Passi a Sanit: a confronto con le esperienze internazionali
L'8 febbraio 2006, nell'ambito della mostra convegno sulla salute Sanit, si è tenuto un confronto, promosso dal Ccm, con una serie di esperti internazionali: l'obiettivo è stato mettere a confronto Passi con l'esperienza maturata da diversi sistemi di sorveglianza esteri.
Oggi in Italia la quota maggiore di sofferenze, malattia, disabilità e mortalità prematura è legata a malattie croniche quali quelle cardiovascolari, quelle oncologiche, il diabete, la depressione e le malattie articolari. Gran parte di queste malattie riconosce come fattori di rischio alcune condizioni modificabili sia grazie a cambiamenti nel comportamento sia attraverso trattamenti farmacologici specifici. Un grande potenziale per la prevenzione esiste e strategie preventive, con ben individuati obiettivi di salute, sono promosse dal sistema sanitario. Per monitorare il raggiungimento degli obiettivi di salute è però indispensabile dotarsi di un adeguato sistema di sorveglianza.
A livello internazionale esistono esperienze di successo in questo campo negli USA, in Australia, Canada e, in Europa, in Finlandia e nei Paesi Baltici. È possibile e utile apprendere dalle esperienze di questi Paesi.
A seguito della sperimentazione di Passi è stato deciso di avviare una fase di comunicazione e consultazione con differenti portatori d'interesse. L'incontro dell'8 Febbraio ha così permesso di illustrare il progetto e la sperimentazione del sistema di sorveglianza sui progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia; illustrare le esperienze internazionali nella sorveglianza a sostegno della prevenzione e discutere vantaggi, limiti, possibilità di confronto con i dati prodotti da sistemi analoghi in Italia, in Europa e nel mondo; consentire infine una discussione aperta per rilevare differenti punti di vista.
Consulta il programma della giornata e guarda le presentazioni:
L'esigenza di un sistema di sorveglianza sugli obiettivi di salute
Donato Greco – direttore Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), ministero della Salute
Perché Passi al Sanit? Per aumentare la consapevolezza dell'esigenza di un sistema di sorveglianza e l'intesa tra i soggetti istituzionali, ed entrare in contatto con esperti internazionali. Il sistema di sorveglianza ha varie funzioni, sia a livello regionale che nazionale: per questo è auspicato un accordo fra le varie istituzioni (Ministero-Ccm, Regioni, Iss, Istat) che svolgono ruoli diversi. Le risorse finanziarie vanno distribuite ai vari livelli e tra fase di avviamento del progetto e fasi successive.
David McQueen – Associate Director for Global Health Promotion, National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, Atlanta
Il Behavioural Risk Factor Sureveillance System è un sistema di sorveglianza statale messo a punto dai Cdc nel 1984 e basato sull'analisi di una serie di fattori di rischio associati alle principali cause di mortalità prematura tra gli adulti. Oggi il sistema è attivo in tutti i 50 Stati americani e costituisce la più ampia indagine sul sistema salute nel mondo (solo nel 2003 sono state effettuate più di 250 mila interviste). Alcuni settori dell'indagine sono fissi, altri invece sono opzionali. L'elaborazione dei dati è piuttosto rapida, in quanto vengono messi a disposizione del pubblico su internet già sei mesi dopo la raccolta delle informazioni. Gli utenti che utilizzano questi dati sono molteplici: dal governo centrale a quello locale, dai Cdc alle università, dai centri di ricerca alle organizzazioni no profit, dalle compagnie di assicurazione fino addirittura agli studenti delle scuole elementari e medie.
La salute degli italiani: l'apporto conoscitivo dell'indagine multiscopo sulla salute
Linda Laura Sabbadini – Istat, direzione centrale per le indagini su condizioni e qualità della vita
Giuseppe Costa – Regione Piemonte
Il ruolo della sorveglianza nel sistema salute
Thomas Abel – Università di Berna
Health monitoring in Finland and the Baltic countries. Examples and experiences
Ritva Prättälä – National Public Health Institute, Helsinki, Finlandia
Il sistema di monitoraggio sanitario in Finlandia prevede sondaggi ogni 10 anni, dal 2000, sulla popolazione sopra i 18 anni, con interviste, questionari ed esami medici su salute, malattie e capacità funzionali. Inoltre, vengono effettuati dal 1972sondaggi ogni 5 anni su campioni divisi per regioni e fasce d'età (25-74), con interviste, questionari e alcune misurazioni su fattori di rischio per malattie croniche. Infine, dal 1978 sondaggi annuali sulla popolazione fra i 15 e i 64 anni, con questionari inviati per posta su comportamenti sanitari e salute. Un questionario separato ogni 2 anni per la fascia 65-84. Il sistema di monitoraggio comportamentale è un sondaggio ogni anno o 2 in Finlandia (dal 1978), Lettonia (dal 1998), Estonia (dal 1990) e Lituania (dal 1994). I questionari sopno rivolti a campioni di 3000-5000 adulti su fumo, alcol, abitudini alimentari, condizioni di salute, attività fisica (per esempio i legami fra il livello di istruzione e il consumo di alcol e fumo). I risultati vengono utilizzati per indirizzare la ricerca e per prendere misure di educazione e informazione, ma anche per ispirare le leggi.
La sperimentazione della sorveglianza sugli obiettivi di salute in Italia: lo studio Passi
Nicoletta Bertozzi - Dipartimento di sanità pubblica, Ausl Cesena
Gli obiettivi dello studio Passi sono monitorare la popolazione italiana (18-69 anni) sui rischi comportamentali e misure di prevenzione e sperimentare la realizzazione di un sistema di sorveglianza e valutarne l'utilità, la fattibilità e i costi. Aree di interesse: salute e qualità di vita percepita, attività fisica, abitudine al fumo, abitudini alimentari, consumo di alcol, fattori di rischio cardiovascolare, sicurezza stradale. Metodi: interviste telefoniche a 600 persone in aprile-maggio 2005. Punti di forza: alto livello di partecipazione (tutte le Regioni hanno aderito allo Studio; 15 hanno effettuato campionamento regionale; 123 Asl partecipanti; tasso di risposta: 84%); crescita professionale del personale dei dipartimenti coinvolti; costi contenuti; ritorno dell'informazione rapido; dati utili a livello locale; possibilità di costruire un sistema di sorveglianza. Punti da approfondire: dimensione del campione e sua significatività statistica; sostenibilità nel tempo; coinvolgimento Mmg. Prospettive: sperimentare la sorveglianza in almeno 10 Regioni; mettere a regime un sistema di sorveglianza sul territorio nazionale. Il Passi potrà migliorare il livello di salute della nostra popolazione e il rapporto di fiducia e collaborazione fra utenti ed erogatori del servizio sanitario delle nostre Asl e Regioni.
Il punto di vista delle Regioni sulla sorveglianza degli obiettivi di salute
Renato Pizzuti – Regione Campania e coordinamento interregionale della prevenzione
Un esempio di utilizzo delle informazioni a livello regionale tratto da Passi
Alba Carola Finarelli - Regione Emilia Romagna
Dipartimenti di prevenzione e obiettivi di salute
Gianluca Giovanardi - Ausl di Reggio Emilia
Aspetti metodologici della sorveglianza sui fattori di rischio
Stefano Campostrini - Università di Pavia
La sorveglianza nella strategia europea contro le malattie croniche
Paolo D'Argenio - Direzione generale della prevenzione sanitaria, ministero della Salute
Una sorveglianza adatta al sistema salute italiano
Stefania Salmaso – direttore Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Istituto superiore di sanità