croniche le persone con diabete ricorrono più frequentemente delle altre alla vaccinazione antinfluenzale. Sono alcuni dei dati relativi alla vaccinazione antinfluenzale.

 

30/6/2016 - Nuovi materiali

  • Consulta la pagina delle pubblicazioni per leggere tutti gli articoli pubblicati dal gruppo di lavoro Passi sulle riviste scientifiche nazionali e internazionali.
  • Dal territorio la scheda della Asl di Novara sul fumo con i dati Passi 2008-2015 (pdf 231 kb).

30/6/2016 - Impatto del terremoto sulla salute della popolazione: lo studio Istmo

Come ha inciso il terremoto sulla salute delle persone che ha colpito l’Emilia-Romagna a maggio 2012? Quali sono gli effetti psicologici di un evento così traumatico? A queste domande ha provato a rispondere la ricerca Istmo (Impatto sulla salute del territorio in provincia di Modena), intervistando un campione di persone coinvolte dal sisma. I risultati, presentati a giugno 2016, descrivono una popolazione resiliente, in grado di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, che globalmente non mostra evidenti cambiamenti nello stato di salute percepito ma in cui una persona su due riferisce ancora un pensiero intrusivo, cioè ricorda gli eventi anche quando non vuole. Questo a testimonianza di come il sisma sia stato un evento pervasivo nei vissuti di molti cittadini, rappresentando uno spartiacque tra la vita prima e dopo il terremoto. In questo scenario, lo stato d'ansia e i sintomi di depressione sono molto più diffusi tra le persone che hanno riferito danni o disagi dal sisma; complessivamente però i sintomi depressivi riferiti si sono ridotti dopo il sisma. Allo stesso modo non tutti i fattori di rischio comportamentali hanno risentito di un impatto fortemente negativo: la prevalenza dei fumatori si è infatti ridotta (dal 31 al 27%), ma è diminuita anche la percentuale di coloro che praticano attività fisica (dal 35 al 29%) ed è leggermente aumentata la percentuale di persone con problemi di obesità (dal 10 al 15%). È rimasta stabile la copertura della vaccinazione antinfluenzale nelle persone con patologie croniche e il ricorso agli esami preventivi per la diagnosi precoce dei tumori. Per maggiori informazioni visita il sito della Ausl di Modena, consulta il documento completo.

 

23/6/2016 – Rischio cardiovascolare: i nuovi dati Passi

Le malattie cardiovascolari comprendono diverse patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale e hanno anche un notevole impatto in termini di disabilità. Nel quadriennio 2012-2015 Passi rileva che su 10 intervistatati, 2 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 2 di ipercolesterolemia, 3 sono fumatori, 3 sedentari, 4 risultano in eccesso ponderale (Imc≥25), quasi tutti, 9 persone su 10, dichiarano di consumare meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (come invece raccomandato – five a day). Inoltre, circa il 4% degli intervistati riferisce una diagnosi di diabete. Complessivamente più di 4 persone su 10 hanno almeno tre dei fattori di rischio cardiovascolare menzionati sopra e solo una piccolissima quota (meno del 3%) risulta del tutto libera dall’esposizione al rischio cardiovascolare noto. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi al rischio cardiovascolare.

 

23/6/16 - Nuovi materiali dal territorio

Scarica i due nuovi report toscani sul fumo con i dati del sistema di sorveglianza 2012-2015: “L’abitudine al fumo in Toscana” (pdf 216 kb) e “L’abitudine al fumo nell’Ex-Asl 10 Firenze” (pdf 164 kb). Dai dati emerge che, nella ex-Asl 10 di Firenze il 31% degli adulti intervistati fuma sigarette, il 24% è un ex fumatore e il 45% non ha mai fumato. A livello regionale, i dati sono leggermente migliori con un 27% di fumatori, 20% di ex-fumatori e un 53% di intervistati che dichiara di non aver mai fumato.

