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Passi e Brfss: sistemi di sorveglianza a confronto

a colloquio con Pirous Fateh-Moghadam - Promozione ed educazione alla salute, Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento

 

12 aprile 2010 - Dal 20 al 24 marzo 2010 si è tenuta a San Diego, in California, la ventisettesima edizione della conferenza annuale del Behavioural Risk Factor Surveillance System (Brfss), sistema di monitoraggio che dal 1984 raccoglie dati su stili di vita, pratiche sanitarie e accesso alle cure dei cittadini americani. Nel corso degli anni, il Brfss è diventato uno strumento sempre più indispensabile all’amministrazione statunitense per la valutazione degli obiettivi e dei problemi sanitari emergenti. E oggi, con la recente approvazione della riforma di Barack Obama, si rivela più che mai utile per la definizione delle priorità di sanità pubblica, con la possibilità di contribuire anche alla valutazione degli effetti sulla salute della riforma che prevede l’estensione delle assicurazioni sanitarie.

 

Il contributo di Passi alla conferenza di San Diego

Quest’anno, su specifica richiesta dei colleghi americani – molto interessati a stimolare la nascita e il confronto di sistemi di monitoraggio sugli stili di vita in tutto il mondo – ha partecipato anche il Passi, con una presentazione in plenaria (ppt 2,3 Mb) sugli sviluppi del sistema italiano.

 

“Quello che ha colpito di più del nostro sistema di sorveglianza – racconta Pirous Fateh-Moghadam, dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento e membro del gruppo tecnico nazionale di coordinamento del Passi – sono l’alto tasso di adesione (oltre l’85%), il livello di dettaglio locale, i metodi di campionamento e il fatto che le interviste vengano condotte direttamente da personale sanitario. Il tasso di adesione del Brfss raggiunge a fatica il 50%, mentre il dettaglio locale è molto più difficile da ottenere a causa del campionamento di tipo “regionale” (di Stato) e non a livello di County: sul territorio americano non esistono strutture paragonabili alle nostre Asl”.

 

Un flash dalla conferenza

Le relazioni introduttive di Lina Balluz, Acting Director del Brfss, e James Buehler del Public Health Surveillance Program Office dei Cdc, si sono concentrate sulla nuova posizione del Brfss all’interno dei Cdc: ossia, fuori dalla prevenzione delle malattie croniche e all’interno della nuova divisione “Surveillance, Epidemiology and Laboratory Services”. Un cambiamento ritenuto positivo, con risorse più stabili e cospicue.

 

In generale, Buehler ha sottolineato come le attività di sorveglianza facciano parte integrante delle priorità del nuovo direttore dei Cdc, Thomas Frieden. Priorità che comprendono:

  • sorveglianza ed epidemiologia
  • supporto agli Stati e a livello locale
  • salute globale
  • valutazione delle politiche sanitarie (per esempio, la valutazione degli effetti della riforma sanitaria)
  • affrontare meglio le cause più importanti di morte e disabilità.

Molte, secondo Buehler, le sfide da affrontare per i sistemi di sorveglianza: la tempestività della diffusione dei risultati, le stime nelle piccole aree (County), le interviste di persone che usano il cellulare, la validazione dei risultati tramite confronto con altri studi o indagini, la salute mentale come problema emergente.

 

Interessanti anche altre presentazioni su diversi temi:

  • i metodi statistici per analizzare dati poco numerosi in piccole aree
  • le caratteristiche delle persone che usano esclusivamente il cellulare: più giovani e in salute, ma con comportamenti più a rischio
  • l’effetto della pesatura dei dati per livelli di istruzione e stato civile, oltre a quella classica per sesso ed età adottata anche dal Passi.

Le somiglianze…

I punti di convergenza tra il sistema di sorveglianza italiano e quello americano non sono casuali: a partire dal 2004, infatti, alcuni componenti del Gruppo tecnico di coordinamento nazionale del Passi si sono incontrati con gli esperti del Brfss per impostare il questionario e i metodi della raccolta dati nel nostro Paese.

 

“Sia il Brfss che il Passi – spiega – si basano sulla raccolta continua di dati con interviste telefoniche mensili e pongono l’accento sulla trasformazione delle informazioni raccolte in azioni di prevenzione e promozione della salute. La raccolta continua dei dati è un elemento molto importante, perché in questo modo il fattore tempo diventa una variabile del sistema: i dati non sono influenzati dalle stagioni e le stime annuali risultano così più precise e confrontabili”.