 

16/6/16 - La copertura dello screening colorettale: caratteristiche, distribuzione geografica e trend temporale

Dai dati Passi risulta che la copertura nazionale dello screening colorettale resta ancora piuttosto bassa: appena 4 intervistati su 10 nella fascia di età 50-69 anni riferiscono di aver eseguito uno degli esami per la diagnosi precoce dei tumori colon-rettali a scopo preventivo, nei tempi e modi raccomandati (ricerca del sangue occulto fecale - Sof, negli ultimi due anni, oppure una colonscopia/rettosigmoidoscopia negli ultimi cinque anni). Vi è una forte variabilità da Nord a Sud, a sfavore delle Regioni meridionali dove la quota di persone che si sottopone a screening è poco più del 20%, raggiunge appena il 45% nelle Regioni Centrali ed è intorno al 65% fra i residenti nel Nord Italia. La gran parte delle persone che ha effettuato lo screening colorettale lo ha fatto nell’ambito di programmi organizzati dalle Asl, mentre lo screening colorettale spontaneo, fuori dai programmi offerti dalle Asl, è poco frequente, intorno al 7%. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi allo screening colorettale.

 

16/6/16 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali dalla rete:

9/6/16 – La copertura: caratteristiche, distribuzione geografica e trend temporale

Dai dati Passi 2012-2015 risulta che in Italia, 8 donne su 10, in età fra 25 e 64 anni, si sottopongono a scopo preventivo allo screening cervicale (Pap-test o Hpv test), all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale, secondo quanto raccomandato dalle linee guida nazionali, che suggeriscono alle donne di 25-64 anni di sottoporsi allo screening ogni tre anni per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina. La copertura dello screening cervicale non è uniforme sul territorio nazionale: c’è un chiaro gradiente Nord-Sud (che va dal 90% dell’Emilia-Romagna al 59% della Calabria) con le Regioni meridionali, dove in media non più di 7 donne su 10 si sottopongono a Pap test o Hpv test a scopo preventivo. Nel tempo, fortunatamente, si registra un incremento statisticamente significativo della popolazione femminile che fa prevenzione, in tutte le aree del Paese con una riduzione, sebbene lenta, del divario fra Nord e Sud del Paese. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi allo screening cervicale.

 

9/6/16 – Nuovi materiali dal territorio

La Asl di Alessandria pubblica nuovi dati della sorveglianza 2011-14:

1/6/2016 - Screening mammografico: i nuovi dati Passi

I dati Passi evidenziano che in Italia 7 donne su 10 fra i 50 e i 69 anni, si sottopongono a scopo preventivo allo screening mammografico all'interno di programmi organizzati o per iniziativa personale, secondo quanto raccomandato dalle linee guida nazionali e internazionali. La copertura dello screening mammografico non è uniforme sul territorio nazionale, c'è un chiaro gradiente Nord-Sud, e nelle Regioni meridionali solo la metà della popolazione target femminile si sottopone a mammografia a scopo preventivo; Calabria e Campania, in particolare sono le Regioni con la copertura più bassa (meno del 50%); Emilia-Romagna, P.A. di Trento le realtà più virtuose in cui la copertura dello screening supera l’85% della popolazione target (grazie in particolare all’offerta dello screening organizzato). Fortunatamente nel tempo si registra un incremento della popolazione femminile che fa prevenzione, statisticamente significativo, in tutto il Paese, e sembra iniziare a ridursi il gradiente geografico fra Nord e Sud Italia. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi al capitolo screening mammografico.

 

1/6/2016 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono di nuovi materiali:

1/6/2016 - Il diabete in Italia: il contributo di Passi

Una panoramica sulla situazione del diabete nel nostro Paese e sull’assistenza che viene offerta ai 4 milioni di persone circa che ne sono affetti: questo il quadro presentato nel volume “Il diabete in Italia” pubblicato dalla Società italiana di diabetologia (Sid) a maggio 2016. Tra i diversi contributi di operatori ed esperti del settore anche quello della sorveglianza Passi in collaborazione con il Gruppo di lavoro del Sistema Igea. Dall’articolo emerge che i dati Passi forniscono un quadro aggiornato e rappresentativo della frequenza dei fattori di rischio e di altri indicatori relativi alla qualità dell’assistenza e alla qualità della vita delle persone con diabete, e possono contribuire al monitoraggio dell’applicazione del Piano sulla malattia diabetica. Per approfondire consulta il documento completo “Il diabete in Italia” (pdf 8,1 Mb).

 

26/5/2016 - Abitudine al fumo

In occasione del World No Tobacco Day (31 maggio), la sorveglianza Passi ha pubblicato la scheda fronte/retro “Abitudine al fumo di sigaretta in Italia. Dati Passi (2012-2015). Adulti 18-69 anni” (pdf 386 kb). Dai dati emerge che la maggioranza degli adulti italiani non fuma (55%) o ha smesso di fumare (18%); l’abitudine al fumo risulta più diffusa fra i giovani, fra gli uomini (31 vs 23% delle donne) e fra le persone più svantaggiate economicamente (36%). Dal 2008 si riduce significativamente la prevalenza del fumatori in tutto il territorio italiano (dal 30% al 26%), in tutte le classi di età (in particolare fra i più giovani 18-24enni), in tutte le classi sociali, in particolare nelle classi sociali più agiate ma meno fra le persone economicamente più svantaggiate, per cui si amplia la forbice delle disuguaglianze sociali nel fumo. Inoltre, i dati indicano un aumento delle “case libere da fumo” sia fra i non fumatori (o ex fumatori) che fra i fumatori, come segno di crescita culturale che dalla legge del divieto nei luoghi pubblici conduce, attraverso una maggiore consapevolezza dei danni del fumo passivo, dall'astensione di fumare anche negli ambienti di vita privati. Scarica anche le schede fronte-retro di Marche (pdf 380 kb) e Asl Cn1 (pdf 212 kb) con i dati 2012-2015.

 

26/5/2016 - Dati Passi 2015 e uso di sigarette rollate a mano in Italia

Tra gli 8399 fumatori intervistati nel 2015, il 10,8% ha dichiarato di fumare la maggior parte o tutte sigarette fatte a mano, mentre l’89,3% (88,4-90) fuma la maggior parte o tutte sigarette confezionate. Negli ultimi anni le vendite di tabacchi trinciati come proporzione del consumo totale di tabacchi è andata aumentando in tutta l’Unione Europea. Tuttavia, contrariamente a quanto sembrano credere molti fumatori di sigarette rollate i danni alla salute causati non differiscono da quelli delle sigarette confezionate industrialmente. Per maggiori informazioni leggi il focus “Breve report sull’uso di sigarette rollate a mano in Italia (dati Passi 2015)”.

 

19/5/2016 - Attività fisica: i nuovi dati Passi

Gli adulti italiani si distribuiscono quasi equamente fra i tre gruppi di fisicamente attivi, parzialmente attivi e sedentari. Le persone classificate come fisicamente attive sono gli intervistati che dichiarano di praticare attività fisica in linea con quanto raccomandato, ovvero: 30 minuti di attività fisica moderata per almeno 5 giorni alla settimana, o almeno 20 minuti al giorno di attività intensa per almeno 3 giorni a settimana, oppure svolgono un'attività lavorativa che richiede un importante sforzo fisico. La sedentarietà è associata all'avanzare dell'età, al genere femminile, a uno status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche o basso livello di istruzione. La quota di sedentari, ad eccezione del Centro Italia, sembra persino aumentare dal 2008 al 2015, in tutto il Paese, continuando a dividere nettamente l‘Italia in due, con un maggior numero di sedentari fra i residenti nel Sud Italia (con l’eccezione di Molise e Sardegna). Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi al capitolo dell’attività fisica.

 

12/5/2016 - Consumo di frutta e verdura: i dati Passi

In Italia, solo 1 su 10 consuma 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (five a day), quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione. Quest’abitudine più frequente fra le donne e fra le persone senza difficoltà economiche. Il gradiente geografico è chiaro e mostra che l’adesione al five a day scende significativamente nelle Regioni centrali e meridionali. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi al capitolo del consumo di frutta e verdura.

 

12/5/2016 - Sovrappeso e obesità negli adulti italiani: i dati Passi

I dati riferiti di peso e altezza dagli intervistati Passi portano a stimare più di 4 adulti su 10 in eccesso ponderale di cui 1 su 10 obeso. L’essere in sovrappeso o obeso è una caratteristica più frequente al crescere dell'età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con molte difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione. Il gradiente geografico è chiaro e mostra quote crescenti di persone in sovrappeso o obese dal Nord al Sud Italia. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi al capitolo dedicato al sovrappeso e obesità.

 

5/5/2016 - Abitudine al fumo: i nuovi dati Passi

In Italia, la maggioranza degli adulti non fuma o ha smesso di fumare, confermando il trend in discesa dei fumatori in tutto il territorio nazionale. Inoltre, nel nostro Paese, la percezione del rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici e negli ambienti di lavoro sembra essere abbastanza alta e cresce nel tempo Come probabile effetto culturale della legge sul divieto di fumo nei luoghi pubblici, aumentano anche le case “libere da fumo”.