 

…e le divergenze

Tra i due sistemi ci sono anche alcune differenze. “In Italia – continua Fateh-Moghadam – la raccolta, l’analisi e la diffusione dei dati avviene a livello di Asl (oltre che di Regione) e il dettaglio che raggiungiamo è quindi maggiore rispetto a quanto avviene negli Usa, dove l’analisi a livello di County risulta molto più difficile”.

 

Altra importante divergenza sta nel campionamento. Negli Stati Uniti a essere campionati sono i numeri di telefono. In Italia, invece, dal momento che sono disponibili le anagrafi sanitarie, si campionano le persone, che oltretutto vengono intervistate direttamente da personale sanitario specificamente formato e non da call center privati come avviene negli Usa. “Campionando i numeri di telefono, le persone che non hanno un fisso non vengono raggiunte e questo potrebbe distorcere i risultati: laddove nel Brfss si è iniziato a chiamare anche sui cellulari si è visto, infatti, che le persone senza telefono fisso hanno comportamenti più a rischio. Anche se nel Passi questo problema è molto meno presente (chiamiamo da sempre anche sui cellulari), sarà comunque interessante fare un’analisi per mettere a confronto le caratteristiche di chi fa l’intervista al cellulare e di chi risponde sul fisso”, commenta Fateh-Moghadam.

 

Ma c’è di più: in Italia le interviste vengono “preannunciate” da una lettera inviata dalle Asl. “Per tutte queste ragioni, quindi, non può sorprendere troppo che il tasso di adesione del Passi sia molto maggiore rispetto a quello del Brfss”, dice Fateh-Moghadam.

 

Il network internazionale

La partecipazione al convegno ha permesso di rafforzare i contatti già allacciati non solo con il Brfss, ma anche con altri sistemi di sorveglianza come quello australiano e di Singapore. Inoltre la conferenza di San Diego è stata anche l’occasione per entrare in contatto per la prima volta con i colleghi di Vigitel, un sistema di monitoraggio molto simile al Passi realizzato in Brasile. “Ci auguriamo che queste nuove relazioni permettano uno scambio di esperienze, in modo da facilitare il raggiungimento di obiettivi e il superamento di difficoltà grazie all’aiuto reciproco. Anche per questo abbiamo subito messo a disposizione dei colleghi brasiliani il modulo Passi sulla pandemia: in Brasile, infatti, nella prossima stagione invernale sarà realizzato proprio un modulo speciale sulla nuova influenza A/H1N1v”, continua Fateh-Moghadam.

 

Proposte per il futuro

Dalla conferenza di San Diego arriva anche un altro spunto importante: il Brfss ha approfondito alcuni temi (per esempio, l’asma), richiamando poi gli intervistati che hanno dichiarato di soffrire di questa patologia. “Per il Passi potrebbe essere una sfida interessante. Ricontattare alcune persone porterebbe a un maggiore livello di conoscenza e aumenterebbe l’attenzione da parte di quegli esperti che a volte trovano il sistema interessante, ma troppo poco approfondito. Questa pratica, che non richiederebbe investimenti eccessivi perché avverrebbe a campionamento già fatto, potrebbe aumentare in modo importante la qualità e il dettaglio dei dati su aspetti particolari”, conclude Fateh-Moghadam.

 

Per il Passi, il prossimo appuntamento nel calendario internazionale è la conferenza mondiale della International Union of Health Promotion and Education (Iuhpe), in programma a Ginevra dall’11 al 15 luglio 2010. In questa occasione è prevista la presentazione del Passi nell’ambito di una sessione specifica sui sistemi di sorveglianza, organizzata dalla World Alliance for Risk Factor Surveillance (Warfs).

 

Nella stessa sessione sarà presentato un documento di riferimento sui sistemi di sorveglianza (un vero e proprio white paper), alla stesura del quale ha contribuito anche il gruppo tecnico nazionale di coordinamento del Passi.

 

Risorse utili

Scarica le diapositive del Passi (ppt 2,3 Mb) presentate alla ventisettesima edizione della conferenza annuale del Brfss.