Il fumo resta comunque un determinante di salute che sottolinea le disuguaglianze sociali: è maggiore la quota di fumatori fra le persone socio/economicamente più svantaggiate, che meno di altre tentano di smettere o vi riescono. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi ai capitoli abitudine al fumo, fumo passivo e smettere di fumare.

 

5/5/2016 - Emilia-Romagna: obiettivi del Piano di prevenzione 2014-18. Quali informazioni dagli indicatori Passi e Passi d’Argento

Le sorveglianze (in particolare Passi e Passi d'Argento), hanno dato un forte contributo alla costruzione dei Piani regionali di prevenzione, non solo in termini valutativi, ma anche di analisi delle disuguaglianze e dell'evoluzione temporale dei fenomeni. Queste fonti informative contribuiscono alla valutazione dei Piani di prevenzione fornendo 15 indicatori individuati dal Pnp, inseriti nel monitoraggio di 11 obiettivi, appartenenti ai 4 Macro Obiettivi relativi alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, degli incidenti stradali, degli incidenti domestici e delle malattie infettive. Questi indicatori non sono esaustivi dei risultati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento sulle tematiche in questione ma il documento si concentra su questi 15 che sono stati inseriti nel Pnp assumendo il significato di indicatori “centrali”. Per approfondire consulta il documento regionale “Obiettivi del Piano di prevenzione 2014-2018: quali informazioni dagli indicatori delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento” (pdf 912 kb).

 

5/5/2016 - Prima Giornata nazionale sulla Salute della donna

In occasione della prima Giornata nazionale sulla Salute della donna (22 aprile), il ministero della Salute ha organizzato un evento con 10 tavoli di lavoro che hanno lavorato sulle azioni da mettere in campo nei prossimi anni per la tutela della salute della donna. Per l’occasione la Sorveglianza Passi ha presentato le schede tematiche “Donne: salute, stili di vita e prevenzione in un confronto di genere” (pdf 7,5 Mb) e “Esposizione ai rischi del fumo e dell’alcol in gravidanza e durante l’allattamento” (pdf 6,7 Mb).

 

5/5/2016 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine del territorio si arricchiscono con nuovi materiali dalla rete:

21/4/2016 - Consumo di alcol nelle Marche

L’indagine Passi condotta nella Regione Marche tra il 2012 e il 2015 ha evidenziato che il 64% degli intervistati si dichiara bevitore. Circa un quinto degli intervistati (19%) può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio o perché fa un consumo abituale elevato (4%) o perché bevitore fuori pasto (8%) o perché bevitore binge (10%) oppure per una combinazione di queste tre modalità. Il consumo di alcol a maggior rischio è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione. Per maggiori informazioni scarica il rapporto regionale “Il consumo di alcol nelle Marche: i dati 2012-2015 del sistema di sorveglianza Passi” (pdf 400 kb).

 

14/4/2016 - Consumo di alcol e guida sotto l’effetto di alcol: i nuovi dati Passi

In Italia, poco meno della metà della popolazione fra i 18 e i 69 anni, intervistata tra il 2012 e il 2015, dichiara di non consumare bevande alcoliche, ma circa 1 persona su 6 ha un consumo considerato a “maggior rischio” per la salute, per quantità o modalità di assunzione. Un dato particolarmente elevato nelle Regioni del Nord, soprattutto tra i residenti di P.A. di Bolzano e Trento, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Inoltre, più di 8 persone su 100 fra i conducenti di autovetture hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol negli ultimi 30 giorni, avendo assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di essersi messi alla guida, e 6 persone su 100 dichiarano di essere state trasportate da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol. Sono alcuni dei nuovi dati Passi relativi ai capitoli consumo di alcol e alcol e guida.

 

14/4/2016 - Piemonte: obiettivi del Piano di prevenzione 2014-18. Quali informazioni dagli indicatori Passi e Passi d’Argento 

Le sorveglianze Passi e Passi d’Argento indagano le condizioni di salute e la diffusione delle azioni di prevenzione nella popolazione adulta e in quella più anziana. Queste fonti informative contribuiscono alla valutazione dei Piani di prevenzione fornendo 15 indicatori individuati dal Pnp, inseriti nel monitoraggio di 11 obiettivi, appartenenti ai 4 Macro Obiettivi relativi alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, degli incidenti stradali, degli incidenti domestici e delle malattie infettive. Questi indicatori non sono esaustivi dei risultati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento sulle tematiche in questione ma il documento si concentra su questi 15 che sono stati inseriti nel Pnp assumendo il significato di indicatori “centrali”. Per approfondire consulta il documento regionale “Obiettivi del Piano di prevenzione 2014-2018: quali informazioni dagli indicatori delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento” (pdf 912 kb).

 

31/03/2016 – Rischio cardiovascolare nella Aas 1 Triestina: i dati 2011-2014

Nella Aas 1 “Triestina”, la pressione arteriosa è stata misurata almeno una volta negli ultimi 2 anni a quasi l’85% degli intervistati. Fra questi ultimi è risultato iperteso il 19%. Fra le persone ipertese il 72% assume farmaci antipertensivi; indipendentemente dall’assunzione dei farmaci, l’85% ha ricevuto dal medico il consiglio di ridurre il consumo di sale e di svolgere regolare attività fisica, l’83% di ridurre/ mantenere il peso corporeo. Lo riferisce il rapporto aziendale “Sistema di sorveglianza Passi. Fattori di rischio cardiovascolare 2011–2014. Azienda per l’Assistenza sanitaria n.1 – Triestina” (pdf 1,8 Mb).

 

17/3/2016 - Genova: un workshop sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro

Il 10 Marzo, a Genova, si è svolto “Workplace Health Promotion - Promozione della Salute sul luogo di lavoro in Asl 3 Genovese” (pdf 197 kb): durante la giornata sono stati presentati i risultati di un’indagine conoscitiva preliminare su stili di vita, adesione ai programmi di intervento e benessere organizzativo percepito all’interno dell’Azienda Sanitaria Locale 3 “Genovese”. L’indagine è stata condotta con gli strumenti della sorveglianza di popolazione Passi (questionario, software e piattaforma dati) opportunamente integrati e modificati. I risultati sugli operatori aziendali sono stati messi a confronto con i dati Passi provenienti dalla popolazione generale residente nel territorio di Asl 3 e con i dati Passi nazionali. Per maggiori informazioni scarica la presentazione “Stili di vita in Asl 3 Genovese: da dove partiamo? Aspetti organizzativi e risultati dell’indagine 2015” (pdf 4,1 Mb) a cura di Rosamaria Cecconi (Asl 3 Genovese)

 

10/3/2016 - Consumo di alcol nelle Marche: i dati Passi 2011-2014

Nel periodo 2011-2014, la percentuale di consumatori di alcol nella Regione Marche è risultata pari al 63%, il consumo fuori pasto dell’8%, il consumo abituale elevato del 4%, il binge drinking del 10% e i consumatori a maggior rischio il 18%. Lo riferisce il report regionale “Consumo di alcol nelle Marche: i dati Passi 2011-2014” (pdf 994 kb).

 

11/2/2016 - Novità dal territorio: la popolazione diabetica nella Aas 1 Triestina

Il 4% degli adulti 18-69enni intervistati nel periodo 2009-2014 nella Azienda per l’Assistenza sanitaria 1 “Triestina” ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico. Il diabete è più diffuso nelle persone più anziane (8% tra i 50-69enni), in quelle con basso livello di istruzione, con molte difficoltà economiche (7%) e nelle persone in eccesso ponderale (7%), in particolare negli obesi (14%). Inoltre, 2 diabetici su 5 dichiarano di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi il consiglio, da un medico o altro operatore sanitario, di fare regolare attività fisica; 3 diabetici su 4 in eccesso ponderale hanno invece ricevuto il suggerimento di perdere peso e il tutti i diabetici fumatori hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare. Per maggiori informazioni scarica la scheda “La popolazione diabetica adulta nella Aas 1 Triestina 2009-2014” (pdf 563 kb).

 

28/1/2016 - Il Vademecum dell’intervistatore

Nell’ambito del progetto di “formazione sul campo”, organizzato dal Gruppo Passi della Asl CN1 nel 2015, è stato realizzato il “Il vademecum dell’intervistatore” (pdf 1,3 Mb). Il documento, prodotto dal network Passi aziendale a sostegno della sorveglianza, fornisce una panoramica sul gruppo Passi della Asl e si concentra sui compiti dell’intervistatore, le caratteristiche degli intervistati, e i risultati delle interviste effettuate.

 

21/1/2016 - Nuovi materiali dal territorio

Le pagine dedicate alla rete Passi si arricchiscono di nuovi materiali: